Dizionario Biblico
Sentimento incontenibile e aggressivo rivolto verso persone o cose. La teologia cattolica lo considera uno dei sette peccati capitali. È tipica della natura dell’uomo ed è considerata tra le opere della carne (Ga 5:19-211), Molti sono gli inviti a evitarla (Ec 7:8-9; Gm 1:192) e qualora fosse impossibile, pone un requisito essenziale (Ef 4:263) Quando coinvolge Dio, riguarda la Sua giustizia e intolleranza verso il peccato (Gs 23:16; Gb 4:8-9; Gv3:36; Ro 1:184). Ma noi sappiamo che … (Gl 2:135)!
Galati 5:19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 5:20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 5:21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.
Ecclesiaste 7:8 Vale più la fine di una cosa, che il suo principio; e lo spirito paziente vale più dello spirito altero. 7:9 Non ti affrettare a irritarti nello spirito tuo, perché l'irritazione riposa in seno agli stolti. Giacomo 1:19 Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira;
Efesini 4:26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira
Giosuè 23:16 Se trasgredite il patto che il SIGNORE, il vostro Dio, vi ha imposto, e andate a servire altri dèi e vi prostrate davanti a loro, l'ira del SIGNORE si accenderà contro di voi, e voi perirete presto, scomparendo dal buon paese che egli vi ha dato». Giobbe 4:8 Io per me ho visto che coloro che arano iniquità e seminano tormenti, ne mietono i frutti. 4:9 Al soffio di Dio essi periscono, dal vento della sua ira sono consumati. Giovanni 3:36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui». Romani 1:18 L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;
Gioele 2:13 Stracciatevi il cuore, non le vesti; tornate al SIGNORE, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all'ira e pieno di bontà, e si pente del male che manda.
L’ironia permette l’espressione di una frase che, se presa in senso letterario, sembrerebbe dire l’opposto (Es 14:11; 2 Re 18:23; At 19:13-16; 1 Co 4:81).
Esodo 14:11 e dissero a Mosè: «Mancavano forse tombe in Egitto, per portarci a morire nel deserto? Che cosa hai fatto, facendoci uscire dall'Egitto? 2Re 18:23 Ora, fa' una scommessa con il mio signore, il re d'Assiria: Io ti darò duemila cavalli, se tu puoi fornire altrettanti cavalieri da cavalcarli. Atti 19:13 Or alcuni esorcisti itineranti giudei tentarono anch'essi d'invocare il nome del Signore Gesù su quelli che avevano degli spiriti maligni, dicendo: «Io vi scongiuro, per quel Gesù che Paolo annunzia». 19:14 Quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, ebreo, capo sacerdote. 19:15 Ma lo spirito maligno rispose loro: «Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?» 19:16 E l'uomo che aveva lo spirito maligno si scagliò su due di loro; e li trattò in modo tale che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. 1Corinzi 4:8 Già siete sazi, già siete arricchiti, senza di noi siete giunti a regnare! E fosse pure che voi foste giunti a regnare, affinché anche noi potessimo regnare con voi!
Isaia lo scrive (1:11) tra il 750 – 700 a.C. durante il suo ministero profetico. Il suo scopo nel denunciare l’infedeltà di Giuda (2:6; 5:1-152 â–º16-303) è di riportarlo a Dio minacciando, come imminenti (6:9-134), le terribili conseguenze che si stanno abbattendo sul regno del Nord (9:7-115) Insieme al giudizio offre anche la speranza della restaurazione (2:1-56), predice il nome del liberatore (44:28; 45:1, 137) e giudica le nazioni vicine (13:1; 14:28-32; 15:1-48;â–º17:1-11; 19:1-4; 21:11-179). Annuncia il Messia (7:14-15; 9:5-6; 11:1-610); 40:3-5; 52:13-14; 55:3-5; 61:1-211) autore della salvezza per chi crede (53:4-912) e il Suo futuro regno di gloria (27:12-13; 66:15-1813).
Isaia 1:1 Visione che Isaia, figlio di Amots, ebbe riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.
Isaia 5:1 Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna. Il mio amico aveva una vigna sopra una fertile collina. 5:2 La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte, vi costruì in mezzo una torre, e vi scavò uno strettoio per pigiare l'uva. Egli si aspettava che facesse uva, invece fece uva selvatica. 5:3 Ora, abitanti di Gerusalemme e voi, uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna! 5:4 Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna più di quanto ho fatto per essa? Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva, ha fatto uva selvatica? 5:5 Ebbene, ora vi farò conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie; abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata. 5:6 Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata, vi cresceranno i rovi e le spine; darò ordine alle nuvole che non vi lascino cadere pioggia. 5:7 Infatti la vigna del SIGNORE degli eserciti è la casa d'Israele, e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta; egli si aspettava rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida d'angoscia! 5:8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non rimanga più spazio, e voi restiate soli ad abitare nel paese! 5:9 Questo mi ha detto all'orecchio il SIGNORE degli eserciti: «In verità case numerose saranno desolate, queste case grandi e belle saranno private d'abitanti; 5:10 dieci iugeri di vigna non daranno che un bato, e un omer di seme non darà che un efa». 5:11 Guai a quelli che la mattina si alzano presto per correre dietro alle bevande alcoliche e fanno tardi la sera, finché il vino li infiammi! 5:12 La cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto e il vino rallegrano i loro banchetti! Ma non pongono mente a ciò che fa il SIGNORE, e non considerano l'opera delle sue mani. 5:13 Perciò il mio popolo sarà deportato, a causa della sua ignoranza; i suoi nobili moriranno di fame, e le sue folle saranno inaridite dalla sete. 5:14 Perciò il soggiorno dei morti si è aperto bramoso, e ha spalancato oltremisura la gola; laggiù scende lo splendore di Sion e la sua folla chiassosa e festante. 5:15 L'uomo è umiliato, ognuno è abbassato, e abbassati sono gli sguardi alteri;
5:16 ma il SIGNORE degli eserciti è esaltato mediante il giudizio, e il Dio santo è santificato per la sua giustizia. 5:17 Gli agnelli pastureranno come nei loro pascoli e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi! 5:18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con le corde del vizio, e il peccato come con le corde di un cocchio, 5:19 e dicono: «Faccia presto, affretti l'opera sua, che noi la vediamo! Venga e si esegua il disegno del Santo d'Israele, affinché noi lo conosciamo!» 5:20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro! 5:21 Guai a quelli che si ritengono saggi e si credono intelligenti! 5:22 Guai a quelli che sono prodi nel bere il vino, e abili nel tagliare le bevande alcoliche; 5:23 che assolvono il malvagio per un regalo, e privano il giusto del suo diritto! 5:24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e come la fiamma consuma l'erba secca, così la loro radice sarà come marciume, e il loro fiore sarà portato via come polvere, perché hanno rifiutato la legge del SIGNORE degli eserciti, e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele. 5:25 Per questo divampa l'ira del SIGNORE contro il suo popolo; egli stende contro di esso la sua mano, e lo colpisce; tremano i monti, i cadaveri sono come spazzatura in mezzo alle vie; con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa. 5:26 Egli alza un vessillo per le nazioni lontane; fischia a un popolo, che è all'estremità della terra; ed eccolo che arriva, pronto, leggero. 5:27 In esso nessuno è stanco o vacilla, nessuno sonnecchia o dorme; a nessuno si scioglie la cintura dei fianchi o si rompe il legaccio dei calzari. 5:28 Le sue frecce sono appuntite, tutti i suoi archi sono tesi; gli zoccoli dei suoi cavalli paiono pietre, le ruote dei suoi carri, un turbine. 5:29 Il suo ruggito è come quello di un leone; rugge come il leoncello; rugge, afferra la preda, la porta via al sicuro, senza che nessuno gliela strappi. 5:30 In quel giorno, egli muggirà contro Giuda, come mugge il mare; e a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia, e la luce che si oscura mediante le sue nuvole.
Isaia 6:9 Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo: "Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!" 6:10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!» 6:11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?» Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione; 6:12 finché il SIGNORE abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese. 6:13 Se vi rimane ancora un decimo della popolazione, esso a sua volta sarà distrutto; ma, come al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti, rimane il ceppo, così rimarrà al popolo, come ceppo, una discendenza santa».
[v]Isaia 9:7 Il Signore manda una parola a Giacobbe, ed essa cade sopra Israele. 9:8 Tutto il popolo ne avrà conoscenza, Efraim e gli abitanti di Samaria, che nel loro orgoglio e nella superbia del loro cuore dicono: 9:9 «I mattoni sono caduti, ma noi costruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri». 9:10 Per questo il SIGNORE farà sorgere contro il popolo gli avversari di Resin, ed ecciterà i suoi nemici: 9:11 i Siri da oriente, i Filistei da occidente; essi divoreranno Israele a bocca spalancata. Con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.
Isaia 2:1 Parola che Isaia, figlio di Amots, ebbe in visione, riguardo a Giuda e a Gerusalemme. 2:2 Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa del SIGNORE si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno a esso. 2:3 Molti popoli vi accorreranno, e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri». Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del SIGNORE. 2:4 Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l'arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d'aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra, e non impareranno più la guerra. 2:5 Casa di Giacobbe, venite, e camminiamo alla luce del SIGNORE!
Isaia 44:28 Io dico di Ciro: "Egli è il mio pastore; egli adempirà tutta la mia volontà, dicendo a Gerusalemme: «Sarai ricostruita!» E al tempio: «Le tue fondamenta saranno gettate!»" Isaia 45:1 «Così parla il SIGNORE al suo unto, a Ciro, che io ho preso per la destra per atterrare davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui le porte, in modo che nessuna gli resti chiusa. Isaia 45:13 Io ho suscitato Ciro, nella giustizia, e appianerò tutte le sue vie; egli ricostruirà la mia città e rimanderà liberi i miei esuli senza prezzo di riscatto e senza doni, dice il SIGNORE degli eserciti».
Isaia 13:1 Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figlio di Amots. Isaia 14:28 L'anno della morte di Acaz fu pronunciata questa profezia: 14:29 Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perché la verga che ti colpiva è spezzata. Poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera e il suo frutto sarà un drago volante. 14:30 I più poveri avranno di che pascersi e i bisognosi riposeranno al sicuro; ma io farò morir di fame la tua radice e quel che rimarrà di te sarà ucciso. 14:31 Urla, o porta! Grida, o città! Trema, o Filistia tutta quanta! Poiché dal nord viene un fumo e nessuno si sbanda dalla sua schiera. 14:32 Che cosa si risponderà ai messaggeri di questa nazione? «Che il SIGNORE ha fondato Sion e che in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio». Isaia 15:1 Oracolo su Moab. Sì, nella notte in cui è devastata, Ar-Moab perisce! Sì, nella notte in cui è devastata, Chir-Moab perisce! 15:2 Si sale al tempio e a Dibon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab urla su Nebo e su Medeba: tutte le teste sono rase, tutte le barbe sono tagliate. 15:3 Per le strade tutti indossano sacchi, sui tetti e per le piazze ognuno urla, piangendo a dirotto. 15:4 Chesbon ed Eleale gridano; la loro voce si ode fino a Iaas; perciò i guerrieri di Moab si lamentano, il loro cuore trema.
Isaia 17:1 Oracolo contro Damasco. «Ecco, Damasco è tolto dal numero delle città e non sarà più che un ammasso di rovine. 17:2 Le città d'Aroer sono abbandonate; sono lasciate alle mandrie che vi si riposano, e nessuno le spaventa. 17:3 Non ci sarà più fortezza in Efraim né reame in Damasco; del residuo di Siria avverrà ciò che è avvenuto della gloria dei figli d'Israele», dice il SIGNORE degli eserciti. 17:4 «In quel giorno, la gloria di Giacobbe sarà diminuita e il grasso del suo corpo dimagrirà. 17:5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano e con il braccio falcia le spighe; avverrà come quando si raccolgon le spighe nella valle di Refaim. 17:6 Vi rimarrà qualcosa da spigolare, come quando si scuote l'olivo, restano due o tre olive nelle cime più alte, quattro o cinque nei rami più carichi», dice il SIGNORE, Dio d'Israele. 17:7 In quel giorno, l'uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele; 17:8 non volgerà più lo sguardo verso gli altari, opera delle sue mani; non guarderà più a ciò che le sue dita hanno fatto, agli idoli di Astarte e alle colonne solari. 17:9 In quel giorno, le sue fortezze saranno abbandonate, come le foreste e le sommità dei monti furono abbandonate all'avvicinarsi dei figli d'Israele: sarà una desolazione. 17:10 Poiché hai dimenticato il Dio della tua salvezza e non ti sei ricordato della ròcca della tua forza, ti sei fatto piantagioni piacevoli, e hai piantato tralci stranieri. 17:11 Il giorno che li piantasti li circondasti di una siepe e ben presto facesti fiorire le tue piante, ma la raccolta ti sfugge nel giorno dell'angoscia, del disperato dolore. Isaia 19:1 Oracolo sull'Egitto. Ecco, il SIGNORE cavalca una nuvola leggera ed entra in Egitto; gli idoli d'Egitto tremano davanti a lui e all'Egitto si scioglie il cuore nel petto. 19:2 «Io inciterò Egiziani contro Egiziani, combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino, città contro città, regno contro regno. 19:3 Lo spirito che anima l'Egitto svanirà, io renderò vani i suoi disegni; quelli consulteranno gli idoli, gli incantatori, gli evocatori di spiriti e gli indovini. 19:4 Io darò l'Egitto in mano di un signore duro, un re crudele dominerà su di lui», dice il Signore, DIO degli eserciti. Isaia 21:11 Oracolo contro Duma. Mi si grida da Seir: «Sentinella, a che punto è la notte? Sentinella, a che punto è la notte?» 21:12 La sentinella risponde: «Viene la mattina, e viene anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure; tornate un'altra volta». 21:13 Oracolo contro l'Arabia. Passerete la notte nelle foreste, in Arabia, o carovane dei Dedaniti! 21:14 Venite incontro all'assetato con acqua, o abitanti del paese di Tema; portate pane ai fuggiaschi. 21:15 Poiché essi fuggono davanti alle spade, davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso, davanti al furore della battaglia. 21:16 Poiché così mi ha parlato il Signore: «Fra un anno, contato come quello di un operaio, tutta la gloria di Chedar sarà svanita; 21:17 ciò che resterà del numero dei valorosi arcieri di Chedar sarà poca cosa»; poiché il SIGNORE, Dio d'Israele, l'ha detto.
Isaia 7:14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele. 7:15 Egli mangerà panna e miele finché sappia rigettare il male e scegliere il bene. Isaia 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, 9:6 per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti. Isaia 11:1 Poi un ramo uscirà dal tronco d'Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici. 11:2 Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE. 11:3 Respirerà come profumo il timore del SIGNORE, non giudicherà dall'apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire, 11:4 ma giudicherà i poveri con giustizia, pronuncerà sentenze eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio. 11:5 La giustizia sarà la cintura delle sue reni, e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi. 11:6 Il lupo abiterà con l'agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li condurrà.
Isaia 40:3 La voce di uno grida: «Preparate nel deserto la via del SIGNORE, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio! 40:4 Ogni valle sia colmata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; i luoghi scoscesi siano livellati, i luoghi accidentati diventino pianeggianti. 40:5 Allora la gloria del SIGNORE sarà rivelata, e tutti, allo stesso tempo, la vedranno; perché la bocca del SIGNORE l'ha detto». Isaia 52:13 Ecco, il mio servo prospererà, sarà innalzato, esaltato, reso sommamente eccelso. 52:14 Come molti, vedendolo, sono rimasti sbigottiti (tanto era disfatto il suo sembiante al punto da non sembrare più un uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio d'uomo), Isaia 55:3 Porgete l'orecchio e venite a me; ascoltate e voi vivrete; io farò con voi un patto eterno, vi largirò le grazie stabili promesse a Davide. 55:4 Ecco, io l'ho dato come testimonio ai popoli, come principe e governatore dei popoli. 55:5 Ecco, tu chiamerai nazioni che non conosci, e nazioni che non ti conoscono accorreranno a te, a motivo del SIGNORE, del tuo Dio, del Santo d'Israele, perché egli ti avrà glorificato». Isaia 61:1 Lo spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri, 61:2 per proclamare l'anno di grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti;
Isaia 53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 53:5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti. 53:6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. 53:7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca. 53:8 Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo; e tra quelli della sua generazione chi rifletté che egli era strappato dalla terra dei viventi e colpito a causa dei peccati del mio popolo? 53:9 Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva commesso violenze né c'era stato inganno nella sua bocca.
Isaia 27:12 In quel giorno il SIGNORE scrollerà i suoi frutti, dal corso del fiume al torrente d'Egitto; voi sarete raccolti a uno a uno, o figli d'Israele. 27:13 In quel giorno sonerà una gran tromba; quelli che erano perduti nel paese d'Assiria e quelli che erano dispersi nel paese d'Egitto verranno e si prostreranno davanti al SIGNORE, sul monte santo, a Gerusalemme. Isaia 66:15 Poiché ecco, il SIGNORE verrà nel fuoco, e i suoi carri saranno come l'uragano per dare la retribuzione della sua ira furente, per eseguire le sue minacce con fiamme di fuoco. 66:16 Poiché il SIGNORE eserciterà il suo giudizio con fuoco e spada, contro ogni carne; gli uccisi dal SIGNORE saranno molti. 66:17 «Quelli che si santificano e si purificano per andare nei giardini dietro all'idolo che è là in mezzo, quelli che mangiano carne di porco, cose abominevoli e topi, saranno tutti consumati», dice il SIGNORE. 66:18 «Io conosco le loro opere e i loro pensieri; il tempo è giunto per raccogliere tutte le nazioni e tutte le lingue; esse verranno e vedranno la mia gloria.
Gli Sciiti, a loro volta suddivisi in Ismaeliti e in Imamiti, oltre che dottrinalmente, divergono dai Sunniti per la loro origine dinastica in quanto rifiutano categoricamente il riconoscimento dell'autorità rivestita dai primi tre califfi, considerati veri e propri usurpatori. Secondo loro, infatti, il titolo di Imam poteva essere assunto unicamente da Alì, genero di Maometto e, quindi, unico suo discendente per averne sposato la figlia Fatima. Gli Sciiti si ritengono autorizzati a una libera interpretazione del Corano, delle consuetudini, e delle festività mussulmane autorizzate. Essi ritengono che l'autorità dell'Imam sia conferita per scelta diretta di Allah. Allegano, inoltre, al loro credo, numerose dottrine esoteriche (esoterismo*) e l'avvento di un “Mahdi” (profeta occulto che verrà, alla fine dei tempi, a completare l'opera di Maometto ristabilendo un regno divino).
Contrariamente alla fede cristiana che condanna la menzogna o, peggio ancora, l'abiura (rinnegamento) della propria fede in caso di persecuzione o pericolo di vita, lo Sciismo, non solo permette, ma, addirittura, consiglia la finzione e la simulazione pur di salvare la propria vita. Rinnegare il proprio credo in caso di minaccia, giustifica una conveniente dissimulazione e, se il caso, anche una apparente apostasia. In altre parole, la finzione, l'inganno e ogni altro tipo di falsità, sono permesse per il bene della propria fede. Lo stesso Corano, in alcune sure, lo permette, autorizzando perfino a ignorare o, apparentemente, ripudiare ogni obbligo e osservanza religiosa quando la propria fede e vita sono in pericolo.
Presso alcune comunità sciite vige un particolare concetto dell'unione matrimoniale. Ritengono, infatti, che non sia importante la qualità dei sentimenti che spingono all'unione, quanto, invece, il tempo per cui la stessa deve avere effetto. Per loro, il matrimonio, non è altro che un semplice contratto tra due o più persone e, come tale, può essere rinnovabile o no per un tempo a piacere, giungendo al paradossale limite di solo qualche giorno.
Il Sufismo è considerato il movimento mistico del mondo mussulmano. Il loro nome deriva dalla semplice veste di lana grezza indossata dai primi asceti (monaci monastici). Nasce nell'VIII secolo a fronte di una dilagante indifferenza nei confronti delle pratiche religiose con l'intento di rendere possibile un contatto diretto con Dio attraverso mezzi estatici (di esaltazione) e meditativi. Pur di giungere a tale scopo, assume, dalle religioni vicine, formule mistiche, pratiche ascetiche, e di controllo corporale pur di giungere alla perfetta unione estatica con Allah. Per meglio far proprio tale scopo, a ogni praticante è affiancato un maestro saggio con il compito di guidarlo in una interazione con altri piccoli gruppi, ai segreti della conoscenza e della verità. Pur se il sufismo sia un'esperienza più personale che collettiva, nondimeno ha potuto trasmettere una letteratura poetica particolarmente intensa.
Oggigiorno i mussulmani si suddividono in decine di gruppi o “sette” di cui i Sunniti rappresentano circa il 90%. Per loro esclusiva affermazione, si ritengono gli unici depositari della vera dottrina portata da Maometto. Si sentono tali in quanto veri e fedeli seguaci del credo affermato dai primi califfi posteri del “Profeta”. Professano i seguenti sei articoli della fede islamica: 1) l’unicità, eternità, onniscienza e onnipotenza di Allah; 2) l’esistenza di schiere angeliche di cui Satana rappresenta la parte “caduta”; 3) la rivelazione divina nella Torah, nei Salmi davidici, nel Vangelo (abilmente corrotto, però, da ebrei e cristiani) e nel Corano; 4) l’opera, nel continuo trascorrere dei tempi, di numerosi profeti (compreso Gesù), dei quali Maometto rappresenta l'ultimo e il più grande; 5) il giudizio finale in base alle opere; 6) ma soggetto, unicamente, alla predestinazione di Allah, il quale, in assoluta e insindacabile autonomia, perdona e castiga chi vuole.
: () Il Wahabismo è considerato il movimento mussulmano più dogmatico e conservatore. Sorge alla fine del XVIII secolo con lo scopo di purificare la religione mussulmana da tutte le riforme introdotte dai primi insegnamenti dell'islamismo tra cui il culto dei “santi”, Maometto compreso, l'uso vizioso del tabacco, della musica e consimili. Persino la pratica del radersi la barba è considerata un'introduzione innovativa da evitare. Bisogna considerare che questo e stato il movimento che, opponendosi e combattendo l'impero ottomano, ha dato origine all'Arabia. Culturalmente, danno un profondo rilievo alle tradizioni profetiche, punto di forza del loro credo. Per le enormi possibilità finanziarie e per la grande influenza politica e religiosa, odiernamente è possibile considerare l'Arabia Saudita come la comunità mussulmana per eccellenza.
Gli Ismaeliti sono una fazione dell'Islam sciita e trovano origine nel 765 d.C., assieme ad altri gruppi, dopo la morte del sesto Imam JaÊ¿far ibn Muhammad al-á¹¢ãdiq. Non riconoscono, infatti, il successore Mūsà ibn JaÊ¿far al-Kãẓim, bensì, anche se in minoranza, Muḥammad ibn IsmãÊ¿Ä«l come settimo Imam. La Parola ci dice che sono i discendenti di Ismaele, figlio di Abramo e di Agar, sua schiava, (Ge 16:15-16; 1 Cr 1:281). Sono divisi in 12 tribù (Ge 25:162) e sono presenti dallo Yemen all'India. Nella parola possiamo trovare la loro genealogia (Ge 25:13-15; 1 Cr 1:29-313).
Genesi 16:15 Agar partorì un figlio ad Abramo e Abramo chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. 16 Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele. 1 Cronache 1:28 Figli di Abraamo: Isacco e Ismaele.
Genesi 25:16 Questi sono i figli di Ismaele, e questi i loro nomi, secondo i loro villaggi e i loro accampamenti. Furono i dodici capi dei loro popoli.
Genesi 25:13 Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, secondo le loro generazioni: Nebaiot, il primogenito di Ismaele; poi Chedar, Adbeel, Mibsam, 14 Misma, Duma, Massa, Cadad, Tema, Ietur, 15 Nafis e Chedma. 1 Cronache 1:29 Questi sono i loro discendenti: il primogenito di Ismaele fu Nebaiot; poi, Chedar, Adbeel, Mibsam, 30 Misma, Duma, Massa, Cadad, Tema, 31 Ietur, Nafis e Chedma. Questi furono i figli di Ismae-le.