Dizionario Biblico
Nel timore che l’uomo, dopo aver steso la sua mano sull’albero della conoscenza del bene e del male (Ge 3:61), si appropriasse anche di questo frutto (Ge 3:22-232), cacciò la Sua creatura dal giardino dell’Eden e vi pose dei cherubini a guardia delle sue porte (Ge 3:243). È menzionato due volte nella Bibbia: come proibizione in apertura (Ge 2:9; 3:22-244), come adempimento, in chiusura (Ap 2:75), nella nuova Gerusalemme (Ap 22:26), in cui sarà fonte di guarigione e vita eterna.
Genesi 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
Genesi 3:22 Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre». 3:23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto.
Genesi 3:24 Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.
Genesi 2:9 Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. Genesi 3:22 Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre». 3:23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. 3:24 Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.
Apocalisse 2:7 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel paradiso di Dio.
Apocalisse 22:2 In mezzo alla piazza della città e sulle due rive del fiume stava l'albero della vita. Esso dà dodici raccolti all'anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni.
Prima e ultima lettera dell’alfabeto greco. Nell’A.T. tali lettere identificano con chiarezza il Signore Iddio, Re d’Israele (Is 41:4; 44:6; 48:121), mentre nel N.T., troviamo che designano Cristo come “il primo e l’ultimo”, “colui che è e che verrà”, nel Quale ogni cosa è compiuta e che ogni sete spegnerà (Ap 1:8; 21:6; 22:132)
Isaia 41:4 Chi ha operato, chi ha fatto questo? Colui che fin dal principio ha chiamato le generazioni alla vita. Io, il SIGNORE, sono il primo; io sarò con gli ultimi». Isaia 44:6 «Così parla il SIGNORE, re d'Israele e suo salvatore, il SIGNORE degli eserciti: Io sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio. Isaia 48:12 Ascoltami, Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Io sono; io sono il primo e sono pure l'ultimo.
Apocalisse 1:8 «Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente». Apocalisse 21:6 «Ogni cosa è compiuta. Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita. Apocalisse 22:13 Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine.
Iprofeti annunciarono un nuovo patto che Dio avrebbe stretto con il Suo popolo (Gr 31:31-34)1[) in sostituzione di quello stretto con Mosè malamente infranto. L’adesione a questa nuova alleanza non sarebbe stata un peso imposto, bensì, ciascuno vi avrebbe aderito in piena libertà. A renderlo attivo sarebbe stato lo Spirito Santo (At 2:32-33; 2 Co 3:6-92) che, fondandolo sulla fede (Ga 4:21-313) ne avrebbe dato libera disposizione a chiunque (Mt 28:19-204).Cristo, oltre che mediatore sarebbe stato anche il garante (Eb 10:15-175). Grazie a Dio così fu! Amen!
[i] Geremia 31:31 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda; 31:32 non come il patto che feci con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese d'Egitto: patto che essi violarono, sebbene io fossi loro signore», dice il SIGNORE; 31:33 «ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. 31:34 Nessuno istruirà più il suo compagno o il proprio fratello, dicendo: "Conoscete il SIGNORE!" poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande», dice il SIGNORE. «Poiché io perdonerò la loro iniquità, non mi ricorderò del loro peccato».
[ii] Atti 2:32 Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni. 2:33 Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite. 2Corinzi 3:6 Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica. 3:7 Or se il ministero della morte, scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, al punto che i figli d'Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui, 3:8 quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? 3:9 Se, infatti, il ministero della condanna fu glorioso, molto più abbonda in gloria il ministero della giustizia.
[iii] Galati 4:21 Ditemi, voi che volete essere sotto la legge, non prestate ascolto alla legge? 4:22 Infatti sta scritto che Abraamo ebbe due figli: uno dalla schiava e uno dalla donna libera; 4:23 ma quello della schiava nacque secondo la carne, mentre quello della libera nacque in virtù della promessa. 4:24 Queste cose hanno un senso allegorico; poiché queste donne sono due patti; uno, del monte Sinai, genera per la schiavitù, ed è Agar. 4:25 Infatti Agar è il monte Sinai in Arabia e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente, che è schiava con i suoi figli. 4:26 Ma la Gerusalemme di lassù è libera, ed è nostra madre. 4:27 Infatti sta scritto: «Rallègrati, sterile, che non partorivi! Prorompi in grida, tu che non avevi provato le doglie del parto! Poiché i figli dell'abbandonata saranno più numerosi di quelli di colei che aveva marito». 4:28 Ora, fratelli, come Isacco, voi siete figli della promessa. 4:29 E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello che era nato secondo lo Spirito, così succede anche ora. 4:30 Ma che dice la Scrittura? Caccia via la schiava e suo figlio; perché il figlio della schiava non sarà erede con il figlio della donna libera. 4:31 Perciò, fratelli, noi non siamo figli della schiava, ma della donna libera.
[iv] Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 28:20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente».
[v] Ebrei 10:15 Anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto: 10:16 «Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore, metterò le mie leggi nei loro cuori me le scriverò nelle loro menti», egli aggiunge: 10:17 «Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità».
L’allegoria è una rappresentazione figurativa che ha un significato diverso o aggiuntivo, dal significato letterale, per cui possiamo considerare le parabole come delle brevi allegorie che contengono insegnamenti morali. Un’allegoria può rivestire due significati: uno immediato e storico ossia ciò che è raffigurato dalle parole, l’altro, invece, contiene un significato “nascosto” tra le parole. In (Ga 4:241) l’apostolo Paolo illustra la schiavitù e la libertà parlando “allegoricamente” di Agar e Sara.
Galati 4:24 Queste cose hanno un senso allegorico; poiché queste donne sono due patti; uno, del monte Sinai, genera per la schiavitù, ed è Agar.
È un invito a innalzare un’espressione corale di giubilo e di lode a Dio, forza vitale oltre che del singolo, dell’intera comunità.È, infatti un’espressione di gioia profonda cui tutti sono chiamati per riconoscere d’essere innanzi alla santità e potenza dell’unico, solo Dio, Creatore e Signore di ogni cosa. Tale espressione, tipica dei salmi, vi appare 22 volte (Sl 104:35; 105:45; 106:1, 48; 111:1; 112:1; 113:1, 9; 115:18; 116:19; 117:2; 135:1, 21; 146:1, 10; 147:20; 148:1, 14; 149:1, 9; 150:1, 61). È altresì presente, per 4 volte, in (Apocalisse :119, 3, 4, 62).
Salmi 104:35 Spariscano i peccatori dalla terra e gli empi non siano più! Anima mia, benedici il SIGNORE. Alleluia. Salmi 105:45 perché osservassero i suoi statuti e ubbidissero alle sue leggi. Alleluia. Salmi 106:1 Alleluia! Celebrate il SIGNORE, perch'egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno. Salmi 106:48 Benedetto sia il SIGNORE, il Dio d'Israele, d'eternità in eternità! E tutto il popolo dica: «Amen!» Alleluia. Salmi 111:1 Alleluia. Io celebrerò il SIGNORE con tutto il cuore nel convegno dei giusti e nell'assemblea. Salmi 112:1. Alleluia. Beato l'uomo che teme il SIGNORE e trova grande gioia nei suoi comandamenti. Salmi 113:1 Alleluia. Lodate, o servi del SIGNORE, lodate il nome del SIGNORE. Salmi 113:9 Fa abitare la sterile in famiglia, quale madre felice tra i suoi figli. Alleluia. Salmi 115:18 Ma noi benediremo il SIGNORE, ora e sempre. Alleluia. Salmi 116:19 Nei cortili della casa del SIGNORE, in mezzo a te, o Gerusalemme. Alleluia. Salmi 117:2 Poiché la sua bontà verso di noi è grande, e la fedeltà del SIGNORE dura per sempre. Alleluia. Salmi 135:1 Alleluia. Lodate il nome del SIGNORE. Lodatelo, servi del SIGNORE. Salmi 135:21 Sia benedetto da Sion il SIGNORE, che abita in Gerusalemme! Alleluia. Salmi 146:1 Alleluia. Anima mia, loda il SIGNORE. Salmi 146:10 Il SIGNORE regna per sempre; il tuo Dio, o Sion, regna per ogni età. Alleluia. Salmi 147:20 Egli non ha agito così con tutte le nazioni; e i suoi decreti esse non li conoscono. Alleluia. Salmi 148:1 Alleluia. Lodate il SIGNORE dai cieli; lodatelo nei luoghi altissimi. Salmi 148:14 Egli ha ridato forza al suo popolo, è motivo di lode per tutti i suoi fedeli, per i figli d'Israele, il popolo che gli sta vicino. Alleluia. Salmi 149:1 Alleluia. Cantate al SIGNORE un cantico nuovo, cantate la sua lode nell'assemblea dei fedeli. Salmi 149:9 Per eseguir su di loro il giudizio scritto. Questo è l'onore riservato a tutti i suoi fedeli. Alleluia. Salmi 150:1 Alleluia. Lodate Dio nel suo santuario, lodatelo nella distesa dove risplende la sua potenza. Salmi 150:6 Ogni creatura che respira, lodi il SIGNORE. Alleluia.
Apocalisse 19:1 Dopo queste cose, udii nel cielo una gran voce come di una folla immensa, che diceva: «Alleluia! La salvezza, la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio. Apocalisse 19:3 E dissero una seconda volta: «Alleluia! Il suo fumo sale per i secoli dei secoli». Apocalisse 19:4 Allora i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si prostrarono, adorarono Dio che siede sul trono, e dissero: «Amen! Alleluia!» Apocalisse 19:6 Poi udii come la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: «Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha stabilito il suo regno.
L'aloe è una pianta succulenta (ricca di tessuti acquiferi) perenne della famiglia delle liliacee, dal fusto assai corto e foglie lunghe e carnose. Produce fiori scarlatti e gialli riuniti in pannocchie disposti su un fusto piuttosto alto. Ama particolarmente il sole ed è originaria dell'Africa. Solitamente è coltivata per ornamento o per l'estrazione del suo succo amaro impiegato nella cosmesi e nella medicina popolare come forte lassativo. La Bibbia lo cita assieme alla mirra, alla cassia e al cinnamomo per profumare, con il suo penetrante odore, la biancheria e il letto (Sl 45:8; Pr 7:171). L'aloe, inoltre, faceva parte della mistura usata da Nicodemo per l'unzione e sepoltura del corpo di Gesù (Gv 19:39-402).
Salmi 45:8 Le tue vesti sanno di mirra, d'aloe, di cassia; dai palazzi d'avorio la musica degli strumenti ti rallegra. Proverbi 7:17 l'ho profumato di mirra, di aloe e di cinnamomo.
Giovanni 19:39 Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch'egli, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. 40 Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, com'è usanza di seppellire presso i Giudei.
Gli Alogi, sorti in Asia Minore intorno al 170 d.C., furono un movimento religioso eretico che negava la dimostrazione concreta dello Spirito Santo e rifiutavano gli scritti di Giovanni proprio perché in essi ne prediceva l’arrivo e li attribuivano al filosofo gnostico siriano Cerinto. A darcene fugace notizia è il vescovo romano Ireneo di Lione (130 – 202 d.C.) nella sua opera “Adversus Haereses”. Anche lo scrittore e teologo romano Ippolito di Roma (170 – 235 d.C.) contrastò tale dottrina nella sua opera “In difesa del vangelo di Giovanni e dell’Apocalisse”.
Semplice costruzione rialzata, generalment in pietra non intagliata (Es 20:251) o in terra, su cui era arso l’incenso o il sacrificio dedicato a Yahweh. Erigerlo, come forma di ringraziamento o di adorazione, era una pratica molto comune al tempo dei patriarchi (Ge 8:20; 12:7; 22:9; 35:7; Es 17:15; 24:42), altre volte, invece, era richiesto espressamente da Dio (Ge 35:1; Es 20:243). Chi temeva per la propria vita, accostandosi all’altare trovava protezione (1 Re 1:50-514) negata, però, a chi si era macchiato d’omicidio (Es 21:145). Per il credente, Cristo è il vero altare, ossia il punto d’incontro fra Dio e l’uomo!
Genesi 8:20 Noè costruì un altare al SIGNORE; prese animali puri di ogni specie e uccelli puri di ogni specie e offrì olocausti sull'altare. Genesi 12:7 Il SIGNORE apparve ad Abramo e disse: «Io darò questo paese alla tua discendenza». Lì Abramo costruì un altare al SIGNORE che gli era apparso. Genesi 22:9 Giunsero al luogo che Dio gli aveva detto. Abraamo costruì l'altare e vi accomodò la legna; legò Isacco suo figlio, e lo mise sull'altare, sopra la legna. Genesi 35:7 Lì costruì un altare e chiamò quel luogo El-Betel, perché Dio gli era apparso lì, quando egli fuggiva davanti a suo fratello. Esodo 17:15 Allora Mosè costruì un altare che chiamò «il SIGNORE è la mia bandiera»; e disse: Esodo 24:4 Mosè scrisse tutte le parole del SIGNORE. Poi si alzò la mattina presto e costruì ai piedi del monte un altare e dodici pietre per le dodici tribù d'Israele.
Genesi 35:1 Dio disse a Giacobbe: «Àlzati, va' ad abitare a Betel; là farai un altare al Dio che ti apparve quando fuggivi davanti a tuo fratello Esaù». Esodo 20:24 Fammi un altare di terra; e su questo offri i tuoi olocausti, i tuoi sacrifici di ringraziamento, le tue pecore e i tuoi buoi; in qualunque luogo, nel quale farò ricordare il mio nome, io verrò da te e ti benedirò.
1Re 1:50 Adonia, che aveva paura di Salomone, si alzò e andò ad aggrapparsi ai corni dell'altare. 1:51 Vennero a dire a Salomone: «Adonia ha paura del re Salomone, e si è aggrappato ai corni dell'altare, dicendo: "Il re Salomone mi giuri oggi che non farà morire di spada il suo servo"».
Esodo 21:14 Se qualcuno insidia e uccide il suo prossimo con premeditazione, tu lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire.
Gli Amalechiti erano i discendenti di Amalek (Ge 36:12-161), figlio di Timna ed Elifaz (1 Cr 1:362), primogenito di Esaù. La Bibbia parla di loro già ai tempi di Abramo (Ge 14:73), 2° millennio a.C. Come nomadi, si stabilirono, pare, nella regione di Hijaz nella parte nord occidentale della Penisola Araba intorno al XVI sec. a.C. ca. divenendo molto potenti (Nu 24:204). Intorno alla metà del XIII sec. a.C. si scontrarono con i gli Ebrei fuoriusciti dall’Egitto (De 25:17-185) innescando, nel tempo, una serie di guerre con alterne fortune (Es 17:8-18; Nu 14:43-456) fino a essere, per ordine di Dio, in cui assolutamente non credevano, (1 Sa 13:2-37), completamente annientati dal re Saul (1 Sa 15:31-338).
Genesi 36:12 Timna era la concubina di Elifaz, figlio di Esaù; ella partorì Amalec a Elifaz. Questi furono i figli di Ada, moglie di Esaù. 36:13 Questi furono i figli di Reuel: Naat e Zerac, Samma e Mizza. Questi furono i figli di Basmat, moglie di Esaù. 36:14 Questi furono i figli di Oolibama, figlia di Ana, figlia di Sibeon, moglie di Esaù; ella partorì a Esaù: Ieus, Ialam e Cora. 36:15 Questi sono i capi dei figli di Esaù: figli di Elifaz, primogenito di Esaù: il capo Teman, il capo Omar, il capo Sefo, il capo Chenaz, 36:16 il capo Cora, il capo Gatam, il capo Amalec; questi sono i capi discesi da Elifaz, nel paese di Edom, e sono i figli di Ada.
1Cronache 1:36 I figli di Elifaz furono: Teman, Omar, Sefi, Gatam, Chenaz, Timna e Amalec
Genesi 14:7 Poi tornarono indietro e vennero a En-Mispat, cioè Cades, e sconfissero gli Amalechiti su tutto il loro territorio, e così pure gli Amorei che abitavano ad Asason-Tamar.
Numeri 24:20 Poi Balaam vide Amalec e pronunciò il suo oracolo, e disse: «Amalec è la prima delle nazioni, ma il suo avvenire va in rovina».
Deuteronomio 25:17 Ricòrdati di quel che ti fece Amalec, durante il viaggio, quando uscisti dall'Egitto. 25:18 Egli ti attaccò per via, piombando da dietro su tutti i deboli che camminavano per ultimi, quando eri già stanco e sfinito e non ebbe alcun timore di Dio.
Esodo 17:8 Allora venne Amalec per combattere contro Israele a Refidim. 17:9 E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano». 17:10 Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle. 17:11 E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec. 17:12 Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l'altro dall'altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. 17:13 E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada. 17:14 Il SIGNORE disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa' sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec». 17:15 Allora Mosè costruì un altare che chiamò «il SIGNORE è la mia bandiera»; e disse: 17:16 «Una mano s'è alzata contro il trono del SIGNORE, perciò il SIGNORE farà guerra ad Amalec di generazione in generazione». Nu 14:43 Poiché là, di fronte a voi, stanno gli Amalechiti e i Cananei, e voi cadrete per la spada; poiché vi siete sviati dal SIGNORE, il SIGNORE non sarà con voi». 14:44 Nondimeno, si ostinarono a salire sulla cima del monte; ma l'arca del patto del SIGNORE e Mosè non si mossero dall'accampamento. 14:45 Allora gli Amalechiti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero giù, li sconfissero, e li fecero a pezzi fino a Corma.
1Samuele 13:2 Saul si scelse tremila uomini d'Israele: duemila stavano con lui a Micmas e sul monte di Betel e mille con Gionatan a Ghibea di Beniamino; rimandò invece il resto del popolo, ognuno alla sua tenda. 13:3 Gionatan batté la guarnigione dei Filistei che stava a Gheba; e i Filistei lo seppero. Allora Saul suonò la tromba per tutto il paese, e disse: «Lo sappiano gli Ebrei!»
1Samuele 15:31 Samuele dunque ritornò, seguendo Saul, e Saul si prostrò davanti al SIGNORE. 15:32 Poi Samuele disse: «Conducetemi qui Agag, re degli Amalechiti». Agag andò da lui fiducioso, pensando: «Certo, l'amarezza della morte è passata». 15:33 Samuele gli disse: «Come la tua spada ha privato le donne di figli, così tua madre sarà privata di figli fra le donne». E Samuele fece squartare Agag in presenza del SIGNORE a Ghilgal.