Dizionario Biblico
L’Allel è la recitazione di sei Salmi: (Sl 113; 1141;► 115; 1162;► 117; 1183) (Allel minore) cantati nelle feste e all’ora della preghiera mattutina e del Salmo 134 (Hallel maggiore) come espressione di lode al Signore. Nell’Allel pasquale (di Pesach) i Salmi 113 e 114 erano cantati prima di iniziare il pasto e i successivi alla fine (Mt 26:305).
Salmi 113:1 Alleluia. Lodate, o servi del SIGNORE, lodate il nome del SIGNORE. 113:2 Sia benedetto il nome del SIGNORE, ora e sempre! 113:3 Dal sol levante fino al ponente sia lodato il nome del SIGNORE. 113:4 Il SIGNORE è superiore a tutte le nazioni e la sua gloria è al di sopra dei cieli. 113:5 Chi è simile al SIGNORE, al nostro Dio, che siede sul trono in alto, 113:6 che si abbassa a guardare nei cieli e sulla terra? 113:7 Egli rialza il misero dalla polvere e solleva il povero dal letame, 113:8 per farlo sedere con i prìncipi, con i prìncipi del suo popolo. 113:9 Fa abitare la sterile in famiglia, quale madre felice tra i suoi figli. Alleluia. Salmi 114:1 Quando Israele uscì dall'Egitto e la casa di Giacobbe da un popolo di lingua straniera, 114:2 Giuda divenne il santuario del SIGNORE e Israele suo dominio. 114:3 Il mare lo vide e fuggì, il Giordano si volse indietro. 114:4 I monti saltellarono come montoni, i colli come agnelli. 114:5 Che avevi tu, o mare, per fuggire? E tu, Giordano, perché tornasti indietro? 114:6 E voi, monti, perché saltellaste come montoni, e voi, colli, come agnelli? 114:7 Trema, o terra, alla presenza del Signore, alla presenza del Dio di Giacobbe, 114:8 che mutò la roccia in lago, il macigno in sorgente d'acqua
Saimi 115:1 Non a noi, o SIGNORE, non a noi, ma al tuo nome dà gloria, per la tua bontà e per la tua fedeltà! 115:2 Perché le nazioni dovrebbero dire: «Dov'è il loro Dio?» 115:3 Il nostro Dio è nei cieli; egli fa tutto ciò che gli piace. 115:4 I loro idoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. 115:5 Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, 115:6 hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano, 115:7 hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano, la loro gola non emette alcun suono. Salmi 115:8 Come loro sono quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano. Salmi 115:9 Israele, confida nel SIGNORE! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. 115:10 Casa d'Aaronne, confida nel SIGNORE! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. 115:11 Voi che temete il SIGNORE, confidate nel SIGNORE! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. 115:12 Il SIGNORE si è ricordato di noi; egli benedirà, sì, benedirà la casa d'Israele, benedirà la casa d'Aaronne, 115:13 benedirà quelli che temono il SIGNORE, piccoli e grandi. 115:14 Il SIGNORE moltiplichi le sue grazie a voi e ai vostri figli. 115:15 Siate benedetti dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra. 115:16 I cieli sono i cieli del SIGNORE, ma la terra l'ha data agli uomini. 115:17 Non sono i morti che lodano il SIGNORE, né alcuno di quelli che scendono nella tomba; 115:18 ma noi benediremo il SIGNORE, ora e sempre. Alleluia. Salmi 116:1 Io amo il SIGNORE perché ha udito la mia voce e le mie suppliche. 116:2 Poiché ha teso l'orecchio verso di me, io lo invocherò per tutta la mia vita. 116:3 I legami della morte mi avevano circondato, le angosce del soggiorno dei morti mi avevano colto; mi aveva raggiunto la disgrazia e il dolore. 116:4 Ma io invocai il nome del SIGNORE: «SIGNORE, libera l'anima mia!» 116:5 Il SIGNORE è pietoso e giusto, il nostro Dio è misericordioso. 116:6 Il SIGNORE protegge i semplici; io ero ridotto in misero stato ed egli mi ha salvato. 116:7 Ritorna, anima mia, al tuo riposo, perché il SIGNORE t'ha colmata di grazie. 116:8 Tu hai preservato l'anima mia dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi da cadute. 116:9 Io camminerò alla presenza del SIGNORE sulla terra dei viventi. 116:10 Ho creduto, perciò ho parlato. Io ero molto afflitto. 116:11 Dicevo nel mio turbamento: «Ogni uomo è bugiardo». 116:12 Che potrò ricambiare al SIGNORE per tutti i benefici che mi ha fatti? 116:13 Io alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del SIGNORE. 116:14 Scioglierò i miei voti al SIGNORE e lo farò in presenza di tutto il suo popolo. 116:15 È preziosa agli occhi del SIGNORE la morte dei suoi fedeli. 116:16 Sì, o SIGNORE, io sono il tuo servo, sono tuo servo, figlio della tua serva; tu hai spezzato le mie catene. 116:17 Io t'offrirò un sacrificio di lode e invocherò il nome del SIGNORE. 116:18 Adempirò le mie promesse al SIGNORE e lo farò in presenza di tutto il suo popolo, 116:19 nei cortili della casa del SIGNORE, in mezzo a te, o Gerusalemme. Alleluia.
Salmi 117:1 Lodate il SIGNORE, voi nazioni tutte! Celebratelo, voi tutti i popoli! 117:2 Poiché la sua bontà verso di noi è grande, e la fedeltà del SIGNORE dura per sempre. Alleluia. Salmi 118:1 Celebrate il SIGNORE, perché egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno. 118:2 Sì, dica Israele: «La sua bontà dura in eterno». 118:3 Sì, dica la casa d'Aaronne: «La sua bontà dura in eterno». 118:4 Sì, dicano quelli che temono il SIGNORE: «La sua bontà dura in eterno». 118:5 Nella mia angoscia invocai il SIGNORE; il SIGNORE mi rispose e mi portò in salvo. 118:6 Il SIGNORE è per me; io non temerò; che cosa può farmi l'uomo? io vedrò quanto desidero sui miei nemici. 118:7 Il SIGNORE è per me, fra i miei soccorritori,e io vedrò quanto desidero sui miei nemici. 118:8 È meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nell'uomo; 118:9 è meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nei prìncipi. 118:10 Tutte le nazioni m'avevano circondato; nel nome del SIGNORE, eccole da me sconfitte. 118:11 M'avevano circondato, sì, m'avevano accerchiato; nel nome del SIGNORE, eccole da me sconfitte. 118:12 M'avevano circondato come api, ma sono state spente come fuoco di spine; nel nome del SIGNORE io le ho sconfitte. 118:13 Tu mi avevi spinto con violenza per farmi cadere, ma il SIGNORE mi ha soccorso. 118:14 Il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico, egli è stato la mia salvezza. 118:15 Un grido d'esultanza e di vittoria risuona nelle tende dei giusti: «La destra del SIGNORE fa prodigi. 118:16 La destra del SIGNORE si è alzata, la destra del SIGNORE fa prodigi». 118:17 Io non morirò, anzi vivrò, e racconterò le opere del SIGNORE. 118:18 Certo, il SIGNORE mi ha castigato, ma non mi ha dato in balìa della morte. 118:19 Apritemi le porte della giustizia; io vi entrerò, e celebrerò il SIGNORE. 118:20 Questa è la porta del SIGNORE; i giusti entreranno per essa. 118:21 Ti celebrerò perché mi hai risposto e sei stato la mia salvezza. 118:22 La pietra che i costruttori avevano disprezzata è divenuta la pietra angolare. 118:23 Questa è opera del SIGNORE, è cosa meravigliosa agli occhi nostri. 118:24 Questo è il giorno che il SIGNORE ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso. 118:25 O SIGNORE, dacci la salvezza! O SIGNORE, facci prosperare! 118:26 Benedetto colui che viene nel nome del SIGNORE. Noi vi benediciamo dalla casa del SIGNORE. 118:27 Il SIGNORE è Dio e risplende su di noi; legate la vittima della solennità e portatela ai corni dell'altare. 118:28 Tu sei il mio Dio, io ti celebrerò; tu sei il mio Dio, io ti esalterò. 118:29 Celebrate il SIGNORE, poiché è buono, perché la sua bontà dura in eterno.
Salmi 135:1 Alleluia. Lodate il nome del SIGNORE.Lodatelo, servi del SIGNORE, 135:2 che state nella casa del SIGNORE, nei cortili della casa del nostro Dio. 135:3 Lodate il SIGNORE, perché il SIGNORE è buono; salmeggiate al suo nome, perché è amabile. 135:4 Poiché il SIGNORE ha scelto per sé Giacobbe, e Israele per suo speciale possesso. 135:5 Sì, io conosco che il SIGNORE è grande e che il nostro Signore è al di sopra di tutti gli dèi. 135:6 Il SIGNORE fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli oceani. 135:7 Egli fa salire le nuvole dalle estremità della terra, provoca i lampi per la pioggia, sprigiona il vento dai suoi depositi. 135:8 Egli percosse i primogeniti d'Egitto, così degli uomini come degli animali. 135:9 Operò segni e prodigi in mezzo a te, o Egitto, sul faraone e su tutti i suoi servi. 135:10 Egli percosse grandi nazioni e uccise re potenti: 135:11 Sicon, re degli Amorei, Og, re di Basan, e tutti i regni di Canaan. 135:12 E diede il loro paese in eredità, in eredità a Israele, suo popolo. 135:13 SIGNORE, il tuo nome dura per sempre; la memoria di te, o SIGNORE, dura per ogni generazione. 135:14 Poiché il SIGNORE farà giustizia al suo popolo e avrà compassione dei suoi servi. 135:15 Gl'idoli delle nazioni sono argento e oro, opera di mano d'uomo. 135:16 Hanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono; 135:17 hanno orecchi e non odono e non hanno respiro alcuno nella loro bocca. 135:18 Siano simili a loro quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano. 135:19 Casa d'Israele, benedite il SIGNORE! Casa d'Aaronne, benedite il SIGNORE! 135:20 Casa di Levi, benedite il SIGNORE! Voi che temete il SIGNORE, benedite il SIGNORE! 135:21 Sia benedetto da Sion il SIGNORE, che abita in Gerusalemme! Alleluia.
Matteo 26:30 Dopo che ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.
Il termine aramaico “Haqeldama” il cui significato è: “campo di sangue” viene attribuito a un terreno in cui si estraeva l’argilla per i vasai, comprato dai sacerdoti con i trenta denari del compenso per il tradimento di Giuda. Tale somma creò dei problemi ai religiosi e proprio perché costo della vita di un uomo, non poteva far parte del tesoro del tempio. È scritto che tale sito era adibito alla sepoltura* degli stranieri (Mt 27:3-10; At 1:191) e, anche se non espressamente indicato, la tradizione* lo ubica nella valle di Hinnon, presumibilmente a est della vecchia Gerusalemme.
Matteo 27:3 Allora Giuda, che l'aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò i trenta sicli d'argento ai capi sacerdoti e agli anziani, 4 dicendo: “Ho peccato, tradendo il sangue innocente”. Ma essi dissero: “Che c'importa? Pensaci tu”. 5 Ed egli, gettati i sicli nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. 6 Ma i capi sacerdoti, presi quei sicli, dissero: “Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché sono prezzo di sangue”. 7 E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio per servire da sepoltura ai forestieri. 8 Perciò quel campo, fino al giorno d'oggi, è stato chiamato “Campo di sangue”. 9 Allora si adempì quello che era stato detto dal profeta Geremia: “E presero i trenta sicli d'argento, prezzo di colui che era stato messo a prezzo, messo a prezzo dai figli d'Israele; 10 e li diedero per il campo del vasaio, come me lo aveva ordinato il Signore”. Atti 1:19 E ciò è divenuto così noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel campo è stato chiamato nel loro proprio linguaggio 'Acheldama', cioè 'Campo di sangue'.
Così è definito il luogo ove si raduneranno, secodo le profezie, i Re della terra sobillati da Satana (Ap 16:131) per l’ultimo conflitto contro Dio (Ap 16:162). Nel tempo, molte sono state le battaglie ivi o nei pressi, combattute (Gc 5:19; 2 Re 9:27; 23:29; Za 12:113) al punto da assumere una valenza di disfatta e di grande dolore. Vi sarà grande battaglia ma, alla fine, il Signore li spazzerà (Is 34:2-3; Gr 25:29-33; Ap 14:17-20; 19:14-214). Se da un lato la Parola ci chiama al timore (Is 26:20-215), dall’altro ci annuncia la liberazione (Lc 21:286).
Apocalisse 16:13 E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane.
Apocalisse 16:16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon
Giudici 5:19 I re vennero, combatterono; allora combatterono i re di Canaia a Taanac, presso le acque di Meghiddo; non ne riportarono un pezzo d'argento. 2Re 9:27 Acazia, re di Giuda, veduto questo, fuggì per la strada di Bet-Gan; ma Ieu gli andò dietro, e disse: «Tirate anche a lui sul carro!» E lo colpirono alla salita di Gur, che è vicino a Ibleam. E Acazia fuggì a Meghiddo e là morì. 2Re 23:29 Durante il suo regno, il faraone Neco, re d'Egitto, marciò contro il re d'Assiria, verso il fiume Eufrate. Il re Giosia lo affrontò, e il faraone, al primo scontro, lo uccise a Meghiddo. Zaccaria 12:11 In quel giorno ci sarà un gran lutto in Gerusalemme, pari al lutto di Adadrimmon nella valle di Meghiddo
Isaia 34:2 Poiché il SIGNORE è indignato contro tutte le nazioni, è adirato contro tutti i loro eserciti; egli le vota allo sterminio, le dà in balia alla strage. 34:3 I loro uccisi sono gettati via, i loro cadaveri esalano fetore e i monti si sciolgono nel loro sangue. Geremia 25:29 Poiché, ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impuniti? Voi non rimarrete impuniti; poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra, dice il SIGNORE degli eserciti". 25:30 «Tu, profetizza loro tutte queste cose, e di' loro: "Il SIGNORE ruggisce dall'alto, tuona la sua voce dalla sua santa abitazione; egli ruggisce con potenza contro il suo territorio; un grido, come quello dei pestatori d'uva, arriva a tutti gli abitanti della terra. 25:31 Il rumore giunge fino alle estremità della terra; poiché il SIGNORE ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio contro ogni carne; gli empi li dà in balìa della spada"», dice il SIGNORE. 25:32 Così parla il SIGNORE degli eserciti: «Ecco, una calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si alza dalle estremità della terra». 25:33 In quel giorno, gli uccisi dal SIGNORE copriranno la terra dall'una all'altra estremità di essa, non saranno rimpianti, né raccolti, né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia della terra. Apocalisse 14:17 Poi dal tempio, che è nel cielo, uscì un altro angelo; anch'egli aveva una falce affilata. 14:18 E un altro angelo, che aveva potere sul fuoco, uscì dall'altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Metti mano alla tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». 14:19 L'angelo lanciò la sua falce sulla terra e vendemmiò la vigna della terra e gettò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio. 14:20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì tanto sangue che giungeva fino al morso dei cavalli, per una distesa di milleseicento stadi. Apocalisse 19:14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. 19:15 Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. 19:16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI. 19:17 Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; 19:18 per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d'ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi». 19:19 E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito. 19:20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. 19:21 Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.
Isaia 26:20 Va', o mio popolo, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte, dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l'indignazione. 26:21 Poiché, ecco, il SIGNORE esce dal suo luogo per punire l'iniquità degli abitanti della terra; la terrà metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.
Luca 21:28 Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina».
Sorta nel VIII secolo, l’iconoclastia, con il rifiuto delle icone e delle immagini nei luoghi di culto cristiani, nel timore che diventassero, loro stesse, oggetti di culto e di adorazione, come se avessero un qualche valore in sé. La controversia iconoclasta nacque nel 725 d.C., quando l’imperatore Leone III Isaurico fece distruggere le icone perché le considerava idolatre e d’impedimento alla conversione degli ebrei e dei mussulmani.
L’idealismo coinvolge nella sua filosofia il concetto che ogni idea sia il principio della conoscenza e della realtà. Per il filosofo Platone l’idealismo concepiva il mondo sensibile come apparente e illusorio, un riflesso del mondo delle idee. Per la filosofia moderna, l’idealismo si presenta in tre branchie: 1) – immanentistico (tutta la realtà si afferma nel soggetto pensante); 2) – empirico (tutta la realtà si afferma nel soggetto individuale. G. Berkeley (1685-1753); 3) – trascendentale (tutta la realtà si afferma nella coscienza universale. J. Fichte 1762-1814; G.W. Hegel (1770-1831).
Le frasi idiomatiche sono espressioni tipiche di una qualsiasi lingua il cui significato è diverso da quello letterale, eccone alcuni esempi: “Stendere il lembo del mantello su una donna” significava prenderla in moglie (Ru 3:91); “Tagliare un lembo del mantello della moglie” significava divorziare (Ml 2:162); “Scoprire i piedi o le gambe” indicava il rapporto matrimoniale o perlomeno un’avance sessuale (Ru 3:4, 73). Le stesso vale per “Coricarsi ai piedi” (Ru 3:144); “Togliersi il sandalo” (o la scarpa) significava rinunciare al diritto di riscatto della proprietà (Ru 3:7-85). “Posare il piede o gettare un sandalo su un terreno libero”, significava rivendicarne la proprietà (Sl 60:86); “Scuotere la polvere dai piedi” significava abbandonare al giudizio di Dio (Mt 10:14; Mc 6:11; Lc 9:5, 10:11; At 13:517).
Rut 3:9 «Chi sei?» le chiese. E lei rispose: «Sono Rut, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto».
Malachia 2:16 «Poiché io odio il ripudio», dice il SIGNORE, Dio d'Israele; «chi ripudia copre di violenza la sua veste», dice il SIGNORE degli eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non siate sleali.
Rut 3:4 E quando se ne andrà a dormire, osserva il luogo dov'egli dorme; poi va', alzagli la coperta dalla parte dei piedi, e còricati lì; e lui ti dirà quello che tu debba fare». Rut 3:7 Boaz mangiò e bevve e, con il cuore allegro, se ne andò a dormire all'estremità del mucchio di covoni. Allora lei venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi, e si coricò.
Rut 3:14 Lei rimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina; poi si alzò, prima che un uomo potesse riconoscere il suo vicino; poiché Boaz diceva: «Nessuno sappia che questa donna è venuta nell'aia!»
Rut 3:7 Boaz mangiò e bevve e, con il cuore allegro, se ne andò a dormire all'estremità del mucchio di covoni. Allora lei venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi, e si coricò. 7:8 Verso mezzanotte, quell'uomo si svegliò di soprassalto, si voltò, ed ecco una donna era coricata ai suoi piedi.
Salmi 60:8 Moab è il catino in cui mi lavo; sopra Edom getterò il mio sandalo; o Filistia, fammi acclamazioni!»
Matteo 10:14 Se qualcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere dai vostri piedi Marco 6:11 … e se in qualche luogo non vi ricevono né vi ascoltano, andando via, scotetevi la polvere dai piedi come testimonianza contro di loro». Luca 9:5 Quanto a quelli che non vi riceveranno, uscendo dalla loro città, scotete la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro di loro». Luca 10:11 "Perfino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi". Atti 13:51 Allora essi, scossa la polvere dei piedi contro di loro, andarono a Iconio,
La Bibbia contiene centinaia di frasi idiomatiche eccone alcune tratte dal vangelo di Matteo: “… Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette” (Mt 18:211); “… vi farò pescatori di uomini” (Mt 4:192); “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo?” (Mt 7:33); “… non gettate le vostre perle davanti ai porci …” (Mt 7:64); “… non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante …” (Mt 12:205); “… guardatevi bene dal lievito dei farisei …” (Mt 15:66); “… tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa … tutto ciò che legherai in terra sarà legato nel cielo e tutto ciò che scioglierai in terra, sarà sciolto in cielo” (Mt 16:18-197); “… è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio” (Mt 19:248); “La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare …” (Mt 21:429); “Guide cieche che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello” (Mt 23:2410); “… prendete, mangiate, questo è il mio corpo … questo è il mio sangue … sparso … per il perdono dei peccati” (Mt 26:26, 2811).
Matteo 18:21 Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 18:22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Matteo 4:19 E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini».
Matteo 7:3 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?
Matteo 7:6 Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino
Matteo 12:20 Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia. Matteo 15:6 … egli non è più obbligato a onorare suo padre o sua madre". Così avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione.
Matteo 15:6 … egli non è più obbligato a onorare suo padre o sua madre". Così avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione.
Matteo 16:18 E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere. 16:19 Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».
Matteo 19:24 E ripeto: è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio».
Matteo 21:42 Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"?
Matteo 23:24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello.
Matteo 26:26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». Matteo 26:28 … perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati.
Sono moltissime le frasi idiomatiche che la lingua italiana ha adottato dalla Bibbia, eccone alcune: “Lavarsi le mani come Pilato”; “Portare la propria croce”; “Essere come san Tommaso”; “Vecchi come Matusalemme”; “Essere dei sepolcri imbiancati”; “Avere la pazienza di Giobbe”; “Essere lunghi come la quaresima”: “Chi ha orecchi per intendere, intenda”; “Cadere proprio come la manna dal cielo”; “Mandare da Erode a Pilato”; “Coprirsi con una foglia di fico”; “Restare come una statua di sale”; “Vendersi per un piatto di lenticchie”; “Avere le braccia corte”; “Comportarsi come Giuda”; “Edificare sulla roccia o sulla sabbia”; “Muoia Sansone con tutti i Filistei”; “Non si possono servire contemporaneamente due padroni”; “Rendere occhio per occhio e dente per dente”; Questa è un’arma a doppio taglio”; “Essere un capro espiatorio”; e tantissime altre”.
Il quadrato del Sator o latercolo (mattone) pompeiano (dagli scavi di Pompei) è un’iscrizione latina più volte rinvenuta nelle lapidi epigrafiche in diverse località. La particolarità è che la frase, nel suo insieme, ha una cadenza palindroma cioè leggibile in qualunque senso. Da secoli l’esatto suo significato è oggetto di mille congetture. Secondo gli studiosi, due delle possibili soluzioni potrebbero essere: “Il seminatore (sator) con il carro (arepo) tiene (tenet) con cura (opera) le ruote (rotas); oppure attribuendogli un significato morale: “Il seminatore decide i suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino”, meglio reso con - L'uomo decide le sue azioni quotidiane, ma soltanto Dio decide il suo destino. Parrebbe, inoltre, che i primi cristiani, a causa delle persecuzioni, la usassero come perfetta rappresentare della croce tramite l’incrocio delle parole “TENET”.
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Pratica religiosa molto diffusa nell’A.T. Tassativamente proibita (Es 20:2-51) era giudicata follia (Ro 1:22-232), punita con la lapidazione (De 17:2-53) e scontata nel fuoco eterno (Ap 21:84). Più volte Israele ha conosciuto questa abominazione (Es 32:1; 2 Re 17:125) nonostante gli ammonimenti dei profeti (De 7:25-266) attirandosi così giudizi tremendi (Gr 16:1-117). Anche la magia, gli incantesimi, la stregoneria e l’evocazione degli spiriti è idolatria (2 Cr 33:1-78) e non può essere giustificata con l’ignoranza (At 17:29-309). Vedi Adorazione*, Culto*, Venerazione*.
Esodo 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 20:3 Non avere altri dèi oltre a me. 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano.
Romani 1:22 Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, 1:23 e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Deuteronomio 17:2 Se in mezzo a te, in una delle città che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, si troverà un uomo o una donna che fa ciò che è male agli occhi del SIGNORE tuo Dio, trasgredendo il suo patto, 17:3 che segue altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro, davanti al sole o alla luna o a tutto l'esercito celeste, cosa che io non ho comandato, 17:4 quando ciò ti sarà riferito e tu l'avrai saputo, fa' un'accurata indagine; se è vero, se il fatto sussiste, se una tale abominazione è stata realmente commessa in Israele, 17:5 farai condurre alle porte della tua città quell'uomo o quella donna che avrà commesso quell'atto malvagio e lapiderai a morte quell'uomo o quella donna.
Apocalisse 21:8 Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda.
Deuteronomio 7:25 Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro dèi; non desidererai e non prenderai per te argento né oro che è su di esse, affinché tu non rimanga preso al laccio; perché sono abominevoli per il SIGNORE tuo Dio. 7:26 Non introdurrai cosa abominevole in casa tua, perché saresti votato allo sterminio come quella cosa; dovrai detestarla e aborrirla, perché è cosa votata allo sterminio.
Geremia 16:1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 16:2 «Non prendere moglie e non aver figli né figlie in questo luogo». 16:3 Infatti così parla il SIGNORE riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo paese, alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: 16:4 «Essi moriranno consumati dalle malattie, non saranno rimpianti, e non avranno sepoltura; serviranno di letame sulla faccia della terra; saranno consumati dalla spada e dalla fame, e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra». 16:5 Poiché così parla il SIGNORE: «Non entrare nella casa del lutto, non andare ad affliggerti con loro né a compiangerli, perché», dice il SIGNORE, «io ho ritirato da questo popolo la mia pace, la mia bontà, la mia compassione». 16:6 «Grandi e piccoli moriranno in questo paese; non avranno sepoltura, non si farà lutto per loro, nessuno si farà incisioni addosso o si raderà per loro; 16:7 non si spezzerà per loro il pane del lutto per consolarli di un morto, non si offrirà loro da bere la coppa della consolazione per un padre o per una madre. 16:8 Allo stesso modo non entrare in nessuna casa di convito per sederti con loro a mangiare e a bere. 16:9 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: Ecco, io farò cessare in questo luogo, davanti ai vostri occhi, ai giorni vostri, il grido di gioia, il grido d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa. 16:10 «Quando tu annunzierai a questo popolo tutte queste cose, essi ti diranno: "Perché il SIGNORE ha pronunziato contro di noi tutta questa grande calamità? Qual è la nostra iniquità? Qual è il peccato che abbiamo commesso contro il SIGNORE, il nostro Dio?" 16:11 Allora tu risponderai loro: "Perché i vostri padri mi hanno abbandonato", dice il SIGNORE, "sono andati dietro ad altri dèi, li hanno serviti e si son prostrati davanti a loro, hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge.
2Cronache 33:1 Manasse aveva dodici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme. 33:2 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE seguendo le abominazioni delle nazioni che il SIGNORE aveva scacciate davanti ai figli d'Israele. 33:3 Ricostruì gli alti luoghi che Ezechia suo padre aveva demoliti, eresse altari ai Baali, fece degli idoli di Astarte, e adorò tutto l'esercito del cielo e lo servì. 33:4 Costruì pure altari ad altri dèi nella casa del SIGNORE, riguardo alla quale il SIGNORE aveva detto: «In Gerusalemme sarà per sempre il mio nome!» 33:5 Costruì altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa del SIGNORE. 33:6 Fece passare i suoi figli per il fuoco nella valle di Ben-Innom; si diede alla magia, agli incantesimi, alla stregoneria, e istituì degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua ira. 33:7 Mise l'immagine scolpita dell'idolo, che aveva fatto, nella casa di Dio, riguardo alla quale Dio aveva detto a Davide e a suo figlio Salomone: «In questa casa e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre».
Atti 17:29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano.