Dizionario Biblico
L’interpretazione tipologica ha spesso prestato il fianco a diversi e propri abusi per cui si è verificata la necessità d’istituire regole alquanto restrittive. Ad Esempio, l’uso tipologico di molti racconti di personaggi biblici deve essere ammesso solo quando le somiglianze sono talmente evidenti che quasi si rispecchiano, senza pericolose forzature parallele, fermo restando il divieto di estrapolare dottrine e ogni forma di dogmatismo se non coinvolgano verità fondamentali.
Significato morale tratto da figure o avvenimenti che possano fornire un’indicazione nell’etica del comportamento. Es. L’elogio alla fede nella parabola delle dieci vergini. Mt 25:1-131). L’effetto dell’opera espiatoria di Gesù ottenuta gratuitamente per mezzo della fede.
Matteo 25:1 «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. 25:2 Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; 25:3 le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio; 25:4 mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi. 25:5 Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono. 25:6 Verso mezzanotte si levò un grido: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro!" 25:7 Allora tutte quelle vergini si svegliarono e prepararono le loro lampade. 25:8 E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". 25:9 Ma le avvedute risposero: "No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!" 25:10 Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. 25:11 Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, Signore, aprici!" 25:12 Ma egli rispose: "Io vi dico in verità: Non vi conosco". 25:13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.
L’intimità è la qualità di ciò che è profondo, nascosto, segreto. La Parola c’insegna che il Signore pone la Sua legge nell’intimo del nostro cuore (Sl 40:8; Gr 31:331) perché desidera che la verità risieda in noi (Sl 51:62) investendoci di uno spirito nuovo (Ez 11:19; 36:26-273). A sua volta anche l’uomo desidera ricambiare (Sl 51:10; Is 26:94) perché brama intensamente la pace (Al 122:85), nonostante sappia che, nel cuore, oltre all’ardore (Sl 39:3; Lc 24:326) e alla commozione (Ge 43:30; Os 11:87), vi possano albergare turbamenti (Da 7:158), smarrimenti (At 10:179), paure (Sl 55:410), inasprimenti (At 17:1611), tribolazioni (Gb 19:28; Ro 8:2312), derisioni (Ge 18:1213), ferite (Sl 109:2214) a causa delle maldicenze (Pr 18:8; 26:2215) e, purtroppo, anche iniquità (Sl 31:6; 41:6; Pr 26:2416). È dal cuore, infatti, che nascono i cattivi pensieri (Mc 7:21-2317), la Parola, però, ci offre un ottimo consiglio (Pr 22:17-1818).
Salmi 40:8 Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore». Geremia 31:33 … «ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.
Salmi 51:6 Ma tu desideri che la verità risieda nell'intimo: insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore.
Ezechiele 11:19 Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne, Ezechiele 36:26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. 36:27 Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni.
Salmi 51:10 O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo. Isaia 26:9 Con l'anima mia ti desidero, durante la notte; con lo spirito che è dentro di me, ti cerco; poiché, quando i tuoi giudizi si compiono sulla terra, gli abitanti del mondo imparano la giustizia.
Salmi 122:8 Per amore dei miei fratelli e dei miei amici, io dirò: «La pace sia dentro di te!»
Salmi 39:3 Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s'è acceso; allora la mia lingua ha parlato. Luca 24:32 Ed essi dissero l'uno all'altro: «Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentr'egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?»
Genesi 43:30 E Giuseppe s'affrettò a uscire, perché si era commosso nell'intimo per suo fratello; cercava un luogo dove piangere; entrò nella sua camera e pianse Osea 11:8 «Come farei a lasciarti, o Efraim? Come farei a darti in mano altrui, o Israele? Come potrei renderti simile ad Adma e ridurti allo stato di Seboim? Il mio cuore si commuove tutto dentro di me, tutte le mie compassioni si accendono.
Daniele 7:15 Quanto a me, Daniele, il mio spirito fu turbato dentro di me e le visioni della mia mente mi spaventarono
Atti 10:17 Mentre Pietro, dentro di sé, si domandava che cosa significasse la visione, ecco gli uomini mandati da Cornelio, i quali, avendo domandato della casa di Simone, si fermarono alla porta
Salmi 55:4 Dentro di me palpita violentemente il mio cuore e una paura mortale mi è piombata addosso.
Atti 17:16 Mentre Paolo li aspettava ad Atene, lo spirito gli s'inacerbiva dentro nel vedere la città piena di idoli
Giobbe 19:28 Se voi dite: "Come lo perseguiteremo?" - mentre la radice della tribolazione è già dentro di me - Romani 8:23 non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo.
Genesi 18:12 Sara rise dentro di sé, dicendo: «Vecchia come sono, dovrei avere tali piaceri? Anche il mio signore è vecchio!»
Salmi 109:22 Io sono misero e povero, e il mio cuore è ferito dentro di me.
Proverbi 18:8 Le parole del maldicente sono come ghiottonerie, e penetrano fino all'intimo delle viscere. Proverbi 26:22 Le parole del maldicente sono come ghiottonerie, penetrano fino nell'intimo delle viscere.
Salmi 31:6 Detesto quelli che si affidano alle vanità ingannatrici; ma io confido nel SIGNORE. Salmi 41:6 E se uno di loro viene a vedermi, dice menzogne; il suo cuore accumula malvagità dentro di sé; e, appena uscito, sparla. Proverbi 26:24 Chi odia parla con dissimulazione; ma, dentro, medita l'inganno;
Marco 7:21 … perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 7:22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. 7:23 Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».
Proverbi 22:17 Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei saggi, e applica il cuore alla mia scienza; 22:18 ti sarà dolce custodirle in cuore, e averle tutte pronte sulle tue labbra.
L’intimità è quell’espressione confidenziale che nasce tra persone legate da particolari rapporti di parentela, amicizia o collaborazione. L’amicizia è un sentimento meraviglioso (Pr 17:17; 18:24; Gm 2:231) e sarebbe veramente tragico se, nella nostra vita venisse a mancare, purtroppo, è proprio dall’amico più intimo che arrivano le ferite più dolorose, tant’è che la Parola c’invita a diffidare (Mi 7:52) ricordandoci che da lui può arrivare il tradimento (Sl 41:93), l’abbandono (Gb 19:194), l’umiliazione (Gr 38:225) e le offese (Sl 55:12-136). Alle volte anche il Signore può portarci a essere oppressi dalla solitudine (Sl 88:14-187) ma i suoi scopi sono ben diversi (Sl 126:5; Mt 5:48).
Proverbi 17:17 L'amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura. Proverbi 18:24 Chi ha molti amici può esserne sopraffatto, ma c'è un amico che è più affezionato di un fratello. Giacomo 2:23 … così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio
Michea 7:5 Non fidatevi del compagno, non riponete fiducia nell'amico intimo; sorveglia la porta della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto.
Salmi 41:9 Anche l'amico con il quale vivevo in pace, in cui avevo fiducia, e che mangiava il mio pane, si è schierato contro di me.
Giobbe 19:19 Tutti gli amici più stretti mi hanno in orrore, quelli che amavo si sono rivoltati contro di me.
Geremia 38:22 … tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saranno condotte fuori ai capi del re di Babilonia; e queste donne diranno: "I tuoi amici ti hanno incitato, ti hanno vinto; i tuoi piedi sono affondati nel fango, e quelli si sono ritirati".
Salmi 55:12 Se mi avesse offeso un nemico, l'avrei sopportato; se un avversario avesse cercato di sopraffarmi, mi sarei nascosto da lui; 55:13 ma sei stato tu, l'uomo ch'io stimavo come mio pari, mio compagno e mio intimo amico.
Salmi 88:14 Perché, SIGNORE, respingi l'anima mia? Perché mi nascondi il tuo volto? 88:15 Io sono afflitto e agonizzante fin dalla mia gioventù; io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito. 88:16 Il tuo sdegno mi travolge, i tuoi terrori m'annientano, 88:17 mi circondano come acque tutto il giorno, mi stringono tutti assieme. 88:18 Hai allontanato da me amici e conoscenti; le tenebre sono la mia compagnia.
Salmi 126:5 Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia. Matteo 5:4 Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.
Gli intrattenimenti del tempo, spesso erano fastosi (Ge 21:8; Da 5:1; Lc 5:201). A dire il vero, qualsiasi occasione era più che ottima per organizzare una festa. I matrimoni (Mt 22:22) facevano la parte del leone. Allora, infatti, non era propriamente una festa religiosa, se si esclude la benedizione della coppia volta più alla fertilità futura che a un rito religioso (Ge 24:403). In realtà si trattava di un vero e proprio contratto legale al quale veniva data particolare pomposità. La sposa era agghindata come una regina (Ap 21:24) impreziosita dai gioielli (Is 61:10; Ez 16:11-125) e sostenuta dalle amiche più care.
Genesi 21:8 Il bambino crebbe e fu svezzato; e nel giorno che Isacco fu svezzato, Abraamo fece un gran convito. Daniele 5:1 Il re Baldassar fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi e bevve del vino in loro pre-senza. Luca 5:20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: “O uomo, i tuoi peccati ti sono perdonati”.
Matteo 22:2 “Il regno dei cieli è simile a un re, il quale fece le nozze di suo figlio.
Genesi 24:40 Ed egli rispose: 'L'Eterno, davanti al quale ho camminato, manderà il suo angelo con te e farà prosperare il tuo viaggio, e tu prenderai a mio figlio una moglie tra i miei parenti e della casa di mio padre.
Apocalisse 21:2 E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere giù dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Isaia 61:10 Io mi rallegrerò grandemente nell'Eterno, la mia anima festeggerà nel mio Dio; poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto nel mantello della giustizia, come uno sposo che si adorna di un diadema, come una sposa che si riveste dei suoi gioielli. Ezechiele 16:11 Ti fornii di ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi e una collana al collo. 12 Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi e una magnifica corona sul capo.
Gli intrattenimenti, in genere, erano preceduti da degli inviti indirizzati a molte persone (Lc 14:161). Nel caso che il banchetto fosse di tipo rituale, erano d'obbligo ben due inviti. Il primo era d'uso rifiutarlo adducendo le più svariate scuse; il secondo, invece, era accettato (Lc 7:36; 14:23; At 16:152). A questi due inviti seguiva l'avviso che tutto era pronto (Et 6:14; Lc 14:173). Fatti i convenevoli iniziali, all'ospite venivano tolte le calzature e lavati i piedi (Ge 18:4; 19:2; Gv 13:3-5; 1 Ti 5:104) per evitare che il fango sporcasse l'ambiente e pregiudicasse l'igiene del cibo (le strade di allora erano poco più che sentieri fangosi).
Luca 14:16 Ma Gesù gli disse: “Un uomo fece una gran cena e invitò molti;
Luca 7:36 Uno dei farisei gli chiese di mangiare da lui ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. Luca 14:23 E il signore disse al servo: 'Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affin-ché la mia casa sia piena. Atti 16:15 Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò, dicendo: “Se mi avete giudicato fedele al Signore, entrate e fermatevi a casa mia”. E ci costrinse ad accettare.
Ester 6:14 Mentre essi parlavano ancora con lui, giunsero gli eunuchi del re, i quali si affrettarono a condurre Aman al convito che Ester aveva preparato. Luca 14:17 … e, all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: 'Venite, perché tutto è già pron-to'.
Genesi 18:4 Su, lasciate che si porti un po' di acqua, lavatevi i piedi e riposatevi sotto quest'albero. Genesi 19:2 “Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, soggiornate questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete in tempo e continuerete il vostro cammino”. Ed essi risposero: “No; passe-remo la notte sulla piazza”. Giovanni 13:3 Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani, che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, 4 si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se ne cinse. 5 Poi mise dell'ac-qua in una bacinella, cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto. 1 Timoteo 5:10 … quando sia conosciuta per le sue buone opere: per aver allevato figli, esercitato l'ospita-lità, lavato i piedi ai santi, soccorso gli afflitti,
Negli intrattenimenti ufficiali, terminati i lavaggi rituali, si ungeva la testa dell'ospite con dell'olio d'oliva aromatizzato con diverse spezie (Sl 23:51), cosa non avvenuta in casa di Simone il fariseo e che Gesù gli fece chiaramente pesare (Lc 7:462). Si serviva, quindi, dell'acqua fresca per dimostrare all'ospite d'essere ben accolto. Chiedere da bere, infatti, era una richiesta di buona accoglienza (Ge 24:173). Per la donna samaritana, la pretesa d'acqua da parte di Gesù, un giudeo, non era molto comprensibile, vista l'inimicizia che intercorreva tra i due gruppi (Gv 4:94).
Salmi 23:5 Tu prepari davanti a me la mensa al cospetto dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca.
Luca 7:46 Tu non mi hai unto il capo d'olio, ma lei mi ha unto i piedi di profumo.
Genesi 24:17 Allora il servo le corse incontro e le disse: “Dammi da bere un po' d'acqua della tua brocca”.
Giovanni 4:9 La samaritana allora gli disse: “Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana?”. Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani.
Negli intrattenimenti ufficiali delle persone ricche, il posto a tavola era determinato dall'importanza degli ospiti. Il più importante sedeva alla destra del padrone di casa mentre il secondo sedeva a sinistra (Mc 10:35-371). A questi due venivano offerti i piatti migliori. All'ospite di maggior riguardo, il padrone di casa offriva un pezzo di pane, a mo’ di cucchiaio, intinto nel cibo e avvicinato alla sua bocca. Quest'azione si chiamava “il boccone” (Gv 13:262). Seguiva il pasto preceduto da un aperitivo fatto con del vino annacquato mescolato con del miele.
Marco 10:35 Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendogli: “Maestro, desideriamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo”. 36 Ed egli disse loro: “Che volete che io vi faccia?”. 37 Essi gli dissero: “Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria”.
Giovanni 13:26 “È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto”. E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.
Negli intrattenimenti familiari gli inviti erano fatti solo a parenti e amici (1 Re 1:9; Lc 14:121). Alle volte erano fatti di persona dall'ospitante (2 Sa 13:24; Et 5:4; So 1:7; Lc 7:362). Al banchetto dovevano essere ospitati anche i poveri e gli invalidi (De 14:29; Lc 14:133). Gli intrattenimenti potevano svolgersi tanto in casa (Lu 5:294), quanto all'aperto, specie nei pressi delle fontane, alquanto comode per l'occasione (1 Re 1:95), all'interno del cortile della casa (Et 1:5-66), quanto nelle sale sopraelevate riservate proprio per questo scopo (Mc 14:14-157).
1 Re 1:9 Adonia sacrificò pecore, buoi e vitelli grassi vicino al masso di Zoelet che è accanto alla fontana di Roghel, e invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda che erano al servizio del re; Luca 14:12 Diceva pure a chi lo aveva invitato: “Quando fai un pranzo o una cena, non chiamare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi, affinché anche loro t'invitino e ti sia reso il con-traccambio;
2 Samuele 13:24 Absalom andò a trovare il re, e gli disse: “Ecco, il tuo servo ha i tosatori; ti prego, venga anche il re con i suoi servitori a casa del tuo servo!”. Ester 5:4 Ester rispose: “Se così piace al re, venga oggi il re con Aman al convito che gli ho preparato”. Sofonia 1:7 Silenzio davanti al Signore, all'Eterno! Poiché il giorno dell'Eterno è vicino, poiché l'Eterno ha preparato un sacrificio, ha santificato i suoi invitati. Luca 7:36 Uno dei farisei gli chiese di mangiare da lui ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola.
Deuteronomio 14:29 … e il Levita, che non ha parte né eredità con te, e lo straniero e l'orfano e la vedova che saranno nelle tue città verranno, mangeranno e si sazieranno, affinché l'Eterno, il tuo Dio, ti benedica in ogni opera a cui porrai mano. Luca 14:13 … ma quando fai un convito, chiama i poveri, gli storpi, gli zoppi, i ciechi
Luca 5:29 Levi gli fece un grande banchetto in casa sua; c'era gran folla di pubblicani e di altri che erano a tavola con loro.
1 Re 1:9 Adonia sacrificò pecore, buoi e vitelli grassi vicino al masso di Zoelet che è accanto alla fontana di Roghel, e invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda che erano al servizio del re;
Ester 1:5 Trascorsi questi giorni, il re fece un altro convito di sette giorni, nel cortile del giardino del palazzo reale, per tutto il popolo che si trovava a Susa, la residenza reale, dal più grande al più piccolo. 6 Arazzi di cotone finissimo, bianchi e viola, stavano sospesi con cordoni di bisso e di scarlatto a degli anelli d'argento e a delle colonne di marmo. Vi erano dei divani d'oro e d'argento sopra un pavimento di porfido, di marmo bianco, di madreperla e di pietre nere.
Marco 14:14 e, dove sarà entrato, dite al padrone di casa: 'Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza da mangiarvi la Pasqua con i miei discepoli?'. 15 Egli vi mostrerà di sopra una grande sala ammobiliata e pronta; lì apparecchiate per noi”.
Negli intrattenimenti gli ospiti erano salutati singolarmente dal padrone di casa (Lc 7:451) che attribuiva loro la collocazione a sedere, infatti, era considerata un'insolenza prendere posto senza attenderne l'attribuzione che non mancava d'essere biasimata (Mt 23:6; Lc 14:7-82). Gli invitati che, per qualunque giustificato motivo, non potevano essere presenti, ricevevano ugualmente parte di quanto servito (2 Sa 11:8; Ne 8:10; Et 9:193). Bisogna dire che il ripetuto rifiuto di partecipare senza un grave impegno era considerato un'autentica spiacevole offesa (Lc 14:18,244).
Luca 7:45 Tu non mi hai dato alcun bacio, ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi.
Matteo 23:6 … amano i primi posti nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe, Luca 14:7 Notando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro questa parabola: 8 “Quando sarai invitato a nozze da qualcuno, non ti mettere a tavola al primo posto, perché può darsi che sia stato in-vitato da lui qualcuno più importante di te
2 Samuele 11:8 Poi Davide disse a Uria: “Scendi a casa tua e làvati i piedi”. Uria uscì dal palazzo reale e gli furono mandate delle vivande del re. Neemia 8:10 Poi Neemia disse loro: “Andate, mangiate vivande grasse e bevete vini dolci, e mandate delle porzioni a quelli che non hanno nulla di preparato per loro; perché questo giorno è consacrato al nostro Si-gnore; non vi rattristate; perché la gioia dell'Eterno è la vostra forza”. Ester 9:19 Perciò i Giudei della campagna che abitano in città non murate fanno del quattordicesimo giorno del mese di Adar un giorno di gioia, di conviti e di festa, nel quale gli uni mandano dei regali agli altri.
Luca 14:18 Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: 'Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi'. Luca 14:24 Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena'”.