Dizionario Biblico
Confessare Cristo è imperativo, ecco altri esempi. Gli apostoli, riportati davanti al Sinedrio per un ulteriore interrogatorio, ribadirono che l'obbedienza a Dio era di primaria importanza, che Cristo, resuscitato, era il salvatore dell'umanità. In sintesi la loro confessione dimostrava la centralità di Cristo nella loro missione; Stefano, davanti agli uomini della Sinagoga, nel suo discorso, fa un estratto della storia del popolo d'Israele. Incompreso fu accusato di blasfemia e tradimento, per cui degno di essere lapidato e mentre ciò avveniva disse: “Signore Gesù, ricevi il mio spirito … non imputare loro questo peccato”. In sostanza riafferma la sua fede in Gesù e il perdono per i sui carnefici (At 7:52,591) .
Atti 7:52 Quale dei profeti non perseguitarono i vostri padri? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli uccisori; Atti 7:59 E lapidavano Stefano che invocava Gesù e diceva: “Signore Gesù, ricevi il mio spirito”.
Confessare Cristo è ciò che distingue i credenti, proponiamo ulteriori esempi. Nel comportamento dell'apostolo Paolo, dopo la sua conversione a Damasco, appare evidente la sua fede in Cristo e il suo mutamento di vita, nonché il suo fervore nella predicazione del Vangelo (At 9:291). Rivolgendosi a Timoteo, Paolo lo sollecita ad afferrare la vita eterna e a combattere il buon combattimento della fede. In altre parole rimanere fedele alla sua fede, combattere per essa, e persistere nella testimonianza di Cristo (1 Ti 6:122).
Atti 9:29 discorreva pure e discuteva con gli Ellenisti, ma questi cercavano di ucciderlo.
1 Timoteo 6:12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale facesti quella bella confessione alla presenza di molti testimoni.
Confessare Cristo e viverlo distingue il vero credente. Nel formulare le sue riflessioni alle chiese, l'apostolo Giovanni, fa un'affermazione importantissima: “... Dio è luce ...” e quanti vi camminano sono purificati dal peccato per mezzo del sangue di Gesù (Ap 1:91)! Cristo ben conosce le difficoltà della Chiesa di Pergamo: vivono “... là dov'è il trono di Satana ...”. Nonostante tutto, questa Chiesa è rimasta fedele nonostante le molteplici difficoltà (Ap 2:132). In definitiva, la confessione dei primi martiri della Chiesa riguardava, oltre alla fede in Gesù e nella sua Parola, la certezza di una ricompensa nel momento in cui il bene avrebbe trionfato finalmente sul male (Ap 20:43).
Apocalisse 1:9 Io, Giovanni, vostro fratello e partecipe con voi della tribolazione, del regno e della costanza in Gesù, ero nell'isola chiamata Patmos a motivo della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Apocalisse 2:13 'Io conosco dove tu abiti, cioè là dov'è il trono di Satana, tuttavia tu ritieni fermamente il mio nome e non hai rinnegato la mia fede, neppure nei giorni in cui Antipa, il mio fedele testimone, fu ucciso fra voi, dove abita Satana.
Apocalisse 20:4 Poi vidi dei troni e a coloro che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano preso il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano; ed essi tornarono in vita e regnarono con Cristo mille anni.
Il confessionalismo è il conformarsi alle dottrine e alle normative di una confessione religiosa. In pratica è l’aderenza di un credente che si identifica in una determinata “confessione di fede” e ne accetta pienamente le implicanze (professione di fede). Nel N.T. la confessione si identifica nel Cristo redentore (Ef 1:2-121) ma è nel sopraggiungere delle persecuzioni che trova la sua espressione massima, laddove perdere la vita, ha minore importanza del mantenimento della fede (Ap 17:62).
Efesini 1:2 Grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo. 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 1:4 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, 1:5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, 1:6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 1:8 che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 1:9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, 1:10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra. 1:11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, 1:12 per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.
Apocalisse 17:6 E vidi che quella donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Quando la vidi, mi meravigliai di grande meraviglia.
La confessione del peccato è la dichiarazione delle proprie azioni e omissioni contrastanti con la legge divina ed è espressamente richiesta da Dio (Le 5:5; Os 5:151), il quale, nella sua bontà, ne tiene conto (Gb 33:27-28; Da 9:20,232). Nella Parola non mancano le esortazioni alla confessione del peccato (Gs 7:19; Gr 3:13; Gm 5:163), come pure le promesse per chi la attua (Le 26:40-42; Pr 28:134). la conseguente punizione deve essere accettata di buon grado (e 26:41; Ne 9:33; Gr 14:7-9,205) come, altresì, l'umiliazione (Is 64:5-6; Gr 3:256) e il dolore derivanti (Sl 38:18; La 1:207). Ciò premesso, dobbiamo abbandonare immediatamente il peccato confessato (Pr 28:138).
Levitico 5:5 Quando uno dunque si sarà reso colpevole di una di queste cose, confesserà il peccato che ha commesso; Osea 5:15 Io me ne andrò e tornerò al mio luogo, finché essi non si riconoscano colpevoli e cerchino la mia faccia; quando saranno nell'angoscia, ricorreranno a me.
Giobbe 33:27 Ed egli va cantando fra la gente e dice: 'Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo. 28 Iddio ha riscattato la mia anima, affinché non scendesse nella fossa e la mia vita si schiude alla luce!'. Daniele 9:20 Mentre io parlavo ancora, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo Israele, e presentavo la mia supplica all'Eterno, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio, Daniele 9:23 Quando hai cominciato a pregare, c'è stata una risposta e io sono venuto a comunicartela, poi-ché tu sei molto amato. Fa' dunque attenzione alla parola e comprendi la visione!
Giosuè 7:19 Allora Giosuè disse ad Acan: “Figlio mio, da' gloria all'Eterno, all'Iddio d'Israele, rendigli omaggio, e dimmi quello che hai fatto; non me lo nascondere”. Geremia 3:13 Soltanto riconosci la tua iniquità: tu sei stata infedele all'Eterno, al tuo Dio, hai diretto qua e là i tuoi passi verso gli stranieri, sotto ogni albero verdeggiante, e non hai dato ascolto alla mia voce'”, dice l'Eterno. Giacomo 5:16 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia.
Levitico 26:40 E confesseranno la loro iniquità e l'iniquità dei loro padri: l'iniquità delle trasgressioni commesse contro di me e della resistenza oppostami, 41 peccati per i quali anch'io avrò dovuto resistere loro e deportarli nel paese dei loro nemici. Se allora il loro cuore incirconciso si umilierà, e se accetteranno la punizione della loro iniquità, 42 io mi ricorderò del mio patto con Giacobbe, mi ricorderò del mio patto con Isacco e del mio patto con Abraamo, e mi ricorderò del paese; Proverbi 28:13 Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.
Levitico 26:41 … peccati per i quali anch'io avrò dovuto resistere loro e deportarli nel paese dei loro nemici. Se allora il loro cuore incirconciso si umilierà, e se accetteranno la punizione della loro iniquità, Neemia 9:33 Tu sei stato giusto in tutto quello che ci è avvenuto, poiché tu hai agito fedelmente, mentre noi ci siamo comportati da malvagi. Geremia 14:7 Eterno, se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, opera per amore del tuo nome; poi-ché le nostre infedeltà sono molte; noi abbiamo peccato contro di te. 8 O speranza d'Israele, suo salvatore in tempo di angoscia, perché saresti nel paese come uno straniero, come un viandante che si ferma per passar-vi la notte? 9 Perché saresti come un uomo sopraffatto, come un prode che non può salvare? Eppure, Eter-no, tu sei in mezzo a noi, e il tuo nome è invocato su di noi; non ci abbandonare! Geremia 14:20 O Eterno, noi riconosciamo la nostra malvagità, l'iniquità dei nostri padri; poiché noi ab-biamo peccato contro di te.
Isaia 64:5 Tu vai incontro a chi gode nel praticare la giustizia, a chi, camminando nelle tue vie, si ricorda di te; ma tu ti sei adirato contro di noi, perché abbiamo peccato in passato; come potremo essere salvati? 6 Tutti quanti siamo diventati come l'uomo impuro e tutta la nostra giustizia come un abito sporco; tutti quanti appassiamo come una foglia e le nostre iniquità ci portano via come il vento. Geremia 3:25 Corichiamoci nella nostra vergogna e ci copra la nostra infamia! poiché abbiamo peccato contro l'Eterno, il nostro Dio: noi e i nostri padri, dalla nostra infanzia fino a questo giorno; e non abbiamo dato ascolto alla voce dell'Eterno, che è il nostro Dio”.
Salmi 38:18 Io confesso le mie colpe, e sono angosciato per il mio peccato. Lamentazioni 1:20 Guarda, Eterno, come sono angosciata! Le mie viscere si commuovono, il cuore mi si sconvolge in seno, perché la mia ribellione è stata grave. Fuori, la spada mi priva dei miei figli; dentro c'è la morte.
Proverbi 28:13 Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.
La confessione del peccato prevede il ripristino della condizione iniziale (Nu 5:6-71) più una sorta di risarcimento (Sl 32:5; 51:3; 106:62) per poter accedere al perdono (Sl 32:5; 1 Gv 1:93). La confessione del peccato è raffigurata in (Lc 15:21; 18:134). Ci vengono forniti degli esempi; Aaronne, per la sua ribellione, (Nu 12:115); gli Israeliti e i serpenti velenosi; Saul e il bestiame sottratto agli Amalechiti (1 Sa 15:246); Davide e il censimento non richiesto (2 Sa 24:107); Esdra e il peccato del popolo (Ed 9:68); la corresponsabilità di Neemia con il peccato del popolo (Ne 1:6-79); Daniele e la dominazione pagana (Da 9:410); Il malfattore sulla croce (Lc 23:4111).
Numeri 5:6 “Di' ai figli d'Israele: 'Quando un uomo o una donna avrà fatto un torto a qualcuno commettendo una infedeltà rispetto all'Eterno, e questa persona si sarà così resa colpevole, 7 confesserà il peccato commesso, rifonderà per intero il danno compiuto, aggiungendovi in più un quinto, e lo darà a colui verso il quale si è reso colpevole.
Salmi 32:5 Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Io ho detto: “Confesserò le mie trasgressioni all'Eterno”; e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. Salmi 51:3 Poiché riconosco le mie colpe, e il mio peccato è sempre davanti a me. Salmi 106:6 Noi e i nostri padri abbiamo peccato, abbiamo commesso l'iniquità, abbiamo fatto il male.
Salmi 32:5 Davanti a te ho ammesso il mio peccato,non ho taciuto la mia iniquità. Io ho detto: “Confesserò le mie trasgressioni all'Eterno”; e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. 1 Giovanni 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni ingiustizia.
Luca 15:21 E il figlio gli disse: 'Padre, ho peccato contro il cielo e contro te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio'. Luca 18:13 Il pubblicano, invece, se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto, dicendo: 'O Dio, sii placato verso me peccatore!'.
Numeri 12:11 E Aaronne disse a Mosè: “Ti prego, signor mio, non farci portare la pena di un peccato che abbiamo stoltamente commesso, e di cui siamo colpevoli.
1 Samuele 15:24 Allora Saul disse a Samuele: “Io ho peccato, poiché ho trasgredito il comandamento dell'Eterno e le tue parole; io ho temuto il popolo, e ho dato ascolto alla sua voce.
2 Samuele 24:10 Dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, provò un rimorso al cuore, e disse all'Eterno: “Io ho gravemente peccato in ciò che ho fatto; ma ora, o Eterno, perdona l'iniquità del tuo servo, poiché io ho agito con grande stoltezza”.
Esdra 9:6 “O mio Dio, io sono confuso; e mi vergogno, o mio Dio, di alzare a te la mia faccia; poiché le nostre iniquità si sono moltiplicate fino al di sopra del nostro capo, e la nostra colpa è così grande che arriva al cielo.
Neemia 1:6 le tue orecchie siano attente, i tuoi occhi aperti, per ascoltare la preghiera del tuo servo, che rivolgo adesso davanti a te, giorno e notte, per i figli d'Israele, tuoi servi, confessando i peccati dei figli d'Israele: peccati che noi abbiamo commesso contro di te; io e la casa di mio padre abbiamo peccato! 7 Noi ci siamo comportati malvagiamente contro di te, e non abbiamo osservato i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che tu desti a Mosè, tuo servo.
Daniele 9:4 Feci la mia preghiera e la mia confessione all'Eterno, al mio Dio, dicendo: 'O Signore, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e serbi la benignità verso quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti!
Luca 23:41 Per noi è giusto, perché riceviamo la giusta pena per le nostre azioni, ma costui non ha fatto nulla di male”.
Il confucianesimo o ruismo è una dottrina che deriva dagli insegnamenti di Confucio (551–479 a.C.). Professata in Estremo Oriente, specie in Cina, pone la sua enfasi sulle relazioni familiari e sull’armonia sociale piuttosto che sulla soteriologia*. Essa ritiene che la divinità si armonizzi nella natura perciò, dai suoi segni, trae una dottrina morale atta a regolare ogni comportamento. L’uomo, essenzialmente buono, ha bisogno solo delle giuste regole e non di concetti religiosi quali l’esistenza di un Dio sovrano, il peccato visto quale ribellione a Dio, la necessità della salvezza e il giudizio.
È un insieme di confessioni di fede di tendenza riformata (ad es. puritani (puritanesimo*), padri pellegrini* e battisti*) sorte nel XVI secolo in Inghilterra prima, e negli Stati Uniti poi, ad opera del francese J. B. Morellius. La loro caratteristica è quella di professare e riconoscere l’assoluta indipendenza, in materia di fede e disciplina, di ogni congregazione o chiesa locale (chiese indipendenti), nonché la separazione dallo Stato. L’unica autorità riconosciuta, oltre alle Scritture, è quella dell’Assemblea e delle sue espressioni esecutive (pastori, anziani e diaconi).
È l’atto di offrire con passione e dedizione se stessi o altro a Dio, liberandosi di quanto è profano o a Lui inviso. Per poterlo fare è necessario aver conosciuto il Suo amore (Gb 23:10-121), il Suo timore (1 Sa 12:242) e la Sua benignità (Ro 12:13). Offrire la propria vita a Cristo (Mt 19:214) significa rinunciare al proprio orgoglio (Mc 8:345) comportandosi in modo degno (1 Te 2:126), infatti, consacrarsi (2 Co 5:157) vuol dire operare alla Sua gloria (1 Co 10:218) con onesta sollecitudine e senza paure (Lc 1:749) in attesa della beata speranza (Tt 2:1310).
Giobbe 23:10 Ma la via che io batto egli la conosce; e mi mettesse alla prova, ne uscirei come l'oro. 23:11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla sua via senza deviare; 23:12 non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca.
1Samuele 12:24 Solo temete il SIGNORE e servitelo fedelmente, con tutto il vostro cuore; considerate infatti le cose grandi che egli ha fatte per voi!
Romani 12:1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale.
Matteo 19:21 Gesù gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi».
Marco 8:34 Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua.
1Tessalonicesi 2:12 abbiamo esortato, confortato e scongiurato ciascuno di voi a comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
2Corinzi 5:15 e ch'egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro.
1Corinzi 10:21 Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.
Luca 1:74 di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura,
Tito 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù.
Il chiedere o dare consiglio per dirimere questioni importanti, è pratica diffusa fin dall’antichità (Es 18:19; 1 Re 1:2-41) al punto che ogni uomo di potere si circondava di consiglieri anche se non sempre dispensatori di saggezza (2 Sa 16:20-232). Ascoltarlo 2 Re 12:23) o no (1 Re 12:13-154) condizionava e influenza tuttora il futuro di quanti ne dipendono. Il credente ha tutti i giusti riferimenti (Gb 12:135) che gli permettono di agire con saggezza senza farsi suggestionare (Sl 1:16).
Esodo 18:19 Ascolta la mia voce; io ti darò un consiglio, e Dio sia con te: sii tu il rappresentante del popolo davanti a Dio, e porta a Dio le loro cause. 1Re 1:2 Perciò i suoi servitori gli dissero: «Si cerchi per il nostro signore una ragazza vergine, che stia al servizio del re, ne abbia cura, e dorma fra le sue braccia, e così il re nostro signore si riscalderà». 1:3 Cercarono dunque per tutto il paese d'Israele una bella ragazza; trovarono Abisag, la Sunamita, e la condussero dal re. 1:4 La ragazza era bellissima, si prendeva cura del re, e lo serviva; ma il re non ebbe rapporti con lei.
2Samuele 16:20 Allora Absalom disse ad Aitofel: «Consigliate quello che dobbiamo fare». 16:21 Aitofel rispose ad Absalom: «Entra dalle concubine di tuo padre, lasciate da lui a custodia del palazzo; quando tutto Israele saprà che ti sei reso odioso a tuo padre, il coraggio di quelli che sono per te, sarà fortificato». 16:22 Fu dunque montata una tenda sulla terrazza per Absalom, e Absalom entrò dalle concubine di suo padre, alla vista di tutto Israele. 16:23 In quei giorni, un consiglio dato da Aitofel era come una parola data da Dio a uno che lo avesse consultato. Così era di tutti i consigli di Aitofel tanto per Davide quanto per Absalom.
2Re 12:2 Ioas fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE per tutto il tempo in cui fu consigliato dal sacerdote Ieoiada.
1Re 12:13 Il re rispose duramente al popolo, abbandonando il consiglio che i vecchi gli avevano dato; 12:14 e parlò loro secondo il consiglio dei giovani, e disse: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte». 12:15 Così il re non diede ascolto al popolo; perché tutto ciò era diretto dal SIGNORE, affinché si adempisse la parola che il SIGNORE aveva pronunziata per mezzo di Aiia di Silo a Geroboamo, figlio di Nebat.
Giobbe 12:13 «In Dio stanno la saggezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l'intelligenza.
Salmi 1:1 Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori;