Dizionario Biblico
“Nel principio Dio creò …”. È l’esaltazione della gloria del Creatore nella parola ebraica “barà”, “creare dal nulla” (1:1, 21, 271). La creatura per eccellenza, però, aspira a eguagliare il suo creatore (3:4-52) e a causa del suo orgoglio pecca (3:63) e contamina l’umanità (3:17-19, 23-244) ma Dio, nella sua misericordia, predispone un piano di redenzione (3:155). La malvagità, però cresce (6:5-66), attira la punizione divina (6:7; 7:237) e la riformulazione di un nuovo patto (9:12-158). Nel rimanente si narra la storia dei patriarchi, da Noè ai figli di Giacobbe, della loro migrazione (1876 a.C. ca.) e permanenza in Egitto (46:1-79).
Genesi 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra. 1:21 Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono. 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
Genesi 3:4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 3:5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».
Genesi 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
Genesi 3:17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 3:18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; 3:19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai». Genesi 3:23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. 3:24 Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.
Genesi 3:15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».
Genesi 6:5 Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo. 6:6 Il SIGNORE si pentì d'aver fatto l'uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo.
Genesi 6:7 E il SIGNORE disse: «Io sterminerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato: dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti». Genesi 7:23 Tutti gli esseri che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall'uomo fino al bestiame, ai rettili, e agli uccelli del cielo; furono sterminati sulla terra; solo Noè scampò con quelli che erano con lui nell'arca.
Genesi 9:12 Dio disse: «Ecco il segno del patto che io faccio tra me e voi e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni future. 9:13 Io pongo il mio arco nella nuvola e servirà di segno del patto fra me e la terra. 9:14 Avverrà che quando avrò raccolto delle nuvole al di sopra della terra, l'arco apparirà nelle nuvole; 9:15 io mi ricorderò del mio patto fra me e voi e ogni essere vivente di ogni specie, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni essere vivente.
Genesi 46:1 Israele partì con tutto quello che aveva e, giunto a Beer-Seba, offrì sacrifici al Dio d'Isacco suo padre. 46:2 Dio parlò a Israele in visioni notturne, e disse: «Giacobbe, Giacobbe!» Ed egli rispose: «Eccomi». 46:3 Dio disse: «Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché là ti farò diventare una grande nazione. 46:4 Io scenderò con te in Egitto, te ne farò anche sicuramente risalire e Giuseppe ti chiuderà gli occhi». 46:5 Allora Giacobbe partì da Beer-Seba; e i figli d'Israele fecero salire Giacobbe loro padre, i loro bambini e le loro mogli sui carri che il faraone aveva mandati per trasportarli. 46:6 Essi presero il loro bestiame e i beni che avevano acquisiti nel paese di Canaan e scesero in Egitto: Giacobbe con tutta la sua famiglia. 46:7 Egli fece venire con sé in Egitto i suoi figli, i figli dei suoi figli, le sue figlie, le figlie dei suoi figli e tutta la sua famiglia.
Genitori non si nasce … si diventa! Così recita un detto popolare. In effetti si diventa genitori proprio perché i figli sono un dono di Dio (Ge 33:5; 1 Sa 1:27; Sl 127:31). Per questo motivo abbiamo dei doveri nei loro confronti: amarli (Tt 2:42), educarli (Pr 22:6; Ef 6:43), istruirli nella parola (De 4:9; 11:19; Is 38:194), insegnar loro l'ubbidienza a Dio (De 32:46; 1 Cr 28:95), benedirli (Ge 48:15; Eb 11:206) e provvedere a loro (Gb 42:15; 2 Co 12:14; 1 Ti 5:87). Correggerli (Pr 13:24; 19:18; 23:13; 29:17; Eb 12:78) e non provocarli (Ef 6:4; Cl 3:219). Dobbiamo pregare per loro (Ge 17:18; 1 Cr 29:1910) quando sono tentati (Gb 1:511) o ammalati (2 Sa 12:16; Mc 5:23; Gv 4:46,4912).
Ge 33:5 Poi Esaù, alzando gli occhi, vide le donne e i suoi fanciulli, e disse: “Chi sono questi qui che hai con te?”. Giacobbe rispose: “Sono i figli che Dio si è compiaciuto di dare al tuo servo”. 1Samuele 1:27 Pregai per avere questo fanciullo e l'Eterno mi ha concesso quello che io gli avevo domandato. Salmi 127:3 Ecco, i figli sono un dono che viene dall'Eterno; l frutto del grembo materno è un premio.
Tito 2:4 affinché insegnino alle giovani ad amare i mariti, ad amare i figli,
Proverbi 22:6 Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere, anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà. Efesini 6:4 E voi, padri, non provocate a ira i vostri figli, ma allevateli in disciplina e in ammonizione del Signore.
Deuteronomio 4:9 Soltanto, bada bene a te stesso e guàrdati dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste, ed esse non ti escano dal cuore finché duri la tua vita. Anzi, falle sapere ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli. Deuteronomio 11:19 le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai in viaggio, quando ti coricherai e quando ti alzerai; Isaia 38:19 Il vivente, il vivente è quello che ti loda, come faccio io quest'oggi; il padre farà conoscere ai suoi figli la tua fedeltà.
Deuteronomio 32:46 «Prendete a cuore tutte le parole che oggi pronuncio solennemente davanti a voi. Le prescriverete ai vostri figli, affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 1Cronache 28:9 E tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso; poiché il SIGNORE scruta tutti i cuori e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma, se lo abbandoni, egli ti respingerà per sempre.
Genesi 48:15 Benedisse Giuseppe e disse: «Il Dio alla cui presenza camminarono i miei padri Abraamo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno, Ebrei 11:20 Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù anche riguardo a cose future.
Giobbe 42:15 In tutto il paese non c'erano donne così belle come le figlie di Giobbe; e il padre assegnò loro un'eredità tra i loro fratelli. 2Corinzi 12:14 Ecco, questa è la terza volta che sono pronto a recarmi da voi; e non vi sarò di peso, poiché io non cerco i vostri beni, ma voi; perché non sono i figli che debbono accumulare ricchezze per i genitori, ma i genitori per i figli. 1Timoteo 5:8 Se uno non provvede ai suoi, e in primo luogo a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede ed è peggiore di un incredulo.
Proverbi 13:24 Chi risparmia la verga odia suo figlio, ma chi lo ama, lo corregge per tempo. Proverbi 19:18 Castiga tuo figlio, mentre c'è ancora speranza, ma non lasciarti andare sino a farlo morire. Proverbi 23:13 Non risparmiare la correzione al bambino; se lo batti con la verga, non ne morrà; Proverbi 29:17 Correggi tuo figlio; egli ti darà conforto, e procurerà gioia al tuo cuore. Ebrei 12:7 Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga?
Efesini 6:4 E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell'istruzione del Signore. Colossesi 3:21 Padri, non irritate i vostri figli, affinché non si scoraggino.
Genesi 17:18 Abraamo disse a Dio: «Oh, possa almeno Ismaele vivere davanti a te!» 1Cronache 29:19 e dà a Salomone, mio figlio, un cuore integro, perché egli osservi i tuoi comandamenti, i tuoi precetti e le tue leggi, affinché esegua tutti questi miei piani, e costruisca il palazzo, per il quale ho fatto i preparativi».
Giobbe 1:5 Quando i giorni della festa terminavano, Giobbe li faceva venire per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva un olocausto per ciascuno di essi, perché diceva: «Può darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano rinnegato Dio in cuor loro». Giobbe faceva sempre così.
2Samuele 12:16 Davide quindi rivolse suppliche a Dio per il bambino e digiunò; poi venne e passò la notte disteso per terra. Marco 5:23 e lo pregò con insistenza, dicendo: «La mia bambina sta morendo. Vieni a posare le mani su di lei, affinché sia salva e viva». Giovanni 4:46 Egli dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un ufficiale del re, il cui figlio era infermo a Capernaum. Giovanni 4:49 L'ufficiale del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia».
La Parola ci assicura che quando i genitori sono fedeli, sono benedetti dai propri figli (Pr 31:281) e questi, a loro volta li ricambiano con ogni benedizione possibile (Sl 112:2; Pr 11:21; Is 65:232), Viceversa, se i genitori sono malvagi inculcano ai figli il male (Gr 9:14; 1 Pt 1:183) dando loro cattivi esempi (Ez 20:18; Am 2:44). Purtroppo, la Parola afferma ancora che i peccati dei genitori ricadranno sui figli (Es 20:5; Is 14:20; La 5:75), Di contro vi sarà una severa punizione per quanti trascurano un così grande dono (1 Sa 3:136), Come esempi buoni possiamo considerare: Abramo (Ge 18:197), Giacobbe (Ge 44:20,308), Giuseppe (Ge 48:13-209), Di contro: Eli (1 Sa 3:1310), Saul (1 Sa 20:3311), Manasse (2 Cr 33:612).
Proverbi 31:28 I suoi figli si alzano e la proclamano beata, e suo marito la loda, dicendo:
Salmi 112:2 Potente sulla terra sarà la sua discendenza; la stirpe degli uomini retti sarà benedetta. Proverbi 11:21 No, certo, il malvagio non rimarrà impunito, ma la discendenza dei giusti scamperà. Isaia 65:23 Non si affaticheranno invano, non avranno più figli per vederli morire all'improvviso; poiché saranno la discendenza dei benedetti del SIGNORE e i loro rampolli staranno con essi.
Geremia 9:14 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e sono andati dietro ai Baal, come i loro padri insegnarono loro». 1Pietro 1:18 sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri,
Ezechiele 20:18 ma dissi ai loro figli nel deserto: 'Non camminate secondo i precetti dei vostri padri, non osservate le loro prescrizioni, non vi contaminate mediante i loro idoli! Amos 2:4 Così parla il SIGNORE: «Per tre misfatti di Giuda, anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza, perché hanno disprezzato la legge del SIGNORE e non hanno osservato i suoi precetti, e perché si sono lasciati sviare dai loro falsi dèi, dietro i quali erano già andati i loro padri.
Esodo 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, Isaia 14:20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura, perché hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo; della razza dei malfattori non si parlerà mai più. Lamentazioni 5:7 I nostri padri hanno peccato, e non sono più; noi portiamo la pena delle loro iniquità.
1Samuele 3:13 Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla sua casa per sempre, a causa dell'iniquità che egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attirato su di sé la maledizione ed egli non li ha sgridati.
Genesi 18:19 Infatti, io l'ho prescelto perché ordini ai suoi figli, e alla sua casa dopo di lui, che seguano la via del SIGNORE per praticare la giustizia e il diritto, affinché il SIGNORE compia in favore di Abraamo quello che gli ha promesso».
Genesi 44:20 Noi rispondemmo al mio signore: "Abbiamo un padre che è vecchio, con un giovane figlio, natogli nella vecchiaia; il fratello di questi è morto, è rimasto lui soltanto dei figli di sua madre, e suo padre lo ama". Genesi 44:30 Or dunque, quando giungerò da mio padre, tuo servo, se il ragazzo, alla vita del quale la sua è legata, non è con noi,
Genesi 48:13 Poi Giuseppe li prese tutti e due: Efraim alla sua destra, alla sinistra d'Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra d'Israele, e li fece avvicinare a lui. 14 E Israele stese la sua mano destra e la posò sul capo di Efraim, che era il più giovane, e posò la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; perché Manasse era il primogenito. 15 Benedisse Giuseppe e disse: «Il Dio alla cui presenza camminarono i miei padri Abraamo e Isacco, il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto fino a questo giorno, 16 l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi ragazzi! Siano chiamati con il mio nome, con il nome dei miei padri, Abraamo e Isacco, e si moltiplichino abbondantemente sulla terra!» 17 Quando Giuseppe vide che suo padre posava la mano destra sul capo di Efraim, ne ebbe dispiacere e prese la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse. 18 Giuseppe disse a suo padre: «Non così, padre mio, perché questo è il primogenito; metti la tua mano destra sul suo capo». 19 Ma suo padre rifiutò e disse: «Lo so, figlio mio, lo so; anch'egli diventerà un popolo; anch'egli sarà grande; nondimeno il suo fratello più giovane sarà più grande di lui e la sua discendenza diventerà una moltitudine di nazioni». 20 In quel giorno li benedisse, dicendo: «Di te si servirà Israele per benedire, e dirà: "Dio ti faccia simile a Efraim e a Manasse!"» E mise Efraim prima di Manasse.
1Samuele 3:13 Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla sua casa per sempre, a causa dell'iniquità che egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attirato su di sé la maledizione ed egli non li ha sgridati.
1Samuele 20:33 Saul brandì la lancia contro di lui per colpirlo. Allora Gionatan riconobbe che suo padre aveva deciso di uccidere Davide.
2Cronache 33:6 Fece passare i suoi figli per il fuoco nella valle di Ben-Innom; si diede alla magia, agli incantesimi, alla stregoneria, e istituì degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua ira.
Nel N.T. era così chiamato chiunque non fosse ebreo o cristiano (Ga 3:8; Is 9:1; Is 52:11). Poiché non appartenevano al popolo eletto, non conoscevano Dio (1Te 4:52), anzi, lo rifiutavano (Ro 1:283) vivendo nell’idolatria (Ro 1:23-254) e nella malvagità (Ro 1:28-325) pertanto non ammessi ai favori d’Israele (Ef 2:11-126). Nonostante questo furono l’eredità di Cristo (Sl 2:87) e venne loro annunciata la Buona Novella (At 13:468). Paolo ne fece un suo preciso compito (Ga 2:7-8; Ro 11:259).
Galati 3:8 La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunziò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni». Isaia 9:1 Il popolo che camminava nelle tenebre, vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte, la luce risplende. Isaia 52:1 Risvégliati, risvégliati, rivéstiti della tua forza, Sion! Mettiti le tue più splendide vesti, Gerusalemme, città santa! Poiché da ora in poi non entreranno più in te, né l'incirconciso né l'impuro.
1Tessalonicesi 4:5 senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non conoscono Dio;
Romani 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente;
Romani 1:23 e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. 1:24 Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; 1:25 essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Romani 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 1:29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 1:30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 1:31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 1:32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.
Efesini 2:11 Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d'uomo, voi, dico, 2:12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo.
Salmi 2:8 Chiedimi, io ti darò in eredità le nazionie in possesso le estremità della terra.
Atti 13:46 Ma Paolo e Barnaba dissero con franchezza: «Era necessario che a voi per primi si annunziasse la Parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi ritenete degni della vita eterna, ecco, ci rivolgiamo agli stranieri.
Galati 2:7 anzi, quando videro che a me era stato affidato il vangelo per gli incirconcisi, come a Pietro per i circoncisi 2:8colui che aveva operato in Pietro per farlo apostolo dei circoncisi aveva anche operato in me per farmi apostolo degli stranieri), Romani 11:25 Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d'Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri;
La genuflessione, consistente nel piegare il ginocchio destro fino a toccare il suolo, è un gesto di grande riverenza nei confronti di qualcuno o qualcosa di particolarmente importante o sacro. Trae origine da un accordo della corte di Alessandro Magno nel 328 a.C. Nell’ambito cattolico essa rappresenta un atto di sottomissione o adorazione dovuto ai simboli religiosi. Rivolta all’eucarestia* rappresenta una delle massime espressioni liturgiche cattoliche dovutele.
Il nome Geova è ciò che, nella lingua italiana, si può tentare di leggere tra la fusione dell’impronunciabile tetragramma biblico YHWH e le vocali del nome di Dio ADONAI. La difficoltà della commistione pare essere dovuta alla perdita dell’originale nome impronunciabile che gli scribi del tempo evitavano con la massima cura. Del nome Iehova (Es 3:151) si conservano ancora alcune tracce: Iehovah-jireh, l’Eterno provvederà (Ge 22:142); Iehovah-Nissi, l’Eterno è la mia bandiera (Es 17:15-163); Iehovah-Shalom, l’Eterno Dio della pace (Gc 6:23-244) e altri ancora.
Esodo 3:15 Dio disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "Il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi". Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione.
Genesi 22:14 Abraamo chiamò quel luogo «Iavè-Irè». Per questo si dice oggi: «Al monte del SIGNORE sarà provveduto».
Esodo 17:15 Allora Mosè costruì un altare che chiamò «il SIGNORE è la mia bandiera»; e disse: 17:16 «Una mano s'è alzata contro il trono del SIGNORE, perciò il SIGNORE farà guerra ad Amalec di generazione in generazione».
Giudici 6:23 Il SIGNORE gli disse: «Sta' in pace, non temere, non morirai!» 6:24 Allora Gedeone costruì un altare al SIGNORE e lo chiamò SIGNORE-Pace. Esso esiste anche al giorno d'oggi, a Ofra degli Abiezeriti.
In pratica è un’autobiografia (1:11) in cui espone il suo messaggio. È considerato il profeta che soffre e geme per l’ipocrisia del suo popolo (3:8-102). Esercita il ministero tra il 627 e il 582 a.C. sotto il regno di Giosia fino alla deportazione finale in Babilonia (1:2-33). Si dispera per l’orrore che si va addensando (9:1; 13:17; 14:17; 15:10; 20:14-184) ed è perplesso sulla giustizia di Dio (12:1-25), Per il messaggio di rovina che annuncia, è odiato dal suo popolo; subisce prigionia (37:1-216), percosse, scherno (20:1-107) e attentati (38:1-68) ma è lo stesso nemico a soccorrerlo (39:11-14; 40:1-69). Oltre alla restaurazione (30:7-1010), annuncia l’avvento del Messia (23:5-8; 33:14-2611).
Geremia 1:1 Parole di Geremia, figlio di Chilchia, uno dei sacerdoti che stavano ad Anatot, nel paese di Beniamino.
Geremia 3:8 Benché io avessi ripudiato l'infedele Israele a causa di tutti i suoi adulteri e le avessi dato la sua lettera di divorzio, ho visto che sua sorella, la perfida Giuda, non ha avuto alcun timore, ed è andata a prostituirsi anche lei. 3:9 Con il rumore delle sue prostituzioni Israele ha contaminato il paese; ha commesso adulterio con la pietra e con il legno; 3:10 nonostante tutto questo, la sua perfida sorella non è tornata da me con tutto il suo cuore, ma con finzione», dice il SIGNORE.
Geremia 1:2 La parola del SIGNORE gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, l'anno tredicesimo del suo regno, 1:3 e al tempo di Ieoiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, sino alla fine dell'anno undicesimo di Sedechia, figlio di Giosia, re di Giuda, fino a quando Gerusalemme fu deportata, il che avvenne nel quinto mese.
Geremia 9:1 Oh, fosse la mia testa piena d'acqua, e i miei occhi una fonte di lacrime! Io piangerei giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo! Geremia 13:17 Ma se voi non date ascolto, io piangerò in segreto, a causa del vostro orgoglio; gli occhi miei piangeranno a dirotto, si scioglieranno in lacrime, perché il gregge del SIGNORE sarà deportato. Geremia 14:17 «Di' loro dunque questa parola: "I miei occhi si sciolgano in lacrime giorno e notte, senza posa, poiché la vergine figlia del mio popolo è stata stroncata in modo straziante, ha ricevuto un colpo tremendo. Geremia 15:10 Me infelice! o madre mia, perché mi hai fatto nascere uomo di lite e di contesa per tutto il paese! io non do né prendo in prestito, eppure tutti mi maledicono. Geremia 20:14 Maledetto sia il giorno che io nacqui! Il giorno che mia madre mi partorì non sia benedetto! 20:15 Maledetto sia l'uomo che portò a mio padre la notizia: «Ti è nato un maschio», e lo colmò di gioia! 20:16 Sia quell'uomo come le città che il SIGNORE ha distrutte senza pentirsene! Oda egli grida al mattino e clamori di guerra a mezzogiorno. 20:17 Perché non sono morto quando ero ancora nel grembo materno? Così mia madre sarebbe stata la mia tomba e la sua gravidanza senza fine. 20:18 Perché sono uscito dal grembo materno per vedere tormento e dolore, per finire i miei giorni nella vergogna?
Geremia 12:1 Tu sei giusto, SIGNORE, quando io discuto con te; tuttavia io proporrò le mie ragioni: perché prospera la via degli empi? perché sono tutti a loro agio quelli che agiscono perfidamente? 12:2 Tu li hai piantati, essi hanno messo radice, crescono e, inoltre, portano frutto; tu sei vicino alla loro bocca, ma lontano dal loro intimo.
Geremia 37:1 Il re Sedechia, figlio di Giosia, regnò al posto di Conia, figlio di Ioiachim, e fu costituito re nel paese di Giuda da Nabucodonosor, re di Babilonia. 37:2 Ma né egli, né i suoi servitori, né il popolo del paese diedero ascolto alle parole che il SIGNORE aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia. 37:3 Il re Sedechia mandò Ieucal, figlio di Selemia, e Sofonia, figlio di Maaseia, il sacerdote, dal profeta Geremia, per dirgli: «Prega per noi il SIGNORE, nostro Dio». 37:4 Geremia andava e veniva in mezzo al popolo, e non era ancora stato messo in prigione. 37:5 L'esercito del faraone era uscito d'Egitto; e quando i Caldei che assediavano Gerusalemme ne ebbero la notizia, tolsero l'assedio a Gerusalemme. 37:6 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta al profeta Geremia, in questi termini: 37:7 «Così parla il SIGNORE, Dio d'Israele: Dite così al re di Giuda che vi ha mandati da me per consultarmi: "Ecco, l'esercito del faraone, che era uscito in vostro soccorso, è tornato nel suo paese, in Egitto; 37:8 i Caldei torneranno e combatteranno contro questa città, la conquisteranno e la daranno alle fiamme". 37:9 Così parla il SIGNORE: Non ingannate voi stessi dicendo: "Certo, i Caldei se ne andranno da noi"; perché non se ne andranno. 37:10 Anzi, anche se voi sconfiggeste tutto l'esercito dei Caldei che combatte contro di voi, e non rimanessero che degli uomini feriti, questi si alzerebbero, ciascuno dalla sua tenda, e darebbero questa città alle fiamme». 37:11 Quando l'esercito dei Caldei si fu ritirato davanti a Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone, 37:12 Geremia uscì da Gerusalemme per andare nel paese di Beniamino e ricevervi la sua porzione in mezzo al popolo. 37:13 Ma quando fu alla porta di Beniamino, c'era là un capitano della guardia, di nome Ireia, figlio di Selemia, figlio di Anania, il quale arrestò il profeta Geremia, dicendo: «Tu vai ad arrenderti ai Caldei». 37:14 Geremia rispose: «È falso; io non vado ad arrendermi ai Caldei»; ma l'altro non gli diede ascolto; arrestò Geremia e lo condusse dai capi. 37:15 I capi si adirarono contro Geremia, lo percossero e lo misero in prigione nella casa di Gionatan, il segretario; perché di quella avevano fatto un carcere. 37:16 Quando Geremia fu entrato nella prigione sotterranea fra le segrete, e vi fu rimasto molti giorni, 37:17 il re Sedechia lo mandò a prendere, lo interrogò in casa sua, di nascosto, e gli disse: «C'è qualche parola da parte del SIGNORE?» Geremia rispose: «Sì, c'è»; e aggiunse: «Tu sarai dato in mano del re di Babilonia». 37:18 Geremia disse inoltre al re Sedechia: «Che male ho commesso contro di te o contro i tuoi servitori o contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione? 37:19 Dove sono ora i vostri profeti che vi profetizzavano dicendo: "Il re di Babilonia non verrà contro di voi né contro questo paese?" 37:20 Ora ascolta, ti prego, o re, mio SIGNORE; la mia supplica giunga ben accolta in tua presenza; non mi far tornare nella casa di Gionatan lo scriba, in modo che io vi muoia». 37:21 Allora il re Sedechia ordinò che Geremia fosse custodito nel cortile della prigione, e gli fosse dato tutti i giorni un pane dalla via dei fornai, finché tutto il pane della città fosse consumato. Così Geremia rimase nel cortile della prigione.
Geremia 20:1 Pascur, figlio d'Immer, sacerdote e capo-sovrintendente della casa del SIGNORE, udì Geremia che profetizzava queste cose. 20:2 Pascur percosse il profeta Geremia e lo mise nei ceppi nella prigione che era presso la porta superiore di Beniamino, nella casa del SIGNORE. 20:3 Il giorno seguente, Pascur liberò Geremia dai ceppi. Geremia gli disse: «Il SIGNORE non ti chiama più Pascur, ma Magor-Missabib. 20:4 Poiché così parla il SIGNORE: "Io ti renderò un oggetto di terrore a te stesso e a tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno; darò tutto Giuda in mano al re di Babilonia, che li deporterà a Babilonia, e li colpirà con la spada. 20:5 Darò tutte le ricchezze di questa città, tutto il suo guadagno e tutte le sue cose preziose, darò tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici, che ne faranno loro preda, li piglieranno e li porteranno via a Babilonia. 20:6 Tu, Pascur e tutti quelli che abitano in casa tua, sarete deportati; tu andrai a Babilonia e là morirai; là sarai sepolto con tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne"». 20:7 Tu mi hai persuaso, SIGNORE, e io mi sono lasciato persuadere, tu mi hai fatto forza e mi hai vinto; io sono diventato, ogni giorno, un oggetto di scherno, ognuno si fa beffe di me. 20:8 Infatti ogni volta che io parlo, grido, grido: Violenza e saccheggio! Sì, la parola del SIGNORE è per me un obbrobrio, uno scherno di ogni giorno. 20:9 Se dico: «Io non lo menzionerò più, non parlerò più nel suo nome», c'è nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzo di contenerlo, ma non posso. 20:10 Poiché odo le diffamazioni di molti, lo spavento mi viene da ogni lato: «Denunziatelo, e noi lo accuseremo». Tutti quelli con i quali vivevo in pace spiano se io inciampo e dicono: «Forse si lascerà sviare, noi prevarremo contro di lui e ci vendicheremo di lui».
Geremia 38:1 Sefatia figlio di Mattan, Ghedalia figlio di Pascur, Iucal figlio di Selemia, e Pascur figlio di Malchia, udirono le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo: 38:2 «Così parla il SIGNORE: "Chi rimarrà in questa città morirà di spada, di fame, o di peste; ma chi andrà ad arrendersi ai Caldei avrà salva la vita; la vita sarà il suo bottino, e vivrà". 38:3 Così parla il SIGNORE: "Questa città sarà certamente data in mano dell'esercito del re di Babilonia, che la prenderà"». 38:4 I capi dissero al re: «Quest'uomo sia messo a morte, poiché rende fiacche le mani degli uomini di guerra, che rimangono in questa città, e le mani di tutto il popolo, tenendo loro tali discorsi; quest'uomo non cerca il bene, ma il male di questo popolo». 38:5 Allora il re Sedechia disse: «Ecco, egli è in mano vostra; poiché il re non può nulla contro di voi». 38:6 Allora essi presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, figlio del re, che era nel cortile della prigione; vi calarono Geremia con delle funi. Nella cisterna non c'era acqua ma solo fango, e Geremia affondò nel fango.
Geremia 39:11 Nabucodonosor, re di Babilonia, aveva dato a Nebuzaradan, capo delle guardie, quest'ordine riguardo a Geremia: 39:12 «Prendilo, veglia su di lui, e non gli far del male, ma compòrtati verso di lui com'egli ti dirà». 39:13 Così Nebuzaradan, capo delle guardie, Nebusazban, capo degli eunuchi, Nergal-Sareser, capo dei magi, e tutti i capi del re di Babilonia 39:14 mandarono a prendere Geremia e lo fecero uscire dal cortile della prigione; lo consegnarono a Ghedalia figlio di Aicam, figlio di Safan, perché fosse condotto a casa; così egli abitò fra il popolo. Geremia 40:1 Ecco la parola che fu rivolta dal SIGNORE a Geremia, dopo che Nebuzaradan, capo delle guardie, l'ebbe rimandato libero da Rama. Quando questi lo fece prendere, Geremia era incatenato in mezzo a tutti quelli di Gerusalemme e di Giuda, che dovevano essere deportati a Babilonia. 40:2 Il capo delle guardie prese dunque Geremia, e gli disse: «Il SIGNORE, il tuo Dio, aveva pronunziato questo male contro questo luogo; 40:3 il SIGNORE l'ha fatto venire e ha fatto come aveva detto, perché voi avete peccato contro il SIGNORE e non avete dato ascolto alla sua voce; perciò questo vi è avvenuto. 40:4 Ora ecco, io ti sciolgo oggi dalle catene che hai alle mani; se ti piace di venire con me a Babilonia, vieni; io avrò cura di te; ma se non gradisci di venire con me a Babilonia, rimani qui; ecco, tutto il paese ti sta davanti; va' dove ti piacerà e ti converrà di andare». 40:5 Poiché Geremia non si decideva ad andare con lui, l'altro aggiunse: «Torna da Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, che il re di Babilonia ha stabilito sulle città di Giuda, e abita con lui in mezzo al popolo; oppure va' dovunque ti piacerà». Il capo delle guardie gli diede delle provviste e un regalo, e lo accomiatò. 40:6 Geremia andò da Ghedalia, figlio di Aicam, a Mispa, e abitò con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.
Geremia 30:7 Ahimé, perché quel giorno è grande; non ce ne fu mai altro di simile; è un tempo di angoscia per Giacobbe; ma tuttavia egli ne sarà salvato. 30:8 In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, "io spezzerò il suo giogo dal tuo collo, e romperò le tue catene; gli stranieri non ti faranno più loro schiavo; 30:9 ma quelli d'Israele serviranno il SIGNORE, il loro Dio, e Davide loro re, che io susciterò loro. 30:10 Tu dunque, Giacobbe, mio servitore, non temere", dice il SIGNORE; "non ti sgomentare, Israele; poiché, ecco, io ti salverò dal lontano paese, salverò la tua discendenza dalla terra di schiavitù; Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, sarà tranquillo, e nessuno più lo spaventerà.
dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: SIGNORE nostra-giustizia. 23:7 Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui non si dirà più: "Per la vita del SIGNORE che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto", 23:8 ma: "Per la vita del SIGNORE che ha portato fuori e ha ricondotto la discendenza della casa d'Israele dal paese del settentrione, e da tutti i paesi nei quali io li avevo cacciati"; ed essi abiteranno nel loro paese». Geremia 33:14 «"Ecco, i giorni vengono", dice il SIGNORE, "in cui io manderò ad effetto la buona parola che ho pronunziata riguardo alla casa d'Israele e riguardo alla casa di Giuda. 33:15 In quei giorni e in quel tempo, io farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia, ed esso eserciterà il diritto e la giustizia nel paese. 33:16 In quei giorni, Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro; questo è il nome con cui sarà chiamata: SIGNORE nostra giustizia". 33:17 Poiché così parla il SIGNORE: "Non verrà mai meno a Davide chi sieda sul trono della casa d'Israele, 33:18 ai sacerdoti levitici non verrà mai meno, in mia presenza, chi offra olocausti, chi faccia fumare le offerte, e chi faccia tutti i giorni i sacrifici"». 33:19 La parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia in questi termini: 33:20 «Così parla il SIGNORE: "Se voi potete annullare il mio patto con il giorno e il mio patto con la notte, in maniera che il giorno e la notte non vengano al tempo loro, 33:21 allora si potrà anche annullare il mio patto con Davide mio servitore, in modo che egli non abbia più figlio che regni sul suo trono, e con i sacerdoti levitici miei ministri. 33:22 Come non si può contare l'esercito del cielo né misurare la sabbia del mare, così io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servitore, e i Leviti che fanno il servizio in mio onore"». 33:23 La parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia in questi termini: 33:24 «Non hai posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo: "Le due famiglie che il SIGNORE aveva scelte, le ha rigettate"? Così disprezzano il mio popolo, che agli occhi loro non è più una nazione. 33:25 Così parla il SIGNORE: "Se io non ho stabilito il mio patto con il giorno e con la notte, e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra, 33:26 allora rigetterò anche la progenie di Giacobbe e di Davide mio servitore, e non prenderò più dai suoi discendenti coloro che governeranno la discendenza d'Abraamo, d'Isacco e di Giacobbe! poiché io farò tornare i loro esuli, e avrò pietà di loro"».
Questa è la città santa mirabilmente preparata (Ap 21:12-211) per quanti parteciperanno alla prima resurrezione. Dio confinerà Satana nell’abisso per un millennio e permetterà ai santi di regnare sulla terra (Ap 20:1-42), dopo il giudizio la vecchia creazione svanirà e sarà sostituita da nuovi cieli e nuova terra (Ap 21:53). Cristo sarà lo sposo dei santi (Ap 21:94); per essi ha preparato la Città Santa che sarà il tempio di Dio sempiterno (Ap 21:21-22)5) Ivi non vi sarànno più morte, dolore e malattie (Ap 21:46). Essa brillerà della gloria di Dio (Ap 21;237): racchiusa da alte mura (Ap 21:188), vi si accederà da dodici porte protette da altrettanti angeli (Ap 21:129) e ognuna recherà il nome di uno dei dodici apostoli e delle dodici tribù (Ap 21:1410). Le sue misure saranno grandiose (Ap 21:15-1711) e poiché vi regnerà l’Agnello non ci sarà bisogno di astri per illuminarla (Ap 21:2312). Un fiume d’acqua viva scorrerà dal trono (Ap 22:113) e sulle sue rive s’innalzerà l’albero della vita che porterà frutto mensilmente e le sue foglie daranno guarigione (Ap 22:2-314). In essa vi saranno solo eterne benedizioni (Ap 22:315).
Apocalisse 21:12 Aveva delle mura grandi e alte; aveva dodici porte, e alle porte dodici angeli. Sulle porte erano scritti dei nomi, che sono quelli delle dodici tribù dei figli d'Israele. 21:13 Tre porte erano a oriente, tre a settentrione, tre a mezzogiorno e tre a occidente. 21:14 Le mura della città avevano dodici fondamenti, e su quelli stavano i dodici nomi di dodici apostoli dell'Agnello. 21:15 E colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. 21:16 E la città era quadrata, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misurò la città con la canna, ed era dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza erano uguali. 21:17 Ne misurò anche le mura ed erano di centoquarantaquattro cubiti, a misura d'uomo, adoperata dall'angelo. 21:18 Le mura erano costruite con diaspro e la città era d'oro puro, simile a terso cristallo. 21:19 I fondamenti delle mura della città erano adorni d'ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento era di diaspro; il secondo di zaffiro; il terzo di calcedonio; il quarto di smeraldo; 21:20 il quinto di sardonico; il sesto di sardio; il settimo di crisòlito; l'ottavo di berillo; il nono di topazio; il decimo di crisopazio; l'undicesimo di giacinto; il dodicesimo di ametista. 21:21 Le dodici porte erano dodici perle e ciascuna era fatta da una perla sola. La piazza della città era d'oro puro, simile a cristallo trasparente.
Apocalisse 1:4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono
Apocalisse 21:5 E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere», e aggiunse:
Apocalisse 21:9 Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò, dicendo: «Vieni e ti mostrerò la sposa, la moglie dell'Agnello».
Apocalisse 21:21 Le dodici porte erano dodici perle e ciascuna era fatta da una perla sola. La piazza della città era d'oro puro, simile a cristallo trasparente. 21:22 Nella città non vidi alcun tempio, perché il Signore, Dio onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio.
Apocalisse 21:4 Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate».
Apocalisse 21:23 La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada.
Apocalisse 21:18 Le mura erano costruite con diaspro e la città era d'oro puro, simile a terso cristallo.
Apocalisse 21:12 Aveva delle mura grandi e alte; aveva dodici porte, e alle porte dodici angeli. Sulle porte erano scritti dei nomi, che sono quelli delle dodici tribù dei figli d'Israele.
Apocalisse 21:14 Le mura della città avevano dodici fondamenti, e su quelli stavano i dodici nomi di dodici apostoli dell'Agnello.
Apocalisse 21:15 E colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. 21:16 E la città era quadrata, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misurò la città con la canna, ed era dodicimila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza erano uguali. 21:17 Ne misurò anche le mura ed erano di centoquarantaquattro cubiti, a misura d'uomo, adoperata dall'angelo.
Apocalisse 21:23 La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumini, perché la gloria di Dio la illumina, e l'Agnello è la sua lampada.
Apocalisse 2:1 «All'angelo della chiesa di Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro:
Apocalisse 2:2 Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi. 2:3 So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amor del mio nome e non ti sei stancato.
Apocalisse 2:3 So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amor del mio nome e non ti sei stancato.
Gesù Cristo è Dio (Eb 1:8; Tt 2:13; Ap 20:12-131) e, nell’espressione trinitaria, è il figlio di Dio (Ga 4:42), l’unigenito del Padre (Gv 1:143), la seconda persona della Trinità (Sl 2:74), il primo e l’ultimo (Is 44:65), l’alfa e l’omega (Ap 1:86) il creatore d’ogni cosa (Gv 1:37), l’unico mediatore tra Dio e l’uomo (1 Ti 2:5-68) che ci ha resi completi in Lui (Co 2:109). Potente in opere e parole (Mt 13:5410) ricco in misericordia e grande in amore (Ef 2:411) non considerò la Sua grandezza (Fl 2:6-812) ma si offrì in sacrificio per noi (Eb 9:1413) una volta per sempre (Eb 7:2714), compiendo quell’atto di riconciliazione (Eb 2:1715) per grazia mediante il Suo sangue (Ef 1:3-1416), affinché chiunque crede non perisca ma abbia vita eterna (Gv 3:1617).
Ebrei 1:8 parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia. Tito 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Apocalisse 22:12 «Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere. 22:13 Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine.
Galati 4:4 ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge,
Giovanni 1:14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
Salmi 2:7 Io annunzierò il decreto: Il SIGNORE mi ha detto: «Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato.
Isaia 44:6 «Così parla il SIGNORE, re d'Israele e suo salvatore, il SIGNORE degli eserciti: Io sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio.
Apocalisse 1:8 «Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente».
Giovanni 1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.
1Timoteo 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 2:6 che ha dato sé stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo,
Colossesi 2:10 e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza;
Matteo 13:54 Recatosi nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga, così che stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono tanta sapienza e queste opere potenti?
Efesini 2:4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati,
Filippesi 2:6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 2:7 ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 2:8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.
Ebrei 9:14 quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!
Ebrei 7:27 il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso.
Ebrei 2:17 Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei peccati del popolo.
Efesini 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 1:4 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, 1:5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, 1:6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 1:8 che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 1:9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, 1:10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra. 1:11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, 1:12 per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. 1:13 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, 1:14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.
In primo luogo è lo stesso Dio Padre che se ne rende garante (Mt 3:16-17; Gv 12:281). L’annunciano gli angeli (Lc 1:32-38; 2:10-112), la magnificano persone pie (Lc 1:42-49; 2:25-383) e la confessano i discepoli (Gv 6:68-69; 11:27; Lc 9:204). L’affermano i ciechi sanati (Gv 9:33; Lc 18: 38-395) e la folla festante (Gv 7:40-41; Lc 19:386). L’asseriscono sia il brigante sulla croce (Lc 23:42-437), sia il centurione che trafisse il costato di Gesù (Mt 27:548). Persino i demoni la riconoscono e la temono (Lc 4:17-22, 41; 8:289). E tu?
Matteo 3:16 Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. 3:17 Ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». Giovanni 12:28 Padre, glorifica il tuo nome!» Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!»
Luca 1:32 Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. 1:33 Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine». 1:34 Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» 1:35 L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. 1:36 Ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese, per lei, che era chiamata sterile; 1:37 poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace». 1:38 Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo la lasciò. Luca 2:10 L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: 2:11 "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore.
Luca 1:41 Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, 1:42 e ad alta voce esclamò: «Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! 1:43 Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? 1:44 Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo. 1:45 Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento». 1:46 E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore, 1:47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, 1:48 perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, 1:49 perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome; Luca 2:25 Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; 2:26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 2:27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 2:28 lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo: 2:29 «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; 2:30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 2:31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli 2:32 per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». 2:33 Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. 2:34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione 2:35 a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati». 2:36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 2:37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 2:38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Giovanni 6:68 Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; 6:69 e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Giovanni 11:27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo». Luca 9:20 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Giovanni 9:33 Se quest'uomo non fosse da Dio, non potrebbe far nulla». Luca 18:38 Allora egli gridò: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!» 18:39 E quelli che precedevano, lo sgridavano perché tacesse; ma lui gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!»
Giovanni 7:40 Una parte dunque della gente, udite quelle parole, diceva: «Questi è davvero il profeta». 7:41 Altri dicevano: «Questi è il Cristo». Altri, invece, dicevano: «Ma è forse dalla Galilea che viene il Cristo? Luca 19:38 dicendo: «Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!»
Luca 23:42 E diceva: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!» 23:43 Gesù gli disse: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso».
Matteo 27:54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero: «Veramente, costui era Figlio di Dio».
Luca 4:17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov'era scritto: 4:18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato ad annunziare la liberazione ai prigionieri, e ai ciechi il ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 4:19 e a proclamare l'anno accettevole del Signore». 4:20 Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. 4:21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite». 4:22 Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» Luca 4:41 Anche i demòni uscivano da molti, gridando e dicendo: «Tu sei il Figlio di Dio!» Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era il Cristo. Luca 8:28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi».