Dizionario Biblico
ùLa corazza era un indumento protettivo un tempo usato dai soldati per proteggere la parte del busto dai dardi scagliati dai nemici (1 Re 22:341). Per assolvere a tale compito, era fatta con lamine di ferro e cuoio (Ap 9:92). Poiché era ritenuta in gran conto sia per la protezione offerta, sia per i notevoli costi per la sua costruzione, era particolarmente curata (Ap 9:173). Questo termine è usato nella Parola come metafora per la protezione divina del credente contro le insidie del male (Sl 91:44). Il pressante invito a indossare la vera corazza della giustizia donataci da Dio (Ef 6:145) e quella della fede e dell’amore (1 Te 5:86), indica ai credenti qual sia la sola e corretta linea di difesa nel combattimento cristiano
1 Re 22:34 Ora qualcuno tirò a caso la freccia del suo arco, e ferì il re d'Israele tra la corazza e le falde; allora il re disse al suo cocchiere: “Svolta, portami fuori dal campo, perché sono ferito”.
Apocalisse 9:9 Avevano delle corazze come corazze di ferro e il rumore delle loro ali era come il rumore di carri, tirati da molti cavalli che si precipitano in battaglia.
Apocalisse 9:9 Avevano delle corazze come corazze di ferro e il rumore delle loro ali era come il rumore di carri, tirati da molti cavalli che si precipitano in battaglia.
Salmi 91:4 Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti è scudo e corazza.
Efesini 6:14 State dunque saldi, avendo preso la verità a cintura dei fianchi, essendovi rivestiti della corazza della giustizia
1 Tessalonicesi 5:8 … ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza.
Corban è un termine ebraico che fa riferimento a ciò che è stato offerto a Dio e che non appartiene più alla persona che l’ha offerto. È menzionato in (Mc 7:111) , e se ne fa allusione in (Lev. 1:22) .
Marco 7:11 Voi, invece, se uno dice a suo padre o a sua madre: "Quello con cui potrei assisterti è Corbàn" (vale a dire, un'offerta a Dio),
Levitico 1:2 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: "Quando qualcuno di voi vorrà portare un'offerta al SIGNORE, offrirete bestiame grosso o minuto.
Il coriandolo è una pianta erbacea annuale della famiglia delle ombrellifere con piccoli fiori. solitamente bianchi, raccolti a forma di ombrello. Le sue foglie sono molto frastagliate e i semi, globosi, sono fortemente aromatici. Il suo uso è particolarmente apprezzato in cucina come aromatizzante. Il coriandolo è, altresì, usato anche nella medicina popolare come carminativo (controllo sull'eccessiva produzione di gas intestinali). Questa pianta è conosciuta fin dall'antichità, infatti, la Bibbia, descrive la manna simile ai suoi semi (Es 16:31; Nu 11:71).
Esodo 16:31 La casa d'Israele chiamò quel pane Manna; esso era simile al seme di coriandolo; era bianco, e aveva il gusto di schiacciata fatta con il miele. Numeri 11:7 Ora la manna era simile al seme di coriandolo e aveva l'aspetto della resina gommosa. Aloe
È scritta da Paolo, ai credenti di Corinto, intorno al 56 d.C. mentre si trovava a Efeso durante il suo terzo viaggio missionario. Questa comunità, da lui in precedenza fondata, è in preda alle dispute (1:11-171) per cui si vede costretto a porvi ordine (1:18-31; 2:1-162). Delinea con chiarezza le qualità dei conduttori (3:1-153); (4:1-214), ordina di purificarsi (5:1-135); (6:1-206) nella vita sessuale (7:1-207 ►21-408), spirituale (10:16-219) e pratica (10:23-33; 11:1-1610) e a tal uopo si pone come esempio (9:1-2711). Esalta i doni spirituali dando l’eccellenza all’amore (13:1-1312) e alla profezia (14:1-2013 ►21-4014).
1Corinzi 1:11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa Cloe che tra di voi ci sono contese. 1:12 Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io d'Apollo»; «io di Cefa»; «io di Cristo». 1:13 Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 1:14 Ringrazio Dio che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; 1:15 perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome. 1:16 Ho battezzato anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato qualcun altro. 1:17 Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare; non con sapienza di parola, perché la croce di Cristo non sia resa vana.
1Corinzi 1:18 Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio; 1:19 infatti sta scritto: «Io farò perire la sapienza dei saggi e annienterò l'intelligenza degli intelligenti». 1:20 Dov'è il sapiente? Dov'è lo scriba? Dov'è il contestatore di questo secolo? Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo? 1:21 Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione. 1:22 I Giudei infatti chiedono miracoli e i Greci cercano sapienza, 1:23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; 1:24 ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; 1:25 poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini. 1:26 Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; 1:27 ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; 1:28 Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, 1:29 perché nessuno si vanti di fronte a Dio. 1:30 Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, ossia giustizia, santificazione e redenzione; 1:31 affinché com'è scritto:«Chi si vanta, si vanti nel Signore». 1Corinzi 2:1 E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; 2:2 poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. 2:3 Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; 2:4 la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 2:5 affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. 2:6 Tuttavia, a quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati; 2:7 ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria 2:8 e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 2:9 Ma com'è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». 2:10 A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 2:11 Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. 2:12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; 2:13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. 2:14 Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. 2:15 L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno. 2:16 Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?» Eppure noi abbiamo la mente di Cristo
1Corinzi 3:1 Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 3:2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. 3:3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate come qualsiasi uomo? 3:4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d'Apollo»; non siete forse uomini carnali? 3:5 Che cos'è dunque Apollo? E che cos'è Paolo? Sono servitori, per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono nel modo che il Signore ha dato a ciascuno di loro. 3:6 Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere; 3:7 quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere! 3:8 Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica. 3:9 Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio. 3:10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra; 3:11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. 3:12 Ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, 3:13 l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. 3:14 Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; 3:15 se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.
1Corinzi 4:1 Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 4:2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. 4:3 A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. 4:4 Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. 4:5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio. 4:6 Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il non oltre quel che è scritto e non vi gonfiate d'orgoglio esaltando l'uno a danno dell'altro. 4:7 Infatti, chi ti distingue dagli altri? E che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché ti vanti come se tu non l'avessi ricevuto? 4:8 Già siete sazi, già siete arricchiti, senza di noi siete giunti a regnare! E fosse pure che voi foste giunti a regnare, affinché anche noi potessimo regnare con voi! 4:9 Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. 4:10 Noi siamo pazzi a causa di Cristo, ma voi siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete onorati, ma noi siamo disprezzati. 4:11 Fino a questo momento, noi abbiamo fame e sete. Siamo nudi, schiaffeggiati e senza fissa dimora, 4:12 e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo; 4:13 siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti. 4:14 Vi scrivo queste cose non per farvi vergognare, ma per ammonirvi come miei cari figli. 4:15 Poiché anche se aveste diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù, mediante il vangelo. 4:16 Vi esorto dunque: siate miei imitatori. 4:17 Appunto per questo vi ho mandato Timoteo, che è mio caro e fedele figlio nel Signore; egli vi ricorderà come io mi comporto in Cristo Gesù, e come insegno dappertutto, in ogni chiesa. 4:18 Or alcuni si sono gonfiati d'orgoglio, come se io non dovessi più venire da voi; 4:19 ma, se il Signore vorrà, mi recherò presto da voi, e conoscerò non il parlare ma la potenza di coloro che si sono gonfiati; 4:20 perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. 4:21 Che volete? Che venga da voi con la verga o con amore e con spirito di mansuetudine?
1Corinzi 5:1 Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione; e tale immoralità, che non si trova neppure fra gli stranieri; al punto che uno di voi si tiene la moglie di suo padre! 5:2 E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell'azione fosse tolto di mezzo a voi! 5:3 Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto. 5:4 Nel nome del Signore Gesù, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l'autorità del Signore nostro Gesù, 5:5 ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù. 5:6 Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta? 5:7 Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. 5:8 Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità. 5:9 Vi ho scritto nella mia lettera di non mischiarvi con i fornicatori; 5:10 non del tutto però con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i ladri, o con gl'idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; 5:11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare. 5:12 Poiché, devo forse giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 5:13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi.
1Corinzi 6:1 Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti anziché davanti ai santi? 6:2 Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? 6:3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! 6:4 Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione. 6:5 Dico questo per farvi vergogna. È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l'altro? 6:6 Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agl'infedeli. 6:7 Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno? 6:8 Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli. 6:9 Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 6:10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 6:11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio. 6:12 Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla. 6:13 Le vivande sono per il ventre, e il ventre è per le vivande; ma Dio distruggerà queste e quello. Il corpo però non è per la fornicazione, ma è per il Signore, e il Signore è per il corpo; 6:14 Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi mediante la sua potenza. 6:15 Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo per farne membra di una prostituta? No di certo! 6:16 Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne». 6:17 Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui. 6:18 Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. 6:19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. 6:20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.
1Corinzi 7:1 Or quanto alle cose di cui mi avete scritto, è bene per l'uomo non toccar donna; 7:2 ma, per evitare le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. 7:3 Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto; lo stesso faccia la moglie verso il marito. 7:4 La moglie non ha potere sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potere sul proprio corpo, ma la moglie. 7:5 Non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza. 7:6 Ma questo dico per concessione, non per comando; 7:7 io vorrei che tutti gli uomini fossero come sono io; ma ciascuno ha il suo proprio carisma da Dio; l'uno in un modo, l'altro in un altro. 7:8 Ai celibi e alle vedove, però, dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch'io. 7:9 Ma se non riescono a contenersi, si sposino; perché è meglio sposarsi che ardere. 7:10 Ai coniugi poi ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito 7:11 se si fosse separata, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito); e che il marito non mandi via la moglie. 7:12 Ma agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha una moglie non credente ed ella acconsente ad abitare con lui, non la mandi via; 7:13 e la donna che ha un marito non credente, s'egli consente ad abitare con lei, non mandi via il marito; 7:14 perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. 7:15 Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace; 7:16 perché, tu, moglie, che sai se salverai tuo marito? E tu, marito, che sai se salverai tua moglie? 7:17 Del resto, ciascuno continui a vivere nella condizione assegnatagli dal Signore, nella quale si trovava quando Dio lo chiamò. Così ordino in tutte le chiese. 7:18 Qualcuno è stato chiamato quando era circonciso? Non faccia sparire la sua circoncisione. Qualcuno è stato chiamato quand'era incirconciso? Non si faccia circoncidere. 7:19 La circoncisione non conta nulla, e l'incirconcisione non conta nulla; ma ciò che conta è l'osservanza dei comandamenti di Dio. 7:20 Ognuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato.
7:21 Sei stato chiamato essendo schiavo? Non te ne preoccupare, ma se puoi diventar libero, è meglio valerti dell'opportunità. 7:22 Poiché colui che è stato chiamato nel Signore, da schiavo, è un affrancato del Signore; ugualmente colui che è stato chiamato mentre era libero, è schiavo di Cristo. 7:23 Voi siete stati riscattati a caro prezzo; non diventate schiavi degli uomini. 7:24 Fratelli, ognuno rimanga davanti a Dio nella condizione in cui si trovava quando fu chiamato. 7:25 Quanto alle vergini non ho comandamento dal Signore; ma do il mio parere, come uno che ha ricevuto dal Signore la grazia di essere fedele. 7:26 Io penso dunque che a motivo della pesante situazione sia bene per loro di restar come sono; poiché per l'uomo è bene di starsene così. 7:27 Sei legato a una moglie? Non cercare di sciogliertene. Non sei legato a una moglie? Non cercar moglie. 7:28 Se però prendi moglie, non pecchi; e se una vergine si sposa, non pecca; ma tali persone avranno tribolazione nella carne e io vorrei risparmiarvela. 7:29 Ma questo dichiaro, fratelli: che il tempo è ormai abbreviato; da ora in poi, anche quelli che hanno moglie, siano come se non l'avessero; 7:30 quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che si rallegrano, come se non si rallegrassero; quelli che comprano, come se non possedessero; 7:31 quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero, perché la figura di questo mondo passa. 7:32 Vorrei che foste senza preoccupazioni. Chi non è sposato si dà pensiero delle cose del Signore, di come potrebbe piacere al Signore; 7:33 ma colui che è sposato si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere alla moglie 7:34 e i suoi interessi sono divisi. La donna senza marito o vergine si dà pensiero delle cose del Signore, per essere consacrata a lui nel corpo e nello spirito; mentre la sposata si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere al marito. 7:35 Dico questo nel vostro interesse; non per tendervi un tranello, ma in vista di ciò che è decoroso e affinché possiate consacrarvi al Signore senza distrazioni. 7:36 Ma se uno crede far cosa indecorosa verso la propria figliola nubile se ella passi il fior dell'età, e se così bisogna fare, faccia quello che vuole; egli non pecca; la dia a marito. 7:37 Ma chi sta fermo in cuor suo, e non è obbligato da necessità ma è padrone della sua volontà e ha determinato in cuor suo di serbare vergine la sua figliola, fa bene. 7:38 Perciò, chi dà la sua figliola a marito fa bene, e chi non la dà a marito fa meglio. 7:39 La moglie è vincolata per tutto il tempo che vive suo marito; ma, se il marito muore, ella è libera di sposarsi con chi vuole, purché lo faccia nel Signore. 7:40 Tuttavia ella è più felice, a parer mio, se rimane com'è; e credo di avere anch'io lo Spirito di Dio.
1Corinzi 10:16 Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? 10:17 Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane. 10:18 Guardate l'Israele secondo la carne: quelli che mangiano i sacrifici non hanno forse comunione con l'altare? 10:19 Che cosa sto dicendo? Che la carne sacrificata agli idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa? 10:20 Tutt'altro; io dico che le carni che i pagani sacrificano, le sacrificano ai demòni e non a Dio; or io non voglio che abbiate comunione con i demòni. 10:21 Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.
1Corinzi 10:23 Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica. 10:24 Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi quello degli altri. 10:25 Mangiate di tutto quello che si vende al mercato, senza fare inchieste per motivo di coscienza; 10:26 perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene. 10:27 Se qualcuno dei non credenti v'invita, e voi volete andarci, mangiate di tutto quello che vi è posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza. 10:28 Ma se qualcuno vi dice: «Questa è carne di sacrifici», non ne mangiate per riguardo a colui che vi ha avvertito e per riguardo alla coscienza; 10:29 alla coscienza, dico, non tua, ma di quell'altro; infatti, perché sarebbe giudicata la mia libertà dalla coscienza altrui? 10:30 Se io mangio di una cosa con rendimento di grazie, perché sarei biasimato per quello di cui io rendo grazie? 10:31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio. 10:32 Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla chiesa di Dio; 10:33 così come anch'io compiaccio a tutti in ogni cosa, cercando non l'utile mio ma quello dei molti, perché siano salvati. 1Corinzi 11:1 Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo. 11:2 Ora vi lodo perché vi ricordate di me in ogni cosa, e conservate le mie istruzioni come ve le ho trasmesse. 11:3 Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Dio. 11:4 Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto fa disonore al suo capo; 11:5 ma ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore al suo capo, perché è come se fosse rasa. 11:6 Perché se la donna non ha il capo coperto, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se per una donna è cosa vergognosa farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo. 11:7 Poiché, quanto all'uomo, egli non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell'uomo; 11:8 perché l'uomo non viene dalla donna, ma la donna dall'uomo; 11:9 e l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 11:10 Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità. 11:11 D'altronde, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo senza la donna. 11:12 Infatti, come la donna viene dall'uomo, così anche l'uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio. 11:13 Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto? 11:14 Non vi insegna la stessa natura che se l'uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore? 11:15 Mentre se una donna porta la chioma, per lei è un onore; perché la chioma le è data come ornamento. 11:16 Se poi a qualcuno piace essere litigioso, noi non abbiamo tale abitudine; e neppure le chiese di Dio.
1Corinzi 9:1 Non sono libero? Non sono apostolo? Non ho veduto Gesù, il nostro Signore? Non siete voi l'opera mia nel Signore? 9:2 Se per altri non sono apostolo, lo sono almeno per voi; perché il sigillo del mio apostolato siete voi, nel Signore. 9:3 Questa è la mia difesa di fronte a quelli che mi sottopongono a inchiesta. 9:4 Non abbiamo forse il diritto di mangiare e di bere? 9:5 Non abbiamo il diritto di condurre con noi una moglie, sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? 9:6 O siamo soltanto io e Barnaba a non avere il diritto di non lavorare? 9:7 Chi mai fa il soldato a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi pascola un gregge e non si ciba del latte del gregge? 9:8 Dico forse queste cose da un punto di vista umano? Non le dice anche la legge? 9:9 Difatti, nella legge di Mosè è scritto: «Non mettere la museruola al bue che trebbia il grano». Forse che Dio si dà pensiero dei buoi? 9:10 O non dice così proprio per noi? Certo, per noi fu scritto così; perché chi ara deve arare con speranza e chi trebbia il grano deve trebbiarlo con la speranza di averne la sua parte. 9:11 Se abbiamo seminato per voi i beni spirituali, è forse gran cosa se mietiamo i vostri beni materiali? 9:12 Se altri hanno questo diritto su di voi, non lo abbiamo noi molto di più? Ma non abbiamo fatto uso di questo diritto; anzi sopportiamo ogni cosa, per non creare alcun ostacolo al vangelo di Cristo. 9:13 Non sapete che quelli che fanno il servizio sacro mangiano ciò che è offerto nel tempio? E che coloro che attendono all'altare, hanno parte all'altare? 9:14 Similmente, il Signore ha ordinato che coloro che annunziano il vangelo vivano del vangelo. 9:15 Io però non ho fatto alcun uso di questi diritti, e non ho scritto questo perché si faccia così a mio riguardo; poiché preferirei morire, anziché vedere qualcuno rendere vano il mio vanto. 9:16 Perché se evangelizzo, non debbo vantarmi, poiché necessità me n'è imposta; e guai a me, se non evangelizzo! 9:17 Se lo faccio volenterosamente, ne ho ricompensa; ma se non lo faccio volenterosamente è sempre un'amministrazione che mi è affidata. 9:18 Qual è dunque la mia ricompensa? Questa: che annunziando il vangelo, io offra il vangelo gratuitamente, senza valermi del diritto che il vangelo mi dà. 9:19 Poiché, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero; 9:20 con i Giudei, mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che sono sotto la legge, mi sono fatto come uno che è sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla legge), per guadagnare quelli che sono sotto la legge; 9:21 con quelli che sono senza legge, mi sono fatto come se fossi senza legge (pur non essendo senza la legge di Dio, ma essendo sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che sono senza legge. 9:22 Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni. 9:23 E faccio tutto per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad altri. 9:24 Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. 9:25 Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. 9:26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l'aria; 9:27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato.
1Corinzi 13:1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. 13:2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 13:3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. 13:4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 13:5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 13:6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 13:7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 13:8 L'amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; 13:9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 13:10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito. 13:11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 13:12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto. 13:13 Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore.
1Corinzi 14:1 Desiderate ardentemente l'amore, non tralasciando però di ricercare i doni spirituali, principalmente il dono di profezia. 14:2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose. 14:3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione. 14:4 Chi parla in altra lingua edifica sé stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa. 14:5 Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti, perché la chiesa ne riceva edificazione. 14:6 Dunque, fratelli, se io venissi a voi parlando in altre lingue, che vi servirebbe se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento? 14:7 Perfino le cose inanimate che danno suono, come il flauto o la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscerà ciò che si suona con il flauto o con la cetra? 14:8 E se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia? 14:9 Così anche voi, se con la lingua non proferite un discorso comprensibile, come si capirà quello che dite? Parlerete al vento. 14:10 Ci sono nel mondo non so quante specie di linguaggi e nessun linguaggio è senza significato. 14:11 Se quindi non comprendo il significato del linguaggio sarò uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me. 14:12 Così anche voi, poiché siete desiderosi di capacità spirituali, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa. 14:13 Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare; 14:14 poiché, se prego in altra lingua, prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa. 14:15 Che dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l'intelligenza. 14:16 Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici? 14:17 Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l'altro non è edificato. 14:18 Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi; 14:19 ma nella chiesa preferisco dire cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua. 14:20 Fratelli, non siate bambini quanto al ragionare; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto al ragionare, siate uomini compiuti.
14:21 È scritto nella legge: «Parlerò a questo popolo per mezzo di persone che parlano altre lingue e per mezzo di labbra straniere; e neppure così mi ascolteranno», dice il Signore. 14:22 Quindi le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti; la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti. 14:23 Quando dunque tutta la chiesa si riunisce, se tutti parlano in altre lingue ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno che siete pazzi? 14:24 Ma se tutti profetizzano ed entra qualche non credente o qualche estraneo, egli è convinto da tutti, è scrutato da tutti, 14:25 i segreti del suo cuore sono svelati; e così, gettandosi giù con la faccia a terra, adorerà Dio, proclamando che Dio è veramente fra voi. 14:26 Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione. 14:27 Se c'è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l'uno dopo l'altro, e qualcuno interpreti. 14:28 Se non vi è chi interpreti, tacciano nell'assemblea e parlino a sé stessi e a Dio. 14:29 Anche i profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino; 14:30 se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente taccia. 14:31 Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati. 14:32 Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, 14:33 perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace. 14:34 Come si fa in tutte le chiese dei santi, le donne tacciano nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare; stiano sottomesse, come dice anche la legge. 14:35 Se vogliono imparare qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è vergognoso per una donna parlare in assemblea. 14:36 La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è forse pervenuta a voi soli? 14:37 Se qualcuno pensa di essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore. 14:38 E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori. 14:39 Pertanto, fratelli, desiderate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue; 14:40 ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine.
È scritta da Paolo, intorno al 56 d.C. mentre si trovava in Macedonia durante il suo terzo viaggio. In sostanza è un’accorata difesa del suo ministero apostolico (5:11-12; 7:2-3; 10:6-16; 11:3-6; 12:10; 13:2-31) minato da alcuni oppositori (1 Co 4:8-21: 12:32) . Nel far questo evidenzia il modo con cui si è proposto (1:12, 17-19: 2:3-4, 17; 5:11-143; 10:1-11; 11:7-94), le sofferenze e le consolazioni vissute (1:3-9; 4:8-12, 16-18; 5:4; 6:3-105), come pure l’autorità derivatagli dall’amore e dal mandato di Cristo (2:6-11; 5:4-10; 4:10-14: 10:1-6; 13:2-36). Risollecita la partecipazione alla colletta per i poveri di Gerusalemme (8:8-15; 9:1-77).
2Corinzi 5:11 Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate. 5:12 Non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'occasione di essere fieri di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si vantano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore. 2Corinzi 7:2 Fateci posto nei vostri cuori! Noi non abbiamo fatto torto a nessuno, non abbiamo rovinato nessuno, non abbiamo sfruttato nessuno. 7:3 Non lo dico per condannarvi, perché ho già detto prima che voi siete nei nostri cuori per la morte e per la vita. 2Corinzi 10:6 e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa. 10:7 Voi guardate all'apparenza delle cose. Se uno è convinto dentro di sé di appartenere a Cristo, consideri anche questo dentro di sé: che com'egli è di Cristo, così lo siamo anche noi. 10:8 Infatti se anche volessi vantarmi un po' più dell'autorità, che il Signore ci ha data per la vostra edificazione e non per la vostra rovina, non avrei motivo di vergognarmi. 10:9 Dico questo perché non sembri che io cerchi d'intimidirvi con le mie lettere. 10:10 Qualcuno dice infatti: «Le sue lettere sono severe e forti; ma la sua presenza fisica è debole e la sua parola è cosa da nulla». 10:11 Quel tale si convinca che come siamo a parole, per mezzo delle lettere, quando siamo assenti, così saremo anche a fatti quando saremo presenti. 10:12 Poiché noi non abbiamo il coraggio di entrare in classifica o confrontarci con certuni che si raccomandano da sé; i quali però, misurandosi secondo la loro propria misura e paragonandosi tra di loro stessi, mancano d'intelligenza. 10:13 Noi, invece, non ci vanteremo oltre misura, ma entro la misura del campo di attività di cui Dio ci ha segnato i limiti, dandoci di giungere anche fino a voi. 10:14 Noi infatti non oltrepassiamo i nostri limiti, come se non fossimo giunti fino a voi; perché siamo realmente giunti fino a voi con il vangelo di Cristo. 10:15 Non ci vantiamo oltre misura di fatiche altrui, ma nutriamo speranza che, crescendo la vostra fede, saremo tenuti in maggior considerazione tra di voi nei limiti del campo di attività assegnatoci, 10:16 per poter evangelizzare anche i paesi che sono di là dal vostro senza vantarci, nel campo altrui, di cose già preparate. 2Corinzi 11:3 Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo. 11:4 Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri. 11:5 Stimo infatti di non essere stato in nulla inferiore a quei sommi apostoli. 11:6 Anche se sono rozzo nel parlare, non lo sono però nella conoscenza; e l'abbiamo dimostrato tra di voi, in tutti i modi e in ogni cosa. 2Corinzi 12:10 Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte. 2Corinzi 13:2 Ho avvertito quand'ero presente tra di voi la seconda volta e avverto ora, che sono assente, tanto quelli che hanno peccato precedentemente, quanto tutti gli altri, che, se tornerò da voi, non userò indulgenza, 13:3 dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole verso di voi, ma è potente in mezzo a voi.
1Corinzi 4:8 Già siete sazi, già siete arricchiti, senza di noi siete giunti a regnare! E fosse pure che voi foste giunti a regnare, affinché anche noi potessimo regnare con voi! 4:9 Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. 4:10 Noi siamo pazzi a causa di Cristo, ma voi siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete onorati, ma noi siamo disprezzati. 4:11 Fino a questo momento, noi abbiamo fame e sete. Siamo nudi, schiaffeggiati e senza fissa dimora, 4:12 e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo; 4:13 siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti. 4:14 Vi scrivo queste cose non per farvi vergognare, ma per ammonirvi come miei cari figli. 4:15 Poiché anche se aveste diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù, mediante il vangelo. 4:16 Vi esorto dunque: siate miei imitatori. 4:17 Appunto per questo vi ho mandato Timoteo, che è mio caro e fedele figlio nel Signore; egli vi ricorderà come io mi comporto in Cristo Gesù, e come insegno dappertutto, in ogni chiesa. 4:18 Or alcuni si sono gonfiati d'orgoglio, come se io non dovessi più venire da voi; 4:19 ma, se il Signore vorrà, mi recherò presto da voi, e conoscerò non il parlare ma la potenza di coloro che si sono gonfiati; 4:20 perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza 4:21 Che volete? Che venga da voi con la verga o con amore e con spirito di mansuetudine? 1Corinzi 12:3 Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.
2Corinzi 1:12 Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio. 2Corinzi 1:17 Prendendo dunque questa decisione ho forse agito con leggerezza? Oppure le mie decisioni sono dettate dalla carne, in modo che in me ci sia allo stesso tempo il «sì, sì» e il «no, no»? 1:18 Or come è vero che Dio è fedele, la parola che vi abbiamo rivolta non è «sì» e «no». 1:19 Perché il Figlio di Dio, Cristo Gesù, che è stato da noi predicato fra voi, cioè da me, da Silvano e da Timoteo, non è stato «sì» e «no»; ma è sempre stato «sì» in lui. 2Corinzi 2:3 Vi ho scritto a quel modo affinché, al mio arrivo, io non abbia tristezza da coloro dai quali dovrei avere gioia; avendo fiducia, riguardo a voi tutti, che la mia gioia è la gioia di tutti voi. 2:4 Poiché vi ho scritto in grande afflizione e in angoscia di cuore con molte lacrime, non già per rattristarvi, ma per farvi conoscere l'amore grandissimo che ho per voi. 2Corinzi 2:17 Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo. 2Corinzi 5:11 Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate. 5:12 Non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'occasione di essere fieri di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si vantano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore. 5:13 Perché se siamo fuor di senno, è per Dio, e se siamo di buon senno, è per voi; 5:14 infatti l'amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono;
2Corinzi 10:1 Io, Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io, che quando sono presente tra di voi sono umile, ma quando sono assente sono ardito nei vostri confronti, 10:2 vi prego di non obbligarmi, quando sarò presente, a procedere arditamente con quella fermezza con la quale intendo agire contro taluni che pensano che noi camminiamo secondo la carne. 10:3 In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; 10:4 infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti 10:5 e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo; 10:6 e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa. 10:7 Voi guardate all'apparenza delle cose. Se uno è convinto dentro di sé di appartenere a Cristo, consideri anche questo dentro di sé: che com'egli è di Cristo, così lo siamo anche noi. 10:8 Infatti se anche volessi vantarmi un po' più dell'autorità, che il Signore ci ha data per la vostra edificazione e non per la vostra rovina, non avrei motivo di vergognarmi. 10:9 Dico questo perché non sembri che io cerchi d'intimidirvi con le mie lettere. 10:10 Qualcuno dice infatti: «Le sue lettere sono severe e forti; ma la sua presenza fisica è debole e la sua parola è cosa da nulla». 10:11 Quel tale si convinca che come siamo a parole, per mezzo delle lettere, quando siamo assenti, così saremo anche a fatti quando saremo presenti. 2Corinzi 11:7 Ho forse commesso peccato quando, abbassando me stesso perché voi foste innalzati, vi ho annunziato il vangelo di Dio gratuitamente? 11:8 Ho spogliato altre chiese, prendendo da loro un sussidio, per poter servire voi. 11:9 Durante il mio soggiorno tra di voi, quando mi trovai nel bisogno, non fui di peso a nessuno, perché i fratelli venuti dalla Macedonia provvidero al mio bisogno; e in ogni cosa mi sono astenuto e mi asterrò ancora dall'esservi di peso.
2Corinzi 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, 1:4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione; 1:5 perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. 1:6 Perciò se siamo afflitti, è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, è per la vostra consolazione, la quale opera efficacemente nel farvi capaci di sopportare le stesse sofferenze che anche noi sopportiamo. 1:7 La nostra speranza nei vostri riguardi è salda, sapendo che, come siete partecipi delle sofferenze, siete anche partecipi della consolazione. 1:8 Fratelli, non vogliamo che ignoriate riguardo all'afflizione che ci colse in Asia, che siamo stati molto provati, oltre le nostre forze, tanto da farci disperare perfino della vita. 1:9 Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti. 2Corinzi 4:8 Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati; 4:9 perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi; 4:10 portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo; 4:11 infatti, noi che viviamo siamo sempre esposti alla morte per amor di Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. 4:12 Di modo che la morte opera in noi, ma la vita in voi. 2Corinzi 4:16 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 4:17 Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, 4:18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. 2Corinzi 5:4 Poiché noi che siamo in questa tenda, gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 2Corinzi 6:3 Noi non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia biasimato; 6:4 ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, 6:5 nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; 6:6 con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero; 6:7 con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; 6:8 nella gloria e nell'umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri; 6:9 come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non messi a morte; 6:10 come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!
2Corinzi 2:6 Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza; 2:7 quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza. 2:8 Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore; 2:9 poiché anche per questo vi ho scritto: per vedere alla prova se siete ubbidienti in ogni cosa. 2:10 A chi voi perdonate qualcosa, perdono anch'io; perché anch'io quello che ho perdonato, se ho perdonato qualcosa, l'ho fatto per amor vostro, davanti a Cristo, 2:11 affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo i suoi disegni. 2Corinzi 4:10 portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo; 4:11 infatti, noi che viviamo siamo sempre esposti alla morte per amor di Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. 4:12 Di modo che la morte opera in noi, ma la vita in voi. 4:13 Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo, perciò parliamo, 4:14 sapendo che colui che risuscitò il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparire con voi alla sua presenza. 2Corinzi 5:4 Poiché noi che siamo in questa tenda, gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 5:5 Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito. 5:6 Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore 5:7 (poiché camminiamo per fede e non per visione); 5:8 ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. 5:9 Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo. 5:10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male. 2Corinzi 10:1 Io, Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io, che quando sono presente tra di voi sono umile, ma quando sono assente sono ardito nei vostri confronti, 10:2 vi prego di non obbligarmi, quando sarò presente, a procedere arditamente con quella fermezza con la quale intendo agire contro taluni che pensano che noi camminiamo secondo la carne. 10:3 In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; 10:4 infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti 10:5 e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo; 10:6 e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa. 2Corinzi 13:2 Ho avvertito quand'ero presente tra di voi la seconda volta e avverto ora, che sono assente, tanto quelli che hanno peccato precedentemente, quanto tutti gli altri, che, se tornerò da voi, non userò indulgenza, 13:3 dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole verso di voi, ma è potente in mezzo a voi.
2Corinzi 8:8 Non lo dico per darvi un ordine, ma per mettere alla prova, con l'esempio dell'altrui premura, anche la sincerità del vostro amore. 8:9 Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventar ricchi. 8:10 Io do, a questo proposito, un consiglio utile a voi che, dall'anno scorso, avete cominciato per primi non solo ad agire ma anche ad avere il desiderio di fare: 8:11 fate ora in modo di portare a termine il vostro agire; come foste pronti nel volere, siate tali anche nel realizzarlo secondo le vostre possibilità. 8:12 La buona volontà, quando c'è, è gradita in ragione di quello che uno possiede e non di quello che non ha. 8:13 Infatti non si tratta di mettere voi nel bisogno per dare sollievo agli altri, ma di seguire un principio di uguaglianza; 8:14 nelle attuali circostanze, la vostra abbondanza serve a supplire al loro bisogno, perché la loro abbondanza supplisca altresì al vostro bisogno, affinché ci sia uguaglianza, secondo quel che è scritto: 8:15 «Chi aveva raccolto molto non ne ebbe di troppo, e chi aveva raccolto poco, non ne ebbe troppo poco». 2Corinzi 9:1 Quanto alla sovvenzione destinata ai santi, è superfluo che io ve ne scriva, 9:2 perché conosco la prontezza dell'animo vostro, per la quale mi vanto di voi presso i Macedoni, dicendo che l'Acaia è pronta fin dall'anno scorso; e il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi. 9:3 Ma ho mandato i fratelli affinché il nostro vantarci di voi non abbia ad essere smentito a questo riguardo; e affinché, come dicevo, siate pronti; 9:4 non vorrei che, venendo con me dei Macedoni e non vedendovi pronti, noi (per non dire voi) abbiamo a vergognarci di questa nostra fiducia. 9:5 Perciò ho ritenuto necessario esortare i fratelli a venire da voi prima di me e preparare la vostra già promessa offerta, affinché essa sia pronta come offerta di generosità e non d'avarizia. 9:6 Ora dico questo: chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina abbondantemente mieterà altresì abbondantemente. 9:7 Dia ciascuno come ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, né per forza, perché Dio ama un donatore gioioso.
Il corno è un supplemento osseo o di cheratina che hanno sulla testa diversi animali e che usano come armi di difesa o per altri scopi (Da 7:201). La Parola ne menziona alcuni: il bue (Sl 69:312), il montone (Ge 22:133), il capro (Da 8:54) e il bufalo (Sl 22:21; 92:105). Tra gli altri motivi, gli animali usano le corna come mezzo d'urto per difesa o per determinare la posizione sociale all'interno del gruppo (Es 21:29; Ez 34:216). Il corno, dopo opportuna lavorazione poteva fungere come contenitore d'olio o altri liquidi (1 Sa 16:1; 1 Re 1:397) Era, altresì, usato come strumento musicale o mezzo di comunicazione sonoro (Gs 6:4-5; 1 Cr 25:58).
Daniele 7:20 … intorno alle dieci corna che aveva sul capo e intorno all'altro corno che spuntava, e davanti al quale ne erano cadute tre: quel corno aveva degli occhi e una bocca che proferiva parole orgogliose e appariva maggiore delle altre corna.
Salmi 69:31 All'Eterno ciò sarà accettevole più di un bue, più di un giovenco con corna e unghie.
Genesi 22:13 Allora Abraamo alzò gli occhi, guardò, ed ecco dietro di sé un montone, impigliato per le corna in un cespuglio. Abraamo andò, prese il montone, e l'offrì in olocausto al posto di suo figlio.
Daniele 8:5 Mentre stavo considerando questo, ecco venire dall'occidente un capro che percorreva tutta la superficie della terra senza toccare il suolo; questo capro aveva un grande corno fra i suoi occhi.
Salmi 22:21 salvami dalla gola del leone. Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali. Salmi 92:10 Ma tu mi dai la forza del bufalo; io sono unto d'olio fresco.
Esodo 21:29 Però, se il bue era già da tempo solito caricare, e il padrone è stato avvertito, ma non lo ha tenuto rinchiuso, e il bue ha ucciso un uomo o una donna, il bue sarà lapidato, e il suo padrone pure sarà messo a morte. Ezechiele 34:21 Siccome voi avete spinto con il fianco e con la spalla e avete cozzato con le corna tutte le pecore deboli finché non le avete disperse e cacciate fuori,
1 Samuele 16:1 L'Eterno disse a Samuele: “Fino a quando farai cordoglio per Saul, mentre io l'ho rigettato perché non regni più sopra Israele? Riempi di olio il tuo corno e va'; io ti manderò da Isai di Betlemme, perché mi sono provveduto un re tra i suoi figli”. 1 Re 1:39 Il sacerdote Sadoc prese il corno dell'olio dal tabernacolo e unse Salomone. Suonarono la tromba, e tutto il popolo disse: “Viva il re Salomone!”.
Giosuè 6:4 e sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe squillanti; il settimo giorno farete il giro della città, sette volte, e i sacerdoti suoneranno le trombe. 5 E avverrà che, quando essi suoneranno a distesa il corno squillante e voi udrete il suono delle trombe, tutto il popolo darà in un gran grido, e le mura della città crolleranno, e il popolo salirà, ciascuno diritto davanti a sé”. 1 Cronache 25:5 Tutti questi erano figli di Eman, veggente del re, secondo la promessa di Dio di accresce-re la potenza di Eman. Iddio infatti aveva dato a Eman quattordici figli e tre figlie.
Il corno, come rappresentazione, era posizionato ai quattro angoli degli altari (Es 27:2; 30:21) e, nel giorno dell'espiazione, dovevano essere macchiati con il sangue dei sacrifici (Es 27:2; 30:22). Alludere a portare un corno è un invito alla modestia e alla imparzialità divina (Sl 75:5,103). Il corno è simbolo della potenza di Dio (Sl 18:2; Ac 3:44) e di Cristo (Lc 1:69; Ap 5:65). Rappresenta la potenza di Efraim, benedetto con la primogenitura al posto di Manasse (De 33:176) e quella degli empi che sarà spezzata mentre quella dei giusti prevarrà (Sl 22:21; 75:107). Descrive i re che tumultuano ma che, alla fine, paleserà la vittoria del regno di Dio (Da 7:7-8; 8:3,5,208), e altri ancora.
Esodo 27:2 Farai ai quattro angoli dei corni che spuntino dall'altare, che rivestirai di bronzo. Esodo 30:2 La sua lunghezza sarà di un cubito; e la sua larghezza, di un cubito; sarà quadrato, e avrà un'al-tezza di due cubiti; i suoi corni saranno tutti di un pezzo con esso.
Esodo 27:2 Farai ai quattro angoli dei corni che spuntino dall'altare, che rivestirai di bronzo. Esodo 30:2 La sua lunghezza sarà di un cubito; e la sua larghezza, di un cubito; sarà quadrato, e avrà un'al-tezza di due cubiti; i suoi corni saranno tutti di un pezzo con esso.
Salmi 75:5 Non alzate il vostro corno in alto, non parlate irrigidendo il collo!”. Salmi 75:10 schiaccerò la potenza degli empi, ma la potenza dei giusti sarà accresciuta.
Salmi 18:2 L'Eterno è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio. Abacuc 3:4 Il suo splendore è pari alla luce; dei raggi partono dalla sua mano; là si nasconde la sua poten-za.
Luca 1:69 … e ci ha suscitato un potente salvatore nella casa di Davide suo servo, Apocalisse 5:6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnel-lo in piedi, che pareva essere stato immolato e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra.
Deuteronomio 33:17 Del suo toro primogenito egli ha la maestà; le sue corna sono corna di bufalo. Con esse cozzerà contro i popoli tutti quanti assieme, fino alle estremità della terra. Tali sono le miriadi di Efraim, tali sono le migliaia di Manasse”.
Salmi 22:21 … salvami dalla gola del leone. Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali. Salmi 75:10 … schiaccerò la potenza degli empi, ma la potenza dei giusti sarà accresciuta.
Daniele 7:7 Stavo ancora guardando, nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventosa, terribile e straordinariamente forte. Aveva dei denti grandi, di ferro; divorava, sbranava e calpestava con le zampe ciò che restava; era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna. 8 Stavo osservando quelle corna, quando ecco spuntare in mezzo a esse un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono staccate. Quel corno aveva degli occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che pronunciava parole orgogliose. Daniele 8:3 Alzai gli occhi, guardai, ed ecco in piedi, davanti al fiume, un montone che aveva due corna; erano alte, ma un corno era più alto dell'altro e il più alto era spuntato dopo. Daniele 8:5 Mentre stavo considerando questo, ecco venire dall'occidente un capro che percorreva tutta la superficie della terra senza toccare il suolo; questo capro aveva un grande corno fra i suoi occhi. Daniele 8:20 Il montone con due corna che hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia.
In un momento di grave persecuzione, l’apostolo Pietro si rivolge agli anziani, ai responsabili e a quanti avevano un ruolo attivo nelle varie comunità, con calde esortazioni e consigli pratici incitandoli a perseverare in maniera esemplare nella conduzione, istruzione e sorveglianza dei credenti loro affidati; a essere esempi fulgidi di dedizione nella sofferenza e nell’umiltà in attesa del giorno in cui avrebbero ricevuto non una ghirlanda d’onore bensì una corona di gloria (1 Pt 5:1-41).
1Pietro 5:1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 5:2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 5:3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. 5:4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
Praticamente nulla ci è dato sapere sulla motivazione storica di questa tortura. Da simbolo di regalità e vittoria qual doveva essere, la corona regale par scaduta a dimostrazione di mera perfidia essendo studiata appositamente per infliggere sofferenza e irrisione. Gesù aveva affermato la Sua regalità (Gv 18:361), pertanto, questa era la beffa dei Suoi carnefici. Il manto di porpora, la canna, gli inchini e gli sberleffi (Mt 27:29; Mc 15:172) completarono l’opera.
Giovanni 18:36 Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui».
Matteo 27:29 intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano, dicendo: «Salve, re dei Giudei!» Marco 15:17 Lo vestirono di porpora e, dopo aver intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo,
La formazione dell’uomo a immagine di Dio, fu l’atto culminante della creazione (Ge 1:26-271). Pur se tratto dalla polvere, Dio lo rese nobile con il Suo soffio vitale: l’anima (Ge 2:72), ma il peccato corruppe l’opera del Creatore consegnandolo alla sofferenza e alla morte (Ge 3:16-203). Questo dà luogo a un conflitto (Ga 5:16-174) che ci priva della nostra eredità (1 Co 15:505) ma grazie all’avvento di Gesù che ha dato il Suo corpo (Ro 6:66), ciò non è più (1 Co 15 42-45; 1 Co 6:19-207).
Genesi 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un essere vivente.
Genesi 3:16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te». 3:17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 3:18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; 3:19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai». 3:20 L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché è stata la madre di tutti i viventi.
Galati 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. 5:17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste.
1Corinzi 15:50 Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità.
Romani 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato;
1Corinzi 15:42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 15:43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 15:44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale. 15:45 Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è spirito vivificante. 1Corinzi 6:19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. 6:20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.