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Zaccaria, libro di (Zaccaria = l"Eterno s"è ricordato)

In sintesi, se per Aggeo, suo coevo e collaboratore (Ed 5:1-21), il messaggio divino è: “Non temete, ogni risorsa mi appartiene! Io sono con voi!” (4:62), per Zaccaria (1:13), invece, s’identifica in un accorato invito al ravvedimento – “Tornate a me … e io tornerò a voi!” (1:2-64). Con una serie di otto visioni escatologiche (inizio 519 a.C.) annuncia l’avvento del regno messianico (1:7-21; 2:1-105); (3:1-10; 4:1-146); (5:1-11; 6:1-87). Con evidente accuratezza descrive gli appellativi qualificanti il futuro Messia (3:1-8; 4:7; 9:9-10; 11:7-14; 12:8-108), ne predice il prezzo del tradimento (11:12-239) e ne prefigura l’atto del trionfo finale (14:3-1610).

Esdra 5:1 I profeti Aggeo e Zaccaria, figlio di Iddo, profetizzarono nel nome del Dio d'Israele ai Giudei che erano in Giuda e a Gerusalemme. 5:2 Allora Zorobabel, figlio di Sealtiel, e Iesua, figlio di Iosadac, andarono a riprendere la costruzione della casa di Dio a Gerusalemme; e con loro erano i profeti di Dio, che li assistevano.

Zaccaria 4:6 Allora egli mi rispose: «È questa la parola che il SIGNORE rivolge a Zorobabele: "Non per potenza, né per forza, ma per lo spirito mio", dice il SIGNORE degli eserciti.

Zaccaria 1:1 Nell'ottavo mese del secondo anno di Dario, la parola del SIGNORE fu rivolta al profeta Zaccaria, figlio di Berechia, figlio d'Iddo, in questi termini:

Zaccaria 1:2 «Il SIGNORE si è molto adirato contro i vostri padri. 1:3 Tu dirai loro: Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Tornate a me", dice il SIGNORE degli eserciti, "e io tornerò a voi", dice il SIGNORE degli eserciti. 1:4 Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti precedenti si rivolgevano dicendo: Così dice il SIGNORE degli eserciti: "Tornate indietro dalle vostre vie malvagie, dalle vostre malvagie azioni!" Ma essi non diedero ascolto e non prestarono attenzione a me, dice il SIGNORE. 1:5 I vostri padri dove sono? E quei profeti potevano forse vivere per sempre? 1:6 Ma le mie parole e i miei decreti, che avevo ordinato ai profeti, miei servitori, non arrivarono forse a colpire i vostri padri? Allora essi si convertirono, e dissero: "Il SIGNORE degli eserciti ci ha trattati secondo le nostre vie e secondo le nostre azioni, come aveva deciso di fare"».

Zaccaria 1:7 Nel ventiquattresimo giorno dell'undicesimo mese, che è il mese di Sebat, nel secondo anno di Dario, la parola del SIGNORE fu rivolta a Zaccaria, figlio di Berechia, figlio d'Iddo, il profeta, in questi termini: 1:8 Questa notte ho avuto una visione: ecco un uomo in groppa a un cavallo rosso; egli stava fra le piante di mirto nella valle; dietro a lui c'erano cavalli rossi, sauri e bianchi. 1:9 Io dissi: «Che significano queste cose, mio signore?» L'angelo che parlava con me mi disse: «Io ti farò vedere che cosa significano queste cose». 1:10 L'uomo che stava fra le piante di mirto prese a dire: «Questi sono quelli che il SIGNORE ha mandati a percorrere la terra». 1:11 Quelli si rivolsero all'angelo del SIGNORE che stava fra le piante di mirto e dissero: «Noi abbiamo percorso la terra, ed ecco tutta la terra è in riposo e tranquilla». 1:12 Allora l'angelo del SIGNORE disse: «SIGNORE degli eserciti, fino a quando rifiuterai di avere pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei stato indignato durante questi settant'anni?» 1:13 E il SIGNORE rivolse all'angelo che parlava con me, delle buone parole, delle parole di conforto. 1:14 Allora l'angelo che parlava con me disse: «Grida e di': Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Io provo una gran gelosia per Gerusalemme e per Sion; 1:15 provo un grande sdegno contro le nazioni che se ne stanno ora tranquille e che, quando io m'indignai un poco contro di essa, contribuirono ad accrescere la sua disgrazia". 1:16 Perciò così parla il SIGNORE: "Io mi rivolgo di nuovo a Gerusalemme con compassione; la mia casa sarà ricostruita", dice il SIGNORE degli eserciti, "e la corda sarà di nuovo tesa su Gerusalemme". 1:17 Grida ancora e di': Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Le mie città traboccheranno ancora di beni, il SIGNORE consolerà ancora Sion e sceglierà ancora Gerusalemme"». 1:18 Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco quattro corna. 1:19 Chiesi all'angelo che parlava con me: «Che significano queste corna?» Egli mi rispose: «Queste sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e Gerusalemme». 1:20 Il SIGNORE mi fece vedere quattro fabbri. 1:21 Chiesi: «Questi che vengono a fare?» Egli mi rispose: «Quelle sono le corna che hanno disperso Giuda, tanto che nessuno alzava più il capo; ma questi vengono per spaventarle, per abbattere le corna delle nazioni che hanno alzato il loro corno contro il paese di Giuda per disperderne gli abitanti». Zaccaria 2:1 Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco un uomo che aveva in mano una corda per misurare. 2:2 Chiesi: «Dove vai?» Egli mi rispose: «Vado a misurare Gerusalemme, per vedere qual è la sua larghezza e quale la sua lunghezza». 2:3 Ed ecco, l'angelo che parlava con me si fece avanti e un altro gli andò incontro 2:4 e gli disse: «Corri, parla a quel giovane e digli: "Gerusalemme sarà abitata come una città senza mura, tanta sarà la quantità di gente e di bestiame che si troverà in mezzo a essa. 2:5 Io", dice il SIGNORE, "sarò per lei un muro di fuoco tutto intorno, e sarò la sua gloria in mezzo a lei". 2:6 «Su, fuggite, dal paese del settentrione», dice il SIGNORE, «perché io vi ho dispersi ai quattro venti dei cieli», dice il SIGNORE. 2:7 «Su, Sion, mettiti in salvo, tu che abiti con la figlia di Babilonia!» 2:8 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti: «È per rivendicare la sua gloria che egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda; perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio suo. 2:9 Infatti, ecco, io sto per agitare la mia mano contro di loro, ed esse diventeranno preda di quelli a cui erano asserviti, e voi conoscerete che il SIGNORE degli eserciti mi ha mandato. 2:10 Manda grida di gioia, rallégrati, figlia di Sion! perché ecco, io sto per venire e abiterò in mezzo a te», dice il SIGNORE.

Zaccaria 3:1 Mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all'angelo del SIGNORE, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo. 3:2 Il SIGNORE disse a Satana: «Ti sgridi il SIGNORE, Satana! Ti sgridi il SIGNORE che ha scelto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?» 3:3 Giosuè era vestito di vesti sudicie, e stava davanti all'angelo. 3:4 L'angelo disse a quelli che gli stavano davanti: «Levategli di dosso le vesti sudicie!» Poi disse a Giosuè: «Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici». 3:5 Allora io dissi: «Gli sia messo sul capo un turbante pulito!» Quelli gli posero sul capo un turbante pulito e gli misero delle vesti; l'angelo del SIGNORE era presente. 3:6 Poi l'angelo del SIGNORE fece a Giosuè questo solenne ammonimento: 3:7 «Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Se tu cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche tu governerai la mia casa, custodirai i miei cortili e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me. 3:8 Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che stanno seduti davanti a te! Poiché questi uomini servono da presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio. 3:9 Infatti, guardate la pietra che io ho posta davanti a Giosuè; sopra un'unica pietra stanno sette occhi; ecco, io vi inciderò quello che deve esservi inciso", dice il SIGNORE degli eserciti; "toglierò via l'iniquità di questo paese in un solo giorno. 3:10 In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, "voi vi inviterete gli uni gli altri sotto la vite e sotto il fico"». Zaccaria 4:1 L'angelo che parlava con me tornò e mi svegliò, come si sveglia un uomo dal sonno. 4:2 Mi chiese: «Che vedi?» Io risposi: «Ecco, vedo un candelabro tutto d'oro, che ha in cima un vaso, ed è munito delle sue sette lampade e di sette tubi per le lampade che stanno in cima; 4:3 vicino al candelabro stanno due ulivi: l'uno a destra del vaso e l'altro alla sua sinistra». 4:4 Io ripresi a dire all'angelo che parlava con me: «Che significano queste cose, mio SIGNORE?» 4:5 L'angelo che parlava con me rispose: «Non sai che cosa significano queste cose?» Io dissi: «No, mio SIGNORE». 4:6 Allora egli mi rispose: «È questa la parola che il SIGNORE rivolge a Zorobabele: "Non per potenza, né per forza, ma per lo spirito mio", dice il SIGNORE degli eserciti. 4:7 Chi sei tu, o grande montagna? Davanti a Zorobabele tu diventerai pianura; egli asporterà la pietra principale, in mezzo alle grida di: "Grazia, grazia su di lei!"» 4:8 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 4:9 «Le mani di Zorobabele hanno gettato le fondamenta di questa casa e le sue mani la termineranno; così tu saprai che il SIGNORE degli eserciti mi ha mandato da voi. 4:10 Chi potrebbe infatti disprezzare il giorno delle piccole cose, quando quei sette là, gli occhi del SIGNORE che percorrono tutta la terra, vedono con gioia il piombino in mano a Zorobabele?» 4:11 Io gli dissi: «Che significano questi due ulivi a destra e a sinistra del candelabro?» 4:12 Per la seconda volta io presi a dire: «Che significano questi due ramoscelli d'ulivo che stanno ai lati dei due condotti d'oro per cui scorre l'olio dorato?» 4:13 Egli mi disse: «Non sai che cosa significano queste cose?» Io risposi: «No, mio SIGNORE!» 4:14 Allora egli disse: «Questi sono i due unti che stanno presso il Signore di tutta la terra».

Zaccaria 5:1 Alzando di nuovo gli occhi, guardai, ed ecco un rotolo che volava. 5:2 L'angelo mi disse: «Che vedi?» Io risposi: «Vedo un rotolo che vola, la cui lunghezza è di venti cubiti e la larghezza di dieci cubiti». 5:3 Allora egli mi disse: «Questa è la maledizione che si spande su tutto il paese; poiché ogni ladro, secondo essa, sarà estirpato da questo luogo, e ogni spergiuro, secondo essa, sarà estirpato da questo luogo. 5:4 "Io la faccio uscire", dice il SIGNORE degli eserciti, "ed essa entrerà nella casa del ladro e nella casa di colui che giura il falso nel mio nome; si stabilirà in mezzo a quella casa e la consumerà con il legname e le pietre che contiene"». 5:5 L'angelo che parlava con me uscì e mi disse: «Alza gli occhi e guarda che cosa esce là». 5:6 Io domandai: «Che cos'è?» Egli disse: «È l'efa che esce». Poi aggiunse: «In tutto il paese non hanno occhio che per quello». 5:7 Ed ecco, fu alzata una piastra di piombo e in mezzo all'efa stava seduta una donna. 5:8 Egli disse: «Questa è la malvagità»; e la gettò in mezzo all'efa, poi gettò la piastra di piombo sulla bocca dell'efa. 5:9 Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco venire due donne; il vento soffiava nelle loro ali, e le ali che avevano erano come ali di cicogna; ed esse sollevarono l'efa fra terra e cielo. 5:10 Io chiesi all'angelo che parlava con me: «Dove portano l'efa?» 5:11 Egli mi rispose: «Nel paese di Scinear, per costruirgli una casa; quando sarà preparata, esso sarà posto sopra la sua base». Zaccaria 6:1 Alzai di nuovo gli occhi, guardai, ed ecco quattro carri che uscivano in mezzo a due monti; e i monti erano monti di bronzo. 6:2 Al primo carro c'erano dei cavalli rossi; al secondo carro dei cavalli neri; 6:3 al terzo carro dei cavalli bianchi, e al quarto carro dei cavalli chiazzati di rosso. 6:4 Io chiesi all'angelo che parlava con me: «Che significano queste cose, mio signore?» 6:5 L'angelo mi rispose: «Questi sono i quattro venti del cielo, che escono dopo essersi presentati al Signore di tutta la terra. 6:6 Il carro dai cavalli neri va verso il paese del settentrione; i cavalli bianchi lo seguono; i chiazzati vanno verso il paese del sud, 6:7 e i rossi escono e chiedono di andare a percorrere la terra». L'angelo disse loro: «Andate, percorrete la terra!» Ed essi percorsero la terra. 6:8 Poi egli mi chiamò e mi parlò così: «Ecco, quelli che escono verso il paese del settentrione placano la mia ira sul paese del settentrione».

Zaccaria 3:1 Mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all'angelo del SIGNORE, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo. 3:2 Il SIGNORE disse a Satana: «Ti sgridi il SIGNORE, Satana! Ti sgridi il SIGNORE che ha scelto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?» 3:3 Giosuè era vestito di vesti sudicie, e stava davanti all'angelo. 3:4 L'angelo disse a quelli che gli stavano davanti: «Levategli di dosso le vesti sudicie!» Poi disse a Giosuè: «Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici». 3:5 Allora io dissi: «Gli sia messo sul capo un turbante pulito!» Quelli gli posero sul capo un turbante pulito e gli misero delle vesti; l'angelo del SIGNORE era presente. 3:6 Poi l'angelo del SIGNORE fece a Giosuè questo solenne ammonimento: 3:7 «Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Se tu cammini nelle mie vie e osservi quello che ti ho comandato, anche tu governerai la mia casa, custodirai i miei cortili e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me. 3:8 Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che stanno seduti davanti a te! Poiché questi uomini servono da presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio. Zaccaria 4:7 Chi sei tu, o grande montagna? Davanti a Zorobabele tu diventerai pianura; egli asporterà la pietra principale, in mezzo alle grida di: "Grazia, grazia su di lei!"» Zaccaria 9:9 Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell'asina. 9:10 Io farò sparire i carri da Efraim, i cavalli da Gerusalemme e gli archi di guerra saranno distrutti. Egli parlerà di pace alle nazioni, il suo dominio si estenderà da un mare all'altro, e dal fiume sino alle estremità della terra. Zaccaria 11:7 Allora io mi misi a pascolare le pecore destinate al macello e, perciò, le più misere del gregge; mi presi due bastoni; chiamai l'uno Favore e l'altro Vincoli e mi misi a pascolare il gregge. 11:8 Io soppressi tre pastori in un mese; persi la pazienza con loro e anche loro si erano disgustati di me. 11:9 Io dissi: «Non vi porterò più al pascolo, la moribonda muoia, quella che sta per perire perisca, e quelle che restano divorino l'una la carne dell'altra». 11:10 Presi allora il mio bastone Favore e lo spezzai, per annullare il patto che avevo stretto con tutti i popoli. 11:11 Quello fu annullato in quel giorno e le pecore più misere del gregge, che mi osservavano, conobbero che quella era la parola del SIGNORE. 11:12 Io dissi loro: «Se vi sembra giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare». Ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d'argento. 11:13 Il SIGNORE mi disse: «Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo con cui mi hanno valutato!» Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nella casa del SIGNORE per il vasaio. 11:14 Poi spezzai l'altro bastone Vincoli, per rompere la fratellanza fra Giuda e Israele. Zaccaria 12:8 In quel giorno il SIGNORE proteggerà gli abitanti di Gerusalemme; colui che fra loro vacilla sarà, in quel giorno, come Davide; la casa di Davide sarà come Dio, come l'angelo del SIGNORE davanti a loro. 12:9 In quel giorno, io avrò cura di distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme. 12:10 «Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito.

Zaccaria 11:12 Io dissi loro: «Se vi sembra giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare». Ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d'argento. 11:13 Il SIGNORE mi disse: «Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo con cui mi hanno valutato!» Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nella casa del SIGNORE per il vasaio.

Zaccaria 14:3 Poi il SIGNORE si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni, come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia. 14:4 In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra metà verso il meridione. 14:5 Voi fuggirete per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si estenderà fino ad Asal; fuggirete come fuggiste per il terremoto ai giorni di Uzzia, re di Giuda; il SIGNORE, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con lui. 14:6 In quel giorno non ci sarà più luce; gli astri brillanti ritireranno il loro splendore. 14:7 Sarà un giorno unico, conosciuto dal SIGNORE; non sarà né giorno né notte, ma verso sera ci sarà luce. 14:8 In quel giorno delle sorgenti usciranno da Gerusalemme; metà delle quali volgerà verso il mare orientale e metà verso il mare occidentale, tanto d'estate quanto d'inverno. 14:9 Il SIGNORE sarà re di tutta la terra; in quel giorno il SIGNORE sarà l'unico e unico sarà il suo nome. 14:10 Tutto il paese sarà mutato in pianura, da Gheba a Rimmon a sud di Gerusalemme; Gerusalemme sarà innalzata e abitata nel suo luogo, dalla porta di Beniamino fino alla prima porta, la porta degli Angoli; e dalla torre di Ananeel agli strettoi del re. 14:11 La gente abiterà in essa e non ci sarà più nessun interdetto; Gerusalemme se ne starà al sicuro. 14:12 Questo sarà il flagello con cui il SIGNORE colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: la loro carne si consumerà mentre stanno in piedi, i loro occhi si scioglieranno nelle orbite, la loro lingua si consumerà nella loro bocca. 14:13 In quel giorno vi sarà in mezzo a loro un gran tumulto prodotto dal SIGNORE; ciascuno di loro afferrerà la mano dell'altro, e la mano dell'uno si alzerà contro la mano dell'altro. 14:14 Giuda stesso combatterà contro Gerusalemme; le ricchezze di tutte le nazioni circostanti saranno ammassate: oro, argento, vesti in grande abbondanza. 14:15 Il flagello che colpirà i cavalli, i muli, i cammelli, gli asinie tutte le bestie che saranno in quegli accampamenti, sarà simile a quell'altro flagello. 14:16 Tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme, saliranno di anno in anno a prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne.




 
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