Dizionario Biblico
Era la massima espressione dell’amministrazione civile e religiosa degli Ebrei. Lo componevano 71 elementi scelti tra i membri dell’aristocrazia sacerdotale, tra gli scribi e tra le famiglie più influenti sotto la guida monocratica di un Gran Sacerdote. La sede era il Tempio nella sala delle pietre squadrate ove emetteva le sentenze definitive dei processi più gravi. Poteva comminare la morte ma solo con il consenso delle autorità romane. Con un processo farsa condannò Gesù (Mc 14:641).
Marco 14:64 Voi avete udito la bestemmia. Che ve ne pare?» Tutti lo condannarono come reo di morte.
La consolazione è l’atto che porta sollievo, conforto e gioia. “O Dio chi è simile a te?” (Sl 71:19-211). Qual grido di meraviglia e gratitudine! Questo perché tu ne sei l’autore e il dispensatore (Is 51:12; 66:13; At 9:31; 2 Co 1:52) nonostante le nostre colpe (Is 12:1-23). La speranza nel tuo sollievo è grande malgrado le ferite che abbattono il corpo e turbano l’anima (Is 51:34) o l’oppressione e la diffidenza di chi interagisce con noi (Sl 86:175). Il Signore, però, ha affidato anche a noi questo ministero (At 15:31; Fi 76) e Paolo ne rende testimonianza (2 Co 7:6-77). Uniamoci a lui in questa espressione di lode (2 Co 1:3-48)!
Salmi 71:19 Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa; e tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi è simile a te? 71:20 Tu, che ci hai fatto vedere molte e gravi difficoltà, ci darai di nuovo la vita e ci farai risalire dagli abissi della terra; 71:21 tu accrescerai la mia grandezza e ritornerai a consolarmi.
Isaia 51:12 «Io, io sono colui che vi consola; chi sei tu che temi l'uomo che deve morire, il figlio dell'uomo che passerà come l'erba? Isaia 66:13 Come un uomo consolato da sua madre così io consolerò voi, e sarete consolati in Gerusalemme». Atti 9:31 Così la chiesa, per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria, aveva pace, ed era edificata; e, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, cresceva costantemente di numero. 2 Corinzi 1:5 … perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
Isaia 12:1 In quel giorno dirai: «Io ti lodo, SIGNORE! Infatti, dopo esserti adirato con me, la tua ira si è calmata, e tu mi hai consolato. 12:2 Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla; poiché il SIGNORE, il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico; egli è stato la mia salvezza».
Isaia 51:3 Così il SIGNORE sta per consolare Sion, consolerà tutte le sue rovine; renderà il suo deserto pari a un Eden, la sua solitudine pari a un giardino del SIGNORE. Gioia ed esultanza si troveranno in mezzo a lei, inni di lode e melodia di canti.
Salmi 86:17 Mostrami un segno del tuo favore! Così quelli che mi odiano si vergogneranno, vedendo che tu, SIGNORE, mi soccorri e mi consoli.
Atti 15:31 Quando i fratelli l'ebbero letta, si rallegrarono della consolazione che essa portava loro. Filemone 7 Infatti ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato.
-2 Co 7:6 Ma Dio, che consola gli afflitti, ci consolò con l'arrivo di Tito; 7:7 e non soltanto con il suo arrivo, ma anche con la consolazione da lui ricevuta in mezzo a voi. Egli ci ha raccontato il vostro vivo desiderio di vedermi, il vostro pianto, la vostra premura per me; così mi sono più che mai rallegrato.
2 Co 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, 1:4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione;
È la dottrina, sostenuta da Lutero e dalla Chiesa anglicana alta, per cui, durante la Santa cena (Eucaristia) le due sostanze ossia il corpo di Cristo e il pane, il sangue di Cristo e il vino consacrato, coesistono: una sostanza in, con o sotto un’altra, senza che vi sia un rapporto permanente fra loro, infatti, l’associazione fra le sostanze è limitata al momento sacramentale, e avviene non per opera di un ministro ma per la Parola di Dio.
Nell’A.T. molte erano le possibilità di un simile evento (toccare cadaveri o carcasse, mangiare sangue o animali proibiti, lebbra, parto, mestruazioni, malattie sessuali, ecc.) e, in certi casi, doveva persino essere punita con la morte (Le 7:21; 22:31). Paolo individua le opere della carne come fonte di contaminazione spirituale (Ga 5:19-212) e invita i credenti a un’opera di pulizia profonda (Cl 3:5-63) con una chiara motivazione (Ga 6:84), infatti, siamo stati chiamati a ben altro (2 Co 7:1; 1Te 4:75).
Levitico 7:21 Se uno toccherà qualcosa di impuro, un'impurità umana, un animale impuro o qualsiasi cosa abominevole, immonda, e mangerà della carne del sacrificio di riconoscenza che appartiene al SIGNORE, sarà tolto via dalla sua gente"». Levitico 22:3 Di' loro: "Qualunque uomo tra i vostri discendenti che nelle future generazioni si avvicinerà, in stato d'impurità, alle cose sante che i figli d'Israele consacrano al SIGNORE, sarà tolto via dalla mia presenza. Io sono il SIGNORE.
Galati 5:19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 5:20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 5:21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.
Colossesi 3:5 Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. 3:6 Per queste cose viene l'ira di Dio [sui figli ribelli].
Galati 6:8 Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.
2Corinzi 7:1 Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio. 1Tessalonicesi 4:7 Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.
La contentezza è assolutamente un grande profitto ed è ben diversa dalla felicità. Infatti, è un sentimento molto profondo e di lunga durata, che unito, a detta di Paolo, alla sufficienza interiore provvista da Dio e non dalle circostanze materiali che ci attorniano, è assolutamente un grande profitto (Sl 37:16; 1 Ti 6:61). Il credente deve dimostrare che la sua condizione sociale è ben poca cosa di fronte all'eternità, mentre ciò che ha valore è il disporsi come servi di Cristo, per cui le proprie competenze materiali, non sono altro che un contributo cristiano al suo servizio per il bene del prossimo (1 Co 7:202). Vedi Gioia*, Felicità*
Salmi 37:16 Vale meglio il poco del giusto che l'abbondanza di molti empi. 1 Timoteo 6:6 La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno.
1 Corinzi 7:20 Ognuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato.
La contentezza altresì, deve essere dimostrata e manifestata per ciò che il Signore ci ha, liberamente, dato e non dimostrare avidità per ciò che non si ha o si possiede in modesta quantità (Eb 13:51). Il credente deve usare ciò che ha avuto in dono dalla provvidenza divina in maniera assolutamente liberale e farlo in modo contento e alla gloria di Dio. I passeri e i gigli dei campi dovrebbero farci riflettere (Mt 6:26,28; 1 Ti 6:82). Altresì per il lavoro che svolgiamo, l'abbiamo cercato, magari con un po' d'ansia, trovato con soddisfazione, svolto con competenza ed ora ne riceviamo il compenso pattuito (Lc 3:143), dimostriamo la nostra contentezza! Vedi Felicità*, Gioia*
Ebrei 13:5 Non siate amanti del denaro, siate contenti delle cose che avete, poiché egli stesso ha detto: “Io non ti lascerò, e non ti abbandonerò”.
Matteo 6:26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? Matteo 6:28 E, riguardo al vestire, perché siete ansiosi? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano e non filano, 1 Timoteo 6:8 … ma, avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti.
Luca 3:14 Lo interrogarono pure dei soldati, dicendo: “E noi, che dobbiamo fare?”. Ed egli a loro: “Non fate estorsioni, né opprimete nessuno con false denunce e accontentatevi della vostra paga”.
La contentezza farà mai parte del bagaglio degli empi, infatti, la Parola ci enuncia che non dobbiamo arricchirci alle spese di altri (Is 5:8; Ec 4:101) e quand'anche possedessimo poco, dal punto di vista materiale, dobbiamo avere la consapevolezza di avere il Signore e il suo aiuto (Eb 13:52). Ecco alcuni esempi. Barzillai, il Galaadita, ormai ottantenne, a suo tempo fornitore di provviste alimentari per Davide fuggiasco, rifiutò per sé, in favore del figlio l'offerta, completamente gratuita, di trasferirsi a Gerusalemme. Davide comprese e accettò con grande contentezza (2 Sa 19:33-373). Vedi Gioia*, Felicità*
Isaia 5:8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non rimanga più spazio, e voi restiate soli ad abitare nel paese! Ecclesiaste 4:10 Poiché, se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senza avere un altro che lo rialzi!
Ebrei 13:5 Non siate amanti del denaro, siate contenti delle cose che avete, poiché egli stesso ha detto: “Io non ti lascerò, e non ti abbandonerò”.
2 Samuele 19:33 Il re disse a Barzillai: “Vieni con me oltre il fiume; io provvederò al tuo sostentamento a casa mia a Gerusalemme”. 34 Ma Barzillai rispose al re: “Gli anni che mi restano da vivere sono troppo pochi perché io salga con il re a Gerusalemme. 35 Io ho adesso ottant'anni: posso ancora discernere ciò che è buono da ciò che è cattivo? Può il tuo servo gustare ancora ciò che mangia o ciò che beve? Posso io udire ancora la voce dei cantori e delle cantanti? E perché dunque il tuo servo dovrebbe essere di peso al re mio signore? 36 Il tuo servo andrebbe con il re, oltre il Giordano, soltanto per poco tempo; e perché il re vorrebbe ricompensarmi con un tale beneficio? 37 Ti prego, lascia che il tuo servo se ne ritorni indietro, che io possa morire nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre! Ma ecco il tuo servo Chimam; passi lui con il re mio signore e fa' per lui quello che ti piacerà”.
Purtroppo le contese possono avvenire anche in seno alla chiesa (1 Co 1:11; 1 Co 3:31). Le Scritture ci dicono chiaramente che sono opere della carne (Ga 5:19-212) e come tali vanno evitate (2 Ti 2:23III). Paolo conosceva bene l’animo umano e il suo appello era accorato (2 Co 12:204) poiché sapeva che provenivano da un cuore orgoglioso, passionale e sconsiderato (Pr 13:10; Gm 4:15). Le contese producono solo disordine e malvagità (At 15:1-2; Gm 3:13-176) ed escludono dal regno (1 Co 6:9-117).
1Corinzi 1:11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa Cloe che tra di voi ci sono contese. 1Corinzi 3:3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate come qualsiasi uomo?
Galati 5:19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza,
2Timoteo 2:23 Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese.
2Corinzi 12:20 Infatti temo, quando verrò, di non trovarvi quali vorrei, e di essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra di voi contese, gelosie, ire, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini;
Proverbi 13:10 Dall'orgoglio non viene che contesa, ma la saggezza è con chi dà retta ai consigli. Giacomo 4:1 Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi? Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra?
Atti 15:1 Alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli, dicendo: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete essere salvati». 15:2 E siccome Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano vivacemente con loro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni altri fratelli salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per trattare la questione. Giacomo 3:13 Chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza. 3:14 Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. 3:15 Questa non è la saggezza che scende dall'alto; ma è terrena, animale e diabolica. 3:16 Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva azione. 3:17 La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.
1Corinzi 6:9 Non sapete che gl'ingiusti non erediteranno il regno di Dio?Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 6:10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 6:11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
La continenza è la virtù che permette alla persona di controllare i propri impulsi e piaceri moderandosi nell’uso o consumo di una determinata cosa: cibo, bevanda, atti sessuali o altro. La Parola contiene molteplici inviti a tal proposito al punto che gli Apostoli Paolo (1 Co 15:34; 1 Te 5:6, 8; Tt 2:21) e Pietro (1 Pt 1:13; 3:2; 4:7; 5:82) hanno fatto, di questo invito, un vero cavallo di battaglia applicabile dal semplice credente (Ro 12:33) alle più alte autorità costituite (1 Ti 3:2; Tt 1:5-94). Vedi Castità*, Purezza*, Verginità* Astinenza*, Moderatezza*, Temperanza*.
1Corinzi 15:34 Ritornate sobri, com'è giusto che sia, e non peccate, perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna. 1Tessalonicesi 5:6 non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri. 1Tessalonicesi 5:8 ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza. Tito 2:2 i vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, sani nella fede, nell'amore, nella pazienza;
1Pietro 1:13 Perciò, avendo cinti i fianchi della vostra mente e stando sobri, abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata nella rivelazione di Gesù Cristo; 1Pietro 3:2 quando avranno considerato la vostra condotta casta e rispettosa. 1Pietro 4:7 La fine di ogni cosa è vicina, siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera. 1Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.
Romani 12:3 Per la grazia che mi è stata concessa, io dico quindi a ciascuno fra voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha assegnata a ciascuno.
1Timoteo 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, rispettabile, ospitale, capace di insegnare, Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine alle cose che rimangono da fare e costituisca degli anziani per ogni città, come ti ho ordinato, 6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, avente figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. 7 Poiché il vescovo bisogna che sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno, 8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, 9 attaccato alla Parola fedele come gli è stata insegnata, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere i contradditori.
Termine che identifica un fatto o una proposizione che è ma che potrebbe anche non essere, in contrapposizione a “necessario”. La prova della contingenza del mondo a questo proposito dimostra l’esistenza di Dio affermando che il mondo, essendo contingente, debba avere una causa esterna la cui necessità possa giustificarne la creazione. I teologi hanno definito contingente ogni essere la cui essenza non includa la sua esistenza. Solo Dio, per definizione, è l’Essere non-contingente per eccellenza.