Dizionario Biblico

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Teologia pastorale (dal greco theologia - studio delle cose di Dio e dal latino pastorale(m) da pastor - pastore)

Ambito che dibatte sulle incombenze pastorali concernenti la cura e la crescita delle anime dei fedeli.

Teologia polemica (dal greco theología – studio delle cose di Dio e polemikós da pólemos - battaglia)

Come il nome fa chiaramente intendere, difende con rigore, dalle devianze apologetiche, dalle eresie e da ogni forma di controversia, le verità acquisite.

Teologia positiva (dal greco theologia - studio delle cose di Dio e dal latino positivu(m) da positus - posto)

Sezione che utilizza a fine conservativo il semplice proponimento delle verità rivelate estrapolate dalle varie fonti.

Teologia propria (dal greco theologia - studio delle cose di Dio e dal latino propriu(m) - proprio)

Parte della teologia sistematica specializzata nello studio, origine e natura di Dio. Scontando l’assioma* della Sua esistenza e il Suo aspetto trinitario, pone particolare enfasi agli attributi divini. Eccone alcuni: attributi naturali. 1) eternità (De 33:27; Is 40:281); immutabilità* (Ml 3:62); infinità (At 17: 24-283); onnipotenza* (Ge 17:1; 2 Co 6:184); onnipresenza* (Sl 139:7-115); onniscienza* (Sl 139:16; At 15:17-186); unità indivisibile (De 6:4; 1 Co 8:67) e attributi morali quali: amore (2 Co 13:11; Gv 4:88); giustizia (De 32:4; Gb 37:239) santità (Sl 22:3; Es 15:1110).

Deuteronomio 33:27 Il Dio eterno è il tuo rifugio; e sotto di te stanno le braccia eterne. Egli scaccia davanti a te il nemico e ti dice: "Distruggi!" Isaia 40:28 Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile.

Malachia 3:6 «Poiché io, il SIGNORE, non cambio; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete ancora consumati.

Atti 17:24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 17:25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 17:26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 17:27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 17:28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza".

Genesi 17:1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, il SIGNORE gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro; 2Corinzi 6:18 E «sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente».

Salmi 139:7 Dove potrei andarmene lontano dal tuo spirito, dove fuggirò dalla tua presenza? 139:8 Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là. 139:9 Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, 139:10 anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra. 139:11 Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce diventerà notte intorno a me»,

Salmi 139:16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora. Atti 15:17 affinché il rimanente degli uomini e tutte le nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore, dice il Signore che fa queste cose, 15:18 a lui note fin dall'eternità".

Deuteronomio 6:4 Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE. 1Corinzi 8:6 tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo.

2Corinzi 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi. Giovanni 4:8 (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprar da mangiare.)

Deuteronomio 32:4 Egli è la rocca, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto. Giobbe 37:23 l'Onnipotente noi non lo possiamo scoprire. Egli è grande in forza, in equità, in perfetta giustizia; egli non opprime nessuno.

Salmi 22:3 Eppure tu sei il Santo, siedi circondato dalle lodi d'Israele. Esodo 15:11 Chi è pari a te fra gli dèi, o SIGNORE? Chi è pari a te, splendido nella tua santità, tremendo anche a chi ti loda, operatore di prodigi?

Teologia speculativa e dogmatica (dal greco theología – studio delle cose di Dio e dogmatikós – riguardante il dogma))

Campo che investiga Dio nello specifico, il Suo operato e la Sue peculiarità. Tratta, in particolar modo, lo studio delle verità rivelate e l’enunciazione dei dogmi e dei principi di fede. È propedeutica alla formulazione della teologia pratica poiché ne stabilisce i principi di base.

Teologia storica (dal greco theología – studio delle cose di Dio e historikós da historia - storia)

Specializzazione che spazia dalla storia sacra a quella profana. Oltre a trattarne lo sviluppo, le proposte, gli accenti e le risposte alle esigenze del tempo, analizza i simbolismi e le decisioni dei vari sinodi e concili. Nella parte moderna analizza la teologia riformata in opposizione alla teologia controversistica cattolica (F. Suarez 1548-1617). Utilizza, a titolo d’indagine e conferma, anche le ricerche archeologiche.

Terafim (č un termine ebraico di cui non si conosce l’esatto significato, forse immagini, idoli)

I terafim erano rappresentazioni di dei domestici, protettori della famiglia, simili ai penati romani, in forma di statuine o similari presenti nelle antiche famiglie nomadi ebree. In un certo senso, per i capi del clan, avevano un grande valore perché sinonimo di autorità e protezione. Probabilmente il gesto di Rachele rappresentava una rivalsa per il comportamento fraudolento del padre nei confronti del marito Giacobbe (Ge 31:14-351). Il loro possesso pare rappresentasse un diritto di successione.

Genesi 31:14 Rachele e Lea gli risposero: «Abbiamo forse ancora qualche parte o eredità in casa di nostro padre? 31:15 Non ci ha forse trattate da straniere, quando ci ha vendute e ha per di più divorato il nostro denaro? 31:16 Tutte le ricchezze che Dio ha tolte a nostro padre, sono nostre e dei nostri figli. Fa' dunque tutto quello che Dio ti ha detto». 31:17 Allora Giacobbe si alzò, mise i suoi figli e le sue mogli sui cammelli Genesi 31:18 e portò via tutto il suo bestiame - tutti i beni che si era procurato, il bestiame che gli apparteneva e che aveva acquistato in Paddan-Aram - per andarsene da suo padre Isacco nel paese di Canaan. 31:19 Or mentre Labano se ne era andato a tosare le sue pecore, Rachele rubò gli idoli di suo padre. 31:20 Giacobbe ingannò Labano l'Arameo, perché non gli disse che stava per fuggire. 31:21 Così se ne fuggì, con tutto quello che aveva; si levò, passò il fiume e si diresse verso il monte di Galaad. 31:22 Il terzo giorno avvertirono Labano che Giacobbe era fuggito. 31:23 Allora egli prese con sé i suoi fratelli, lo inseguì per sette giornate di cammino e lo raggiunse al monte di Galaad. 31:24 Ma Dio venne da Labano l'Arameo, di notte, in un sogno, e gli disse: «Guàrdati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male». 31:25 Labano dunque raggiunse Giacobbe. Giacobbe aveva piantato la sua tenda sul monte; anche Labano e i suoi fratelli avevano piantato le loro sul monte di Galaad. 31:26 Allora Labano disse a Giacobbe: «Che hai fatto? Mi hai ingannato e portato via le mie figlie come prigioniere di guerra. 31:27 Perché sei fuggito di nascosto e mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con gioia e canti, al suono di timpano e di cetra. 31:28 E non mi hai neppure permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Tu hai agito da stolto. 31:29 Ora è in mio potere di farvi del male, ma il Dio di vostro padre mi parlò la notte scorsa, dicendo: "Guàrdati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male". 31:30 Ora certo te ne sei andato poiché avevi nostalgia della casa di tuo padre, ma perché hai rubato i miei dèi?» 31:31 Giacobbe rispose a Labano: «Avevo paura, perché mi son detto che mi avresti tolto con la forza le tue figlie. 31:32 Ma chiunque sia colui presso il quale troverai i tuoi dèi, egli deve morire! In presenza dei nostri fratelli, riscontra ciò che è tuo fra le cose mie e prenditelo!» Giacobbe ignorava che Rachele avesse rubato gli idoli. 31:33 Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Uscito dalla tenda di Lea, entrò nella tenda di Rachele. 31:34 Ora Rachele aveva preso gli idoli, li aveva messi nella sella del cammello e si era seduta sopra quelli. Labano frugò tutta la tenda e non trovò nulla. 31:35 Lei disse a suo padre: «Il mio signore non si adiri se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho le solite ricorrenze delle donne». Egli cercò, ma non trovò gli idoli.

Terebinto (dal greco therébin-thos - terebinto)

Albero delle anacardiacee (6-10 metri) molto frondoso, endemico della macchia mediterranea, dalla cui resina si ricavano la colofonia e la trementina, un’oleoresina dall’odore molto penetrante usata come solvente per alcune vernici. La Bibbia ci narra che alla sua ombra si sedette l’angelo del Signore (Gc 6:111). Tra i suoi folti rami restò impigliata la testa di Absalon (2 S 18:9-102) e Ioab ne approfittò per ucciderlo (2 S 18:143). Dio compara al ceppo del terebinto lo sventurato residuo lasciato in Giuda da Nabucodonosor, definendolo “una discendenza santa” (Is 6:11-134).

Giudici 6:11 Poi venne l'angelo del SIGNORE e si sedette sotto il terebinto d'Ofra, che apparteneva a Ioas, abiezerita; e Gedeone, figlio di Ioas, trebbiava il grano con il torchio, per nasconderlo ai Madianiti.

2Samuele 18:9 Absalom s'imbatté nella gente di Davide. Absalom cavalcava il suo mulo; il suo mulo entrò sotto i rami intrecciati di un grande terebinto e la testa di Absalom s'impigliò nel terebinto, in modo che egli rimase sospeso fra il cielo e la terra; mentre il mulo, che era sotto di lui, passava oltre. 18:10 Un uomo vide questo e andò a riferirlo a Ioab, dicendo: «Ho visto Absalom appeso a un terebinto».

2Samuele 18:14 Allora Ioab disse: «Io non voglio perdere il tempo con te in questo modo». Prese in mano tre giavellotti e li conficcò nel cuore di Absalom, che era ancora vivo in mezzo al terebinto.

Isaia 6:11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?» Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia ridotto in desolazione; 6:12 finché il SIGNORE abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese. 6:13 Se vi rimane ancora un decimo della popolazione, esso a sua volta sarà distrutto; ma, come al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti, rimane il ceppo, così rimarrà al popolo, come ceppo, una discendenza santa».

Tesori spirituali (dal greco thesaurós - tesoro e dal latino spirituale(m) da spiritus - spirito)

La Parola c’invita costantemente alla ricerca dei tesori spirituali (Pr 2:1-91). Sappiamo, infatti, che il timore di Dio (Sl 19:9-102) e l’amore (1 Co 13:2-73) ne sono la porta d’ingresso. Paolo afferma che la fede ci dà la certezza (Eb 11:14) di poter attingere alla sostanza vera (Eb 5:145), all’intelligenza e alla conoscenza (Co 2:1-36). Cristo, infatti, ne è la garanzia (Co 2:10-157) e, nel contempo, un monito a non lasciarci derubare (Co 2:88).

Proverbi 2:1 Figlio mio, se ricevi le mie parole e serbi con cura i miei comandamenti, 2:2 prestando orecchio alla saggezza e inclinando il cuore all'intelligenza; 2:3 sì, se chiami il discernimento e rivolgi la tua voce all'intelligenza, 2:4 se la cerchi come l'argento e ti dai a scavarla come un tesoro, 2:5 allora comprenderai il timore del SIGNORE e troverai la scienza di Dio. 2:6 Il SIGNORE infatti dà la saggezza; dalla sua bocca provengono la scienza e l'intelligenza. 2:7 Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano nell'integrità, 2:8 allo scopo di proteggere i sentieri della giustizia e di custodire la via dei suoi fedeli. 2:9 Allora comprenderai la giustizia, l'equità, la rettitudine, tutte le vie del bene.

Salmi 19:9 Il timore del SIGNORE è puro, sussiste per sempre; i giudizi del SIGNORE sono verità, tutti quanti son giusti, 19:10 son più desiderabili dell'oro, anzi, più di molto oro finissimo; son più dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi.

1Corinzi 13:2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 13:3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. 13:4 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 13:5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 13:6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 13:7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa

Ebrei 11:1 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono

Ebrei 5:14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell'uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

Colossesi 2:1 Desidero infatti che sappiate quale arduo combattimento sostengo per voi, per quelli di Laodicea e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, 2:2 affinché siano consolati i loro cuori e, uniti mediante l'amore, siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di Dio, cioè Cristo, 2:3 nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti.

Colossesi 2:10 e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; 2:11 in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: 2:12 siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. 2:13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 2:14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 2:15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

Colossesi 2:8 Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo;

Tessalonicesi, prima lettera ai

Paolo scrive questa lettera ai credenti di Tessalonica, in Macedonia tra il 50 e il 54 d.C., durante il suo secondo viaggio quando si trova a Corinto. Raggiunge i primi risultati (At 17:1-41) e ciò gli fa pensare a una sistemazione duratura (2:92) ma trova una forte avversione (At 17:5-93) che lo costringe a trasferirsi prima a Berea e poi ad Atene. Come in uno sfogo ripercorre le tappe del suo ministero (2:1-204). Gioisce per le notizie che gli porta Timoteo (3:1-105), perciò scrive esortando alla santità e all’amore (4:1-126) in attesa della parusia* di cui chiarisce alcuni aspetti (4:13-18; 5:1-117). Termina spronando a una vera vita cristiana (5:12-228).

Atti 17:1 Dopo essere passati per Amfipoli e per Apollonia, giunsero a Tessalonica, dove c'era una sinagoga dei Giudei; 17:2 e Paolo, com'era sua consuetudine, entrò da loro, e per tre sabati tenne loro ragionamenti tratti dalle Scritture, 17:3 spiegando e dimostrando che il Cristo doveva morire e risuscitare dai morti. «E il Cristo», egli diceva, «è quel Gesù che io vi annunzio». 17:4 Alcuni di loro furono convinti, e si unirono a Paolo e Sila; e così una gran folla di Greci pii, e non poche donne delle famiglie più importanti.

1Tessalonicesi 2:9 Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è lavorando notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi abbiamo predicato il vangelo di Dio.

Atti 17:5 Ma i Giudei, mossi da invidia, presero con loro alcuni uomini malvagi tra la gente di piazza; e, raccolta quella plebaglia, misero in subbuglio la città; e, assalita la casa di Giasone, cercavano di trascinare Paolo e Sila davanti al popolo. 17:6 Ma non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni fratelli davanti ai magistrati della città, gridando: «Costoro, che hanno messo sottosopra il mondo, sono venuti anche qui, 17:7 e Giasone li ha ospitati; ed essi tutti agiscono contro i decreti di Cesare, dicendo che c'è un altro re, Gesù». 17:8 E misero in agitazione la popolazione e i magistrati della città, che udivano queste cose. 17:9 Questi, dopo aver ricevuto una cauzione da Giasone e dagli altri, li lasciarono andare.

1Tessalonicesi 2:1 Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non è stata vana; 2:2 anzi, dopo aver prima sofferto e subìto oltraggi, come sapete, a Filippi, trovammo il coraggio nel nostro Dio, per annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. 2:3 Perché la nostra predicazione non proviene da finzione, né da motivi impuri, né è fatta con inganno; 2:4 ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori. 2:5 Difatti, non abbiamo mai usato un parlare lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Dio ne è testimone. 2:6 E non abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, sebbene, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità; 2:7 invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i suoi bambini. 2:8 Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari. 2:9 Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è lavorando notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi abbiamo predicato il vangelo di Dio. 2:10 Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo santo, giusto e irreprensibile con cui ci siamo comportati verso di voi che credete; 2:11 sapete pure che, come fa un padre con i suoi figli, 2:12 abbiamo esortato, confortato e scongiurato ciascuno di voi a comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria. 2:13 Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete. 2:14 Infatti, fratelli, voi siete diventati imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesù nella Giudea; poiché anche voi avete sofferto da parte dei vostri connazionali le stesse tribolazioni che quelle chiese hanno sofferto da parte dei Giudei, 2:15 i quali hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, e hanno cacciato noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini, 2:16 impedendoci di parlare agli stranieri perché siano salvati. Colmano così senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha raggiunti l'ira finale. 2:17 Quanto a noi, fratelli, privati di voi per breve tempo, di persona ma non di cuore, abbiamo tanto più cercato, con grande desiderio, di vedere il vostro volto. 2:18 Perciò più volte abbiamo voluto, almeno io, Paolo, venire da voi; ma Satana ce lo ha impedito. 2:19 Qual è infatti la nostra speranza, o la nostra gioia, o la corona di cui siamo fieri? Non siete forse voi, davanti al nostro Signore Gesù quand'egli verrà? 2:20 Sì, certo, voi siete il nostro vanto e la nostra gioia.

1Tessalonicesi 3:1 Perciò, non potendo più resistere, preferimmo restar soli ad Atene; 3:2 e mandammo Timoteo, nostro fratello e servitore di Dio nella predicazione del vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede, 3:3 affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste tribolazioni; infatti voi stessi sapete che a questo siamo destinati. 3:4 Perché anche quando eravamo tra di voi, vi preannunciavamo che avremmo dovuto soffrire, come poi è avvenuto, e voi lo sapete. 3:5 Perciò anch'io, non potendo più resistere, mandai a informarmi della vostra fede, temendo che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse risultata vana. 3:6 Ma ora Timoteo è ritornato e ci ha recato buone notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che conservate sempre un buon ricordo di noi e desiderate vederci, come anche noi desideriamo vedere voi. 3:7 Per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede, pur fra tutte le nostre angustie e afflizioni; 3:8 perché ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere. 3:9 Come potremmo, infatti, esprimere a Dio la nostra gratitudine a vostro riguardo, per la gioia che ci date davanti al nostro Dio, 3:10 mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere il vostro volto e di colmare le lacune della vostra fede?

1Tessalonicesi 4:1 Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già così che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù a progredire sempre di più. 4:2 Infatti sapete quali istruzioni vi abbiamo date nel nome del Signore Gesù. 4:3 Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, 4:4 che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, 4:5 senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non conoscono Dio; 4:6 che nessuno opprima il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e dichiarato prima. 4:7 Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione. 4:8 Chi dunque disprezza questi precetti, non disprezza un uomo, ma quel Dio che vi fa anche dono del suo Santo Spirito. 4:9 Quanto all'amore fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, 4:10 e veramente lo fate verso tutti i fratelli che sono nell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, ad abbondare in questo sempre di più, 4:11 e a cercare di vivere in pace, di curare i vostri beni e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato di fare, 4:12 affinché camminiate dignitosamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nessuno.

1Tessalonicesi 4:13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 4:14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 4:15 Poiché vi diciamo questo fondandoci sulla parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 4:16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 4:17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. 4:18 Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole. 1Tessalonicesi 5:1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 5:2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. 5:3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno. 5:4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro; 5:5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. 5:6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; 5:7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. 5:8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza. 5:9 Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, 5:10 il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 5:11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate.

1Tessalonicesi 5:12 Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, 5:13 e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi. 5:14 Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti. 5:15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti. 5:16 Abbiate sempre gioia; 5:17 non cessate mai di pregare; 5:18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. 5:19 Non spegnete lo Spirito. 5:20 Non disprezzate le profezie; 5:21 ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene; 5:22 astenetevi da ogni specie di male.




 
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