Dizionario Biblico

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Libertà religiosa dei credenti (dal latino libertate(m) - da liber - libero e religiōsu(m) - religioso)

È la possibilità di professare liberamente il proprio credo. La Bibbia ci racconta che fin dall’antichità tale diritto è stato sistematicamente violato (Es 1:14; La 1:3; 1S 22:16-191). Gesù è l’esempio per eccellenza (Gv 5:16; 19:302), altri li troviamo nel Battista (Mc 6:253), Stefano (At 7:594), Giacomo, Pietro (At 12:2-35), Paolo (2 Ti 4:6-86) e le miriadi di cristiani perseguitati nel tempo (Gv 15:20-25; 16:1-47). Ignoranza, paura e sospetto ne minano la base. Oggi, l’ateismo e il comunismo sono le forme moderne di quest’ostilità, ben coadiuvate dall’integralismo islamico.

Esodo 1:14 Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitù, adoperandoli nei lavori d'argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza. Lamentazioni 1:3 Giuda è in esilio, vittima di oppressione e di dura schiavitù; abita fra le nazioni, ma non trova riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto mentre si trovava nell'angoscia. 1Samuele 22:16 Il re disse: «Tu morirai senz'altro, Aimelec, tu con tutta la famiglia di tuo padre!» 22:17 Il re disse alle guardie che gli stavano intorno: «Avanzate e uccidete i sacerdoti del SIGNORE, perché anche loro sono d'accordo con Davide; sapevano che egli era fuggito, e non mi hanno informato». Ma i servitori del re non vollero mettere le mani addosso ai sacerdoti del SIGNORE. 22:18 Il re disse a Doeg: «Fatti avanti tu, e uccidi i sacerdoti!» Doeg, l'Idumeo, si fece avanti, si avventò addosso ai sacerdoti e uccise in quel giorno ottantacinque persone che portavano l'efod di lino. 22:19 Saul passò a fil di spada anche Nob, la città dei sacerdoti: uomini, donne, bambini, lattanti, buoi, asini e pecore; passò tutti a fil di spada.

Giovanni 5:16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato. Giovanni 19:30 Quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.

Marco 6:25 E, ritornata in fretta dal re, gli fece questa richiesta: «Voglio che sul momento tu mi dia, su un piatto, la testa di Giovanni il battista».

Atti 7:59 E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».

Atti 12:2 e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. 12:3 Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, continuò e fece arrestare anche Pietro. Erano i giorni degli Azzimi.

2Timoteo 4:6 Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia partenza è giunto. 4:7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. 4:8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.

Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 15:21 Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 15:22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 15:23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 15:24 Se non avessi fatto tra di loro le opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. 15:25 Ma questo è avvenuto affinché sia adempiuta la parola scritta nella loro legge: "Mi hanno odiato senza motivo". Giovanni 16:1 «Io vi ho detto queste cose, affinché non siate sviati. 16:2 Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio. 16:3 Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 16:4 Ma io vi ho detto queste cose, affinché quando sia giunta l'ora, vi ricordiate che ve le ho dette. Non ve le dissi da principio perché ero con voi.

Libertini (dal latino libertînu(m) – libertino da libertus - liberto)

I libertini erano gli appartenenti alla setta filosofico-religiosa del “libero spirito”. Pare praticassero un panteismo concettuale avverso a ogni imposizione dogmatica e moralistica, dando libero sfogo a ogni tipo di passioni specie in campo sessuale con il convincimento di non peccare. Sostenuti da Margherita di Navarra (1525) e da Michele Serveto (1553), furono aspramente combattuti prima da Calvino e poi da M. Mersenne (1624) e B. Pascal (1670 opera postuma). Tra le loro fila si contano diversi poeti francesi del XVI-XVII secolo.

Libidine (dal latino libidine(m) - da libet - piacere)    vedi: Lussuria  Lascivia  Dissolutezza  Carnalità  

Voglia smodata di piaceri sessuali; è sinonimo di lussuria e lascivia. Gesù, esprimendo un giudizio sul cuore umano, pone questo peccato tra le cause dirette della contaminazione dell’uomo (Mc 7:20-231), infatti, è causa scatenante che tenta, seduce (Gm 1:14-152) e porta alla morte spirituale. La concupiscenza è definita “frutto della carne”, di un mondo che è destinato a perire (1 Gv 2:16-173). La libidine omosessuale è ritenuta tra gli atti più infami e perversi (Ro 1:27-284). Vedi Carnalità*, Lussuria*, Lascivia*, Dissolutezza*

Marco 7:20 Diceva inoltre: «È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; 7:21 perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 7:22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo invidioso, calunnia, superbia, stoltezza. 7:23 Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».

Giacomo 1:14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. 1:15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.

1Giovanni 2:16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 2:17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

Romani 1:27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento. 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente;

Lievito (dal latino levitu(m) – da levitare - alzare)

Microrganismi della famiglia dei saccaromiceti responsabili della fermentazione alcoolica e della panificazione. Biblicamente è spesso usato come simbolo di malizia e malvagità per la sua capacità di espandersi (1 Co 5:6-81). Il suo uso era severamente proibito, pena la morte, nei sette giorni precedenti la commemorazione pasquale (Es 12:15, 18-20; 13:6-7; 29:22). Era altresì vietato nelle oblazioni bruciate (Le 2:113) tranne che nei sacrifici di riconoscenza (Le 7:134).

1Corinzi 5:6 Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta? 5:7Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. 5:8 Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.

Esodo 12:15 Per sette giorni mangerete pani azzimi. Fin dal primo giorno toglierete ogni lievito dalle vostre case; perché, chiunque mangerà pane lievitato, dal primo giorno fino al settimo, sarà tolto via da Israele. Esodo 13:6 Per sette giorni mangia pane azzimo; il settimo giorno sarà una festa al SIGNORE. 13:7 Si mangi pane azzimo per sette giorni e non si veda pane lievitato presso di te, né si veda lievito presso di te, in tutto il tuo territorio. Esodo 18:20 Insegna loro i decreti e le leggi, mostra loro la via per la quale devono camminare e quello che devono fare; Esodo 29:2 dei pani azzimi, delle focacce senza lievito impastate con olio e delle gallette senza lievito unte d'olio; farai tutte queste cose di fior di farina di grano.

Levitico 2:11 «"Qualunque oblazione offrirete al SIGNORE sarà senza lievito; non farete bruciare nulla che contenga lievito o miele, come sacrificio consumato dal fuoco per il SIGNORE.

Levitico 7:13 Oltre alle focacce, potrà offrire pane lievitato, in occasione del suo sacrificio di ringraziamento e di riconoscenza.

Limbo (dal latino limbu(m) – orlo estremo dell’inferno)

Nella teologia cattolica era il luogo di soggiorno di quanti erano morti gravati dal solo peccato originale (le anime dei giusti defunti prima della venuta di Cristo). Tipica la posizione degli infanti non battezzati cui era precluso il Regno dei cieli perché quanto affermato in Gv 3:51 sbarrava loro il passo. Nulla è detto riguardo ai bimbi non ancora responsabili ma, pur se la fede è condizione necessaria per entrarvi, dà preziose indicazioni (Mt 18:1-3; Mt 19:13-142). Non è l’innocenza a salvarli, bensì il sangue di Cristo (Mt 18:11: 2 Co 5:213), Gesù, infatti, di loro, ha preziosa cura (Mt 18:104). S. Agostino (354-430 d.C.) collocava gli infanti non battezzati, all’inferno, mentre Tommaso d’Aquino (1225-1274) ne mitigava la condizione destinandoli al limbo. Non è mai stato un dogma di fede, bensì un insegnamento “ufficiale” molto radicato nel clero cattolico. Finalmente il 2 aprile 2007, dopo sette secoli, il papa Benedetto XVI ripudiava la validità di tale dottrina.

Giovanni 3:5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

Matteo 18:1 In quel momento, i discepoli si avvicinarono a Gesù, dicendo: «Chi è dunque il più grande nel regno dei cieli?» 18:2 Ed egli, chiamato a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 18:3 «In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Matteo 19:13 Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. 19:14 Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro».

Matteo 18:11 [Poiché il Figlio dell'uomo è venuto a salvare ciò che era perduto.] 2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

Matteo 18:10 «Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Lingua (dal latino lingua(m) – lingua)

Meraviglioso organo sede del gusto e partecipe della masticazione e della fonesi verbale. Può anche assumere la valenza di “linguaggio” (Ge 11:7; 1 Co 14:101). Un organo così prezioso, però, può essere causa di grandi mali al punto da essere definito “un flagello” (Gb 5:212), un mezzo di lusinga (Sl 5:93), una fonte d’inganni (Sl 50:194) e un veleno mortale (Gm 3:84). Molte sono le esortazioni a dominarlo (Sl 34:13; Gm 3:55). Di contro, può confessare Cristo alla gloria di Dio Padre (Fl 2:116), predicare il Vangelo (Ro 15:19-207) e testimoniare della Sua grazia (At 14:3viii%).

Genesi 11:7 Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio, perché l'uno non capisca la lingua dell'altro!» 1Corinzi 14:10 Ci sono nel mondo non so quante specie di linguaggi e nessun linguaggio è senza significato.

Giobbe 5:21 Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verrà il disastro.

Salmi 5:9 poiché nella loro bocca non c'è sincerità, il loro cuore è pieno di malizia; la loro gola è un sepolcro aperto, lusingano con la loro lingua.

Salmi 50:19 Abbandoni la tua bocca al male, e la tua lingua trama inganni.

Giacomo 3:8 ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale.

Salmi 34:13 Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra da parole bugiarde. Giacomo 3:5 Così anche la lingua è un piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta!

Filippesi 2:11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

Romani 15:19 con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo, 15:20 avendo l'ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui,

Atti 14:3 Tuttavia rimasero là per molto tempo, predicando con franchezza e confidando nel Signore che rendeva testimonianza alla Parola della sua grazia e concedeva che per mano loro avvenissero segni e prodigi.

Linguaggio: (3) (dal provenzale lengatge da lenga - lingua)

Il linguaggio è quella forma di comunicazione che permette attraverso vocalizzazioni e gesticola-zioni simboliche di comunicare tra persone di una stessa zona il proprio pensiero. Il linguaggio di alcune nazioni è particolarmente difficile (Ez 3:5-61), per cui, nel mondo romano, il termine “barbaro” era applicato a chi parlava un linguaggio strano (1 Co 14:112) non comprensibile dalla realtà romana pur se ampiamente diffusa nel mondo di allora. La Bibbia ci dice che i Giudei, quando erano puniti da Dio, venivano dati nelle mani di popoli con strani linguaggi (Dt 28:49; Is 28:11; Gr 5:153).

Ezechiele 3:5 poiché tu sei mandato non a un popolo dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, ma alla casa d'Israele: 6 non a molti popoli dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, di cui tu non capisca le parole. Certo, se io ti mandassi a loro, essi ti darebbero ascolto;

1 Corinzi 14:11 … quindi io non capisco il significato del linguaggio, sarò uno straniero per chi parla e chi parla sarà uno straniero per me.

Deuteronomio 28:49 L'Eterno farà muovere contro di te, da lontano, dalle estremità della terra, una nazione, pari all'aquila che vola: una nazione della quale non comprenderai la lingua, Isaia 28:11 Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua straniera che l'Eterno parlerà a questo popolo. Geremia 5:15 Ecco, io faccio venire da lontano una nazione contro di voi, casa d'Israele”, dice l'Eterno, “una nazione valorosa, una nazione antica, una nazione della quale tu non conosci la lingua e non com-prendi le parole.

Linguaggio: (4) (dal provenzale lengatge da lenga - lingua)

Il linguaggio dato dallo Spirito Santo è successivo alla predicazione e all'accettazione dell'Evange-lo (At 10:44-461). Nel Nuovo Testamento, il parlare in nuovi linguaggi, rappresentava il do-no dello Spirito Santo (1 Co 12:102), il quale era promesso (Mc 16:173) e nel giorno della Pentecoste, fu dato quale segno iniziale del battesimo nello Spirito Santo (At 2:3-44). Ta-le battesimo poteva essere conferito anche tramite l'imposizione delle mani da parte degli apostoli (At 8:17-18; 19:65). Questo dono era più che necessario per la diffusione dell'Evangelo (At 2: 7-116), perdipiù era un segno evidente per i non credenti (1 Co 14:227), anche se a volte abusato (1 Co 14:2-12,238). Avere degli interpreti per i diversi linguaggi, era pratica antica (Ge 42:239) e averne per questo evento era un vero dono dello Spirito Santo (1 Co 12:1010), cosa importantissima per la primitiva Chiesa come altresì lo è per noi (1 Co 14:5,13, 27-2811).

Atti 10: 44 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti coloro che udivano la Parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili, 46 poiché li udivano parlare in altre lingue e magnificare Dio.

1 Corinzi 12:10 … a un altro, profezia; a un altro il discernimento degli spiriti; a un altro diversità di lingue e a un altro l'interpretazione delle lingue,

Marco 16:17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove;

Atti 2:3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

Atti 8:17 Allora imposero loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo. 18 Simone, vedendo che per l'imposizione delle mani degli apostoli era dato lo Spirito Santo, offrì loro del denaro, Atti 19:6 … e, dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano.

Atti 2:7 E tutti si stupivano e si meravigliavano, dicendo: “Ecco, tutti costoro che parlano non sono Galilei? 8 E com'è che li udiamo parlare ciascuno nel nostro linguaggio natìo? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia Cirenaica e pellegrini Romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle cose grandi di Dio nelle nostre lingue”.

1 Corinzi 14:22 Pertanto le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti; la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti.

1 Corinzi 14:2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio, poiché nessuno lo comprende, ma in spirito dice cose misteriose. 3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione. 4 Chi parla in altra lingua edifica sé stesso, ma chi profetizza edifica la chiesa. 5 Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetizzaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione. 6 Infatti, fratelli, se io venissi a voi parlando in altre lingue, a che vi servirebbe se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione o qualche conoscenza o qualche profezia o qualche insegnamento? 7 Perfino le cose inanimate che danno suono, come il flauto o la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscerà ciò che è suonato con il flauto o con la cetra? 8 E, se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia? 9 Così anche voi, se con la lingua non proferite un parlare comprensibile, come si capirà quello che dite? Parlerete in aria. 10 Ci sono nel mondo tante e tante specie di linguaggi e nessuno di essi è senza significato. 11 Se quindi io non capisco il significato del linguaggio, sarò uno straniero per chi parla e chi parla sarà uno straniero per me. 12 Così anche voi, poiché siete bramosi dei doni spirituali, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa. 1 Corinzi 14:23 Quando dunque tutta la chiesa si riunisce, se tutti parlano in altre lingue ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno essi che siete pazzi?

Genesi 42:23 Ora quelli non sapevano che Giuseppe li capiva, perché fra lui e loro c'era un interprete.

1 Corinzi 12:10 … a un altro, profezia; a un altro il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro l'interpretazione delle lingue,

1 Corinzi 14:5 Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetizzaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione. 1 Corinzi 14:13 Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare, 1 Corinzi 14:27 Se c'è chi parla in altra lingua, siano due o tre al più a farlo, l'uno dopo l'altro e uno inter-preti; 28 se non vi è chi interpreti, tacciano nella chiesa e parlino a sé stessi e a Dio.

Lingue bibliche (dal latino lingua(m) – lingua e biblia - bibbia)

I discendenti di Abramo utilizzarono la lingua aramaica fino a Giacobbe, dopodiché si valsero del cananaico (Ge 31:45-521) [Labano … Iegar-Saaduta – in aramaico; Giacobbe … Gal-ed – in cananaico]. L’A.T. tranne pochi altri passi (Gr 10:11; Da 2:4-7, 28; Ed 4:8-16, 18 ; Ed 7:12:262) redatti in aramaico, è scritto nella lingua di Canaan (Is 19:183), la lingua dei Giudei che, però, non è mai chiamata ebraico. Dopo l’esilio babilonese (583 a.C.), questo idioma (ebraico) fu utilizzato solo dai rabbini nei testi sacri. La Mishnah (libro della tradizione), fu scritta in tale lingua. Il N.T. invece, è stato redatto in greco ellenistico (koiné) ma nei due passi in cui ci si riferisce all’ebraico (Ap 9:11; 16:164), i nomi sono citati in aramaico.

Genesi 31:45 Giacobbe prese una pietra e la eresse come pietra commemorativa. 31:46 Giacobbe disse ai suoi fratelli: «Raccogliete delle pietre». Essi presero delle pietre, ne fecero un mucchio e presso il mucchio mangiarono. 31:47 Labano chiamò quel mucchio Iegar-Saaduta e Giacobbe lo chiamò Galed. 31:48 Labano disse: «Questo mucchio è oggi testimone fra me e te». Perciò fu chiamato Galed 31:49 e anche Mispa, perché Labano disse: «Il SIGNORE tenga l'occhio su di me e su di te quando non ci vedremo l'un l'altro. 31:50 Se tu maltratti le mie figlie e se prendi altre mogli oltre alle mie figlie, non un uomo sarà con noi; ma, bada, Dio sarà testimone fra me e te». 31:51 Labano disse ancora a Giacobbe: «Ecco questo mucchio e la pietra commemorativa che ho eretta fra me e te. 31:52 Sia questo mucchio testimone e sia questa pietra commemorativa testimone che io non passerò oltre questo mucchio per andare da te e che tu non passerai oltre questo mucchio e questa pietra commemorativa per fare del male.

Geremia 10:11 Così direte loro: "Gli dèi che non hanno fatto i cieli e la terra scompariranno dalla terra e da sotto il cielo"». Daniele 2:4 Allora i Caldei risposero al re in aramaico: «O re, possa tu vivere per sempre! Racconta il sogno ai tuoi servi e noi ne daremo l'interpretazione». 2:5 Il re replicò e disse ai Caldei: «Questa è la mia decisione: se voi non mi fate conoscere il sogno e la sua interpretazione, sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in tanti letamai. 2:6 Se invece mi dite il sogno e la sua interpretazione, riceverete da me doni, ricompense e grandi onori; ditemi dunque il sogno e la sua interpretazione». 2:7 Essi risposero una seconda volta e dissero: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo l'interpretazione». Daniele 2:28 ma c'è un Dio nel cielo che rivela i misteri, ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodonosor quello che deve avvenire negli ultimi giorni. Ecco dunque quali erano il tuo sogno e le visioni della tua mente quando eri a letto: Esdra 4:8-16 Reum il governatore e Simsai il segretario scrissero al re Artaserse una lettera contro Gerusalemme, in questi termini: 4:9 «Reum il governatore, Simsai il segretario, e gli altri loro colleghi di Din, d'Afarsatac, di Tarpel, d'Afaras, d'Erec, di Babilonia, di Susan, di Dea, di Elam, 4:10 e gli altri popoli che il grande e illustre Osnapar ha trasportati e stabiliti nella città di Samaria, e gli altri che stanno di là dal fiume... eccetera». 4:11 Questo è il testo della lettera che inviarono al re Artaserse:«I tuoi servi, che risiedono oltre il fiume, eccetera. 4:12 Sappia il re che i Giudei che sono partiti da te e giunti in mezzo a noi a Gerusalemme, ricostruiscono la città ribelle e malvagia, ne rialzano le mura e ne restaurano le fondamenta. 4:13 Sappia dunque il re che, se questa città si ricostruisce e se le sue mura si rialzano, essi non pagheranno più né tributo né imposta né pedaggio, e il tesoro dei re ne soffrirà. 4:14 Poiché noi mangiamo il sale del palazzo e non ci sembra conveniente stare a vedere il danno del re, mandiamo al re questa informazione. 4:15 Si facciano delle ricerche nel libro delle memorie dei tuoi padri e, nel libro delle memorie, troverai e apprenderai che questa è una città ribelle, portatrice di sventure a re e a provincie, e che fin dai tempi antichi ci sono state rivolte. Per queste ragioni la città è stata distrutta. 4:16 Noi facciamo sapere al re che, se questa città viene ricostruita e le sue mura vengono rialzate, tu non avrai più il dominio su questo lato del fiume». Esdra 4:18 La lettera che ci avete mandato, è stata fedelmente letta in mia presenza; Esdra 7:12:26 Artaserse, re dei re, a Esdra, sacerdote e scriba esperto nella legge del Dio del cielo, eccetera. 7:13 Io decreto che nel mio regno, chiunque del popolo d'Israele, dei suoi sacerdoti e dei Leviti sarà disposto a partire con te per Gerusalemme, vada pure. 7:14 Tu infatti sei mandato dal re e dai suoi sette consiglieri in Giuda e a Gerusalemme per informarti come laggiù sia osservata la legge del tuo Dio, la quale è nelle tue mani, 7:15 e per portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri hanno volontariamente offerto al Dio d'Israele, la cui dimora è a Gerusalemme, 7:16 e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutta la provincia di Babilonia, e i doni volontari fatti dal popolo e dai sacerdoti per la casa del loro Dio a Gerusalemme. 7:17 Tu avrai quindi cura di comprare con questo denaro tori, montoni, agnelli, e ciò che occorre per le relative oblazioni e libazioni, e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è a Gerusalemme. 7:18 Dell'argento e dell'oro che avanzeranno farete, tu e i tuoi fratelli, quel che vi sembrerà meglio, conformandovi alla volontà del vostro Dio. 7:19 Quanto agli utensili che ti sono dati per il servizio della casa del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. 7:20 Inoltre prenderai dal tesoro della casa reale quello che ti servirà per qualunque altra spesa che dovrai fare per la casa del tuo Dio. 7:21 Io, il re Artaserse, do ordine a tutti i tesorieri d'oltre il fiume di consegnare senza indugio a Esdra, sacerdote e scriba, esperto nella legge del Dio del cielo, tutto quello che vi chiederà, 7:22 fino a cento talenti d'argento, a cento cori di grano, a cento bati di vino, a cento bati d'olio, e una quantità illimitata di sale. 7:23 Tutto quello che è comandato dal Dio del cielo sia puntualmente fatto per la casa del Dio del cielo. Perché infatti l'ira di Dio dovrebbe riversarsi sopra il regno, sul re e i suoi figli? 7:24 Vi facciamo inoltre sapere che non si possono esigere tributi o imposte o pedaggi da nessuno dei sacerdoti, dei Leviti, dei cantori, dei portinai, dei Netinei e dei servi di questa casa di Dio. 7:25 E tu, Esdra, secondo la saggezza di cui il tuo Dio ti ha dotato, stabilisci dei magistrati e dei giudici che amministrino la giustizia a tutto il popolo d'oltre il fiume, a tutti quelli che conoscono le leggi del tuo Dio; e voi fatele conoscere a chi non le conosce. 7:26 Senza esitare farete giustizia di chi non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, e lo punirete con la morte o con l'esilio, con una multa o con il carcere.

Isaia 19:18 In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque città che parleranno la lingua di Canaan e che giureranno per il SIGNORE degli eserciti; una di esse si chiamerà: Città del sole.

Apocalisse 9:11 Il loro re era l'angelo dell'abisso il cui nome in ebraico è Abaddon e in greco Apollion. Apocalisse 16:16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon.

Liti (dal latino lîte(m) - lite)

Fin da quando l’uomo ha interagito con i suoi simili ha causato liti e contese (Ge 13:71), persino senza provocazioni (Gr 15:102). La Parola paragona l’inizio di una lite a una crepa che si espande in una diga (Pr 17:143), Come si concluderà? L’uomo per natura è irascibile e collerico e il Libro dei Proverbi ce ne dà una panoramica: (Pr 10:12; 15:18; 18:6; 26:214), perciò c’invita a separarcene (Pr 22:105), sapendo che chi ama le liti ama il peccato (Pr 17:196). Piuttosto d’intentare una lite è preferibile tentare la sorte (Pr 18:187) anche se possono essere regolamentate (De 25:18). Sono sempre odiose, specie se mosse contro un fratello (Pr 18:19; 1 Co 6:19). Alle volte il Signore ci permette di comprenderne la miseria, ma ci rimprovera l’incapacità di reprimerle (Ab 1:310).

Genesi 13:7 Scoppiò una lite fra i pastori del bestiame d'Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Ferezei abitavano a quel tempo nel paese.

Geremia 15:10 Me infelice! o madre mia, perché mi hai fatto nascere uomo di lite e di contesa per tutto il paese! io non do né prendo in prestito, eppure tutti mi maledicono.

Proverbi 17:14 Il malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua.

Proverbi 10:12 L'odio provoca liti, ma l'amore copre ogni colpa. Proverbi 15:18 L'uomo collerico fa nascere contese, ma chi è lento all'ira calma le liti. Proverbi 18:6 Le labbra dello stolto causano liti, e la sua bocca attira percosse. Proverbi 26:21 Come il carbone dà la brace e la legna dà la fiamma, così l'uomo rissoso accende le liti.

Proverbi 22:10 Caccia via il beffardo, se ne andranno le contese, e cesseranno le liti e le offese.

Proverbi 17:19 Chi ama le liti ama il peccato; chi alza troppo la sua porta, cerca la rovina.

Proverbi 18:18 La sorte fa cessare le liti e decide fra i grandi.

Deuteronomio 25:1 Quando degli uomini avranno una lite, andranno in giudizio e saranno giudicati. Sarà data ragione a chi è nel giusto e torto a chi è colpevole.

Proverbi 18:19 Un fratello offeso è più inespugnabile di una fortezza; e le liti tra fratelli sono come le sbarre di un castello. 1 Corinzi 6:1 Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti anziché davanti ai santi?

Abacuc 1:3 Perché mi fai vedere l'iniquità e tolleri lo spettacolo della perversità? Mi stanno davanti rapina e violenza; ci sono liti, e nasce la discordia.




 
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