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Monismo (dal greco mónos – solo, unico)

Il monismo è un concetto filosofico e teologico che accentra in un unico principio ontologico tutte le molteplicità apparenti delle esperienze dell’essere nella realtà. È un concetto tipico delle filosofie orientali (specie induismo e buddismo) che ricusa ogni concezione pluralistica. Sostanzialmente si suddivide in tre branchie: 1) il materialismo (tutto ciò che è un processo fisico è realtà); 2) l’idealismo (solo l’aspetto mentale è realtà), 3) il monismo neutro (racchiude l’aspetto fisico e mentale in una non meglio identificata forma di energia). Il filosofo tedesco Christian Wolff (1679 – 1754), pur basandosi sugli enunciati del filosofo greco Parmenide di Elea (V sec. a.C.), ne è l’autore più significativo. Per il cristianesimo, il monismo non rende possibile la distinzione tra Creatore e creazione (Ge capp. 1 e 21), tra corpo e anima, tra spirito e materia (Ge 2:72) e, anche se vi sono aspetti positivi nell’idealismo*, il tutto si risolve in una netta eresia.

Genesi 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra. 1:2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. 1:3 Dio disse: «Sia luce!» E luce fu. 1:4 Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre. 1:5 Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno. 1:6 Poi Dio disse: «Vi sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque». 1:7 Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. E così fu. 1:8 Dio chiamò la distesa «cielo». Fu sera, poi fu mattina: secondo giorno. 1:9 Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così fu. 1:10 Dio chiamò l'asciutto «terra», e chiamò la raccolta delle acque «mari». Dio vide che questo era buono. 1:11 Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra». E così fu. 1:12 La terra produsse della vegetazione, delle erbe che facevano seme secondo la loro specie e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie. Dio vide che questo era buono. 1:13 Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno. 1:14 Poi Dio disse: «Vi siano delle luci nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; siano dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni; 1:15 facciano luce nella distesa dei cieli per illuminare la terra». E così fu. 1:16 Dio fece le due grandi luci: la luce maggiore per presiedere al giorno e la luce minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle. 1:17 Dio le mise nella distesa dei cieli per illuminare la terra, 1:18 per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. Dio vide che questo era buono. 1:19 Fu sera, poi fu mattina: quarto giorno. 1:20 Poi Dio disse: «Producano le acque in abbondanza esseri viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del cielo». 1:21 Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono. 1:22 Dio li benedisse dicendo: «Crescete, moltiplicatevi e riempite le acque dei mari, e si moltiplichino gli uccelli sulla terra». 1:23 Fu sera, poi fu mattina: quinto giorno. 1:24 Poi Dio disse: «Produca la terra animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie». E così fu. 1:25 Dio fece gli animali selvatici della terra secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie e tutti i rettili della terra secondo le loro specie. Dio vide che questo era buono. 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 1:28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra». 1:29 Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, e ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento. 1:30 A ogni animale della terra, a ogni uccello del cielo e a tutto ciò che si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento». E così fu. 1:31 Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno. Genesi 2:1 Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro. 2:2 Il settimo giorno, Dio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. 2:3 Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l'opera che aveva creata e fatta. 2:4 Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati. Nel giorno che Dio il SIGNORE fece la terra e i cieli, 2:5 non c'era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché Dio il SIGNORE non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo; 2:6 ma un vapore saliva dalla terra e bagnava tutta la superficie del suolo. 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente. 2:8 Dio il SIGNORE piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. 2:9 Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 2:10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e di là si divideva in quattro bracci. 2:11 Il nome del primo è Pison, ed è quello che circonda tutto il paese di Avila, dove c'è l'oro; 2:12 e l'oro di quel paese è puro; qui si trovano pure il bdellio e l'ònice. 2:13 Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che circonda tutto il paese di Cus. 2:14 Il nome del terzo fiume è Chiddechel, ed è quello che scorre a Oriente dell'Assiria. Il quarto fiume è l'Eufrate. 2:15 Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 2:16 Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 2:17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai». 2:18 Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui». 2:19 Dio il SIGNORE, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all'uomo per vedere come li avrebbe chiamati, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l'uomo gli avrebbe dato. 2:20 L'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui. 2:21 Allora Dio il SIGNORE fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa. 2:22 Dio il SIGNORE, con la costola che aveva tolta all'uomo, formò una donna e la condusse all'uomo. 2:23 L'uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo». 2:24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne. 2:25 L'uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna.

Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.

Monismo cattolico (dal greco mónos – solo, unico e dal latino katholicu(m) - cattolico)

Per i cattolici il concetto di uomo nel linguaggio biblico non evidenzia assolutamente la presenza di due o tre sostanze ma semplicemente di un’unità. “… una unità di anima e corpo” … così profonda da giungere a considerare l'anima come la “forma” del corpo, deducendo che materia e spirito non sono due, bensì un’unica natura (dal Catechismo della Chiesa Cattolica 1992, par. 365). Ciò è intuibile leggendo (Ge 2:71) in cui i tre significati di vita, anima e corpo sono armonizzati insieme. Anche se Paolo presenta una visione tricotomica dell’uomo (Ro 7:24 corpo2); (1 Co 15:44 anima3) e (Ro 5:5 spirito4), nella sua descrizione antropologica non è mai del tutto costante, infatti, egli lo individua il toto solo nell’azione santificante di Dio (1 Te 5:13; 2 Te 3:135).

Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.

Romani 7:24 Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?

1Corinzi 15:44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale.

Romani 5:5 Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.

1Tessalonicesi 5:13 e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi. 2Tessalonicesi 3:13 Quanto a voi, fratelli, non vi stancate di fare il bene.




 
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