Dizionario Biblico
La vipera è un serpente velenoso (Ge 49:17; Gb 20:14-161) dei viperidi con pupilla ellittica e verticale come i gatti. Il naso è rivolto leggermente all'insù e la coda ben differenziata dal corpo. La colorazione varia dal nero al marrone e altresì il disegno dorsale a seconda della zona in cui vive. È ovovivipara (partorisce figli vivi). L'area di diffusione varia dalla penisola Iberica alla Germania occidentale. Simboleggia i nemici del credente (Sl 91:132) e la caparbietà nell'avversare la Parola. (Sl 58:4-53). Il suo veleno è simbolo del malignare dei malvagi (Sl 140:3; Ro 3:134) e dell'abuso del vino (Pr 23:325).
Genesi 49:17 Dan sarà una serpe sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i talloni del cavallo, in modo che il cavaliere cada all'indietro. Giobbe 20:14 ma il cibo gli si trasforma nelle viscere, e diventa nel suo corpo veleno di aspide. 15 Ha divorato ricchezze e le vomiterà; Iddio stesso gliele farà uscire dal ventre. 16 Ha succhiato veleno di aspide, la lingua della vipera lo ucciderà.
Salmi 91:13 Tu camminerai sul leone e sull'aspide, calpesterai il leoncello e il serpente.
Salmi 58:4 Hanno veleno simile al veleno del serpente, sono come l'aspide sordo che si tura le orecchie, che non ascolta la voce degli incantatori, del mago esperto nell'ammaliare.
Salmi 140:3 Aguzzano la loro lingua come il serpente, hanno un veleno d'aspide sotto le loro labbra. Romani 3:13 “La loro gola è un sepolcro aperto; con la loro lingua tramano inganni”; “C'è un veleno di aspidi sotto le loro labbra”.
Proverbi 23:32 Alla fine, esso morde come un serpente e punge come una vipera.
La virtù è l’amore per il bene che spinge l’uomo a perseguirlo costantemente nella propria vita nonostante le difficoltà. Per la teologia cattolica è la costante disposizione dell’anima di tendere al bene supportata dalle sole forze dell’uomo. Per il mondo evangelico ha ben altra origine- (Ef 2:8-101). Poiché siamo una stirpe eletta (1 Pt 2:92) siamo esortati (Co 3:12-143) a impegnarci con la massima costanza (2 Pt 1:5-74) al fine di tendere sempre alla perfezione celeste (Mt 5:485).
Efesino 2:8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 2:9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 2:10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.
1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;
Colossesi 3:12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 3:13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 3:14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione.
2Pietro 1:5 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; 1:6 alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; 1:7 alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore.
Matteo 5:48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.
Biblicamente il concetto di vittoria aveva, come fondamento, la totale fiducia in Dio (Sl 65:4-6; Pr 14:26-271) cui doveva essere riconosciuta (Sl 44:1-4; 2 S 23:10-12; Pr 21:312). Se così non fosse stato … (2 S 19:2-73). Il minimo dubbio nel conformarsi appieno, poteva avere gravi conseguenze (2 R 13:16-194). Più volte il salmista innalza un tripudio di lodi alla Sua potenza (Sl 118:10-15; Ac 3:6-85). Nel N.T, in Cristo, il credente ha la più grande vittoria (1 Co 15:50-57; Ef 1:7; 1 Gv 5:1-56).
Salmi 65:4 Beato chi sceglierai e accoglierai, perché egli abiti nei tuoi cortili! Noi ci sazieremo dei beni della tua casa, delle cose sante del tuo tempio. 65:5 Mediante prodigi tu ci rispondi, nella tua giustizia, o Dio della nostra salvezza, speranza di tutte le estremità della terra e dei mari lontani. 65:6 Con il suo vigore egli rese saldi i monti, cingendosi di potenza. Proverbi 14:26 C'è grande sicurezza nel timore del SIGNORE; egli sarà un rifugio per i figli di chi lo teme. 14:27 Il timore del SIGNORE è fonte di vita e fa evitare le insidie della morte.
Salmi 44:1 Al direttore del coro. Dei figli di Core. Cantico. O Dio, noi abbiamo udito con i nostri orecchi, i nostri padri ci hanno raccontato l'opera da te compiuta ai loro giorni, nei tempi antichi. 44:2 Tu con la tua mano hai scacciato nazioni per stabilire i nostri padri; hai distrutto popoli per far posto a loro. 44:3 Infatti essi non conquistarono il paese con la spada, né fu il loro braccio a salvarli, ma la tua destra, il tuo braccio, la luce del tuo volto, perché li gradivi. 44:4 Sei tu il mio re, o Dio, sei tu che dai la vittoria a Giacobbe! 2Samuele 23:10 Egli si alzò, colpì i Filistei finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il SIGNORE concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo tornò a seguire Eleazar soltanto per spogliare gli uccisi. 23:11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l'Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c'era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei, 23:12 Samma si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. Il SIGNORE concesse una grande vittoria. Proverbi 21:31 Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma la vittoria appartiene al SIGNORE.
2Samuele 19:2 E in quel giorno la vittoria si mutò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: «Il re è molto afflitto a causa di suo figlio». 19:3 Il popolo in quel giorno rientrò furtivamente in città, come avrebbe fatto gente coperta di vergogna per essere fuggita in battaglia. 19:4 Il re si era coperta la faccia e ad alta voce gridava: «Absalom figlio mio! Absalom figlio mio, figlio mio!» 19:5 Allora Ioab entrò in casa del re e disse: «Tu copri oggi di rossore il volto di tutta la tua gente, che in questo giorno ha salvato la vita a te, ai tuoi figli e alle tue figlie, alle tue mogli e alle tue concubine, 19:6 poiché ami quelli che ti odiano e odi quelli che ti amano; infatti oggi tu dimostri che capitani e soldati per te non contano nulla; ora vedo bene che se oggi Absalom fosse vivo e noi fossimo tutti morti, allora saresti contento. 19:7 Àlzati dunque ora, esci e parla al cuore della tua gente; perché io giuro per il SIGNORE che, se non esci, neppure un uomo resterà con te questa notte; e questa sarà per te sventura peggiore di tutte quelle che ti sono cadute addosso dalla tua giovinezza fino a oggi».
2Re 13:16 Eliseo disse al re d'Israele: «Impugna l'arco». Egli impugnò l'arco; Eliseo posò le sue mani sulle mani del re ,13:17 poi gli disse: «Apri la finestra a oriente». E Ioas l'aprì. Allora Eliseo disse: «Tira!» Egli tirò. Ed Eliseo disse: «Questa è una freccia di vittoria da parte del SIGNORE: la freccia della vittoria contro la Siria. Tu sconfiggerai i Siri ad Afec sino a sterminarli». 13:18 Poi disse: «Prendi le frecce». Ioas le prese, ed Eliseo disse al re d'Israele: «Percuoti il suolo». Egli lo percosse tre volte poi si fermò. 13:19 L'uomo di Dio si adirò contro di lui, e disse: «Avresti dovuto percuoterlo cinque o sei volte; allora tu avresti sconfitto i Siri fino a sterminarli; mentre adesso non li sconfiggerai che tre volte». Eliseo morì, e fu sepolto.
Salmi 118:10 Tutte le nazioni m'avevano circondato; nel nome del SIGNORE, eccole da me sconfitte. 118:11 M'avevano circondato, sì, m'avevano accerchiato; nel nome del SIGNORE, eccole da me sconfitte. 118:12 M'avevano circondato come api, ma sono state spente come fuoco di spine; nel nome del SIGNORE io le ho sconfitte. 118:13 Tu mi avevi spinto con violenza per farmi cadere, ma il SIGNORE mi ha soccorso. 118:14 Il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico, egli è stato la mia salvezza. 118:15 Un grido d'esultanza e di vittoria risuona nelle tende dei giusti: «La destra del SIGNORE fa prodigi. Abacuc 3:6 Egli si ferma e scuote la terra; guarda e fa tremar le nazioni; i monti eterni si frantumano, le colline secolari si abbassano; le sue vie sono quelle di un tempo. 3:7 Vedo le tende d'Etiopia sotto il dolore, i padiglioni del paese di Madian sono sconvolti. 3:8 O Signore, ti adiri forse contro i fiumi? È forse contro i fiumi che si accende la tua ira, o è contro il mare che va il tuo sdegno, mentre tu avanzi sui tuoi cavalli, sui tuoi carri vittoriosi?
1Corinzi 15:50 Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità. 15:51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 15:52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 15:53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. 15:54 Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria». 15:55 «O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?» 15:56 Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; 15:57 ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. Efesini 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia. 1Giovanni 5:1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato. 5:2 Da questo sappiamo che amiamo i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 5:3 Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 5:4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 5:5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?
IL vizio è l’abitudine inveterata a praticare il male. Con il peccato originale, la corruzione, di cui il vizio è un’espressione, dilagò nel mondo (Ge 6:11-12; Gr 6:281) La Parola, non solo biasima chi lo pratica (Pr 11:3; 12:82), ma lo condanna con forza (Is 5:18; Gr 5:28-29; Ez 7:22-24; 9:9-103). Il credente, quindi, proprio perché ama Dio (Pr 3:32; 8:134), non solo lo rifiuta (Pr 4:245) ma si propone attivamente nella lotta (Sl 101:1-86). Guai agli impenitenti (Ro 1:28-327).
Genesi 6:11 Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era piena di violenza. 6:12 Dio guardò la terra; ed ecco, era corrotta, poiché tutti erano diventati corrotti sulla terra. Geremia 6:28 Essi sono tutti ribelli incalliti, seminano calunnie; sono bronzo e ferro, tutti corrotti.
Proverbi 11:3 L'integrità degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi è la loro rovina. Proverbi 12:8 L'uomo è lodato in proporzione del suo senno, ma chi ha il cuore pervertito sarà disprezzato.
Isaia 5:18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con le corde del vizio, e il peccato come con le corde di un cocchio, Geremia 5:28 Ingrassano, hanno il volto lucido, oltrepassano ogni limite di male. Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppure prosperano; non fanno giustizia nei processi dei poveri. 5:29 Non dovrei forse punire queste cose», dice il SIGNORE, «non dovrei vendicarmi di una simile nazione? Ezechiele 7:22 Allontanerò la mia faccia da loro e i nemici profaneranno il mio tesoro: dei briganti vi entreranno e lo profaneranno. 7:23 Prepara le catene! poiché questo paese è pieno di assassini, questa città è piena di violenza. 7:24 Io farò venire le più malvagie delle nazioni, che s'impadroniranno delle loro case; farò venir meno la superbia dei potenti e i loro santuari saranno profanati. Ezechiele 9:9 Egli mi rispose: «L'iniquità della casa d'Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue, e la città è piena d'ingiustizie; poiché dicono: "Il SIGNORE ha abbandonato il paese, il SIGNORE non vede nulla". 9:10 Perciò, anche il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta».
Proverbi 3:32 poiché il SIGNORE detesta l'uomo perverso, ma la sua amicizia è per gli uomini retti. Proverbi 8:13 Il timore del SIGNORE è odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa.
Proverbi 4:24 Rimuovi da te la perversità della bocca, allontana da te la falsità delle labbra.
Salmi 101:1 Salmo di Davide. Canterò la bontà e la giustizia; a te, o SIGNORE, salmeggerò. 101:2 Avrò cura di camminare nell'integrità; quando verrai a me? Camminerò con cuore integro, dentro la mia casa. 101:3 Non mi proporrò nessuna cosa malvagia; detesto il comportamento dei perversi; non mi lascerò contagiare. 101:4 Allontanerò da me il cuore perverso; il malvagio non voglio conoscerlo. 101:5 Sterminerò chi sparla del suo prossimo in segreto; chi ha l'occhio altero e il cuore superbo non lo sopporterò. 101:6 Avrò gli occhi sui fedeli del paese per tenerli vicini a me; chi cammina per una via irreprensibile sarà mio servitore. 101:7 Chi agisce con inganno non abiterà nella mia casa; chi dice menzogne non potrà restare davanti ai miei occhi. 101:8 Ogni mattina sterminerò tutti gli empi del paese per estirpare dalla città del SIGNORE tutti i malfattori
Romani 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 1:29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 1:30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 1:31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 1:32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.
La volpe è un canide carnivoro (Sl 63:101) di medie dimensioni con muso affusolato, trono slanciato, zampe robuste e pelliccia di valore. Di origine eurasiatica vive in coppie riproduttive ed è presente nell'intero emisfero boreale. Nella Bibbia simboleggia i falsi profeti, distruttori spirituali con le loro mistificazioni (Ez 13:42). Gesù paragonando Erode a una volpe asserisce, senza fraintendimenti, la sua astuzia subdola (Lc 13:31-323). Rappresenta la distruttività dei rapporti (Cc 2:154) e, nel contempo, la saggezza spirituale e il discernimento (Lc 9:585).
Salmi 63:10 Saranno dati in balìa della spada, saranno preda degli sciacalli.
Ezechiele 13:4 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi tra le rovine!
Luca 13:31 In quello stesso momento vennero alcuni farisei a dirgli: “Parti e vattene di qui, perché Erode vuole farti morire”. 32 Ed egli disse loro: “Andate a dire a quella volpe: 'Ecco, io scaccio i demòni, compio guarigioni oggi e domani e il terzo giorno giungo al mio termine'.
Cantico 2:15 Le figlie di Gerusalemme: Prendeteci le volpi, le piccole volpi che guastano le vigne, poiché le nostre vigne sono in fiore!
Cantico 2:15 Le figlie di Gerusalemme: Prendeteci le volpi, le piccole volpi che guastano le vigne, poiché le nostre vigne sono in fiore!
Una versione della Bibbia scritta in Latino da Girolamo (c. 347-420) che divenne la versione ufficiale della Chiesa cattolica romana. Nonostante sia un’ottima traduzione, specialmente se si considera il periodo in cui fu redatta, contiene errori che hanno segnato la storia della stessa chiesa, come, p. e., l’esortazione “ravvedetevi” tradotta con “fate penitenza”, che ha portato a pensare che il sacrificio di Gesù sulla croce non sia sufficiente per salvare appieno.
La xenoglossia è un miracolo dello Spirito Santo che permette di parlare in modo corretto e sciolto, una o più lingue realmente note ma completamente sconosciute a chi le proferisce (At 2:4-81). È, pertanto, un aspetto del dono delle lingue diretto verso l’esterno, quale segno per i non credenti (1 Co 14:222). Non è da confondere con la glossolalia, il “parlare in lingue” espresso da Paolo poiché questo è diretto verso l’interno, cioè per il bene della comunità tramite l’interpretazione (1 Co 14:5, 13, 27-283) o verso Dio (1 Co 14:24) come espressione estatica personale.
Atti 2:4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. 2:5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. 2:6 Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 2:7 E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? 2:8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa?
1Corinzi 14:22 Quindi le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti; la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti. 14:23 Quando dunque tutta la chiesa si riunisce, se tutti parlano in altre lingue ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno che siete pazzi?
1Corinzi 14:5 Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti, perché la chiesa ne riceva edificazione. 1Corinzi 14:13 Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare; 1Corinzi 14:27 Se c'è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l'uno dopo l'altro, e qualcuno interpreti. 14:28 Se non vi è chi interpreti, tacciano nell'assemblea e parlino a sé stessi e a Dio.
1Corinzi 14:2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose.
È questo il nome attribuito a ogni insetto le cui larve rodendo il legno vi scavano ramificate gallerie. In senso figurato, il tarlo rappresenta il male (Pr 12:4; 14:301) , il disfacimento (Gb 13:282) , il pungolo (Os 5:123) , il tormento del castigo (Gb 4:19; Gb 27:18; Sl 39:114) , l’angoscia che pervade l’animo di chi ne è preda (Is 51:8; Ac 3:165) . È, altresì, sinonimo di dubbio (Ge 3:1-6; 1Ti 6:20-21; Gm 1:13-146) e rancore (Mc 6:18-197) .
Proverbi 12:4 La donna virtuosa è la corona del marito, ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nelle ossa. Proverbi 14:30 Un cuore calmo è la vita del corpo, ma l'invidia è la carie delle ossa.
13:28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito ròso dal tarlo.
Osea 5:12 perciò io sono come una tignola per Efraim, e come un tarlo per la casa di Giuda.
Giobbe 4:19 quanto più in quelli che stanno in case d'argilla, che hanno per fondamento la polvere e sono schiacciati al pari delle tignole! Giobbe 27:18 La casa che si costruisce è come quella del tarlo, come il capanno che fa il guardiano della vigna. Salmi 39:11 Castigando la sua iniquità tu correggi l'uomo, distruggi come tarlo quel che ha di più caro; certo, ogni uomo non è che vanità.
Isaia 51:8 Infatti la tignola li divorerà come un vestito, e la tarma li roderà come la lana; ma la mia giustizia rimarrà in eterno, la mia salvezza, per ogni epoca». Abacuc 3:16 Ho udito e le mie viscere fremono, le mie labbra tremano a quel rumore; un tarlo mi entra nelle ossa, io tremo a ogni passo; aspetto in silenzio il giorno dell'angoscia, quando il nemico marcerà contro il popolo per assalirlo.
Genesi 3:1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» 3:2 La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3:3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». 3:4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 3:5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male». 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò. 1Timoteo 6:20 O Timoteo, custodisci il deposito; evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza; 6:21 alcuni di quelli che la professano si sono allontanati dalla fede. La grazia sia con voi. Giacomo 1:13 Nessuno, quand'è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; 1:14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce.
Marco 6:18 Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!» 6:19 Perciò Erodiada gli serbava rancore e voleva farlo morire, ma non poteva.
Lo Yom Kippur celebra il giorno dell’espiazione delle colpe d’Israele (Es 30:10; Le 23:27-31; 25:9; Nu 29:7-111). Si celebra il decimo giorno di tishri (settembre – ottobre) ed è considerato il giorno più importante pur non essendo tra le feste principali. Con l’espiazione delle colpe, si può accedere alla riconciliazione con Dio e ciò è consentito dal rito del sangue espiatorio operato dal Sommo Sacerdote all’interno del “Luogo Santissimo”, per sé e l’intera nazione, un’unica volta l’anno. Digiuno e astinenza totali sono inderogabili. Gesù, però, è garante di un sacerdozio migliore (Eb 7:17, 26-272).
Esodo 30:10 Una volta all'anno Aaronne farà l'espiazione sui corni di esso; con il sangue del sacrificio di espiazione per il peccato vi farà sopra l'espiazione una volta all'anno, di generazione in generazione. Sarà cosa santissima, sacra al SIGNORE». Levitico 23:27 «Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno delle espiazioni; avrete una santa convocazione, vi umilierete e offrirete al SIGNORE dei sacrifici consumati dal fuoco. 23:28 In quel giorno non farete nessun lavoro; poiché è un giorno di espiazione, destinato a fare espiazione per voi davanti al SIGNORE, che è il vostro Dio. 23:29 Poiché, ogni persona che non si umilierà in quel giorno, sarà tolta via dalla sua gente. 23:30 Ogni persona che farà in quel giorno un lavoro qualsiasi, io la distruggerò dal mezzo del suo popolo. 23:31 Non farete nessun lavoro. È una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 25:9 Poi, il decimo giorno del settimo mese farai squillare la tromba; il giorno delle espiazioni farete squillare la tromba per tutto il paese. Numeri 29:7 «"Il decimo giorno di questo settimo mese avrete una santa convocazione e vi umilierete; non farete nessun lavoro, 29:8 e offrirete, come olocausto di profumo soave al SIGNORE, un toro, un montone, sette agnelli dell'anno, che siano senza difetti, 29:9 e, come oblazione, del fior di farina intrisa d'olio: tre decimi per il toro, due decimi per il montone, 29:10 un decimo per ciascuno dei sette agnelli, 29:11 e un capro come sacrificio per il peccato, oltre al sacrificio espiatorio, l'olocausto quotidiano con la sua oblazione e la sua libazione.
Ebrei 7:17 perché gli è resa questa testimonianza: «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec». Ebrei 7:26 Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli; 7:27 il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso.