Dizionario Biblico

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Inferno (dal latino infernu(m) – inferiore)

È il luogo di condanna eterna in cui vengono a trovarsi quanti, in vita, hanno rifiutato di pentirsi dei propri peccati. Poiché Dio aborre l’iniquità (De 25:161), quel luogo ne è la logica conseguenza (Nu 32:232), infatti, le fiamme (Sl 21:93), il pianto e lo stridor di denti (Mt 8:124) ne sono la caratteristica. Ivi  non v’è la presenza di Dio, nella speranza di Cristo (At 2:275), se non nella pratica manifestazione della Sua incorruttibile giustizia (At 10:34v6).

Deuteronomio 25:16 Poiché il SIGNORE, il tuo Dio, detesta chiunque fa quelle cose e commette iniquità.

Numeri 32:23 Ma se non fate così, voi avrete peccato contro il SIGNORE; e sappiate che il vostro peccato vi ritroverà.

Salmi 21:9 Tu li metterai come in una fornace ardente, quando apparirai; il SIGNORE, nel suo sdegno, li inabisserà, e il fuoco li divorerà.

Matteo 8:12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti».

Atti 2:27 perché tu non lascerai l'anima mia nel soggiorno dei morti, e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione.

Atti 10:34 Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali;

Infinità di Dio (dal latino infinitâte(m) – da infinitus – infinito)

Essendo la perfezione assoluta, nella Sua completezza, a Dio non si possono attribuire limiti o confini. Egli, infatti trascende l’esistente (Gb 11:7-91), nulla può limitarLo o contenerLo fisicamente-(1 Re 8:27; Ge 14:18-222) e l’uomo, schiavo della sfera del creato con tutti i suoi limiti, non può che riconoscere la Sua infinità e darGli gloria adorandoLo (Sl 57:53).

Giobbe 11:7 Puoi forse scandagliare le profondità di Dio, arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente? 11:8 Si tratta di cose più alte del cielo; tu che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti; come le conosceresti? 11:9 La loro misura è più lunga della terra, più larga del mare.

1Re 8:27 Ma è proprio vero che Dio abiterà sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non ti possono contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita! Genesi 14:20 Benedetto sia il Dio altissimo, che t'ha dato in mano i tuoi nemici!» E Abramo gli diede la decima di ogni cosa. 14:21 Il re di Sodoma disse ad Abramo: «Dammi le persone; i beni prendili per te». 14:22 Ma Abramo rispose al re di Sodoma: «Ho alzato la mia mano al SIGNORE, il Dio altissimo, padrone dei cieli e della terra

-Salmo 57:5 Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta la terra!

Infralapsarianismo e supralapsarianismo

Nell’ambito della predestinazione, questo fu un quesito che sorse tra i teologi riformati dopo la morte di Calvino. Molti si chiedevano quale ordine dare al disegno di Dio riguardante l’uomo. Il quesito da risolvere era: Dio, nel Suo disegno, quale ordine stabilì: elezione – salvezza – creazione – permesso della caduta (posizione questa supralaspsariana) o, invece: creazione - permesso della caduta - elezione – salvezza (posizione infralapsariana). Il quesito non ebbe mai un taglio netto, infatti, pur se la maggior parte delle chiese accettò la versione infralapsariana non gridò mai allo scandalo laddove si ritenesse giusta quella supralaspsariana. Nella Confessione di Lambeth, di fatto, si evita qualunque risposta.

Inganno (dal latino comp. di in - negazione e gann�re - ridere)    vedi: Calunnia  Maldicenza  Menzogna  Diffamazione  Bugia  Inganno  Ipocrisia  Frode  Malafede  Falsità   

L’inganno è un’astuzia fraudolenta atta a carpire la fiducia altrui per trarne vantaggio. Satana è il maestro degli inganni e ben l’hanno sperimentato i nostri progenitori (Ge 3:1-61). Purtroppo, per la seduzione del peccato (Eb 3:12-132), ogni uomo è bugiardo (Gr 17:9; Sl 116:11; Pr 20:173) e, per il proprio tornaconto (Mi 6:12; Ro 3:12-134), inganna con parole convincenti (Sl 36:3; Pr 12:65), suggerimenti ingannevoli (Pr 12:56), abbondanza di baci (Pr 27:67) e tutto questo perché ciò che esce dal suo cuore contamina (Mc 7:20-238). Il credente, però, e chiamato a vivere in verità (Ef 4:259) poiché lo Spirito Santo dimora in lui (Gv 14:1710). Vedi Calunnia*, Maldicenza*, Menzogna*, Falsità*,Bugia*, inganno*, Ipocrisia*, Frode*, Malafede*

Genesi 3:1-6 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» 3:2 La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3:3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». 3:4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 3:5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male». 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.

-Ebrei 3:12 Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente; 3:13 ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si può dire: «Oggi», perché nessuno di voi s'indurisca per la seduzione del peccato.

Geremia 17:9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? Salmi 116:11 Dicevo nel mio turbamento: «Ogni uomo è bugiardo». Proverbi 20:17 Il pane frodato è dolce all'uomo; ma, dopo, avrà la bocca piena di ghiaia.

Michea 6:12 I ricchi della città sono pieni di violenza, i suoi abitanti affermano il falso e la loro lingua non è che inganno nella loro bocca. Romani 3:12 Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno». 3:13 «La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode». «Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti».

Salmi 36:3 Le parole della sua bocca sono iniquità e inganno; egli rifiuta d'essere giudizioso e di fare il bene. Proverbi 12:6 Le parole degli empi insidiano la vita, ma la bocca degli uomini retti procura la liberazione.

Proverbi 12:5 I pensieri dei giusti sono equità, ma i disegni degli empi sono frode.

Proverbi 27:6 Chi ama ferisce, ma rimane fedele; chi odia dà abbondanza di baci.

-Marco 7:20 Diceva inoltre: «È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; 7:21 perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 7:22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. 7:23 Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».

Efesini 4:25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri.

Giovanni 14:17 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

Ingiuria (dal latino iniuria(m) - ingiuria)    vedi: Diffamazione  Calunnia  

È l’insulto rivolto al nome o all’onore altrui. È tipica di chi non conosce l’amore per il prossimo; molto spesso, è rivolta a Dio, alla chiesa e a ogni forma di autorità preposta (Sl 59:1-8; 74:22-23: 2 Pt 2:101). I credenti, sono chiamati a sopportare e a benedire in simili frangenti secondo l’esempio di Cristo e Paolo (1Pt 2:21-24; 2 Co 12-10; 1 Pt 3:8-92); sono chiamati a perdonare (Mt 5:23-243) perché oltre essere una dimostrazione d’amore è la base per ottenere il perdono divino (Mt 6:14-154). Vedi Teoria che considera tutti gli avvenimenti predeterminati da una forza soprannaturale. Questo pensiero viene messo in crisi con il Cristianesimo dovendo conciliare l’esigenza di garantire la libertà dell’uomo, responsabile della propria salvezza o della propria dannazione, con la fede nell’onniscienza e nell’onnipotenza di Dio. Agostino Aurelio (Tagaste 354 – Ippona 430) a questo proposito sostenne che l’uomo avesse perduto la facoltà di non peccare dopo la caduta di Adamo, mentre Tommaso d’Aquino (1225-1274) sostenne che Dio fosse in grado di poter vedere tutto l’avvenire, nella Sua eternità, senza per questo poter pregiudicare la libertà delle scelte dell’uomo. Vedi Diffamazione*, Calunnia*,Destino*

Salmi 59:1 Liberami dai miei nemici, o mio Dio; portami in alto al sicuro dai miei avversari. 59:2 Liberami dai malfattori, e salvami dagli uomini sanguinari. 59:3 Ecco, essi pongono insidie all'anima mia; uomini potenti si uniscono contro di me, senza colpa né peccato da parte mia, o SIGNORE! 59:4 Senza mia colpa corrono e si preparano. Svégliati, avvicìnati a me, e guarda! 59:5 Tu, o SIGNORE, Dio degli eserciti, Dio d'Israele, àlzati a giudicare tutte le genti! Non far grazia ad alcuno dei perfidi malfattori! [Pausa] 59:6 Ritornano di sera, urlano come cani e si aggirano per la città. 59:7 Ecco, vomitano ingiurie dalla loro bocca; hanno spade sulle labbra. «Tanto», dicono, «chi ci ascolta?» 59:8 Ma tu, o SIGNORE, riderai di loro; ti farai beffe di tutte le genti. Salmi 74:22 Ergiti, o Dio, difendi la tua causa! Ricòrdati che lo stolto ti oltraggia tutto il giorno. 74:23 Non dimenticare il grido dei tuoi nemici, lo strepito incessante di quelli che si innalzano contro di te. 2Pietro 2:10 e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l'autorità.

1Pietro 2:21 Infatti a questo siete stati chiamati, poiché anche Cristo ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio, perché seguiate le sue orme. 2:22 «Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno». 2:23 Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente; 2:24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati. 2Corinzi 12:10 Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte. 1Pietro 3:8 Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili; non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione.

Matteo 5:23 Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, 5:24 lascia là la tua offerta davanti all'altare, e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta.

Matteo 6:14 Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 6:15 ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

Ingiustizia (dal latino iniustitia(m) – ingiustizia)

Tipico atto di chi vuole prevaricare il prossimo esercitando un diritto che non gli compete. Vittime designate sono, quasi sempre, i sottoposti, gli indigenti e quanti non sono in grado di difendersi. Esecrata e punita da Dio (Ro 1:181) trova origine da un cuore avido e malvagio che rifiuta la verità (Ro 2:8-92i). Contrariamente, a chi dell’amore fa una ragione di vita (1 Co 13:4-73), l’ingiusto attirerà la rovina per il suo atto (De 27:194). Praticata tra fratelli priverà dell’eredità celeste (1 Co 6:8-95).

Romani 1:18 L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;

Romani 2:8 ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all'ingiustizia.2:9 Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e poi sul Greco;

1Corinzi 13:4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 13:5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 13:6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 13:7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

Deuteronomio 27:19 «Maledetto chi calpesta il diritto dello straniero, dell'orfano e della vedova!» - E tutto il popolo dirà: «Amen».

1Corinzi 6:8 Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli. 6:9 Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio?

Ingordigia (dal latino gurdu(m) pesante, goffo)    vedi: Cupidigia  Bramosia  

L’ingordigia è la caratteristica dell’insaziabile sia in senso pratico sia in quello figurato. La Parola di Dio afferma che l’uomo lo è per natura (Pr 27:201), perciò c’invita a non abbandonarci a essa come i pagani (Ef 4:17-192), né agli eccessi delle gozzoviglie (Pr 23:203) perché ciò, al pari dei pigri e degli sfaccendati, conduce sicuramente alla miseria materiale e all’aridità spirituale (Pr 23:214). L’ingordo dovrebbe controllare le sue bramosie per il cibo (Pr 23:25) se non vuole essere additato a vergogna (Pr 28:76) al pari dell’empio (Gb 20:19-217) e incorrere nell’ira di Dio (Sl 78:30-338). Vedi Cupidigia*, Bramosia*

Proverbi 27:20 Il soggiorno dei morti e l'abisso sono insaziabili, e insaziabili sono gli occhi degli uomini.

Efesini 4:17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 4:18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore. 4:19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile.

Proverbi 23:20 Non essere di quelli che sono bevitori di vino, che sono ghiotti mangiatori di carne;

Proverbi 23:21 … perché l'ubriacone e il goloso impoveriranno e i dormiglioni andranno vestiti di cenci.

Proverbi 23:2 … mettiti un coltello alla gola, se tu sei ingordo.

Proverbi 28:7 Chi osserva la legge è un figlio intelligente, ma il compagno dei golosi fa vergogna a suo padre.

Giobbe 20:19 Perché ha oppresso e abbandonato il povero, si è impadronito di case che non aveva costruite; 20:20 perché la sua ingordigia non conobbe limiti, egli non salverà nulla di ciò che ha tanto desiderato. 20:21 La sua voracità non risparmiava nulla, perciò il suo benessere non durerà.

Salmi 78:30 Non era ancora stata soddisfatta la loro ingordigia, avevano ancora il cibo in bocca, 78:31 quando l'ira di Dio si scatenò contro di loro, uccise i più vigorosi, e abbatté i giovani d'Israele. 78:32 Con tutto ciò peccarono ancora, non prestando fede ai suoi prodigi. 78:33 Perciò egli consumò i loro giorni in un niente e i loro anni con un terrore improvviso Iniquità: (dal latino iniquit�te(m ) comp. dalla negazione in e �equitas -

Ingratitudine verso Dio: (1) (dal latino ingraditudine(m) - ingratitudine)

L'ingratitudine verso Dio è, certamente, una caratteristica degli empi (Ro 1:211). La Parola ci ammonisce ricordandoci che nulla la può giustificare (Is 1:2-3; Ro 1:212) e il solo sfiorare un simile pensiero è assolutamente privo di senno (Gr 2:5-6,21; Mi 6:2-33) visto ciò che il Signore ha fatto, fa e certamente farà per noi (De 32:64). Tutto questo, però, non ha dissuaso il popolo dall'abbandonare la “sorgente di vita” (Sl 106:7,21; Gr 2:11-135). Alle volte l'uomo, raggiunta la prosperità. si adagia e si crogiola sul suo benessere dimenticando i benefici ricevuti da Dio (De 31:20; 32:15; Gr 5:7,116).

Romani 1:21 … perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato, né l'hanno ringraziato come Dio, ma si sono dati a vani ragionamenti e l'insensato loro cuore si è ottenebrato.

Isaia 1:2 Udite, o cieli! e tu, terra, presta orecchio! poiché l'Eterno parla: “Ho nutrito dei figli e li ho allevati, ma essi si sono ribellati a me. 3 Il bue conosce il suo proprietario e l'asino la mangiatoia del suo padrone; ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento”. Romani 1:21 … perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato, né l'hanno ringraziato come Dio, ma si sono dati a vani ragionamenti e l'insensato loro cuore si è ottenebrato.

Geremia 2:5 Così parla l'Eterno: “Quale iniquità hanno trovato i vostri padri in me, che si sono allontanati da me, e sono andati dietro alla vanità, e sono diventati essi stessi vanità? 6 Essi non hanno detto: 'Dov'è l'Eterno che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, che ci ha condotti attraverso il deserto, per un paese di solitudine e di crepacci, per un paese di aridità e di ombra di morte, per un paese per il quale nessuno passò mai e dove non abitò mai nessuno?'. Geremia 2:21 Eppure, io ti avevo piantato come una nobile vigna tutta del migliore ceppo; come mai ti sei trasformata in germogli degenerati di una vigna straniera? Michea 6:2 Ascoltate, o monti, la causa dell'Eterno! Anche voi, salde fondamenta della terra! poiché l'Eter-no ha una contesa con il suo popolo e vuole discutere con Israele. 3 Popolo mio, che ti ho fatto? In che cosa ti ho stancato? Testimonia pure contro di me!

Deuteronomio 32:6 È questa la ricompensa che date all'Eterno, o popolo insensato e privo di saggezza? Non è il padre tuo che ti ha acquistato? non è egli colui che ti ha fatto e ti ha stabilito?

Salmi 106:7 I nostri padri in Egitto non compresero i tuoi prodigi; non si ricordarono dei tuoi numerosi beneficie si ribellarono presso il mare, il Mar Rosso. Salmi 106:21 Dimenticarono Dio, loro salvatore, che aveva fatto cose grandi in Egitto, Geremia 2:11 C'è forse una nazione che abbia cambiato i suoi dèi, sebbene non siano dèi? Ma il mio popo-lo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla. 12 O cieli, stupite di questo; inorridite e restate attoniti”, dice l'Eterno. 13 “Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente di acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l'acqua”.

Deuteronomio 31:20 Quando li avrò introdotti nel paese che promisi ai loro padri con giuramento, paese dove scorre il latte e il miele, ed essi avranno mangiato, si saranno saziati e ingrassati, e si saranno rivolti ad altri dèi per servirli, e avranno disprezzato me e violato il mio patto, Deuteronomio 32:15 Ma Iesurun si è fatto grasso e ha ricalcitrato, si è fatto grasso, grosso e pingue! ha abbandonato l'Iddio che lo ha fatto, e ha disprezzato la Rocca della sua salvezza. Geremia 5:7 “Perché ti dovrei perdonare? I tuoi figli mi hanno abbandonato, e giurano per degli dèi che non esistono. Io li ho saziati e loro si danno all'adulterio, e si affollano nelle case di prostituzione. Geremia 5:11 Poiché la casa d'Israele e la casa di Giuda mi hanno tradito”, dice l'Eterno.

Ingratitudine verso Dio: (2) (dal latino ingraditudine(m) - ingratitudine)

L'ingratitudine verso Dio non passa certo inosservata a lui e i suoi moniti sono perentori (De 8:11-14; 1 Sa 12:24-251) come, altresì, è severa la punizione (Ne 9:20-27; Os 2:8-92). L'ingratitudine verso Dio è raffigurata da una vigna che nonostante le amorevoli cure dedicatale, non produce il dolce frutto tanto desiderato, bensì solo asprezza (Is 5:1-73), Il popolo di Dio è altresì paragonato a una creatura neonata, abbandonata alla rovina, che, dopo essere stata salvata, amorevolmente curata e cresciuta, non riconosce il bene accordatale e si ribella al suo benefattore (Ez 16:1-154).

Deuteronomio 8:11 Guardati bene dal dimenticare il tuo Dio, l'Eterno, al punto da non osservare i suoi comandamenti, le sue prescrizioni e le sue leggi che oggi ti do; 12 affinché non avvenga, dopo che avrai mangiato a sazietà e avrai costruito e abitato delle belle case, 13 dopo che avrai visto il tuo bestiame grosso e il tuo minuto moltiplicarsi, accrescersi il tuo argento e il tuo oro, e abbondare ogni cosa tua, 14 che il tuo cuore si innalzi, e tu dimentichi il tuo Dio, l'Eterno, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù; 1 Samuele 12:24 Soltanto temete l'Eterno e servitelo fedelmente, con tutto il vostro cuore; considerate infat-ti le cose grandi da lui compiute per voi! 25 Ma, se continuate ad agire malvagiamente, morirete voi e il vo-stro re”.

Neemia 9:20 Hai dato loro il tuo buono Spirito per istruirli, e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche, e hai dato loro dell'acqua quando erano assetati. 21 Per quarant'anni li hai sostenuti nel deserto, e non è mancato loro nulla; le loro vesti non si sono logorate e i loro piedi non si sono gonfiati. 22 Hai dato loro regni e popoli, e li hai divisi fra loro per regioni; ed essi hanno posseduto il paese di Sicon, cioè il paese del re di Chesbon, e il paese di Og re di Basan. 23 Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo, e li hai introdotti nel paese in cui avevi promesso ai loro padri di farli entrare per possederlo. 24 E i loro figli sono entrati e hanno preso possesso del paese; tu hai umiliato davanti a loro i Cananei che abitavano il paese, e li hai dati nelle loro mani con i loro re e con i popoli del paese, perché li trattassero come a loro piaceva. 25 Essi si sono impadroniti di città fortificate e di una terra fertile, e hanno posseduto case piene di ogni bene, cisterne già scavate, vigne, uliveti, alberi fruttiferi in abbondanza; hanno mangiato, si sono saziati, sono ingrassati e sono vissuti in delizie, per la tua grande bontà. 26 Ma sono stati disubbidienti, si sono ribellati contro di te, si sono gettati la tua legge dietro le spalle, hanno ucciso i tuoi profeti che li scongiuravano di tornare a te, e ti hanno gravemente offeso. 27 Perciò tu li hai dati nelle mani dei loro nemici, che li hanno oppressi; ma al tempo della loro afflizione essi hanno gridato a te, e tu li hai esauditi dal cielo; e, nella tua immensa misericordia, tu hai dato loro dei liberatori, che li hanno salvati dalle mani dei loro nemici. Osea 2:8 Lei non ha riconosciuto che ero io che le davo il grano, il vino, l'olio, e che le prodigavo l'argento e l'oro che essi hanno usato per Baal! 9 Perciò io riprenderò il mio grano a suo tempo e il mio vino nella sua stagione; le strapperò la mia lana e il mio lino, che servivano a coprire la sua nudità.

Isaia 5:1 Io voglio cantare per il mio diletto il cantico del mio amico per la sua vigna. Il mio diletto aveva una vigna sopra una fertile collina. 2 La dissodò, tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte, vi fabbricò in mezzo una torre e vi scavò uno strettoio. Egli si aspettava che facesse dell'uva, invece fece uva selvatica. 3 Ora dunque, o abitanti di Gerusalemme, e voi, uomini di Giuda, giudicate voi fra me e la mia vigna! 4 Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna più di ciò che io ho fatto per essa? Perché, mentre io mi aspettavo che facesse uva, ha fatto uva selvatica? 5 Perciò, ora io vi farò conoscere quello che sto per fare alla mia vigna: le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie; abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata. 6 Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata, vi cresceranno i rovi e le spine e darò ordine alle nuvole che su di essa non lascino cadere pioggia. 7 Infatti la vigna dell'Eterno degli eserciti è la casa d'Israele e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta; egli si era aspettato rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida di angoscia!

Ezechiele 16:1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: 2 “Figlio d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni, 3 e di': Così parla il Signore, l'Eterno, a Gerusalemme: 'Per la tua origine e per la tua nascita sei del paese del Cananeo; tuo padre era un Amoreo, tua madre un'Ittita. 4 Quanto alla tua nascita, il giorno che nascesti l'ombelico non ti fu tagliato, non fosti lavata con acqua per pulirti, non fosti sfregata con sale, né fosti fasciata. 5 Nessuno ebbe sguardi di pietà per te, per farti una sola di queste cose, avendo compassione di te; ma fosti gettata nell'aperta campagna, il giorno che nascesti, per il disprezzo che si aveva di te. 6 Io ti passai accanto, vidi che ti dibattevi nel sangue, e ti dissi: Vivi, tu che sei nel sangue! E ti ripetei: Vivi, tu che sei nel sangue! 7 Io ti farò moltiplicare per miriadi, come il germoglio dei campi. Ti sviluppasti, crescesti, giungesti al colmo della bellezza, il tuo seno si formò, la tua capigliatura crebbe abbondante, ma tu eri nuda e scoperta. 8 Io ti passai accanto, ti guardai, ed ecco il tuo tempo era giunto: il tempo degli amori. Io stesi su di te il lembo della mia veste e coprii la tua nudità; ti feci un giuramento, stabilii un patto con te', dice il Signore, l'Eterno, 'e tu fosti mia. 9 Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue che avevi addosso, e ti unsi con olio. 10 Ti misi delle vesti ricamate, dei calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino, ti ricoprii di seta. 11 Ti fornii di ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi e una collana al collo. 12 Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi e una magnifica corona sul capo. 13 Così fosti adorna d'oro e d'argento, e fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami; tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti straordinariamente bella e giungesti fino a regnare. 14 La tua fama si sparse fra le nazioni per la tua bellezza; poiché essa era perfetta, avendoti io coperta della mia magnificenza', dice il Signore, l'Eterno. 15 'Ma tu confidasti nella tua bellezza, ti prostituisti in virtù della tua fama e offristi le tue prostituzioni a ogni passante, a chi voleva.

Ingratitudine verso Dio: (3) (dal latino ingraditudine(m) - ingratitudine)

Sull'ingratitudine verso Dio, la Parola ci offre ampi esempi di cui Israele è la dimostrazione classica. Nel cantico di Mosè ne abbiamo un'inequivocabile dimostrazione “Hai abbandonato la Ròcca che ti diede la vita, e hai dimenticato l’Iddio che ti mise al mondo.”. Sintesi migliore e più stringata sull'ingratitudine d'Israele non è possibile. Il popolo scelto e grandemente benedetto dal Signore è accusato di essere assolutamente indifferente al bene e alle cure ricevute e, nonostante questo, volutamente, dimentica Dio, fonte della sua stessa esistenza (De 32:181).

Deuteronomio 32:18 Hai abbandonato la Rocca che ti diede la vita, e hai dimenticato l'Iddio che ti mise al mondo.




 
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