Dizionario Biblico
La leggenda è il riporto di un evento legato a un fatto storico avvenuto ma deformato dalla fantasia popolare per i più vari scopi. Solitamente tende a evidenziare comportamenti eroici, drammatici, passionali o, comunque, di forte impatto tradizionale che, effettivamente, hanno alla loro origine un fatto o parte d’esso, realmente accaduto. Esempio pratico: la leggenda della tavola rotonda.
Nell’episodio dell’indemoniato di Gerasa (Mc 5:1-171), notiamo che il demonio era consapevole dell’origine divina di Gesù e, prostratosi, non certo per adorarlo, lo implorava di non tormentarlo (Mc 5:72) mandandolo nell’abisso anzitempo (Lc 8:313). Alla richiesta identificativa rispose: “Il mio nome è legione …” (Mc 5:94). Molte erano, infatti, le forze malvage che assoggettavano il malcapitato con, al vertice, un’entità portavoce. “Legione!”, Una moltitudine! Agli Ebrei era ben noto quel termine perché mal sopportavano il giogo dei romani. I demoni sapevano di non poter contrastare Gesù e pur di non perdere la padronanza su un corpo, chiesero di poter entrare in un branco di porci (Mc 5:31-335) i quali, però, si precipitarono in mare facendo loro perdere anche quest’ultimo controllo.
Marco 5:1-17 Giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Geraseni. 5:2 Appena Gesù fu smontato dalla barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 5:3 il quale aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva più tenerlo legato neppure con una catena. 5:4 Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. 5:5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietre. 5:6 Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti 5:7 e a gran voce disse: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi». 5:8 Gesù, infatti, gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!» 5:9 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti». 5:10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. 5:11 C'era là un gran branco di porci che pascolava sul monte. 5:12 I demòni lo pregarono dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi». 5:13 Egli lo permise loro. Gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci, e il branco si gettò giù a precipizio nel mare. Erano circa duemila e affogarono nel mare. 5:14 E quelli che li custodivano fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna; la gente andò a vedere ciò che era avvenuto. 5:15 Vennero da Gesù e videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che aveva avuto la legione; e s'impaurirono. 5:16 Quelli che avevano visto raccontarono loro ciò che era avvenuto all'indemoniato e il fatto dei porci. 5:17 Ed essi cominciarono a pregare Gesù che se ne andasse via dai loro confini.
Marco 5:7 … e a gran voce disse: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi».
Luca 8:31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso.
Marco 5:9 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti».
Marco 5:31-33 I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi come la folla ti si stringe attorno e dici: "Chi mi ha toccato?"» 5:32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. 5:33 Ma la donna paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità.
La legione romana era un esercito di professionisti italici tra i 17 e i 46 anni con una ferma non inferiore ai 16 anni. Il numero, generalmente, era di 28 legioni ma poteva arrivare fino a 60. Ogni legione era composta da 5.000 fanti e 120 cavalieri. La fanteria constava di 9 coorti di 480 uomini suddivisa in 3 manipoli più una di 800 suddivisa in 5 manipoli di 160 unità con un ricambio annuale di 12.000 uomini. Le insegne erano l’aquila e l’effige dell’imperatore. Al comando un senatore (legatus legionis) supportato da un tribuno (laticlavio) coadiuvato da altri 5 e da 50 centurioni (At 21:31-32; 23:231); in Egitto e limitrofi un prefetto (praefecti legionis). I legionari erano armati di scudo (scutum), giavellotto (pilum) e gladius (piccola spada a doppio taglio di 60 cm.). La cavalleria era di 120 unità al comando di centurioni; armata di un piccolo scudo (cipeus), un gladio lungo (spatha) 90 cm. e una lancia leggera (hasta) di 180 cm. Vi erano, inoltre, reparti di arcieri (sagittari), di genio militare addetti alla logistica (accampamenti, strade, ponti. sanità) e di artiglieria addetti alle macchine d’assedio (rampe, catapulte, baliste, onagri, testuggini, plutei e torri).
Atti 21:32 Ed egli, presi immediatamente dei soldati e dei centurioni, si precipitò verso i Giudei, i quali, vedendo il tribuno e i soldati, cessarono di battere Paolo. 21:33 Allora il tribuno si avvicinò, prese Paolo, e ordinò che fosse legato con due catene; poi domandò chi fosse e che cosa avesse fatto. Atti 23:23 Poi, chiamati due centurioni, disse loro: «Tenete pronti fin dalla terza ora della notte duecento soldati, settanta cavalieri e duecento lancieri, per andare fino a Cesarea;
La lenticchia è una pianta annuale della famiglia delle leguminose. É ricoperta di peli vischiosi e foglioline simmetricamente disposte ai lati del fusto terminante con un'appendice filamentosa per un sostegno rampicante. Produce fiori bianchi a grappolo e due semi commestibili racchiusi in un baccello. É coltivata in tutto il bacino mediterraneo fin dall'antichità (2 Sa 23:111). Per il suo valore alimentare (2 Sa 17:28; Ez 4:92). La Bibbia narra un particolare episodio in cui, una sua degustazione, valse, addirittura l'eredità di una primogenitura (Ge 25:27-343).
2Samuele 23:11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghé, l'Ararita. I Filistei si erano radunati in massa; in quel luogo c'era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei
2Samuele 17:28 portarono dei letti, dei catini, dei vasi di terra, del grano, dell'orzo, della farina, del grano arrostito, delle fave, delle lenticchie, dei legumi arrostiti, Ezechiele 4:9 Prendi anche del frumento, dell'orzo, delle fave, delle lenticchie, del miglio, del farro, mettili in un vaso, fattene del pane durante tutto il tempo che starai sdraiato sul tuo lato; ne mangerai per trecentonovanta giorni.
Genesi 25:27 I due fanciulli crebbero, ed Esaù diventò un abile cacciatore, un uomo di campagna, e Giacobbe un uomo tranquillo, che se ne stava nelle tende. 28 Ora Isacco amava Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto; e Rebecca amava Giacobbe. 29 Appena Giacobbe si era fatto cuocere una minestra, Esaù giunse dai campi, tutto stanco. 30 Ed Esaù disse a Giacobbe: “Dammi da mangiare un po' di questa minestra rossa; perché sono stanco”. Per questo fu chiamato Edom. 31 E Giacobbe gli rispose: “Vendimi prima di tutto la tua primogenitura”. 32 Ed Esaù disse: “Ecco io sto per morire; a che mi giova la primogenitura?”. 33 Allora Giacobbe disse: “Prima, giuramelo”. Ed Esaù glielo giurò, e vendette la sua primogenitura a Giacobbe. 34 E Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Ed egli mangiò e bevve; poi si alzò e se ne andò. Così Esaù disprezzò la primogenitura.
Giovanni, in una sua visione relativa al libro della redenzione, ci dice che non fu trovato alcuno degno di aprire i suoi sette sigilli se non il leone della tribù di Giuda, il rampollo di Davide (Ap 5:51). Tale passo, oggetto di lunghi dibattiti tra gli studiosi, è, oggi, interpretato come una raffigurazione della vittoria di Cristo, figlio di Davide, sul peccato e sulla morte, agnello muto condotto al sacrificio (Is 53:72). Solo la sua morte e resurrezione, come compimento della redenzione e non la sapienza umana, potevano consentire l'accesso al suo contenuto e svelarne i segreti.
Apocalisse 5:5 E uno degli anziani mi disse: “Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, la radice di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli”.
Isaia 53:7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca.
Grosso carnivoro dei felini tipico delle boscaglie africane con una folta criniera sul colle e sulle spalle del maschio, più grande della femmina. Ha coda a fiocco, unghie retrattili, mantello raso e fulvo. È l'unico felino societario in quanto vive in branchi composti da varie leonesse imparentate fra loro e da uno o più maschi dominanti. Riconosciuto come re degli animali, simboleggia la forza fisica, il coraggio, la regalità e la saggezza. Come lato negativo raffigura gli istinti non domati, il desiderio di possesso e la concupiscenza. A motivo della sua criniera è associato al sole. Noto fin dal paleolitico, ne troviamo tracce pittoriche nelle grotte francesi di Chauvet e Lascaux.
Nella Bibbia, il leone riveste tanto connotati positivi, quali il coraggio (2 Sa 17:10; Pr 28:11) e la forza (2 Sa 1:23; Pr 30:302), quanto negativi, quali la crudeltà e la violenza (Sl 22:133). Nonostante tutto è visto come una creatura che dipende da Dio (Sl 104:214) Per i loro agguati prediligono la macchia (Gr 4:7; 5:6; Gb 38:39-405), mietendo vittime tanto tra gli animali (1 Sa 17:346), quanto tra gli umani (1 Re 13:24; 20:35; 2 Re 17:25-26; Sl 10:9; 17:127). Il suo ruggito incute terrore (Pr 20:28).
2Samuele 17:10 Allora il più valoroso, anche se avesse un cuore di leone, si avvilirà, perché tutto Israele sa che tuo padre è un prode, e che quelli che ha con sé sono dei valorosi. Proverbi 28:1 L'empio fugge senza che nessuno lo perseguiti, ma il giusto se ne sta sicuro come un leone.
2Samuele 1:23 Saul e Gionatan, tanto amati e cari, mentre erano in vita, non sono stati divisi nella loro morte. Erano più veloci delle aquile, più forti dei leoni! Proverbi 30:30 l leone, che è il più forte degli animali e non indietreggia davanti a nessuno;
Salmi 22:13 aprono la loro gola contro di me,come un leone rapace e ruggente.
Salmi 104:21 I leoncelli ruggiscono dietro la preda e chiedono il loro pasto a Dio.
Geremia 4:7 Un leone balza fuori dal folto del bosco, un distruttore di nazioni si è messo in viaggio, ha lasciato il suo luogo, per ridurre il tuo paese in desolazione, al punto che le tue città saranno rovinate e prive di abitanti. Geremia 5:6 Perciò il leone della foresta li uccide, il lupo del deserto li distrugge, il leopardo sta in agguato presso le loro città; chiunque ne uscirà sarà sbranato, perché le loro trasgressioni sono numerose, le loro infedeltà sono aumentate. Giobbe 38:39 Sei tu che cacci la preda per la leonessa, che sazi la fame dei leoncelli 40 quando si accovacciano nelle tane e si mettono in agguato nella macchia?
1Samuele 17:34 E Davide rispose a Saul: “Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre; e quando un leone o un orso veniva a portare via una pecora dal gregge,
1Re 13:24 L'uomo di Dio se ne andò, e un leone lo incontrò per strada, e lo uccise. Il suo cadavere restò disteso sulla strada; l'asino se ne stava vicino a lui e il leone pure vicino al cadavere. 1Re 20:35 Acab ripreso per il suo atto Allora uno dei figli dei profeti disse per ordine dell'Eterno al suo compagno: “Ti prego, colpiscimi!”. Ma egli non volle colpirlo. 2Re 17:25 Quando cominciarono a insediarsi, non temevano l'Eterno; e l'Eterno mandò contro di loro dei leoni, che facevano strage fra loro. 26 Fu quindi detto al re d'Assiria: “La gente che tu hai deportato e stabilito nelle città della Samaria non conosce il modo di servire l'Iddio del paese; perciò egli ha mandato contro di loro dei leoni, che ne fanno strage, perché esse non conoscono il modo di servire l'Iddio del paese”. Salmi 10:9 Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana; sta in agguato per sorprendere l'afflitto; egli sorprende l'infelice traendolo nella sua rete. Salmi 17:12 Il mio nemico somiglia a un leone che brama lacerare, un leoncello che sta in agguato nei nascondigli.
Proverbi 20:2 Il terrore che incute il re è come il ruggito di un leone; chi lo irrita pecca contro la propria vita.
Certamente il leone è ritenuto il più forte e impavido degli animali e la Parola lo conferma (@Pr 30:30@1), ma anche il più possente tra le belve feroci può nascondere una debolezza che, alle volte, lo impaurisce e lo fa indietreggiare. Ebbene tale “Golia” è il porcospino. I suoi aculei (30.000 circa) sono talmente affilati e appuntiti che si attaccano profondamente alla pelle di qualunque animale che decida di predarlo, provocando, talvolta, ferite molto gravi che si infettano. Il naso del leone è talmente delicato e sensibile che, il timore di una ferita, lo fa desistere, quando possibile, da qualsiasi velleità.
Nella Bibbia, Dio è descritto come un leone distruttore (Os 5:141) e, nel contempo come un Dio che libera (Da 6:29; 1 Sa 17:37; 2 Ti 4:172). La sua ira è paragonata al ruggito di un leone ma il suo favore è accostato all’effetto della rugiada sull'erba (Pr 19:123). Egli combatte per il suo popolo (Is 31:44) ma affronta e distrugge chi lo ripudia (Os 13:4-85). A sua volta il diavolo è paragonato a un leone ruggente che vaga cercando chi poter divorare (1 Pt 5:86) anche se sa che il suo tempo sta per finire (Ap 12:97) perché il Leone di Giuda ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli (Ap 5:58).
Osea 5:14 Poiché io sarò come un leone per Efraim e come un leoncello per la casa di Giuda; io, io dilanierò e me ne andrò; li porterò via, e non vi sarà chi li salvi.
Daniele 6:29 Non ci sono versetti che hanno questo riferimento. 1Samuele 17:37 Poi Davide aggiunse: “L'Eterno che mi liberò dalla zampa del leone e dalla zampa dell'orso, mi libererà anche dalla mano di questo Filisteo”. Allora Saul disse a Davide: “Va', e l'Eterno sia con te”. 2Timoteo 4:17 Ma il Signore è stato con me e mi ha fortificato, affinché l'evangelo fosse per mezzo mio pienamente proclamato e tutti i Gentili l'udissero, e sono stato liberato dalla gola del leone.
Proverbi 19:12 L'ira del re è come il ruggito di un leone, ma il suo favore è come rugiada sull'erba.
Isaia 31:4 Poiché così mi ha detto l'Eterno: “Come il leone o il leoncello ruggisce sulla sua preda e, benché una folla di pastori gli sia raccolta contro, non si spaventa alla loro voce, né si lascia intimidire dallo strepito che fanno, così scenderà l'Eterno degli eserciti a combattere sul monte Sion e sul suo colle.
Osea 13:4 Eppure, io sono l'Eterno, il tuo Dio, fin dal paese d'Egitto; tu non devi riconoscere altro Dio all'infuori di me, e all'infuori di me non c'è altro salvatore. 5 Io ti conobbi nel deserto, nel paese della grande aridità. 6 Quando avevano pastura, si saziavano; quando erano sazi, il loro cuore si inorgogliva; perciò mi dimenticarono. 7 Perciò sono diventato per loro come un leone; li spierò sulla strada come un leopardo; 8 li affronterò come un'orsa privata dei suoi piccoli e lacererò loro l'involucro del cuore; li divorerò come una leonessa, le belve dei campi li sbraneranno.
1Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorar
Apocalisse 12:9 E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra e con lui furono gettati i suoi angeli.
Apocalisse 5:5 E uno degli anziani mi disse: “Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, la radice di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli”.
La lettura comparata è la risulta di un’intesa interpretativa basata sul confronto dei contenuti di uno o più testi. In campo religioso possiamo farlo, facendo salvi i principi di base, di un credo (2 Ti 3:16-171), sviscerando l’esegesi (vedi esegetica*) fin nei minimi dettagli con l’aiuto dello Spirito Santo (2 Pt 3:16-182) oppure, dirigerlo sulle diversità sostanziali con le altre religioni
2Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 3:17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
2Pietro 3:16 … e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture. 3:17 Voi dunque, carissimi, sapendo già queste cose, state in guardia per non essere trascinati dall'errore degli scellerati e scadere così dalla vostra fermezza; 3:18 ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen.