Dizionario Biblico

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Hallel (in ebraico significa lode)

L’Allel è la recitazione di sei Salmi: (Sl 113; 1141;► 115; 1162;► 117; 1183)  (Allel minore) cantati nelle feste e all’ora della preghiera mattutina e del Salmo 134 (Hallel maggiore) come espressione di lode al Signore. Nell’Allel pasquale (di Pesach) i Salmi 113 e 114 erano cantati prima di iniziare il pasto e i successivi alla fine (Mt 26:305).

Salmi 113:1 Alleluia. Lodate, o servi del SIGNORE, lodate il nome del SIGNORE. 113:2 Sia benedetto il nome del SIGNORE, ora e sempre! 113:3 Dal sol levante fino al ponente sia lodato il nome del SIGNORE. 113:4 Il SIGNORE è superiore a tutte le nazioni e la sua gloria è al di sopra dei cieli. 113:5 Chi è simile al SIGNORE, al nostro Dio, che siede sul trono in alto, 113:6 che si abbassa a guardare nei cieli e sulla terra? 113:7 Egli rialza il misero dalla polvere e solleva il povero dal letame, 113:8 per farlo sedere con i prìncipi, con i prìncipi del suo popolo. 113:9 Fa abitare la sterile in famiglia, quale madre felice tra i suoi figli. Alleluia. Salmi 114:1 Quando Israele uscì dall'Egitto e la casa di Giacobbe da un popolo di lingua straniera, 114:2 Giuda divenne il santuario del SIGNORE e Israele suo dominio. 114:3 Il mare lo vide e fuggì, il Giordano si volse indietro. 114:4 I monti saltellarono come montoni, i colli come agnelli. 114:5 Che avevi tu, o mare, per fuggire? E tu, Giordano, perché tornasti indietro? 114:6 E voi, monti, perché saltellaste come montoni, e voi, colli, come agnelli? 114:7 Trema, o terra, alla presenza del Signore, alla presenza del Dio di Giacobbe, 114:8 che mutò la roccia in lago, il macigno in sorgente d'acqua

Saimi 115:1 Non a noi, o SIGNORE, non a noi, ma al tuo nome dà gloria, per la tua bontà e per la tua fedeltà! 115:2 Perché le nazioni dovrebbero dire: «Dov'è il loro Dio?» 115:3 Il nostro Dio è nei cieli; egli fa tutto ciò che gli piace. 115:4 I loro idoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. 115:5 Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, 115:6 hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano, 115:7 hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano, la loro gola non emette alcun suono. Salmi 115:8 Come loro sono quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano. Salmi 115:9 Israele, confida nel SIGNORE! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. 115:10 Casa d'Aaronne, confida nel SIGNORE! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. 115:11 Voi che temete il SIGNORE, confidate nel SIGNORE! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. 115:12 Il SIGNORE si è ricordato di noi; egli benedirà, sì, benedirà la casa d'Israele, benedirà la casa d'Aaronne, 115:13 benedirà quelli che temono il SIGNORE, piccoli e grandi. 115:14 Il SIGNORE moltiplichi le sue grazie a voi e ai vostri figli. 115:15 Siate benedetti dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra. 115:16 I cieli sono i cieli del SIGNORE, ma la terra l'ha data agli uomini. 115:17 Non sono i morti che lodano il SIGNORE, né alcuno di quelli che scendono nella tomba; 115:18 ma noi benediremo il SIGNORE, ora e sempre. Alleluia. Salmi 116:1 Io amo il SIGNORE perché ha udito la mia voce e le mie suppliche. 116:2 Poiché ha teso l'orecchio verso di me, io lo invocherò per tutta la mia vita. 116:3 I legami della morte mi avevano circondato, le angosce del soggiorno dei morti mi avevano colto; mi aveva raggiunto la disgrazia e il dolore. 116:4 Ma io invocai il nome del SIGNORE: «SIGNORE, libera l'anima mia!» 116:5 Il SIGNORE è pietoso e giusto, il nostro Dio è misericordioso. 116:6 Il SIGNORE protegge i semplici; io ero ridotto in misero stato ed egli mi ha salvato. 116:7 Ritorna, anima mia, al tuo riposo, perché il SIGNORE t'ha colmata di grazie. 116:8 Tu hai preservato l'anima mia dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi da cadute. 116:9 Io camminerò alla presenza del SIGNORE sulla terra dei viventi. 116:10 Ho creduto, perciò ho parlato. Io ero molto afflitto. 116:11 Dicevo nel mio turbamento: «Ogni uomo è bugiardo». 116:12 Che potrò ricambiare al SIGNORE per tutti i benefici che mi ha fatti? 116:13 Io alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del SIGNORE. 116:14 Scioglierò i miei voti al SIGNORE e lo farò in presenza di tutto il suo popolo. 116:15 È preziosa agli occhi del SIGNORE la morte dei suoi fedeli. 116:16 Sì, o SIGNORE, io sono il tuo servo, sono tuo servo, figlio della tua serva; tu hai spezzato le mie catene. 116:17 Io t'offrirò un sacrificio di lode e invocherò il nome del SIGNORE. 116:18 Adempirò le mie promesse al SIGNORE e lo farò in presenza di tutto il suo popolo, 116:19 nei cortili della casa del SIGNORE, in mezzo a te, o Gerusalemme. Alleluia.

Salmi 117:1 Lodate il SIGNORE, voi nazioni tutte! Celebratelo, voi tutti i popoli! 117:2 Poiché la sua bontà verso di noi è grande, e la fedeltà del SIGNORE dura per sempre. Alleluia. Salmi 118:1 Celebrate il SIGNORE, perché egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno. 118:2 Sì, dica Israele: «La sua bontà dura in eterno». 118:3 Sì, dica la casa d'Aaronne: «La sua bontà dura in eterno». 118:4 Sì, dicano quelli che temono il SIGNORE: «La sua bontà dura in eterno». 118:5 Nella mia angoscia invocai il SIGNORE; il SIGNORE mi rispose e mi portò in salvo. 118:6 Il SIGNORE è per me; io non temerò; che cosa può farmi l'uomo? io vedrò quanto desidero sui miei nemici. 118:7 Il SIGNORE è per me, fra i miei soccorritori,e io vedrò quanto desidero sui miei nemici. 118:8 È meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nell'uomo; 118:9 è meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nei prìncipi. 118:10 Tutte le nazioni m'avevano circondato; nel nome del SIGNORE, eccole da me sconfitte. 118:11 M'avevano circondato, sì, m'avevano accerchiato; nel nome del SIGNORE, eccole da me sconfitte. 118:12 M'avevano circondato come api, ma sono state spente come fuoco di spine; nel nome del SIGNORE io le ho sconfitte. 118:13 Tu mi avevi spinto con violenza per farmi cadere, ma il SIGNORE mi ha soccorso. 118:14 Il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico, egli è stato la mia salvezza. 118:15 Un grido d'esultanza e di vittoria risuona nelle tende dei giusti: «La destra del SIGNORE fa prodigi. 118:16 La destra del SIGNORE si è alzata, la destra del SIGNORE fa prodigi». 118:17 Io non morirò, anzi vivrò, e racconterò le opere del SIGNORE. 118:18 Certo, il SIGNORE mi ha castigato, ma non mi ha dato in balìa della morte. 118:19 Apritemi le porte della giustizia; io vi entrerò, e celebrerò il SIGNORE. 118:20 Questa è la porta del SIGNORE; i giusti entreranno per essa. 118:21 Ti celebrerò perché mi hai risposto e sei stato la mia salvezza. 118:22 La pietra che i costruttori avevano disprezzata è divenuta la pietra angolare. 118:23 Questa è opera del SIGNORE, è cosa meravigliosa agli occhi nostri. 118:24 Questo è il giorno che il SIGNORE ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso. 118:25 O SIGNORE, dacci la salvezza! O SIGNORE, facci prosperare! 118:26 Benedetto colui che viene nel nome del SIGNORE. Noi vi benediciamo dalla casa del SIGNORE. 118:27 Il SIGNORE è Dio e risplende su di noi; legate la vittima della solennità e portatela ai corni dell'altare. 118:28 Tu sei il mio Dio, io ti celebrerò; tu sei il mio Dio, io ti esalterò. 118:29 Celebrate il SIGNORE, poiché è buono, perché la sua bontà dura in eterno.

Salmi 135:1 Alleluia. Lodate il nome del SIGNORE.Lodatelo, servi del SIGNORE, 135:2 che state nella casa del SIGNORE, nei cortili della casa del nostro Dio. 135:3 Lodate il SIGNORE, perché il SIGNORE è buono; salmeggiate al suo nome, perché è amabile. 135:4 Poiché il SIGNORE ha scelto per sé Giacobbe, e Israele per suo speciale possesso. 135:5 Sì, io conosco che il SIGNORE è grande e che il nostro Signore è al di sopra di tutti gli dèi. 135:6 Il SIGNORE fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli oceani. 135:7 Egli fa salire le nuvole dalle estremità della terra, provoca i lampi per la pioggia, sprigiona il vento dai suoi depositi. 135:8 Egli percosse i primogeniti d'Egitto, così degli uomini come degli animali. 135:9 Operò segni e prodigi in mezzo a te, o Egitto, sul faraone e su tutti i suoi servi. 135:10 Egli percosse grandi nazioni e uccise re potenti: 135:11 Sicon, re degli Amorei, Og, re di Basan, e tutti i regni di Canaan. 135:12 E diede il loro paese in eredità, in eredità a Israele, suo popolo. 135:13 SIGNORE, il tuo nome dura per sempre; la memoria di te, o SIGNORE, dura per ogni generazione. 135:14 Poiché il SIGNORE farà giustizia al suo popolo e avrà compassione dei suoi servi. 135:15 Gl'idoli delle nazioni sono argento e oro, opera di mano d'uomo. 135:16 Hanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono; 135:17 hanno orecchi e non odono e non hanno respiro alcuno nella loro bocca. 135:18 Siano simili a loro quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano. 135:19 Casa d'Israele, benedite il SIGNORE! Casa d'Aaronne, benedite il SIGNORE! 135:20 Casa di Levi, benedite il SIGNORE! Voi che temete il SIGNORE, benedite il SIGNORE! 135:21 Sia benedetto da Sion il SIGNORE, che abita in Gerusalemme! Alleluia.

Matteo 26:30 Dopo che ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.

Haqeldama (dall"aramaico haqeldama - campo di sangue)

Il termine aramaico “Haqeldama” il cui significato è: “campo di sangue” viene attribuito a un terreno in cui si estraeva l’argilla per i vasai, comprato dai sacerdoti con i trenta denari del compenso per il tradimento di Giuda. Tale somma creò dei problemi ai religiosi e proprio perché costo della vita di un uomo, non poteva far parte del tesoro del tempio. È scritto che tale sito era adibito alla sepoltura* degli stranieri (Mt 27:3-10; At 1:191) e, anche se non espressamente indicato, la tradizione* lo ubica nella valle di Hinnon, presumibilmente a est della vecchia Gerusalemme.

Matteo 27:3 Allora Giuda, che l'aveva tradito, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò i trenta sicli d'argento ai capi sacerdoti e agli anziani, 4 dicendo: “Ho peccato, tradendo il sangue innocente”. Ma essi dissero: “Che c'importa? Pensaci tu”. 5 Ed egli, gettati i sicli nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. 6 Ma i capi sacerdoti, presi quei sicli, dissero: “Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché sono prezzo di sangue”. 7 E, tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio per servire da sepoltura ai forestieri. 8 Perciò quel campo, fino al giorno d'oggi, è stato chiamato “Campo di sangue”. 9 Allora si adempì quello che era stato detto dal profeta Geremia: “E presero i trenta sicli d'argento, prezzo di colui che era stato messo a prezzo, messo a prezzo dai figli d'Israele; 10 e li diedero per il campo del vasaio, come me lo aveva ordinato il Signore”. Atti 1:19 E ciò è divenuto così noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel campo è stato chiamato nel loro proprio linguaggio 'Acheldama', cioè 'Campo di sangue'.

Harmaghedon o Armaghedon (termine ebraico che significa - monte di Meghiddo)

Così è definito il luogo ove si raduneranno, secodo le profezie, i Re della terra sobillati da Satana (Ap 16:131) per l’ultimo conflitto contro Dio (Ap 16:162). Nel tempo, molte sono state le battaglie ivi o nei pressi, combattute (Gc 5:19; 2 Re 9:27; 23:29; Za 12:113) al punto da assumere una valenza di disfatta e di grande dolore. Vi sarà grande battaglia ma, alla fine, il Signore li spazzerà (Is 34:2-3; Gr 25:29-33; Ap 14:17-20; 19:14-214). Se da un lato la Parola ci chiama al timore (Is 26:20-215), dall’altro ci annuncia la liberazione (Lc 21:286).

Apocalisse 16:13 E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane.

Apocalisse 16:16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon

Giudici 5:19 I re vennero, combatterono; allora combatterono i re di Canaia a Taanac, presso le acque di Meghiddo; non ne riportarono un pezzo d'argento. 2Re 9:27 Acazia, re di Giuda, veduto questo, fuggì per la strada di Bet-Gan; ma Ieu gli andò dietro, e disse: «Tirate anche a lui sul carro!» E lo colpirono alla salita di Gur, che è vicino a Ibleam. E Acazia fuggì a Meghiddo e là morì. 2Re 23:29 Durante il suo regno, il faraone Neco, re d'Egitto, marciò contro il re d'Assiria, verso il fiume Eufrate. Il re Giosia lo affrontò, e il faraone, al primo scontro, lo uccise a Meghiddo. Zaccaria 12:11 In quel giorno ci sarà un gran lutto in Gerusalemme, pari al lutto di Adadrimmon nella valle di Meghiddo

Isaia 34:2 Poiché il SIGNORE è indignato contro tutte le nazioni, è adirato contro tutti i loro eserciti; egli le vota allo sterminio, le dà in balia alla strage. 34:3 I loro uccisi sono gettati via, i loro cadaveri esalano fetore e i monti si sciolgono nel loro sangue. Geremia 25:29 Poiché, ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impuniti? Voi non rimarrete impuniti; poiché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra, dice il SIGNORE degli eserciti". 25:30 «Tu, profetizza loro tutte queste cose, e di' loro: "Il SIGNORE ruggisce dall'alto, tuona la sua voce dalla sua santa abitazione; egli ruggisce con potenza contro il suo territorio; un grido, come quello dei pestatori d'uva, arriva a tutti gli abitanti della terra. 25:31 Il rumore giunge fino alle estremità della terra; poiché il SIGNORE ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio contro ogni carne; gli empi li dà in balìa della spada"», dice il SIGNORE. 25:32 Così parla il SIGNORE degli eserciti: «Ecco, una calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si alza dalle estremità della terra». 25:33 In quel giorno, gli uccisi dal SIGNORE copriranno la terra dall'una all'altra estremità di essa, non saranno rimpianti, né raccolti, né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia della terra. Apocalisse 14:17 Poi dal tempio, che è nel cielo, uscì un altro angelo; anch'egli aveva una falce affilata. 14:18 E un altro angelo, che aveva potere sul fuoco, uscì dall'altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Metti mano alla tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». 14:19 L'angelo lanciò la sua falce sulla terra e vendemmiò la vigna della terra e gettò l'uva nel grande tino dell'ira di Dio. 14:20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì tanto sangue che giungeva fino al morso dei cavalli, per una distesa di milleseicento stadi. Apocalisse 19:14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. 19:15 Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. 19:16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI. 19:17 Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; 19:18 per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d'ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi». 19:19 E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito. 19:20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. 19:21 Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.

Isaia 26:20 Va', o mio popolo, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte, dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l'indignazione. 26:21 Poiché, ecco, il SIGNORE esce dal suo luogo per punire l'iniquità degli abitanti della terra; la terrà metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.

Luca 21:28 Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina».

Iconoclastia: letteralmente - distruzione di immagini

Sorta nel VIII secolo, l’iconoclastia, con il rifiuto delle icone e delle immagini nei luoghi di culto cristiani, nel timore che diventassero, loro stesse, oggetti di culto e di adorazione, come se avessero un qualche valore in sé. La controversia iconoclasta nacque nel 725 d.C., quando l’imperatore Leone III Isaurico fece distruggere le icone perché le considerava idolatre e d’impedimento alla conversione degli ebrei e dei mussulmani.

Idealismo (da ideale)

L’idealismo coinvolge nella sua filosofia il concetto che ogni idea sia il principio della conoscenza e della realtà. Per il filosofo Platone l’idealismo concepiva il mondo sensibile come apparente e illusorio, un riflesso del mondo delle idee. Per la filosofia moderna, l’idealismo si presenta in tre branchie: 1) – immanentistico (tutta la realtà si afferma nel soggetto pensante); 2) – empirico (tutta la realtà si afferma nel soggetto individuale. G. Berkeley (1685-1753); 3) – trascendentale (tutta la realtà si afferma nella coscienza universale. J. Fichte 1762-1814; G.W. Hegel (1770-1831).

Idiomatiche, frasi

Le frasi idiomatiche sono espressioni tipiche di una qualsiasi lingua il cui significato è diverso da quello letterale, eccone alcuni esempi: “Stendere il lembo del mantello su una donna” significava prenderla in moglie (Ru 3:91); “Tagliare un lembo del mantello della moglie” significava divorziare (Ml 2:162); “Scoprire i piedi o le gambe” indicava il rapporto matrimoniale o perlomeno un’avance sessuale (Ru 3:4, 73). Le stesso vale per “Coricarsi ai piedi” (Ru 3:144); “Togliersi il sandalo” (o la scarpa) significava rinunciare al diritto di riscatto della proprietà (Ru 3:7-85). “Posare il piede o gettare un sandalo su un terreno libero”, significava rivendicarne la proprietà (Sl 60:86); “Scuotere la polvere dai piedi” significava abbandonare al giudizio di Dio (Mt 10:14; Mc 6:11; Lc 9:5, 10:11; At 13:517).

Rut 3:9 «Chi sei?» le chiese. E lei rispose: «Sono Rut, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto».

Malachia 2:16 «Poiché io odio il ripudio», dice il SIGNORE, Dio d'Israele; «chi ripudia copre di violenza la sua veste», dice il SIGNORE degli eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non siate sleali.

Rut 3:4 E quando se ne andrà a dormire, osserva il luogo dov'egli dorme; poi va', alzagli la coperta dalla parte dei piedi, e còricati lì; e lui ti dirà quello che tu debba fare». Rut 3:7 Boaz mangiò e bevve e, con il cuore allegro, se ne andò a dormire all'estremità del mucchio di covoni. Allora lei venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi, e si coricò.

Rut 3:14 Lei rimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina; poi si alzò, prima che un uomo potesse riconoscere il suo vicino; poiché Boaz diceva: «Nessuno sappia che questa donna è venuta nell'aia!»

Rut 3:7 Boaz mangiò e bevve e, con il cuore allegro, se ne andò a dormire all'estremità del mucchio di covoni. Allora lei venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi, e si coricò. 7:8 Verso mezzanotte, quell'uomo si svegliò di soprassalto, si voltò, ed ecco una donna era coricata ai suoi piedi.

Salmi 60:8 Moab è il catino in cui mi lavo; sopra Edom getterò il mio sandalo; o Filistia, fammi acclamazioni!»

Matteo 10:14 Se qualcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere dai vostri piedi Marco 6:11 … e se in qualche luogo non vi ricevono né vi ascoltano, andando via, scotetevi la polvere dai piedi come testimonianza contro di loro». Luca 9:5 Quanto a quelli che non vi riceveranno, uscendo dalla loro città, scotete la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro di loro». Luca 10:11 "Perfino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi". Atti 13:51 Allora essi, scossa la polvere dei piedi contro di loro, andarono a Iconio,

Idiomatiche, frasi esempi

La Bibbia contiene centinaia di frasi idiomatiche eccone alcune tratte dal vangelo di Matteo: “… Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette” (Mt 18:211); “… vi farò pescatori di uomini” (Mt 4:192); “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo?” (Mt 7:33); “… non gettate le vostre perle davanti ai porci …” (Mt 7:64); “… non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante …” (Mt 12:205); “… guardatevi bene dal lievito dei farisei …” (Mt 15:66); “… tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa … tutto ciò che legherai in terra sarà legato nel cielo e tutto ciò che scioglierai in terra, sarà sciolto in cielo” (Mt 16:18-197); “… è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio” (Mt 19:248); “La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare …” (Mt 21:429); “Guide cieche che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello” (Mt 23:2410); “… prendete, mangiate, questo è il mio corpo … questo è il mio sangue … sparso … per il perdono dei peccati” (Mt 26:26, 2811).

Matteo 18:21 Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 18:22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

Matteo 4:19 E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini».

Matteo 7:3 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?

Matteo 7:6 Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino

Matteo 12:20 Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia. Matteo 15:6 … egli non è più obbligato a onorare suo padre o sua madre". Così avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione.

Matteo 15:6 … egli non è più obbligato a onorare suo padre o sua madre". Così avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione.

Matteo 16:18 E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere. 16:19 Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli».

Matteo 19:24 E ripeto: è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio».

Matteo 21:42 Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"?

Matteo 23:24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello.

Matteo 26:26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». Matteo 26:28 … perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati.

Idiomatiche, frasi passate dalla Bibbia alla lingua italiana

Sono moltissime le frasi idiomatiche che la lingua italiana ha adottato dalla Bibbia, eccone alcune: “Lavarsi le mani come Pilato”; “Portare la propria croce”; “Essere come san Tommaso”; “Vecchi come Matusalemme”; “Essere dei sepolcri imbiancati”; “Avere la pazienza di Giobbe”; “Essere lunghi come la quaresima”: “Chi ha orecchi per intendere, intenda”; “Cadere proprio come la manna dal cielo”; “Mandare da Erode a Pilato”; “Coprirsi con una foglia di fico”; “Restare come una statua di sale”; “Vendersi per un piatto di lenticchie”; “Avere le braccia corte”; “Comportarsi come Giuda”; “Edificare sulla roccia o sulla sabbia”; “Muoia Sansone con tutti i Filistei”; “Non si possono servire contemporaneamente due padroni”; “Rendere occhio per occhio e dente per dente”; Questa è un’arma a doppio taglio”; “Essere un capro espiatorio”; e tantissime altre”.

Idiomatiche, frasi: quadrato del SATOR

Il quadrato del Sator o latercolo (mattone) pompeiano (dagli scavi di Pompei) è un’iscrizione latina più volte rinvenuta nelle lapidi epigrafiche in diverse località. La particolarità è che la frase, nel suo insieme, ha una cadenza palindroma cioè leggibile in qualunque senso. Da secoli l’esatto suo significato è oggetto di mille congetture. Secondo gli studiosi, due delle possibili soluzioni potrebbero essere: “Il seminatore (sator) con il carro (arepo) tiene (tenet) con cura (opera) le ruote (rotas); oppure attribuendogli un significato morale: “Il seminatore decide i suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino”, meglio reso con - L'uomo decide le sue azioni quotidiane, ma soltanto Dio decide il suo destino. Parrebbe, inoltre, che i primi cristiani, a causa delle persecuzioni, la usassero come perfetta rappresentare della croce tramite l’incrocio delle parole “TENET”.

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Idolatria (dal greco eidolatrīa - idolatra)    vedi: Adorazione  Culto  Venerazione   

Pratica religiosa molto diffusa nell’A.T. Tassativamente proibita (Es 20:2-51) era giudicata follia (Ro 1:22-232), punita con la lapidazione (De 17:2-53) e scontata nel fuoco eterno (Ap 21:84). Più volte Israele ha conosciuto questa abominazione (Es 32:1; 2 Re 17:125) nonostante gli ammonimenti dei profeti (De 7:25-266) attirandosi così giudizi tremendi (Gr 16:1-117). Anche la magia, gli incantesimi, la stregoneria e l’evocazione degli spiriti è idolatria (2 Cr 33:1-78) e non può essere giustificata con l’ignoranza (At 17:29-309). Vedi Adorazione*, Culto*, Venerazione*.

Esodo 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 20:3 Non avere altri dèi oltre a me. 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano.

Romani 1:22 Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, 1:23 e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.

Deuteronomio 17:2 Se in mezzo a te, in una delle città che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, si troverà un uomo o una donna che fa ciò che è male agli occhi del SIGNORE tuo Dio, trasgredendo il suo patto, 17:3 che segue altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro, davanti al sole o alla luna o a tutto l'esercito celeste, cosa che io non ho comandato, 17:4 quando ciò ti sarà riferito e tu l'avrai saputo, fa' un'accurata indagine; se è vero, se il fatto sussiste, se una tale abominazione è stata realmente commessa in Israele, 17:5 farai condurre alle porte della tua città quell'uomo o quella donna che avrà commesso quell'atto malvagio e lapiderai a morte quell'uomo o quella donna.

Apocalisse 21:8 Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda.


Deuteronomio 7:25 Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro dèi; non desidererai e non prenderai per te argento né oro che è su di esse, affinché tu non rimanga preso al laccio; perché sono abominevoli per il SIGNORE tuo Dio. 7:26 Non introdurrai cosa abominevole in casa tua, perché saresti votato allo sterminio come quella cosa; dovrai detestarla e aborrirla, perché è cosa votata allo sterminio.

Geremia 16:1 La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 16:2 «Non prendere moglie e non aver figli né figlie in questo luogo». 16:3 Infatti così parla il SIGNORE riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo paese, alle madri che li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: 16:4 «Essi moriranno consumati dalle malattie, non saranno rimpianti, e non avranno sepoltura; serviranno di letame sulla faccia della terra; saranno consumati dalla spada e dalla fame, e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra». 16:5 Poiché così parla il SIGNORE: «Non entrare nella casa del lutto, non andare ad affliggerti con loro né a compiangerli, perché», dice il SIGNORE, «io ho ritirato da questo popolo la mia pace, la mia bontà, la mia compassione». 16:6 «Grandi e piccoli moriranno in questo paese; non avranno sepoltura, non si farà lutto per loro, nessuno si farà incisioni addosso o si raderà per loro; 16:7 non si spezzerà per loro il pane del lutto per consolarli di un morto, non si offrirà loro da bere la coppa della consolazione per un padre o per una madre. 16:8 Allo stesso modo non entrare in nessuna casa di convito per sederti con loro a mangiare e a bere. 16:9 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: Ecco, io farò cessare in questo luogo, davanti ai vostri occhi, ai giorni vostri, il grido di gioia, il grido d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa. 16:10 «Quando tu annunzierai a questo popolo tutte queste cose, essi ti diranno: "Perché il SIGNORE ha pronunziato contro di noi tutta questa grande calamità? Qual è la nostra iniquità? Qual è il peccato che abbiamo commesso contro il SIGNORE, il nostro Dio?" 16:11 Allora tu risponderai loro: "Perché i vostri padri mi hanno abbandonato", dice il SIGNORE, "sono andati dietro ad altri dèi, li hanno serviti e si son prostrati davanti a loro, hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge.

2Cronache 33:1 Manasse aveva dodici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme. 33:2 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE seguendo le abominazioni delle nazioni che il SIGNORE aveva scacciate davanti ai figli d'Israele. 33:3 Ricostruì gli alti luoghi che Ezechia suo padre aveva demoliti, eresse altari ai Baali, fece degli idoli di Astarte, e adorò tutto l'esercito del cielo e lo servì. 33:4 Costruì pure altari ad altri dèi nella casa del SIGNORE, riguardo alla quale il SIGNORE aveva detto: «In Gerusalemme sarà per sempre il mio nome!» 33:5 Costruì altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa del SIGNORE. 33:6 Fece passare i suoi figli per il fuoco nella valle di Ben-Innom; si diede alla magia, agli incantesimi, alla stregoneria, e istituì degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua ira. 33:7 Mise l'immagine scolpita dell'idolo, che aveva fatto, nella casa di Dio, riguardo alla quale Dio aveva detto a Davide e a suo figlio Salomone: «In questa casa e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre».

Atti 17:29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano.




 
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