Dizionario Biblico
La critica testuale è il modo esegetico pratico con cui gli addetti ai lavori cercano di trovare il bandolo conduttore di un testo o perlomeno la lezione pratica che più gli si adatta con l’intento di ricostruire il testo originale impegnando i manoscritti più adatti tra i tanti disponibili. In pratica si cerca di stabilire tra i diversi codici fruibili quali siano i più antichi e fedeli al fine di ricostruire quale possa essere il testo più verosimile all’originale non più esistente.
Simbolo dell’antico strumento di tortura cui fu sottoposto Gesù. Alcune confessioni evangeliche accettano tale croce, posta, ad esempio, come ornamento grafico su una bibbia, solo se priva di qualunque raffigurazione, vista, però, unicamente come semplice simbolo e non qualcosa cui attribuire particolari valori o poteri. Ecco i veri cardini che la riguardano (Eb 12:2; Co 2:14; Ga 6:14-15; Fl 2:7-8; 1 Co 1:17-18; Fl 3:17-18; Ef 2:14-161).
Ebrei 12:2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. Colossesi 2:14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; Galati 6:14 Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo. 6:15 Infatti, tanto la circoncisone che l'incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l'essere una nuova creatura. Filippesi 2:7 ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 2:8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 1Corinzi 1:17 Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare; non con sapienza di parola, perché la croce di Cristo non sia resa vana. 1:18 Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio; Filippesi 3:17 Siate miei imitatori, fratelli, e guardate quelli che camminano secondo l'esempio che avete in noi. 3:18 Perché molti camminano da nemici della croce di Cristo (ve l'ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), Efesini 2:14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell'inimicizia, 2:15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in sé stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 2:16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia.
Ai tempi di Gesù se ne usavano tre tipi: 1) “immissa” in cui il palo trasversale (patibulum) era posto in modo da lasciare, sopra il capo del condannato, uno spazio per l’affissione della tavola motivante la condanna (titolus); 2) “commissa” in cui il patibulun era posto sulla sommità del palo verticale (staticulum) formando una T; “decussa” in cui i due pali erano posti ad X. Un piccolo zoccolo (pegma) sosteneva parzialmente il corpo per evitarne il distacco ma dilungava di molto le sofferenze.
Gli ebrei appresero questa pena non dai romani ma dai persiani che usavano inchiodare ai battenti dei portoni gli schiavi catturati dopo una fuga. Morte lenta e dolorosissima era un perfetto monito aggravato dal ludibrio della nudità. Era riservata agli schiavi, ai ribelli, ai disertori e, talora, anche a cittadini romani. Gli occupanti ne fecero vasto uso con la conquista di Gerusalemme (63 a.C.). Sia Quintillio Varo (4 a.C.), sia Tito, durante l’assedio e la distruzione della città (70 d.C.), non ne furono parchi.
Per chi lo accetta, il crocefisso è una rappresentazione scultoria di Gesù morto sulla croce, perciò, detenere o accettare la presenza di un crocefisso significa approvare e onorare l’immagine o la scultura che vi è impressa scadendo, quindi, nell’idolatria (Es 24:4; De 5:81). Il ministero di Gesù non terminò con l’umiliazione della Sua morte, bensì con la gloria della Sua resurrezione, inutile quindi stigmatizzare un atto che non avrebbe senso alcuno senza il suo glorioso seguito. Ricordiamo che tollerare questo significa incorrere nell’invettiva di Giacomo (Gm 4:4-52), o peggio, scordare quanto scritto da Paolo (1 Ti 2:53).
Esodo 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Deuteronomio 5:8 Non farti scultura, immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.
Giacomo 4:4 O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio. 4:5 Oppure pensate che la Scrittura dichiari invano che: «Lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia»?
1Timoteo 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo,
Il contenuto di questi due libri, scritti intorno al 400 a.C. è, in pratica, un resoconto genealogico della dinastia davidica e sacerdotale del regno di Giuda. Davide è il personaggio centrale della prima parte, non solo come re ma anche come sacerdote “messianico” (15:25-281), pur se a volte precipitoso (13:9-14; 17:1-42) e macchiato dalla poligamia (14:3-73). La fiducia nel potere sovrano di Dio traspare ampiamente dal suo comportamento (5:19-20; 11:13-14; 12:17-18; 14:1-2, 8-154), stranamente, però, non è menzionato il suo adulterio (2 Sa 11-3-5, 155). La prima parte si chiude con l’ascesa del figlio Salomone (29:22-236) e la sua morte (29:27-287).
1Cronache 15:25 Davide, gli anziani d'Israele e i capi di migliaia si misero in cammino per trasportare l'arca del patto del SIGNORE dalla casa di Obed-Edom, con gioia. 15:26 E poiché Dio prestò assistenza ai Leviti che portavano l'arca del patto del SIGNORE, fu offerto un sacrificio di sette tori e di sette montoni. 15:27 Davide indossava un mantello di lino fino, come anche tutti i Leviti che portavano l'arca, i cantori, e Chenania, che dirigeva la musica fra i cantori; e Davide aveva sul mantello un efod di lino. 15:28 Così tutto Israele portò l'arca del patto del SIGNORE con grida di gioia, a suon di corni, di trombe, di cembali, di saltèri e d'arpe.
1Cronache 13:9 Quando furono giunti all'aia di Chidon, Uzza stese la mano per reggere l'arca, perché i buoi la facevano inclinare. 13:10 L'ira del SIGNORE si accese contro Uzza, e il SIGNORE lo colpì per aver steso la mano sull'arca; e là Uzza morì davanti a Dio. 13:11 Davide si rattristò perché il SIGNORE aveva colpito Uzza con un tale castigo; e quel luogo è stato chiamato Perez-Uzza fino a oggi. 13:12 Davide in quel giorno, ebbe paura di Dio, e disse: «Come farò a portare a casa mia l'arca di Dio?» 13:13 Davide non ritirò l'arca presso di sé, nella città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. 13:14 L'arca di Dio rimase tre mesi presso la famiglia di Obed-Edom, in casa di lui; e il SIGNORE benedisse la casa di Obed-Edom e tutto quello che gli apparteneva. 1Cronache 17:1 Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, disse al profeta Natan: «Ecco, io abito in una casa di cedro, e l'arca del patto del SIGNORE sta sotto una tenda». 17:2 Natan rispose a Davide: «Fa' tutto quello che hai in cuore di fare, poiché Dio è con te». 17:3 Ma quella stessa notte la parola di Dio fu rivolta a Natan in questi termini: 17:4 «Va' e di' al mio servo Davide: "Così dice il SIGNORE: Non sarai tu colui che mi costruirà una casa perché io vi abiti;
1Cronache 14:3 Davide si prese altre mogli ancora a Gerusalemme, e generò ancora figli e figlie. 14:4 Questi sono i nomi dei figli che gli nacquero a Gerusalemme: Sammua, Sobab, Natan, Salomone, 14:5 Ibar, Elisua, Elpelet, 14:6 Noga, Nefeg, Iafia, 14:7 Elisama, Beeliada ed Elifelet.
1Cronache 5:19 Essi mossero guerra agli Agareni, a Ietur, a Nafis e a Nodab. 5:20 Furono soccorsi combattendo contro di loro, e gli Agareni e tutti quelli che erano con essi furono dati loro nelle mani, perché durante il combattimento essi gridarono a Dio, che li esaudì, perché avevano confidato in lui. 1Cronache 11:13 Egli era con Davide a Pass-Dammim, dove i Filistei si erano radunati per combattere. C'era in quel luogo un campo pieno d'orzo; e il popolo fuggiva davanti ai Filistei. 11:14 Ma quelli si piantarono in mezzo al campo, lo difesero e sconfissero i Filistei; e il SIGNORE diede una grande vittoria. 1Cronache 12:17 Anche dei figli di Beniamino e di Giuda andarono da Davide, nella fortezza. 12:18 Davide uscì loro incontro, e si rivolse a loro, dicendo: «Se venite da me con il proposito di soccorrermi, il mio cuore sarà unito al vostro; ma se venite per tradirmi e darmi nelle mani dei miei avversari, mentre io non commetto nessuna violenza, il Dio dei nostri padri lo veda, e faccia giustizia!» 1Cronache 14:1 Chiram, re di Tiro, inviò a Davide dei messaggeri, del legname di cedro, dei muratori e dei falegnami, per costruirgli una casa. 14:2 Allora Davide riconobbe che il SIGNORE lo stabiliva saldamente come re d'Israele, poiché la sua dignità regale era grandemente esaltata per amore d'Israele, del popolo di Dio 1Cronache 14:8 Quando i Filistei ebbero udito che Davide era stato unto re di tutto Israele, salirono tutti in cerca di lui; e Davide, saputolo, uscì loro incontro. 14:9 I Filistei giunsero e occuparono la valle di Refaim. 14:10 Allora Davide consultò Dio, dicendo: «Dovrò salire contro i Filistei? Li darai nelle mie mani?» Il SIGNORE gli rispose: «Sali, e li darò nelle tue mani». 14:11 I Filistei dunque salirono a Baal-Perasim, dove Davide li sconfisse, e disse: «Dio ha infranto i miei nemici per mano mia come si infrangono le acque». Perciò fu dato a quel luogo il nome di Baal-Perasim. 14:12 I Filistei lasciarono in quel luogo i loro dèi che, per ordine di Davide, furono dati alle fiamme. 14:13 Poi i Filistei tornarono a occupare quella valle. 14:14 Davide consultò di nuovo Dio; e Dio gli disse: «Non salire dietro a loro; allontànati e gira loro intorno; giungerai su di loro dal lato dei gelsi. 14:15 Quando udrai un rumore di passi tra le vette dei gelsi, esci subito all'attacco, perché Dio marcerà alla tua testa per sconfiggere l'esercito dei Filistei».
2Samuele 11:3 Davide mandò a chiedere chi fosse la donna. Gli dissero: «È Bat-Sceba, figlia di Eliam, moglie di Uria, l'Ittita.» 11:4 Davide mandò a prenderla; lei venne da lui ed egli si unì a lei, che si era purificata dalla sua impurità; poi lei tornò a casa sua. 11:5 La donna rimase incinta e lo fece sapere a Davide dicendo: «Sono incinta». 2Samuele 11:15 Nella lettera aveva scritto così: «Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia».
1Cronache 29:22 Mangiarono e bevvero, in quel giorno, in presenza del SIGNORE, con gran gioia; proclamarono re, per la seconda volta, Salomone, figlio di Davide, e lo unsero, consacrandolo al SIGNORE come conduttore del popolo, e unsero Sadoc come sacerdote. 29:23 Salomone dunque salì al trono del SIGNORE come re al posto di Davide suo padre; prosperò, e tutto Israele gli ubbidì.
1Cronache 29:27 Il tempo che regnò sopra Israele fu quarant'anni; a Ebron regnò sette anni; e a Gerusalemme, trentatré. 29:28 Morì in prospera vecchiaia, sazio di giorni, di ricchezze e di gloria. Salomone, suo figlio, regnò al suo posto.
Ciò che per Davide è stato un grande desiderio, fermato, però, dalla mano del Signore (1 Cr 17:41) si realizza con Salomone (3:1-292) permettendo alla gloria di Dio di abitare nel Tempio (7:1:33). Nonostante i doni ricevuti (1:7-124), anch’egli cade miseramente (8:11; 1 R 11:1-85) dando inizio a un periodo di grave decadenza spirituale che causerà la divisione del regno (10:16-176). L’intera nazione è coinvolta in alterni momenti di apostasia (12:1-2; 21:6-7; 22:3-4; 24:17-20; 25:14; 26:167; ►28:1-5; 33:1-10; 36:11-148) e di fervore (15:8-15; 17:3-5; 26:4-59; ►29:1-5, 25-27; 31:1-210; ►34:1-611), fino a giungere alla deportazione babilonese (36:17-2112).
2Cronache 17:4 «Va' e di' al mio servo Davide: "Così dice il SIGNORE: Non sarai tu colui che mi costruirà una casa perché io vi abiti;
2Cronache 3:1 Salomone cominciò a costruire la casa del SIGNORE a Gerusalemme sul monte Morià, dove il SIGNORE era apparso a Davide suo padre, nel luogo che Davide aveva preparato, nell'aia di Ornan, il Gebuseo. 3:2 Egli cominciò la costruzione il secondo giorno del secondo mese del quarto anno del suo regno.
2Cronache 7:1 Quando Salomone ebbe finito di pregare, il fuoco scese dal cielo, consumò l'olocausto e i sacrifici, e la gloria del SIGNORE riempì la casa. 7:2 I sacerdoti non potevano entrare nella casa del SIGNORE, perché la gloria del SIGNORE riempiva la casa del SIGNORE. 7:3 Tutti i figli d'Israele videro scendere il fuoco e la gloria del SIGNORE sulla casa, e si chinarono con la faccia a terra, si prostrarono sul pavimento, e lodarono il SIGNORE, dicendo: «Celebrate il SIGNORE, perch'egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno».
2Cronache 1:7 Quella notte Dio apparve a Salomone, e gli disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti dia». 1:8 Salomone rispose a Dio: «Tu hai trattato con grande benevolenza Davide, mio padre, e mi hai fatto regnare al suo posto. 1:9 Ora, o SIGNORE, Dio, si avveri la promessa da te fatta a mio padre Davide, perché mi hai costituito re di un popolo numeroso come la polvere della terra! 1:10 Dammi dunque saggezza e intelligenza, perché io sappia come comportarmi di fronte a questo popolo; poiché chi potrebbe mai amministrare la giustizia per questo tuo popolo che è così numeroso?» 1:11 Dio disse a Salomone: «Poiché questo è ciò che hai nel cuore, e non hai chiesto ricchezze, né beni, né gloria, né la morte dei tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te saggezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio popolo del quale ti ho fatto re, 1:12 la saggezza e l'intelligenza ti sono concesse; e, oltre a questo, ti darò ricchezze, beni e gloria, come non ne ebbero mai i re che ti hanno preceduto, e come non ne avrà mai nessuno dei tuoi successori».
2Cronache 8:11 Salomone fece salire la figlia del faraone dalla città di Davide alla casa che egli le aveva fatto costruire; perché disse: «Mia moglie non abiterà nella casa di Davide re d'Israele, perché i luoghi dov'è entrata l'arca del SIGNORE sono santi». 1Re 11:1 Il re Salomone, oltre alla figlia del faraone, amò molte donne straniere: delle Moabite, delle Ammonite, delle Idumee, delle Sidonie, delle Ittite, 11:2 donne appartenenti ai popoli dei quali il SIGNORE aveva detto ai figli d'Israele: «Non andate da loro e non vengano essi da voi, poiché essi certo pervertirebbero il vostro cuore per farvi seguire i loro dèi». A tali donne si unì Salomone nei suoi amori. 11:3 Ed ebbe settecento principesse per mogli e trecento concubine; e le sue mogli gli pervertirono il cuore. 11:4 Al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gli fecero volgere il cuore verso altri dèi; e il suo cuore non appartenne interamente al SIGNORE suo Dio, come il cuore di Davide suo padre. 11:5 Salomone seguì Astarte, divinità dei Sidoni, e Milcom, l'abominevole divinità degli Ammoniti. 11:6 Così Salomone fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE e non seguì pienamente il SIGNORE, come aveva fatto Davide suo padre. 11:7 Fu allora che Salomone costruì, sul monte che sta di fronte a Gerusalemme, un alto luogo per Chemos, l'abominevole divinità di Moab, e per Moloc, l'abominevole divinità dei figli di Ammon. 11:8 Fece così per tutte le sue donne straniere, le quali offrivano profumi e sacrifici ai loro dèi.
2Cronache 10:16 Quando tutto Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: «Che abbiamo da fare con Davide? Noi non abbiamo nulla in comune con il figlio d'Isai! Ognuno alla sua tenda, o Israele! Provvedi ora alla tua casa, o Davide!» E tutto Israele se ne andò alle sue tende. 10:17 Ma sui figli d'Israele che abitavano nelle città di Giuda, regnò Roboamo.
2Cronache 12:1 Quando Roboamo fu ben stabilito e fortificato nel regno, egli, e tutto Israele con lui, abbandonò la legge del SIGNORE. 12:2 Il quinto anno del regno di Roboamo, Sisac, re d'Egitto, salì contro Gerusalemme, perch'essi erano stati infedeli al SIGNORE. 2Cronache 21:6 Egli seguì l'esempio dei re d'Israele, come aveva fatto la casa di Acab; poiché aveva per moglie una figlia di Acab; e fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE. 21:7 Tuttavia il SIGNORE non volle distruggere la casa di Davide, a motivo del patto che aveva stabilito con Davide, e della promessa che aveva fatta di lasciare sempre una lampada a lui e ai suoi figli. 2Cronache 22:3 Anch'egli seguì l'esempio della casa di Acab, perché sua madre, che era sua consigliera, lo spingeva ad agire empiamente. 22:4 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, come quelli della casa di Acab, perché, dopo la morte di suo padre, questi furono suoi consiglieri, per sua rovina. 2Cronache 24:17 Dopo la morte di Ieoiada, i capi di Giuda andarono dal re e si prostrarono davanti a lui; allora il re diede loro ascolto; 24:18 ed essi abbandonarono la casa del SIGNORE, Dio dei loro padri, e servirono gli idoli di Astarte e gli altri idoli; e questa loro colpa provocò l'ira del SIGNORE contro Giuda e contro Gerusalemme. 24:19 Il SIGNORE mandò loro dei profeti per ricondurli a sé e questi protestarono contro la loro condotta, ma essi non vollero ascoltarli. 24:20 Allora lo spirito di Dio investì Zaccaria, figlio del sacerdote Ieoiada, il quale stando in piedi in mezzo al popolo, disse: «Così dice Dio: "Perché trasgredite i comandamenti del SIGNORE? Voi non prospererete; poiché avete abbandonato il SIGNORE, anch'egli vi abbandonerà"». 2Cronache 25:14 Amasia, ritornato dalla sconfitta degli Idumei, si fece portare gli dèi dei figli di Seir, li stabilì come suoi dèi, si prostrò davanti a loro, e bruciò dei profumi in loro onore. 2Cronache 26:16 Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì, ed egli commise un'infedeltà contro il SIGNORE, il suo Dio, entrando nel tempio del SIGNORE per bruciare dell'incenso sull'altare dei profumi.
2Cronache 28:1 Acaz aveva vent'anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme. Egli non fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, come aveva fatto Davide suo padre; 28:2 ma seguì la via dei re d'Israele, e fece perfino delle immagini di metallo fuso per i Baali, 28:3 bruciò dei profumi nella valle di Ben-Innom, e fece passare per il fuoco i suoi figli, seguendo le pratiche abominevoli delle nazioni che il SIGNORE aveva scacciate davanti ai figli d'Israele; 28:4 offriva sacrifici e incenso sugli alti luoghi, sulle colline, e sotto ogni albero verdeggiante. 28:5 Perciò il SIGNORE, il suo Dio, lo diede nelle mani del re di Siria; i Siri lo sconfissero e gli presero un gran numero di prigionieri che deportarono a Damasco. E fu anche dato in mano del re d'Israele, che gli inflisse una grande sconfitta. 2Cronache 33:1 Manasse aveva dodici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme. 33:2 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE seguendo le abominazioni delle nazioni che il SIGNORE aveva scacciate davanti ai figli d'Israele. 33:3 Ricostruì gli alti luoghi che Ezechia suo padre aveva demoliti, eresse altari ai Baali, fece degli idoli di Astarte, e adorò tutto l'esercito del cielo e lo servì. 33:4 Costruì pure altari ad altri dèi nella casa del SIGNORE, riguardo alla quale il SIGNORE aveva detto: «In Gerusalemme sarà per sempre il mio nome!» 33:5 Costruì altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa del SIGNORE. 33:6 Fece passare i suoi figli per il fuoco nella valle di Ben-Innom; si diede alla magia, agli incantesimi, alla stregoneria, e istituì degli evocatori di spiriti e degli indovini; si abbandonò completamente a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua ira. 33:7 Mise l'immagine scolpita dell'idolo, che aveva fatto, nella casa di Dio, riguardo alla quale Dio aveva detto a Davide e a suo figlio Salomone: «In questa casa e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre. 33:8 E farò in modo che Israele non muova più il piede dal paese che ho assegnato ai vostri padri, purché essi abbiano cura di mettere in pratica tutto quello che ho loro comandato, cioè tutta la legge, i precetti e le prescrizioni, dati per mezzo di Mosè. 33:9 Ma Manasse indusse Giuda e gli abitanti di Gerusalemme a sviarsi, e a far peggio delle nazioni che il SIGNORE aveva distrutte davanti ai figli d'Israele. 33:10 Il SIGNORE parlò a Manasse e al suo popolo, ma essi non ne tennero conto. 2Cronache 36:11 Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni. 36:12 Egli fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE, suo Dio, e non si umiliò davanti al profeta Geremia, che gli parlava da parte del SIGNORE. 36:13 Egli si ribellò pure a Nabucodonosor, che lo aveva fatto giurare nel nome di Dio; e irrigidì il collo e il suo cuore rifiutando di convertirsi al SIGNORE, Dio d'Israele. 36:14 Tutti i capi dei sacerdoti e il popolo moltiplicarono anch'essi le loro infedeltà, seguendo tutte le abominazioni delle nazioni; contaminarono la casa del SIGNORE, che egli aveva santificata a Gerusalemme.
2Cronache 15:8 Quando Asa ebbe udite queste parole, e la profezia del profeta Oded, prese coraggio, e fece sparire le abominazioni da tutto il paese di Giuda e di Beniamino, e dalle città che aveva conquistate nella regione montuosa di Efraim; e ristabilì l'altare del SIGNORE, che era davanti al portico del SIGNORE. 15:9 Poi radunò tutto Giuda e Beniamino, e quelli di Efraim, di Manasse e di Simeone, che abitavano in mezzo a loro; infatti molte persone d'Israele erano passate dalla sua parte, vedendo che il SIGNORE, il suo Dio, era con lui. 15:10 Essi dunque si radunarono a Gerusalemme il terzo mese del quindicesimo anno del regno di Asa. 15:11 In quel giorno offrirono in sacrificio al SIGNORE, della preda che avevano portata, settecento buoi e settemila pecore; 15:12 e si accordarono in un patto a cercare il SIGNORE, Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro; 15:13 e chiunque non cercasse il SIGNORE, Dio d'Israele, doveva essere messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna. 15:14 Si unirono per giuramento al SIGNORE con gran voce e con acclamazioni, al suono delle trombe e dei corni. 15:15 Tutto Giuda si rallegrò di questo giuramento; perché avevano giurato di tutto cuore, avevano cercato il SIGNORE con grande ardore ed egli si era lasciato trovare da loro. E il SIGNORE diede loro pace lungo i confini. 2Cronache 17:3 Il SIGNORE fu con Giosafat, perché egli camminò nelle vie che Davide suo padre aveva seguite da principio, e non cercò i Baali, 17:4 ma il Dio di suo padre; si comportò secondo i suoi comandamenti, senza imitare quel che faceva Israele. 17:5 Perciò il SIGNORE assicurò il potere del regno nelle mani di Giosafat; tutto Giuda gli portava doni, ed egli ebbe ricchezza e gloria in abbondanza. 2Cronache 26:4 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, interamente come aveva fatto Amasia suo padre. 26:5 Si diede con diligenza a cercare Dio mentre visse Zaccaria, che aveva l'intelligenza delle visioni di Dio; e finché cercò il SIGNORE, Dio lo fece prosperare.
2Cronache 29:1 Ezechia aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abiia, figlia di Zaccaria. 29:2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, proprio come aveva fatto Davide suo padre. 29:3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, riaprì le porte della casa del SIGNORE, e le restaurò. 29:4 Fece venire i sacerdoti e i Leviti, li radunò sulla piazza orientale, 29:5 e disse loro: «Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi, e santificate la casa del SIGNORE, Dio dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni immondezza. 2Cronache 29:25 Il re stabilì i Leviti nella casa del SIGNORE, con cembali, con saltèri e con cetre, secondo l'ordine di Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Natan; poiché tale era il comandamento dato dal SIGNORE per mezzo dei suoi profeti. 29:26 E i Leviti presero il loro posto con gli strumenti di Davide; e i sacerdoti, con le trombe. 29:27 Allora Ezechia ordinò che si offrisse l'olocausto sull'altare; e nel momento in cui si cominciò l'olocausto, cominciò pure il canto del SIGNORE e il suono delle trombe, con l'accompagnamento degli strumenti di Davide, re d'Israele. 2Cronache 31:1 Quando tutte queste cose furono compiute, tutti gli Israeliti che si trovavano lì partirono per le città di Giuda, frantumarono le statue, abbatterono gli idoli di Astarte, demolirono gli alti luoghi e gli altari in tutto Giuda e Beniamino, e in Efraim e in Manasse, in modo che nulla più ne rimase. Poi tutti i figli d'Israele se ne tornarono alle loro città, ciascuno nella sua proprietà. 31:2 Ezechia ristabilì le classi dei sacerdoti e dei Leviti nelle loro funzioni, ognuno secondo il genere del suo servizio: sacerdoti e Leviti, per gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, per il servizio, per la lode e per il canto, entro le porte del campo del SIGNORE.
2Cronache 34:1 Giosia aveva otto anni quando cominciò a regnare, e regnò trentun anni a Gerusalemme. 34:2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, e camminò per le vie di Davide suo padre senza scostarsene né a destra né a sinistra. 34:3 L'ottavo anno del suo regno, mentre era ancora ragazzo, cominciò a cercare il Dio di Davide suo padre; e il dodicesimo anno cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi, dagli idoli di Astarte, dalle immagini scolpite e dalle immagini fuse. 34:4 In sua presenza furono demoliti gli altari dei Baali e abbattute le colonne solari che c'erano sopra; e frantumò gli idoli di Astarte, le immagini scolpite e le statue; e le ridusse in polvere, che sparse sulle tombe di quelli che avevano offerto loro dei sacrifici; 34:5 bruciò le ossa dei sacerdoti sui loro altari, e così purificò Giuda e Gerusalemme. 34:6 Lo stesso fece nelle città di Manasse, di Efraim, di Simeone, e fino a Neftali: dappertutto, in mezzo alle loro rovine,
2Cronache 36:17 Allora egli fece salire contro di essi il re dei Caldei, che uccise di spada i loro giovani nella casa del loro santuario, e non risparmiò giovane, né fanciulla, né anziano, né vecchio. Il SIGNORE gli diede nelle mani ogni cosa. 36:18 Nabucodonosor portò a Babilonia tutti gli utensili della casa di Dio, grandi e piccoli, i tesori della casa del SIGNORE, e i tesori del re e dei suoi capi. 36:19 I Caldei incendiarono la casa di Dio, demolirono le mura di Gerusalemme, diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e ne distrussero tutti gli oggetti preziosi. 36:20 Nabucodonosor deportò a Babilonia quanti erano scampati alla spada; ed essi furono assoggettati a lui e ai suoi figli, fino all'avvento del regno di Persia 36:21 (affinché si adempisse la parola del SIGNORE pronunziata per bocca di Geremia), fino a che il paese avesse goduto dei suoi sabati; difatti esso dovette riposare per tutto il tempo della sua desolazione, finché furono compiuti i settant'anni.
Complesso delle liturgie, nelle loro varie forme ed espressioni, con le quali i credenti intendono rendere pubblicamente ringraziamento, onore e gloria a Dio come espressione della propria fede. L’omelia scritturale e la ricerca personale sono alla base della conoscenza formativa mentre la testimonianza nella comunione fraterna e nella vita personale rendono gloria all’operato del Signore. L’intercessione ne è un punto nodale e la koinônia è l’applicazione pratica del credo professato. Il tutto nel completo governo dello Spirito Santo. Vedi Adorazione*, Venerazione*, Idolatria*, Liturgia*
Un cuore non rigenerato si stizzisce al richiamo del Signore (Pr 19:31) perché è superbo (Sl 101:5; Gr 49:162), insubordinato (Gr 5:233) e corrotto (Pr 12:84). La Parola afferma che a causa della sua caparbietà (Ed 2:45) e della sua ostinata superbia (Is 10:12; 46:126), non può che avere un cuore di pietra (Ez 11:19; 36:267) che Dio avrebbe, ben presto, fatto sparire a causa della sua idolatria (Os 13:38) e della sua tracotanza (2 Cr 26:16; Da 5:209). Purtroppo, ad animarlo è il cinismo più ostinato (Is 6:10; At 28:26-2710) e una esasperata durezza di cuore (Es 4:21; Gs 11:2011).
Proverbi 19:3 La stoltezza dell'uomo ne perverte la via, ma il suo cuore si irrita contro l'Eterno.
Salmi 101:5 Distruggerò chi sparla del suo prossimo in segreto; chi ha l'occhio altero e il cuore gonfio non lo sopporterò. Geremia 49:16 Lo spavento che ispiravi, l'orgoglio del tuo cuore ti hanno sedotto, o tu che abiti nelle fes-sure delle rocce, che occupi la cima delle colline; ma anche se tu facessi il tuo nido in alto come quello dell'aquila, io ti farò precipitare da lassù”, dice l'Eterno.
Geremia 5:23 Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno.
Proverbi 12:8 L'uomo è lodato in proporzione del suo senno, ma chi ha il cuore pervertito sarà disprezzato.
Esdra 2:4 Figli di Sefatia, trecentosettantadue.
Isaia 10:12 Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, “Io”, dice l'Eterno, “punirò il re di Assiria per il frutto della superbia del suo cuore e dell'arroganza dei suoi sguardi alteri”. Isaia 46:12 Ascoltatemi, o gente dal cuore ostinato, che siete lontani dalla giustizia!
Ezechiele 11:19 Io darò loro uno stesso cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò via dal loro corpo il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne, Ezechiele 36:26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
Osea 13:3 Perciò saranno come la nuvola mattutina, come la rugiada che al mattino scompare, come la pula che il vento porta via dall'aia, come il fumo che esce dalla finestra.
Cronache 26:16 Ma quando divenne potente, il suo cuore, insuperbito, si pervertì, ed egli commise un'infedeltà contro l'Eterno, il suo Dio, entrando nel tempio dell'Eterno per bruciare dell'incenso sull'altare dei profumi. Daniele 5:20 Ma quando il suo cuore diventò superbo e il suo spirito si indurì fino a diventare arrogante, fu deposto dal suo trono reale e gli fu tolta la sua gloria;
Isaia 6:10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non comprenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!”. Atti 28:26 'Va' a questo popolo e di': Voi udrete con i vostri orecchi e non intenderete; guarderete con i vostri occhi, e non vedrete; 27 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi, e non odano con gli orecchi, e non intendano con il cuore, e non si convertano, e io non li guarisca'.
Esodo 4:21 E l'Eterno disse a Mosè: “Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al Faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io gli indurirò il cuore, ed egli non lascerà partire il popolo. Giosuè 11:20 … perché l'Eterno faceva in modo che il loro cuore si ostinasse a dare battaglia a Israele, af-finché Israele li votasse allo sterminio senza che ci fosse pietà per loro, e li distruggesse come l'Eterno ave-va comandato a Mosè.
Un cuore non rigenerato è un obbrobrio per il Signore, questo dice la sua Parola (Pr 6:16,18; 11:201). Inoltre la malvagità ne plasma il profilo (Ec 9:32) e, di conseguenza, ogni suo obiettivo è colmo di perfidia (Ge 6:5; 8:21; Pr 6:183) e di intenzioni perverse (Gr 4:144) proprio perché il male è il suo scopo (Ec 8:115). Il Signore ci dice che un cuore non rigenerato è irrimediabilmente malvagio (Gr17:96), perciò non solo rifiuta Dio (2 Cr 12:147) ma non cerca neppure di recepire le sue leggi (1 Re 15:3; At 8:21; Pr 6:188). Infatti, è un pozzo senza fondo di ogni tipo di male (Mt 12:35; Mc 7:219).
Proverbi 6:16 Sei cose odia l'Eterno, anzi sette gli sono in abominio: Proverbi 6:18 … il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male, Proverbi 11:20 I perversi di cuore sono un abominio per l'Eterno, ma gli integri nella loro condotta gli sono graditi.
Ecclesiaste 9:3 Questo è un male fra tutto quello che si fa sotto il sole: che tutti abbiano una stessa sorte; così il cuore dei figli degli uomini è pieno di malvagità e hanno la follia nel cuore mentre vivono; poi se ne vanno ai morti.
Genesi 6:5 E l'Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. Genesi 8:21 E l'Eterno sentì un odore soave; e l'Eterno disse in cuor suo: “Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, poiché i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpi-rò più ogni cosa vivente, come ho fatto. Proverbi 6:18 il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male,
Geremia 4:14 Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché tu sia salvata. Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui?
Ecclesiaste 8:11 Siccome la sentenza contro una cattiva azione non si esegue prontamente, il cuore dei figli degli uomini è pieno della voglia di fare il male.
Geremia 17:9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà?
2 Cronache 12:14 Ed egli fece il male, perché non applicò il suo cuore alla ricerca dell'Eterno.
1 Re 15:3 Egli si abbandonò a tutti i peccati che suo padre aveva commesso prima di lui, e il suo cuore non fu tutto quanto per l'Eterno, il suo Dio, come era stato il cuore di Davide suo padre. Atti 8:21 Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna, perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Proverbi 6:18 … il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corrono frettolosi al male,
Matteo 12:35 L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. Marco 7:21 … poiché è dall'interno, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi,