Dizionario Biblico
Questo libro è un triste componimento poetico impostato come acrostico (quando le iniziali dei singoli versetti lette in senso verticale formano un nome o un ordinamento alfabetico) dedicato all’infelice destino di Gerusalemme (1:1-41). Geremia, secondo la tradizione ebraica, lo compone nel 586 a.C. (1:1-112), prima di essere deportato in Egitto, esternando il suo profondo dolore per la sorte della città (1:9-12; 2:18-223). L’iniquità imperante ha costretto Dio ad abbandonare il Suo popolo (2:3-54); grande è la sofferenza (4:4-65) ma il profeta intercede (5:1-106) e confida nella misericordia divina (3:21-33; 5:19-227). L’ultimo versetto pone una fatidica domanda (5:228) cui la stessa elegia risponde (3:32-339).
Lamentazioni 1:1 Come siede solitaria la città una volta tanto popolosa! È diventata simile a una vedova, lei che era grande fra le nazioni; è stata ridotta tributaria, lei che era principessa fra le provincie! 1:2 Essa piange, piange, durante la notte, le lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha chi la consoli; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono diventati nemici. 1:3 Giuda è in esilio, vittima di oppressione e di dura schiavitù; abita fra le nazioni, ma non trova riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto mentre si trovava nell'angoscia. 1:4 Le vie di Sion sono in lutto, perché nessuno viene più alle solenni convocazioni;tutte le sue porte sono deserte; i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono addolorate, ed essa stessa è piena d'amarezza.
Lamentazioni 1:1 Come siede solitaria la città una volta tanto popolosa! È diventata simile a una vedova,lei che era grande fra le nazioni; è stata ridotta tributaria, lei che era principessa fra le provincie! 1:2 Essa piange, piange, durante la notte, le lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha chi la consoli; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono diventati nemici. 1:3 Giuda è in esilio, vittima di oppressione e di dura schiavitù; abita fra le nazioni, ma non trova riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto mentre si trovava nell'angoscia. 1:4 Le vie di Sion sono in lutto, perché nessuno viene più alle solenni convocazioni;tutte le sue porte sono deserte; i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono addolorate, ed essa stessa è piena d'amarezza. 1:5 I suoi avversari hanno preso il sopravvento, i suoi nemici prosperano; poiché il SIGNORE l'ha afflitta per i suoi innumerevoli peccati; i suoi bambini sono andati in schiavitù, davanti al nemico. 1:6 Dalla figlia di Sion se n'è andato tutto il suo splendore; i suoi capi sono diventati come cerviche non trovano pascolo e se ne vanno spossati davanti a colui che li insegue. 1:7 Nei giorni della sua afflizione, della sua vita raminga, Gerusalemme si ricorda di tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi; ora che il suo popolo è caduto in mano dell'avversario e nessuno la soccorre, i suoi nemici la guardano e ridono del suo misero stato. 1:8 Gerusalemme ha gravemente peccato; perciò è divenuta come una cosa impura; tutti quelli che la onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; lei stessa sospira, e volta la faccia. 1:9 La sua sozzura era nelle pieghe della sua veste; lei non pensava alla sua fine;perciò è caduta in modo sorprendente, e nessuno la consola. «O SIGNORE, vedi la mia afflizione, perché il nemico trionfa!» 1:10 L'avversario ha steso la mano su quanto lei aveva di più caro; infatti ha visto i pagani entrare nel suo santuario; quei pagani, riguardo ai quali tu avevi comandato che non entrassero nella tua assemblea. 1:11 Tutto il suo popolo sospira, cerca pane; dà le cose sue più preziose in cambio di cibo,per poter sopravvivere. «Guarda, SIGNORE, vedi in che misero stato sono ridotta!»
Lamentazioni 1:9 La sua sozzura era nelle pieghe della sua veste; lei non pensava alla sua fine; perciò è caduta in modo sorprendente, e nessuno la consola. «O SIGNORE, vedi la mia afflizione, perché il nemico trionfa!» 1:10 L'avversario ha steso la mano su quanto lei aveva di più caro; infatti ha visto i pagani entrare nel suo santuario; quei pagani, riguardo ai quali tu avevi comandato che non entrassero nella tua assemblea. 1:11 Tutto il suo popolo sospira, cerca pane; dà le cose sue più preziose in cambio di cibo, per poter sopravvivere. «Guarda, SIGNORE, vedi in che misero stato sono ridotta!» 1:12 «Nulla di simile vi accada, o voi che passate di qui! Osservate, guardate, se c'è dolore simile al dolore che mi tormenta, e con il quale il SIGNORE mi ha colpita nel giorno della sua ardente ira. Lamentazioni 2:18 Il loro cuore grida al Signore: O mura della figlia di Sion, spandete lacrime come un torrente, giorno e notte! Non vi date pace, non abbiano riposo le pupille degli occhi vostri! 2:19 Alzatevi, gridate di notte, al principio di ogni veglia! Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore! Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame agli angoli di tutte le strade! 2:20 «Guarda, SIGNORE, considera! Chi mai hai trattato così? Delle donne hanno divorato il frutto del loro seno, i bambini che accarezzavano! Sacerdoti e profeti sono stati massacrati nel santuario del Signore! 2:21 Bambini e vecchi giacciono a terra nelle vie; le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada; tu li hai uccisi nel giorno della tua ira, li hai massacrati senza pietà. 2:22 Tu hai convocato, come a un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti; nel giorno dell'ira del SIGNORE non c'è stato superstite né fuggiasco; quelli che io avevo accarezzati e allevati, il mio nemico li ha consumati!»
Lamentazioni 2:3 Nella sua ira ardente, ha infranto tutta la potenza d'Israele; ha ritirato la propria destra in presenza del nemico; ha consumato Giacobbe come fuoco fiammeggiante che divora tutto intorno. 2:4 Ha teso il suo arco come il nemico; ha alzato la destra come un avversario; ha trucidato tutti quelli che erano più cari a vedersi; ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figlia di Sion. 2:5 Il Signore è divenuto come un nemico; ha divorato Israele; ha divorato tutti i suoi palazzi; ha distrutto le sue fortezze; ha moltiplicato alla figlia di Giuda i lamenti e i gemiti.
Lamentazioni 4:4 La lingua del lattante gli si attacca al palato, per la sete; i bambini chiedono pane, e non c'è chi gliene dia. 4:5 Quelli che si nutrivano di cibi delicati cadono d'inedia per le strade; quelli che erano allevati nella porpora abbracciano il letamaio. 4:6 Il castigo dell'iniquità della figlia del mio popolo è più grande di quello del peccato di Sodoma, che fu distrutta in un attimo, senza che mano d'uomo la colpisse.
Lamentazioni 5:1 Ricòrdati, SIGNORE, di quello che ci è avvenuto! Guarda e vedi la nostra infamia! 5:2 La nostra eredità è passata agli stranieri, le nostre case, agli estranei. 5:3 Noi siamo diventati orfani, senza padre, le nostre madri sono come vedove. 5:4 Noi beviamo la nostra acqua dietro pagamento, la nostra legna noi la compriamo. 5:5 Con il giogo sul collo, siamo inseguiti; siamo spossati, non abbiamo riposo. 5:6 Abbiamo teso la mano verso l'Egitto e verso l'Assiria, per saziarci di pane. 5:7 I nostri padri hanno peccato, e non sono più; noi portiamo la pena delle loro iniquità. 5:8 Degli schiavi dominano su di noi e non c'è chi ci liberi dalle loro mani. 5:9 Noi raccogliamo il nostro pane a rischio della nostra vita, affrontando la spada del deserto. 5:10 La nostra pelle brucia come un forno per l'arsura della fame.
Lamentazioni 3:21 Ecco ciò che voglio richiamare alla mente, ciò che mi fa sperare: 3:22 è una grazia del SIGNORE che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite; 3:23 si rinnovano ogni mattina. Grande è la tua fedeltà! 3:24 «Il SIGNORE è la mia parte», io dico, «perciò spererò in lui». 3:25 Il SIGNORE è buono con quelli che sperano in lui, con chi lo cerca. 3:26 È bene aspettare in silenzio la salvezza del SIGNORE. 3:27 È bene per l'uomo portare il giogo della sua giovinezza. 3:28 Si sieda solitario e stia in silenzio quando il SIGNORE glielo impone! 3:29 Metta la sua bocca nella polvere! forse c'è ancora speranza. 3:30 Porga la guancia a chi lo percuote, si sazi pure di offese! 3:31 Il Signore infatti non respinge per sempre; 3:32 ma, se affligge, ha pure compassione, secondo la sua immensa bontà; 3:33 poiché non è volentieri che egli umilia e affligge i figli dell'uomo. Lamentazioni 5:19 Ma tu, SIGNORE, regni per sempre; il tuo trono dura d'età in età. 5:20 Perché dovresti dimenticarci per sempre e abbandonarci per lungo tempo? 5:21 Facci tornare a te, o SIGNORE, e noi torneremo! Ridonaci dei giorni come quelli di un tempo! 5:22 Ci hai forse rigettati davvero? Sei tu adirato fortemente contro di noi?
Lamentazioni 5:22 Ci hai forse rigettati davvero? Sei tu adirato fortemente contro di noi?
Lamentazioni 3:32 ma, se affligge, ha pure compassione, secondo la sua immensa bontà; 3:33 poiché non è volentieri che egli umilia e affligge i figli dell'uomo.