Dizionario Biblico

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Estate: curiosità (2) (dal latino aestate(m) - estate)

d) - Con l'avvento della Pentecoste, cinquanta giorni dopo la resurrezione di Gesù (At 2:1-41), presumibilmente tra la fine di maggio e l'inizio di giugno, ebbe inizio la chiamata missionaria della Chiesa. e) - Secondo alcuni autori, il ministero pubblico di Gesù si svolse tra l'estate dell'anno 26 d.C. e l'estate dell'anno 30 d.C. e che molti dei più significativi eventi si siano svolti proprio durante le stagioni estive: C'è chi ritiene che Dio abbia scelto tali stagioni, come le più propizie, per realizzare i suoi piani, d'altronde sta scritto che “... Per tutto c'è il suo tempo … (Ec 3:12).

Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste fu giunto, erano tutti insieme nel medesimo luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia e riempì tutta la casa dove essi sedevano. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

Ecclesiaste 3:1 Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo:

Ester, libro di (Ester = stella)

Ciò che vi è narrato si svolge nell’arco di un decennio (483-473 a.C.) durante il regno di Serse (1:1-3; 3:71) e il suo reale scopo, nel dimostrare le origini della festa del Purim (9:20-322), ossia la liberazione divina dei Giudei rimasti in Babilonia, dal complotto del ministro Aman (3:8-153), è quello d’incoraggiare il rientro in patria di quanti ancora non l’hanno fatto. Nonostante l’opera d’integrazione e l’assenza di un culto attivo abbiano fiaccato lo spirito religioso degli Ebrei, Dio, attraverso l’opera della regina Ester (4:14-16; 7:3-6; 8:3-6; 4:15-164) e di Mardocheo (2:21-23; 4:6-9, 13-145), salva il Suo popolo e punisce gli avversari (7:9-10: 9:5-156).

Ester 1:1 Al tempo di Assuero, di quell'Assuero che regnava dall'India fino all'Etiopia su centoventisette provincie, 1:2 in quel tempo, dico, mentre il re Assuero, che sedeva sul trono del suo regno a Susa, la residenza reale, 1:3 nel terzo anno del suo regno, fece un convito per tutti i suoi prìncipi e i suoi servi. Riunì l'esercito di Persia e di Media, i nobili e i governatori delle provincie Ester 3:7 Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tirò il Pur, vale a dire si tirò a sorte, in presenza di Aman, un giorno dopo l'altro e un mese dopo l'altro, finché uscì designato il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar.

Ester 9:20 Mardocheo scrisse queste cose e mandò delle lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le provincie del re Assuero, vicini e lontani, 9:21 ordinando loro di celebrare ogni anno i giorni quattordici e quindici del mese di Adar, 9:22 come i giorni nei quali i Giudei ebbero riposo dagli attacchi dei loro nemici e il mese in cui il loro dolore venne mutato in gioia, il loro lutto in festa, e di fare di questi giorni, giorni di banchetti e di gioia, nei quali gli uni mandassero regali agli altri e si facessero doni ai bisognosi. 9:23 I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano già cominciato a fare, e che Mardocheo aveva loro scritto; 9:24 poiché Aman, figlio di Ammedata, l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli, e aveva gettato il Pur, vale a dire la sorte, per sgominarli e farli perire; 9:25 ma quando Ester si fu presentata davanti al re, questi ordinò per iscritto che la scellerata macchinazione che Aman aveva ordita contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui, e che egli e i suoi figli fossero appesi alla forca. 9:26 Perciò quei giorni furono detti Purim, dal termine Pur. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a tutto quello che avevano visto a questo proposito e che era loro accaduto, 9:27 i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro discendenza e per tutti quelli che si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni nel modo prescritto e al tempo fissato. 9:28 Quei giorni dovevano essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; e quei giorni di Purim non dovevano cessar mai di essere celebrati fra i Giudei, e il loro ricordo non doveva mai cancellarsi fra i loro discendenti. 9:29 La regina Ester, figlia di Abiail, e il Giudeo Mardocheo riscrissero con ogni autorità, per dar peso a questa loro seconda lettera relativa ai Purim. 9:30 A tutti i Giudei, nelle centoventisette provincie del regno di Assuero, si mandarono lettere contenenti parole di pace e di fedeltà, 9:31 per fissar bene quei giorni di Purim nelle loro date precise, come li avevano ordinati il Giudeo Mardocheo e la regina Ester, e come essi stessi li avevano stabiliti per sé e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e dei loro lamenti. 9:32 Così l'ordine di Ester confermò l'istituzione dei Purim, e ciò fu scritto in un libro.

Ester 3:8 E Aman disse al re Assuero: «C'è un popolo separato e disperso fra i popoli di tutte le provincie del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo, e che non osserva le leggi del re; non è quindi interesse del re tollerarlo. 3:9 Se il re è d'accordo, si faccia un decreto per distruggerlo e io metterò diecimila talenti d'argento nelle mani dei funzionari del re, perché siano portati nel tesoro reale». 3:10 Allora il re si tolse di mano l'anello con il sigillo, e lo diede ad Aman l'Agaghita figlio di Ammedata, e nemico dei Giudei. 3:11 Il re disse ad Aman: «Tieni pure il denaro e fa' di quel popolo quello che vuoi». 3:12 Il tredicesimo giorno del primo mese furono chiamati i segretari del re, che scrissero, seguendo in tutto gli ordini di Aman, ai satrapi del re, ai governatori di ogni provincia e ai capi di ogni popolo, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere e a ogni popolo nella sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato con il sigillo reale. 3:13 Furono mandate delle lettere per mezzo di corrieri in tutte le provincie del re perché si distruggessero, si uccidessero, si sterminassero tutti i Giudei, giovani e vecchi, bambini e donne, in un medesimo giorno, il tredici del dodicesimo mese, cioè il mese di Adar, e si abbandonassero al saccheggio i loro beni. 3:14 Queste lettere contenevano una copia del decreto che doveva essere pubblicato in ogni provincia e invitavano tutti i popoli a tenersi pronti per quel giorno. 3:15 I corrieri partirono in tutta fretta per ordine del re, e il decreto fu promulgato nella residenza reale di Susa; il re e Aman se ne stavano seduti a bere, ma la città di Susa era costernata.

Ester 4:14 Infatti se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?» 4:15 Allora Ester ordinò che si rispondesse a Mardocheo: 4:16 «Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!» Ester 7:3 Allora la regina Ester rispose: «Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, o re, e se così piace al re, la mia richiesta è che mi sia donata la vita; e il mio desiderio, che mi sia donato il mio popolo. 7:4 Perché io e il mio popolo siamo stati venduti per essere distrutti, uccisi, sterminati. Se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, non avrei parlato; ma il nostro avversario non potrebbe riparare al danno fatto al re con la nostra morte». 7:5 Il re Assuero prese a dire alla regina Ester: «Chi è, e dov'è colui che ha tanta presunzione da far questo?» 7:6 Ester rispose: «L'avversario, il nemico, è quel malvagio di Aman». Allora Aman fu colto da terrore in presenza del re e della regina. Ester 8:3 Poi Ester parlò di nuovo al re, si gettò ai suoi piedi, e lo supplicò con le lacrime agli occhi d'impedire gli effetti della malvagità di Aman, l'Agaghita, e delle trame da lui ordite contro i Giudei. 8:4 Allora il re stese lo scettro d'oro verso Ester; ed Ester si alzò, rimase in piedi davanti al re, 8:5 e disse: «Se così piace al re, se io ho trovato grazia agli occhi suoi, se la cosa gli pare giusta e se io gli sono gradita, si scriva per revocare le lettere scritte da Aman, figlio di Ammedata, l'Agaghita, con il perfido proposito di far perire i Giudei che sono in tutte le provincie del re. 8:6 Perché come potrei io reggere nel vedere la calamità che colpirebbe il mio popolo? Come potrei reggere nel vedere la distruzione della mia stirpe?» Ester 4:15 Allora Ester ordinò che si rispondesse a Mardocheo: 4:16 «Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!»

Ester 2:21 In quei giorni, mentre Mardocheo stava seduto alla porta del re, Bigtan e Teres, due eunuchi del re, di quelli che stavano di guardia all'ingresso, irritatisi contro il re Assuero, cercarono di attentare alla sua vita. 2:22 Mardocheo scoprì la cosa, e ne informò la regina Ester, che a sua volta ne parlò al re in nome di Mardocheo. 2:23 Dopo che furono svolte indagini e verificato il fatto, i due eunuchi furono impiccati a una forca; e il fatto fu registrato nel libro delle Cronache, in presenza del re. Ester 4:6 Atac si recò da Mardocheo sulla piazza della città, davanti alla porta del re. 4:7 Mardocheo gli narrò tutto quello che gli era avvenuto e gli indicò la somma di denaro che Aman aveva promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei; 4:8 gli diede anche una copia del testo del decreto che era stato promulgato a Susa per il loro sterminio, affinché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto, e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo popolo. 4:9 Atac tornò da Ester e le riferì le parole di Mardocheo. Ester 4:13 E Mardocheo fece dare a Ester questa risposta: «Non metterti in mente che tu sola scamperai fra tutti i Giudei perché sei nella casa del re. 4:14 Infatti se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?»

Ester 7:9 Carbona, uno degli eunuchi, disse in presenza del re: «Ecco, è perfino rizzata in casa di Aman, la forca alta cinquanta cubiti che Aman ha fatto preparare per Mardocheo, il quale aveva parlato per il bene del re». E il re disse: «Impiccateci lui!» 7:10 Così Aman fu impiccato alla forca che egli aveva preparata per Mardocheo, e l'ira del re si calmò. Ester 9:5 I Giudei dunque colpirono tutti i loro nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei loro nemici quello che vollero. 9:6 Nella residenza reale di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini, 9:7 misero a morte Parsandata, Dalfon, Aspata, 9:8 Porata, Adalia, Aridata, 9:9 Parmasta, Arisai, Aridai, e Vaizata, 9:10 i dieci figli di Aman, figlio di Ammedata, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio. 9:11 Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella residenza reale di Susa fu portato a conoscenza del re. 9:12 Il re disse alla regina Ester: «Nella residenza reale di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e i dieci figli di Aman; che avranno mai fatto nelle altre provincie del re? Che cosa chiedi ancora? Ti sarà dato. Che altro desideri? L'avrai». 9:13 Allora Ester disse: «Se così piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello che era stato decretato per oggi; e siano appesi alla forca i dieci figli di Aman». 9:14 E il re ordinò che così fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa, e i dieci figli di Aman furono impiccati. 9:15 I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordicesimo giorno del mese di Adar e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio.

Etanim o Tishri: 7° mese: dalla seconda metà settembre alla prima metà ottobre

Con il cotone è la fine della raccolta agricola. Si iniziano le prime arature. Feste: il primo giorno del mese è il capodanno civile ebraico. Il 10 di Tishri festa dell’Espiazione, unico giorno in cui il sommo Sacerdote accede al luogo Santissimo del Tempio (Le 16:1-141â–º15-282. Il decimo giorno si attua un digiuno di penitenza [umiliarsi] (Lev 23:27-313). Dal 15 al 21 festa delle Capanne o del raccolto (Le 23:39-434). Il 24 si celebra un giorno solenne di digiuno e confessione dei peccati (Ne 9:1-35). Eventi: il 17 l’arca si arena sull’Ararat (Ge 8:1-56). Morte del profeta Anania (Gr 28:15-177).

Levitico 16:1 Il SIGNORE parlò a Mosè dopo la morte dei due figli d'Aaronne, i quali morirono quando si presentarono davanti al SIGNORE. 16:2 Il SIGNORE disse a Mosè: «Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualsiasi tempo nel santuario, di là dalla cortina, davanti al propiziatorio che è sull'arca, affinché non muoia; poiché io apparirò nella nuvola sul propiziatorio. 16:3Aaronne entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un toro per un sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto.16:4 Indosserà la tunica sacra di lino, indosserà sotto la tunica i calzoni di lino; si metterà la cintura di lino, e si coprirà il capo con il turbante di lino. Questi sono i paramenti sacri; egli li indosserà dopo essersi lavato il corpo nell'acqua. 16:5 Dalla comunità dei figli d'Israele prenderà due capri per un sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto. 16:6 Aaronne offrirà il suo toro del sacrificio per il peccato e farà l'espiazione per sé e per la sua casa. 16:7 Poi prenderà i due capri e li presenterà davanti al SIGNORE all'ingresso della tenda di convegno. 16:8 Aaronne tirerà a sorte per vedere quale dei due debba essere del SIGNORE e quale di Azazel. 16:9 Poi Aaronne farà avvicinare il capro che è toccato in sorte al SIGNORE, e l'offrirà come sacrificio per il peccato; 16:10ma il capro che è toccato in sorte ad Azazel sarà messo vivo davanti al SIGNORE, perché serva a fare l'espiazione per mandarlo poi ad Azazel nel deserto. 16:11 Aaronne offrirà dunque il suo toro del sacrificio espiatorio e farà l'espiazione per sé e per la sua casa. Sgozzerà il toro del sacrificio per il peccato per sé. 16:12 Poi prenderà un turibolo pieno di carboni accesi, tolti dall'altare davanti al SIGNORE, e due manciate di incenso aromatico polverizzato; e porterà ogni cosa di là dalla cortina. 16:13 Metterà l'incenso sul fuoco davanti al SIGNORE, affinché la nuvola dell'incenso copra il propiziatorio che è sulla testimonianza e non morirà. 16:14 Poi prenderà del sangue del toro, aspergerà col dito il propiziatorio verso oriente, e farà sette aspersioni del sangue col dito, davanti al propiziatorio.

16:15 Poi sgozzerà il capro del sacrificio per il peccato, che è per il popolo, e ne porterà il sangue di là dalla cortina; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del toro: ne farà l'aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio.16:16 Così farà l'espiazione per il santuario, a causa delle impurità dei figli d'Israele, delle loro trasgressioni e di tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda di convegno che è tra di loro, in mezzo alle loro impurità. 16:17 Nella tenda di convegno, quando egli entrerà nel santuario per farvi l'espiazione, non ci sarà nessuno, finché egli non sia uscito e non abbia fatto l'espiazione per sé, per la sua casa e per tutta la comunità d'Israele. 6:18 Egli uscirà verso l'altare che è davanti al SIGNORE e farà l'espiazione per esso; prenderà del sangue del toro e del sangue del capro, e lo metterà sui corni dell'altare da ogni lato. 16:19 Farà sette aspersioni del sangue, con il dito, sull'altare; così lo purificherà e lo santificherà a causa delle impurità dei figli d'Israele. 16:20 «Quando avrà finito di fare l'espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l'altare, farà avvicinare il capro vivo. 16:21 Aaronne poserà tutte e due le mani sul capo del capro vivo, confesserà su di lui tutte le iniquità dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo che ha questo incarico, lo manderà via nel deserto. 16:22 Quel capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in una regione solitaria; esso sarà lasciato andare nel deserto. 16:23 Poi Aaronne entrerà nella tenda di convegno, si spoglierà delle vesti di lino che aveva indossate per entrare nel santuario e le deporrà lì. 16:24 Si laverà il corpo con acqua in un luogo santo, indosserà i paramenti, uscirà a offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo e farà l'espiazione per sé e per il popolo. 16:25 Farà bruciare sull'altare il grasso del sacrificio per il peccato. 16:26 L'uomo che avrà lasciato andare il capro destinato ad Azazel si laverà le vesti, laverà il suo corpo con e dopo questo rientrerà nell'accampamento. 16:27 Si porterà fuori dall'accampamento il toro del sacrificio per il peccato e il capro del sacrificio espiatorio, il cui sangue sarà stato portato nel santuario per farvi l'espiazione; e se ne bruceranno le pelli, la carne e gli escrementi. 16:28 Poi colui che li avrà bruciati si laverà le vesti e laverà il suo corpo con acqua; dopo questo, rientrerà nell'accampamento.

Levitico 23:27 «Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno delle espiazioni; avrete una santa convocazione, vi umilierete e offrirete al SIGNORE dei sacrifici consumati dal fuoco. 23:28 In quel giorno non farete nessun lavoro; poiché è un giorno di espiazione, destinato a fare espiazione per voi davanti al SIGNORE, che è il vostro Dio. 23:29 Poiché, ogni persona che non si umilierà in quel giorno, sarà tolta via dalla sua gente. 23:30 Ogni persona che farà in quel giorno un lavoro qualsiasi, io la distruggerò dal mezzo del suo popolo. 23:31 Non farete nessun lavoro. È una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

Levitico 23:39 Il quindicesimo giorno del settimo mese, quando avrete raccolto i frutti della terra, celebrerete una festa al SIGNORE, per sette giorni; il primo giorno sarà di completo riposo e l'ottavo di completo riposo. 23:40 Il primo giorno coglierete dagli alberi dei frutti di bell'aspetto, dei rami di palma, rami di mortella e rami di salici di torrente, e vi rallegrerete davanti al SIGNORE Dio vostro, per sette giorni. 23:41 Celebrerete questa festa in onore del SIGNORE per sette giorni, ogni anno. È una legge perenne, di generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese. 23:42 Abiterete in capanne per sette giorni; tutti quelli che saranno nativi d'Israele abiteranno in capanne, 23:43 affinché i vostri discendenti sappiano che io feci abitare in capanne i figli d'Israele, quando li feci uscire dal paese d'Egitto. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio"».

Neemia 9:1 Il ventiquattresimo giorno dello stesso mese, i figli di Israele si radunarono, vestiti di sacco e coperti di polvere, per celebrare un digiuno. 9:2 Quelli che appartenevano alla discendenza d'Israele si separarono da tutti gli stranieri, si presentarono davanti a Dio, e confessarono i loro peccati e le iniquità dei loro padri. 9:3 Si alzarono in piedi nel posto dove si trovavano, e ascoltarono la lettura del libro della legge del SIGNORE loro Dio, per un quarto della giornata; e per un altro quarto essi fecero la confessione dei peccati, e si prostrarono davanti al SIGNORE loro Dio.

Genesi 8:1 Poi Dio si ricordò di Noè, di tutti gli animali e di tutto il bestiame che era con lui nell'arca; e Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si calmarono; 8:2 le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse, e cessò la pioggia dal cielo; 8:3 le acque andarono via via ritirandosi di sulla terra, e alla fine di centocinquanta giorni cominciarono a diminuire. 8:4 Nel settimo mese, il diciassettesimo giorno del mese, l'arca si fermò sulle montagne dell'Ararat. 8:5 Le acque andarono diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti.

Geremia 28:15 Il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! Il SIGNORE non ti ha mandato e tu hai spinto questo popolo a confidare nella menzogna. 28:16 Perciò, così parla il SIGNORE: "Ecco, io ti caccio dalla faccia della terra; quest'anno morirai, perché hai parlato di ribellione contro il SIGNORE"». 28:17 Il profeta Anania morì quello stesso anno, nel settimo mese.

Eternità (dal latino aeternitate(m) da aeternus - eterno)

Nonostante questo termine conservi una certa nebulosità, è la miglior rappresentazione della relazione che nasce tra Dio e il tempo e che si traduce in un’unica declinazione: “Dio è!” (Es 3:141). Indica non un periodo di tempo lunghissimo bensì l’assenza della dimensione temporale, pertanto senza inizio né fine. Contrariamente la vita dell’uomo è tiranneggiata dal tempo (Ec 3:1-82), ma anche la sua sorte ultima, “sarà …!”, non tanto nel dilungamento quanto nella sostanza del suo destino (Gv 5:28-293).

Esodo 3:14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi"».

Ecclesiaste 3:1 Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: 3:2 un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato; 3:3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un tempo per costruire; 3:4 un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare; 3:5 un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle; un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; 3:6 un tempo per cercare e un tempo per perdere; un tempo per conservare e un tempo per buttar via; 3:7 un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un tempo per parlare; 3:8 un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

Giovanni 5:28 Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; 5:29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.

Eternità di Dio

Dio è eterno (Is 40:281) e ciò significa che non ha avuto principio e non avrà mai fine, quindi trascende il tempo (Sl 90:22). Anche se nelle Scritture Dio si esprime in maniera temporale (in forme verbali al passato, presente e futuro) per rendere più comprensibile la Sua parola, Egli è sempre l’“IO SONO*” (Es 3:143), l’Eccelso (Is 57:154) il Dio e Re in eterno (Gr 10:105), il Vivente (Ro 14:116), il rifugio sicuro e duraturo (De 33:277).

Isaia 40:28 Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile.

Salmi 90:2 Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio.

Esodo 3:14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi"».

Isaia 57:15 Infatti così parla Colui che è l'Alto, l'eccelso, che abita l'eternità, e che si chiama il Santo. «Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi.

Geremia 10:10 Ma il SIGNORE è il vero Dio, egli è il Dio vivente, e il re eterno; per la sua ira trema la terra, e le nazioni non possono resistere davanti al suo sdegno.

-Romani 14:11 … infatti sta scritto: «Come è vero che vivo», dice il Signore, «ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio».

Deuteronomio 33:27 Il Dio eterno è il tuo rifugio; e sotto di te stanno le braccia eterne. Egli scaccia davanti a te il nemico e ti dice: "Distruggi!"

Etica (dal greco êthikê - relativo al carattere)

L’etica è l’insieme di tutte le norme che regolano il comportamento pubblico e privato che, volontariamente, un singolo o un gruppo decidono di seguire per creare uno status morale capace di definire e armonizzare una convivenza comune. Riferita alla Bibbia, massima autorità in materia (2 Ti 3:16-17; 2 Pt 1:20-21; Eb 4:12-131), testimonia di una vita vissuta sulla base di ciò che si crede (Lc 21:12-13; 1 Gv 5:10:12; Tt 2:6-82).

2Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 3:17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. 2 Pietro 1:20 Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; 1:21 infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo. Ebrei 4:12 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. 4:13 E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto.

Luca 21:12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe, e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 21:13 Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza. 1Giovanni 5:10 Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo fa bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha resa al proprio Figlio. 5:11\ E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo. 5:12 Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. Tito 2:6 Esorta ugualmente i giovani a essere saggi, 2:7 presentando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell'insegnamento integrità, dignità, 2:8 linguaggio sano, irreprensibile, perché l'avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire contro di noi.

Etica cristiana (dal greco ethike – etica)

Sono i principi morali esposti non in un unico versetto della Bibbia ma nel suo insieme, che dovrebbero regolare la condotta, le scelte e la moralità del credente in Gesù, nel quale trova la sua principale ispirazione. Non è una serie di leggi e regolamenti che potrebbero riportare al legalismo* (senza compassione) e neppure la libertà di fare quello che piace (libertini*): si attua, per grazia, con il duplice comandamento “Ama Dio e ama tuo prossimo”.

Etica del nuovo testamento specie per il credente

Filosoficamente parlando l’etica si occupa del comportamento umano in ogni campo, al fine di regolamentare verso il bene. Per l’etica del N.T. possiamo dire che i frutti rispecchiano la natura dell’albero (Mt 12:331) , infatti, l’etica cristiana del credente è il riscontro alla grazia ricevuta (Tt 2:11-142). Avendo la certezza che la Scrittura espone la volontà di Dio (Co 1:9-113) , possiamo focalizzarla nel grande comandamento: amore per Dio e per il prossimo (Lc 10:27; Mc 12:31; Ro 13:9-104), cui unire il perdono a dimostrazione pratica dell’amore (Mc 11:25-26; Mt 18:21-22; Sl 7:4-55). Adempiendo questo, soddisfiamo la misericordia (Co 3:12-13)6, il servizio (Ga 5:13-147), la sincerità della generosità (2 Co 8:7-88) e ogni altra virtù ma, soprattutto, con l’aiuto dello Spirito Santo, la preghiera d’intercessione per ogni situazione (Ro 8:26-279). Il credente, quindi, deve essere un operatore di pace (Ro 12:17-1810) e di devozione (Eb 7:2511) senza mai stancarsi (2 Te 3:1312). Tutto questo perché? Perché a quanti l'hanno ricevuto, Egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio (Gv 1:12-1313).

Matteo 12:33 O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l'albero.

Tito 2:11 Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, 2:12 e ci insegna a rinunziare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. 2:14 Egli ha dato sé stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone.

Colossesi 1:9 Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi e di domandare che siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale, 1:10 perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; 1:11 fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti;

Luca 10:27 Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso». Marco 12:31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». Romani 13:9 Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». 13:10 L'amore non fa nessun male al prossimo; l'amore quindi è l'adempimento della legge.

Marco 11:25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli vi perdoni le vostre colpe. 11:26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]» Matteo 18:21 Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 18:22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Salmi 7:4 se ho reso male per bene a chi viveva in pace con me (io che ho lasciato andar libero colui che mi era nemico senza ragione) 7:5 il mio nemico perseguiti pure la mia anima e la raggiunga, calpesti al suolo la mia vita e getti pure la mia gloria nella polvere.

Colossesi 3:12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 3:13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.

Galati 5:13 Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni agli altri; 5:14 poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».

2Corinzi 8:7 Ma siccome abbondate in ogni cosa, in fede, in parola, in conoscenza, in ogni zelo e nell'amore che avete per noi, vedete di abbondare anche in quest'opera di grazia. 8:8 Non lo dico per darvi un ordine, ma per mettere alla prova, con l'esempio dell'altrui premura, anche la sincerità del vostro amore.

Romani 8:26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; 8:27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.

Romani 12:17 Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 12:18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.

Ebrei 7:25 Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro.

2Tessalonicesi 3:13 QuanGiovanni 1:12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome; 1:13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.to a voi, fratelli, non vi stancate di fare il bene.

Etnarca (dal greco ethnarkches comp. di ethnos - popolo e arkes da archein essere a capo)

Titolo nobiliare (Mt 2:20-231) inferiore a quello di re (Erode il grande, restauratore del tempio di Gerusalemme Mt 24:1-2; Mc 13:1-22), ma superiore a quello di tetrarca (Mt 14:1-2; Lc 3:13).

Matteo 2:20 «Àlzati, prendi il bambino e sua madre, e va' nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che cercavano di uccidere il bambino». 2:21 Egli, alzatosi, prese il bambino e sua madre, e rientrò nel paese d'Israele. 2:22 Ma, udito che in Giudea regnava Archelao al posto di Erode, suo padre, ebbe paura di andare là; e, avvertito in sogno, si ritirò nella regione della Galilea, 2:23 e venne ad abitare in una città detta Nazaret, affinché si adempisse quello che era stato detto dai profeti, che egli sarebbe stato chiamato Nazareno.

Matteo 24:1 Mentre Gesù usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del tempio. 24:2 Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata». Marco 13:1 Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che edifici!» 13:2Gesù gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata».

Matteo 14:1 In quel tempo Erode il tetrarca udì la fama di Gesù, 14:2 e disse ai suoi servitori: «Costui è Giovanni il battista! Egli è risuscitato dai morti; perciò agiscono in lui le potenze miracolose». Luca 3:1 Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, quando Ponzio Pilato era governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell'Abilene,

Eucaristia    vedi: Cena del Signore  



 
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