Dizionario Biblico

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Compietà (dal latino (hōram) complēta(m) - ora che conclude la giornata)

Quella della compietà è l’ultima delle ore canoniche (alba – preghiera del mattino; ore 6 – prima ora; ore 9 – terza ora; ore 12 – sesta ora, ore 15 – nona ora; tramonto – vespri; prima di coricarsi - compietà) nell’ufficio delle preghiere giornaliere prima del meritato riposo. Il “Breviario Romano” (il libro che descrive i tempi dell’Ufficio Divino della Chiesa Cattolica) è il libro che determina le varie liturgie. Papa Pio V (1504 - 1572) lo approvò nel 1568 per unificarne le versioni e così facilitarne l’uso al clero. Con il tempo, tale testo, subì varie modifiche fino a giungere, dopo il Concilio Vaticano II (1962 - 1965) con papa Paolo VI (1897 - 1978) all’attuale edizione sotto il nome di “Liturgia delle ore”.

Completezza di Dio

La Parola afferma che Dio è “bastante a Sé stesso” (Gv 5:261) e ciò che lo comprova perfettamente, oltre alle Sue espressioni d’amore trinitario (Gv 3:35; 5:20; 14:31; 17:342), è il prologo del vangelo di Giovanni (Gv1:1-53). La presenza dell’uomo e di tutto ciò che è stato creato non esprime un Suo bisogno, bensì un atto d’amore che Egli manifesta con veri sentimenti (Os 11:1-94). Ciò, ovviamente, non esclude la giustizia del suo giudizio e l’applicazione della retribuzione che ne consegue (Ro 12:17-195).

Gv 5:26 Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso;

Giovanni 5:35 Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano. Giovanni 5.20 Perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrerà opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati Giovanni 14:31 … ma così avviene affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato. Alzatevi, andiamo via di qui. Giovanni 17:34 … e io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro».

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 1:2 Essa era nel principio con Dio. 1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 1:4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 1:5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.

Osea 11:1 «Quando Israele era fanciullo, io lo amai e chiamai mio figlio fuori d'Egitto. 11:2 Egli è stato chiamato, ma si è allontanato da chi lo chiamava; hanno sacrificato ai Baali, hanno bruciato incenso a immagini scolpite! 11:3 Io insegnai a Efraim a camminare, sorreggendolo per le braccia; ma essi non hanno riconosciuto che io cercavo di guarirli. 11:4 Io li attiravo con corde umane, con legami d'amore; ero per loro come chi solleva il giogo dalle mascelle, e porgevo loro dolcemente da mangiare. 11:5 Israele non tornerà nel paese d'Egitto; ma l'Assiro sarà il suo re, perché hanno rifiutato di convertirsi. 11:6 La spada sarà brandita contro le sue città, ne spezzerà le sbarre, ne divorerà gli abitanti, a motivo dei loro disegni. 11:7 Il mio popolo persiste a sviarsi da me; lo s'invita a guardare a chi è in alto, ma nessuno di essi alza lo sguardo. 11:8 «Come farei a lasciarti, o Efraim? Come farei a darti in mano altrui, o Israele? Come potrei renderti simile ad Adma e ridurti allo stato di Seboim? Il mio cuore si commuove tutto dentro di me, tutte le mie compassioni si accendono. 11:9 Io non sfogherò la mia ira ardente, non distruggerò Efraim di nuovo, perché sono Dio, e non un uomo, sono il Santo in mezzo a te, e non verrò nel mio furore.

Romani 12:17 Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 12:18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 12:19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore.

Comunione con Dio (dal latino comunione(m) da commūnis – comune)

La riconciliazione (Ro 5:8-101) concessaci mediante il perdono, ci permette di godere, attraverso una vita spirituale degna (2 Co 6:14-182), un rapporto intimo con Dio. Quanti credono, bramano questa comunione Sl 42:1-33) costantemente e la ricercano nella Sua Parola (Sl 63:5-84), nell’intimità devozionale (Fl 4:65) e nel ricordare, durante la Santa Cena, l’atto sublime (1 Co 10:16-17; Ap 3:206) che ha reso possibile tale stato (Gv 14:237) in attesa della presenza eterna (Ro 4:7; Ap 20:118).

Romani 5:8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 5:9 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira. 5:10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

2Corinzi 6:14 Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? 6:15 E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? 6:16 E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo». 6:17 «Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'impuro; e io vi accoglierò». 6:18 E «sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente».

Salmi 42:1 Al direttore del coro. Cantico dei figli di Core. Come la cerva desidera i corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. 42:2 L'anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò in presenza di Dio? 42:3 Le mie lacrime son diventate il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono continuamente: «Dov'è il tuo Dio?»

Salmi 63:5 L'anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti loderà con labbra gioiose. 63:6 Di te mi ricordo nel mio letto, a te penso nelle veglie notturne. 63:7 Poiché tu sei stato il mio aiuto, io esulto all'ombra delle tue ali. 63:8 L'anima mia si lega a te per seguirti; la tua destra mi sostiene.

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

1Corinzi 10:16 Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? 10:17 Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane. Apocalisse 3:20 Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.

Giovanni 14:23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

Romani 4:7 «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate e i cui peccati sono coperti.

Comunione con la Chiesa

La koinônia (comunione), pur essendo un dono di Dio (2 Co 13:11-131), è uno degli aspetti pratici di una comunità. Poiché sono condivisi gli stessi principi (Lc 1:77; Ro 1:16, 6:6-8, 8:17; 1 Pt 1:9; Ef 2:62), essa è apprezzata da Dio (Gv 17:20-233). Conoscendo la debolezza umana, l’invito a tale ricerca è continuo (Ro 15:7; Ef 4:32; Ga 6:24) sospinti da una vicendevole esortazione (Eb 10:23-255). Essa si esplica nei bisogni pratici (2 Co 9:136) e spirituali (Ro 8:17, 12:15; 2 Co 1:11; 1 Te 5:11; Cl 3:167).

2Corinzi 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi. 13:12 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutti i santi vi salutano. 13:13 La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

Luca 1:77 per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, Romani 1:16 Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; Romani 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; 6:7 infatti colui che è morto, è libero dal peccato. 6:8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, Romani 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui. 1Pietro 1:9 ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime. Efesini 2:6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù,

Giovanni 17:20 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: 17:21 che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. 17:22 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; 17:23 io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me.

Romani 15:7 Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio. Efesini 4:32 Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo. Galati 6:2 Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo.

Ebrei 10:23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 10:24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci all'amore e alle buone opere, 10:25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

2Corinzi 9:13 perché la prova pratica fornita da questa sovvenzione li porta a glorificare Dio per l'ubbidienza con cui professate il vangelo di Cristo e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti.

Romani 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui. Romani 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 2Corinzi 1:11 Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il beneficio che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone, siano rese grazie da molti per noi. 1Tessalonicesi 5:11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate. Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.

Comunione, dei credenti (dal latino comunione(m) – da comműnis - comune)

La comunione dei credenti è quell’unità spirituale che ogni singolo realizza in Cristo (Mt 18:201) e che traspare nell’amore reciproco (Eb 10:242) del Suo intero corpo, la Chiesa (Ef 4:1-33). Si manifesta nell’adorazione comune (Eb 10:254), nella partecipazione alla Santa Cena, nell’espressione dei suoi frutti quali la compassione (Ro 12:14-165), consolazione (1 Te 4:186) ed esortazione (Co 3:167) reciproca. Nella preghiera d’intercessione (Mt 18:19: 2 Co 1:118), nella condivisione della gioia (Ro 15:329) e nell’aspettativa comune della Parusia (Mt 24:3010).

Matteo 18:20 Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».

Ebrei 10:24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci all'amore e alle buone

Efesini 4:1 Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, 4:2 con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, 4:3 sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace.

Ebrei 10:25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

Romani 12:14 Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 12:16 Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.

1Tessalonicesi 4:18 Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente; istruitevi ed esortatevi gli uni gli altri con ogni sapienza; cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.

Matteo 18:19 E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. 2Corinzi 1:11 Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il beneficio che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone, siano rese grazie da molti per noi.

Romani 15:32 in modo che, se piace a Dio, io possa venire da voi con gioia ed essere confortato insieme con voi.

Matteo 24:30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.

Conciliarismo (da conciliare - dal latino conciliāre - da concǐlium - concilio)

Il conciliarismo nasce a cavallo dei secoli XIV e XV su spinta di eminenti filosofi, teologi e scrittori quali il francese Johannes de Soardis (1255-1347), l’italiano Marsilio da Padova (1275-1342) e l’inglese Guglielmo da Occam (1288-1347) secondo i quali, prima della dichiarazione della infallibilità papale in materia di 00fede00* (00inerranza papale00*), tale autorità decadeva in presenza di deviazioni eretiche. Tale impugnabilità di giudizio poteva avvenire unicamente tramite il Concilio Ecumenico* asserendo, di fatto, che il suo potere in tale materia, era superiore a quello del Papa*.

Concilio (dal latino conciliu(m) – unione, adunanza)

Assemblea ecumenica dei membri responsabili della Chiesa per risolvere aspetti riguardanti principi di fede. Molti e giusti sono stati nel tempo, specie quelli riguardanti l’interpretazione delle Scritture: Nicea. 325 (arianesimo*); Costantinopoli 381 (macedoniani*); 553 (nestorianesimo*); 681 (monofisismo*); Cartagine 411 (donatismo*); 418 (pelagianesimo*); Efeso 431 (nestorianesimo); Calcedonia 451 (monofisismo). Vi sono, però, anche esempi non scritturali: Nicea 787 (liceità del culto delle immagini); Lateranense IV° 1215 (transustanziazione* eucaristica); Trento 1546 (culto dei santi); Vaticano I° 1870 (primato e infallibilità papale).

Concordanze bibliche (dal latino concordâre da concors - concorde)

In pratica sono degli elenchi alfabetici (commentari della Bibbia) in cui sono riportati, secondo i vari obiettivi e specializzazioni, tutti i termini biblici interessati, dei quali sono forniti significati, origini e specifici ampliamenti riguardanti l’uso cui sono destinati. Monitori, studenti e chiunque voglia saperne di più deve possedere simili trattati. Tutto questo, ovviamente, distaccato da quello che è il freddo nozionismo di un vocabolario pur armato dalle migliori intenzioni. Oggi sono assolutamente indispensabili per chi desideri conoscenze più appropriate.

Concubina (dal latino cum - con e c�mbere - giacere a letto)

In tempi biblici, la concubina non rivestiva assolutamente l’accezione negativa odierna. Aveva gli stessi diritti legali di una moglie (vitto, alloggio, vestiario, relazioni coniugali) ma non in termini economici (eredità) poiché, per lei, non era stata versata la dote (Es 21:7-11; Ge 31:14-161) o era una prigioniera di guerra (De 21:10-142). Era libera di gestire lavori propri ma non poteva interferire negli affari del marito (salvo specifica delega). I figli non percepivano la successione paterna (Ge 25:63) e seguivano la condizione della madre (Ge 15:13; 21:144). In conclusione, pur essendo moglie a pieno diritto, era solo una serva priva di privilegi.

Esodo 21:7 Se uno vende la propria figlia come schiava, questa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. 21:8 Se lei non piace al suo padrone, che si era proposto di prenderla in moglie, deve permettere che sia riscattata; ma non avrà il diritto di venderla a gente straniera, dopo esserle stato infedele. 21:9 Se la dà in sposa a suo figlio, dovrà trattarla secondo il diritto delle figlie. 21:10 Se prende un'altra moglie, non toglierà alla prima né il vitto, né il vestire, né la coabitazione. 21:11 Se non le fa queste tre cose, lei se ne andrà senza pagare nessun prezzo. Genesi 31:14 Rachele e Lea gli risposero: «Abbiamo forse ancora qualche parte o eredità in casa di nostro padre? 31:15 Non ci ha forse trattate da straniere, quando ci ha vendute e ha per di più divorato il nostro denaro? 31:16 Tutte le ricchezze che Dio ha tolte a nostro padre, sono nostre e dei nostri figli. Fa' dunque tutto quello che Dio ti ha detto».

Deuteronomio 21:10 Quando andrai alla guerra contro i tuoi nemici e il SIGNORE, il tuo Dio, li avrà messi nelle tue mani e tu avrai fatto dei prigionieri, 21:11 se vedrai tra i prigionieri una donna bella d'aspetto, se ne sarai attratto e vorrai prendertela per moglie, la condurrai in casa tua; 21:12 lei si raderà il capo, si taglierà le unghie, 21:13 si toglierà il vestito che portava quando fu presa, dimorerà in casa tua e piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; poi entrerai da lei e tu sarai suo marito e lei tua moglie. 21:14 Se poi non ti piace più, la lascerai andare dove vorrà, ma non la potrai in alcun modo vendere per denaro né trattare da schiava, perché l'hai umiliata.

Genesi 25:6 … ma ai figli delle sue concubine fece dei doni e, mentre era ancora in vita, li mandò lontano da suo figlio Isacco, verso levante, nella terra d'Oriente.

Genesi 21:14 Abraamo si alzò la mattina di buon'ora, prese del pane e un otre d'acqua e li diede ad Agar, mettendoglieli sulle spalle con il bambino, e la mandò via. Lei se ne andò e vagava per il deserto di Beer-Seba.

Condanna (dal latino comdennare - condannare)    vedi: Punizione  Pena  

La condanna è la pena inflitta per un atto illecito e Dio, nel caso del peccato, l’intende allo stesso modo (Mt 25:411). Infatti, la condanna, in origine, è stata introdotta per la trasgressione di Adamo (Ro 5:12,16,182), dalle cui conseguenze non si può disgiungere (Pr 12:2; Ro 6:233). Tale atto di ribellione può pesare ulteriormente a seguito di aggravanti quali l'impenitenza (Mt 11:20-244), lo scetticismo (Gv 3:18-195), la prevaricazione (Gm 5:1-56) o il farisaismo (Mt 23:147). Da notare che la coscienza sa riconoscere la sua legittimità (Gb 9:20; Ro 2:1; 1 Ti 3:118). Cristo, però ce ne ha liberati (Gv 3:18; 5:24; Ro 8:1,33-349), ma chi non crede rimane sempre sotto le sue pesanti conseguenze (Gv 3:18,3610). Vedi Punizione*, Pena*

Matteo 25:41 Allora dirà anche a coloro della sinistra: 'Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!

Romani 5:12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, e in questo modo la morte si è estesa su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... Romani 5:16 Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato, poiché il giudizio, da una sola trasgressione, ha portato alla condanna, mentre il dono di grazia, da molte trasgres-sioni, ha portato alla giustificazione. Romani 5:18 Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così con un solo atto di giustizia la giustificazione che dà vita si è estesa a tutti gli uomini.

Proverbi 12:2 L'uomo buono ottiene il favore dell'Eterno, ma l'Eterno condanna l'uomo pieno di malizia. Romani 6:23 … poiché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

Matteo 11:20 Allora egli iniziò a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute: 21 “Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché, se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già da molto tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. 22 Perciò vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. 23 E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell'Ades, perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa sarebbe durata fino a oggi. 24 Perciò, io lo dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua”.

Giovanni 3:18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19 E il giudizio è questo: che la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.

Giacomo 5:1 A voi ora, o ricchi: piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso! 2 Le vostre ricchezze sono marcite e le vostre vesti sono rose dai tarli. 3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, la loro ruggine sarà una testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni. 4 Ecco, il salario dei lavoratori, che hanno mietuto i vostri campi e del quale li avete frodati, grida e le grida di quelli che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. 5 Voi siete vissuti sulla terra nelle delizie e vi siete dati ai piaceri; avete pasciuto i vostri cuori in giorno di strage.

Matteo 23:14 [Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra, perciò riceverete una condanna maggiore.]

Giobbe 9:20 Anche se fossi giusto, la mia stessa bocca mi condannerebbe; anche se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole. Romani 2:1 Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi sei inescusabile, perché, nel giudicare gli altri, tu condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le stesse cose. 1 Timoteo 3:11 Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa.

Giovanni 3:18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Giovanni 5:24 In verità, in verità io vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. Romani 8:1 Non c'è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù [i quali non cammina-no secondo la carne, ma secondo lo Spirito], Romani 8:33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

Giovanni 3:18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Giovanni 3:36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna; chi rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio resta sopra lui”.




 
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