Dizionario Biblico

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Tessalonicesi, seconda lettera ai

A breve distanza dalla prima, Paolo scrive questa seconda epistola che, in pratica, ne è il seguito. Il tema principale è il ritorno di Cristo, argomento già trattato nella prima lettera ma che pare non ancora perfettamente compreso, tant’è che sono insorte notevoli incomprensioni (1 Te 5:1-31) che hanno provocato scompiglio e diserzione (2:1-122). Paolo, grato a Dio per le certezze che ha potuto trasmettere loro (2:13-153), richiede preghiere d’intercessione invitandoli a pazientare (3:1-54) e a evitare quanti pervertono il Vangelo (3:65). Pone se stesso come esempio di vita ordinata e dignitosa (3:7-106) biasimando quanti rifiutano d’imitarlo (3:11-147).

1Tessalonicesi 5:1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 5:2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. 5:3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.

2Tessalonicesi 2:1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2:2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 2:3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 2:4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio. 2:5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 2:6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 2:7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 2:8 E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. 2:9 La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 2:10 con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. 2:11 Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 2:12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.

2Tessalonicesi 2:13 Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità. 2:14 A questo egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro vangelo, affinché otteniate la gloria del Signore nostro Gesù Cristo. 2:15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiamo trasmessi sia con la parola, sia con una nostra lettera.

2Tessalonicesi 3:1 Per il resto, fratelli, pregate per noi perché la parola del Signore si spanda e sia glorificata come lo è tra di voi, 3:2 e perché noi siamo liberati dagli uomini molesti e malvagi, poiché non tutti hanno la fede. 3:3 Ma il Signore è fedele ed egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno. 3:4 A vostro riguardo abbiamo questa fiducia nel Signore, che fate e farete le cose che vi ordiniamo. 3:5 Il Signore diriga i vostri cuori all'amore di Dio e alla paziente attesa di Cristo.

2Tessalonicesi 3:6 Fratelli, vi ordiniamo nel nome del nostro Signore Gesù Cristo che vi ritiriate da ogni fratello che si comporta disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete

2Tessalonicesi 3:7 Infatti voi stessi sapete come ci dovete imitare: perché non ci siamo comportati disordinatamente tra di voi; 3:8 né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di nessuno, ma con fatica e con pena abbiamo lavorato notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi. 3:9 Non che non ne avessimo il diritto, ma abbiamo voluto darvi noi stessi come esempio, perché ci imitaste. 3:10 Infatti, quando eravamo con voi, vi comandavamo questo: che se qualcuno non vuole lavorare, neppure deve mangiare.

2Tessalonicesi 3:11 Difatti sentiamo che alcuni tra di voi si comportano disordinatamente, non lavorando affatto, ma affaccendandosi in cose futili. 3:12 Ordiniamo a quei tali e li esortiamo, nel Signore Gesù Cristo, a mangiare il proprio pane, lavorando tranquillamente. 3:13 Quanto a voi, fratelli, non vi stancate di fare il bene. 3:14 E se qualcuno non ubbidisce a ciò che diciamo in questa lettera, notatelo, e non abbiate relazione con lui, affinché si vergogni.

Testimonianza (dal latino testimoniu(m) – deposizione del teste)

È una forma di lode che il credente innalza al Signore (Sl 26:7-8; 119:171-172; 145:10-121) e dalla quale non può prescindere perché spinto da una forza interiore (Mt 10:18-20; Lc 21:12-15; Gv 4:13-162) che porta a confessare Cristo e le Sue meraviglie (Gv 11:25-27; At 4:13-14; Ro 8:13-17; 10:9-113).Ogni tempo (Sl 107:1-2; Is 12:1-54) e ogni luogo (Mc 5:18-20; Ef 5:18-205) sono adatti purché sia resa senza timore (2 Ti 1:7-96) e sotto la guida dello Spirito Santo (At 4:20; 2 Co 4:13-15; At 1:8; 4:337).

Salmi 26:7 per far risonare voci di lode, per raccontare tutte le tue meraviglie. 26:8 O SIGNORE, io amo trattenermi nella tua casa, nel luogo ove risiede la tua gloria. Salmi 119:171 Le mie labbra esprimeranno la tua lode, perché tu m'insegni i tuoi statuti. 119:172 La mia lingua celebrerà la tua parola, perché tutti i tuoi comandamenti sono giustizia. Salmi 145:10 Tutte le tue opere ti celebreranno, o SIGNORE, e i tuoi fedeli ti benediranno. 145:11 Parleranno della gloria del tuo regno e racconteranno la tua potenza 145:12 per far conoscere ai figli degli uomini i tuoi prodigi e la gloria maestosa del tuo regno.

Matteo 10:18 e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. 10:19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire. 10:20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Luca 21:12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe, e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 21:13 Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza. 21:14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa,21:15 perché io vi darò una parola e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non potranno opporsi né contraddire. Giovanni 4:13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo; 4:14 ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna».4:15 La donna gli disse: «Signore, dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere». 4:16 Gesù le disse: «Va' a chiamar tuo marito e vieni qua».

Giovanni 11:25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 11:26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?» 11:27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo». Atti 4:13 Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù e, 4:14 vedendo l'uomo che era stato guarito, lì presente con loro, non potevano dir niente in contrario. Romani 8:13 perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; 8:14 infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. 8:15 E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!»8:16 Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio. 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui. Romani 10:9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10:10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. 10:11 Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso».

Salmi 107:1 Celebrate il SIGNORE, perch'egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno! 107:2 Così dicano i riscattati del SIGNORE, ch'egli liberò dalla mano dell'avversario Isaia 12:1 In quel giorno dirai: «Io ti lodo, SIGNORE! Infatti, dopo esserti adirato con me, la tua ira si è calmata, e tu mi hai consolato. 12:2 Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla; poiché il SIGNORE, il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico; egli è stato la mia salvezza». 12:3 Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza,12:4 e in quel giorno direte: «Lodate il SIGNORE, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome è eccelso! 12:5 Salmeggiate al SIGNORE, perché ha fatto cose grandiose; siano esse note a tutta la terra!

Marco 5:18 Com'egli saliva sulla barca, l'uomo che era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. 5:19 Gesù non glielo permise, ma gli disse: «Va' a casa tua dai tuoi, e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto pietà di te». 5:20 Ed egli se ne andò e cominciò a proclamare nella Decapoli le grandi cose che Gesù aveva fatte per lui. E tutti si meravigliavano. Efesini 5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 5:19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; 5:20 ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo;

2Timoteo 1:7 Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d'amore e di autocontrollo. 1:8 Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me, suo carcerato; ma soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di Dio. 1:9 Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità,

Atti 4:20 Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite». 2Corinzi 4:13 Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo, perciò parliamo, 4:14 sapendo che colui che risuscitò il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparire con voi alla sua presenza. 4:15 Tutto ciò infatti avviene per voi, affinché la grazia che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone, moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio. Atti 1:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra». Atti 4:33 Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazie era sopra tutti loro.

Tetragrammaton/Tetragramma (dal greco: quattro lettere) vedi IO SONO; Jahvè

“Tetragrammaton” è un termine che si applica alle 4 consonanti che sono comprese nel nome di Dio, rivelato a Mosè in Esodo 3:141 dove Dio disse: «Io sono colui che sono». YHWH deriva dalla forma base del verbo “essere” in ebraico. La pronuncia corretta del termine è stata persa per il rispetto/ timore che gli ebrei avevano per il Nome al di sopra di ogni nome. In Italia si usano principalmente due forme: Geova* o Jahveh/Jahvè* (inglese: Jehovah). Anche Gesù è YHWH (Is 40:3; cfr. Mc 1:32).

Esodo 3:14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi"».

Isaia 40:3 La voce di uno grida: «Preparate nel deserto la via del SIGNORE, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio! Marco 1:3 Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"».

Tetrarca (dal greco tetrárcham comp da tetraárchein – comandare)

Principe sulla quarta parte di uno stato. Nel 4 a.C. a Gerico, muore Erode il Grande, re di Giudea dal 37 a.C. Il suo regno fu assegnato a tre figli: Erode Filippo II, tetrarca dell’Iturea e Traconide fino al 34 d.C. Erode Antipa, tetrarca di Galilea e Perea fino al 39 d.C. (Lc 3:1, 19-20; Mc 6:17-291). Erode Archelao, etnarca*, della Giudea, Samaria e Idumea fino al 6 d.C. accorpate, poi, alla provincia della Siria (Lc 2:22). Lisania governò la tetrarchia di Abilene fino al 37 d.C. (Lc 3:1-23). Erode Filippo I (forse scambiato con Filippo II), fu senza reggenza (Mt 14:3-4; Mc 6:17-20; Lc 3:19-204), morì nel 34 d.C. anno in cui la moglie Erodiade sposò il cognato Erode Antipa.

Luca 3:1 Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, quando Ponzio Pilato era governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell'Abilene, Luca 3:19 ma Erode, il tetrarca, rimproverato da lui a proposito di Erodiada, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, Luca 3:20 aggiunse a tutte le altre anche questa: rinchiuse Giovanni in prigione. Marco 6:17 Poiché Erode aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva fatto incatenare in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo fratello, che egli, Erode, aveva sposata. 6:18 Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!» 6:19 Perciò Erodiada gli serbava rancore e voleva farlo morire, ma non poteva. 6:20 Infatti Erode aveva soggezione di Giovanni, sapendo che era uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l'ascoltava volentieri. 6:21 Ma venne un giorno opportuno quando Erode, al suo compleanno, fece un convito ai grandi della sua corte, agli ufficiali e ai notabili della Galilea. 6:22 La figlia della stessa Erodiada entrò e ballò, e piacque a Erode e ai commensali. Il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e te lo darò». 6:23 E le giurò: «Ti darò quel che mi chiederai; fino alla metà del mio regno». 6:24 Costei, uscita, domandò a sua madre: «Che chiederò?» La madre disse: «La testa di Giovanni il battista». 6:25 E, ritornata in fretta dal re, gli fece questa richiesta: «Voglio che sul momento tu mi dia, su un piatto, la testa di Giovanni il battista». 6:26 Il re ne fu molto rattristato; ma, a motivo dei giuramenti fatti e dei commensali, non volle dirle di no; 6:27 e mandò subito una guardia con l'ordine di portargli la testa di Giovanni. 6:28 La guardia andò, lo decapitò nella prigione e portò la testa su un piatto; la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 6:29 I discepoli di Giovanni, udito questo, andarono a prendere il suo corpo e lo deposero in un sepolcro.

Luca 2:2 Questo fu il primo censimento fatto quando Quirinio era governatore della Siria.

Luca 3:1 Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, quando Ponzio Pilato era governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell'Abilene, 3:2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caiafa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

Matteo 14:3 Perché Erode, fatto arrestare Giovanni, lo aveva incatenato e messo in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo fratello; 14:4 perché Giovanni gli diceva: «Non ti è lecito averla». Marco 6:17 Poiché Erode aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva fatto incatenare in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo fratello, che egli, Erode, aveva sposata. 6:18 Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!» 6:19 Perciò Erodiada gli serbava rancore e voleva farlo morire, ma non poteva. 6:20 Infatti Erode aveva soggezione di Giovanni, sapendo che era uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l'ascoltava volentieri. Luca 3:19 ma Erode, il tetrarca, rimproverato da lui a proposito di Erodiada, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, 3:20 aggiunse a tutte le altre anche questa: rinchiuse Giovanni in prigione

Textus receptus (termine latino il cui significato č: testo ricevuto o accolto)

Per il N.T. è la base per la Bibbia di Lutero. Erasmo da Rotterdam non possedendo la completezza dei manoscritti dell’Apocalisse in greco, ricostruì la sua opera basandosi su parti della Vulgata e su testi della Patristica. Pur riportando un notevole successo, per le posizioni particolarmente vicine alla allora propensione della riforma, il lavoro parrebbe di non grande qualità, tant’è che molti studiosi moderni gli preferiscono, per certi tratti, gli esemplari classici dei testi alessandrini circolanti.

Thelo (termine greco che significa: l’amore di fare, desiderio di fare)

Con questo termine si esprime il piacere, l’amore, il desiderio di voler portare a compimento qualche cosa. In 1 Ti 2:41 è scritto: (Dio) “… vuole [desidera ardentemente] che tutti gli uomini siano salvati. Con il significato di amare, invece, è presente un’unica volta (Mc 12:38-392) ed è espresso in senso spregiativo.

1Timoteo 2:4 hos pantas anthrôpous thelei sôthênai kai eis epignôsin alêtheias elthein. 1Timoteo 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.

Marco 12:38 Nel suo insegnamento Gesù diceva: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ed essere salutati nelle piazze, 12:39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;

Theotokos (dal grecoTheos tikto - partorire Dio - corrispondente al latino deipara o genetrix Dei - genitrice o madre di Dio)

Titolo usato dalla Chiesa Cattolica fin dal IV secolo ad Alessandria d’Egitto. I nestoriani hanno aspramente combattuto tale idea e ciò ha generato il concilio di Efeso del 431 d.C. da cui scaturì, applicando le conclusioni del concilio di Nicea del 325 d.C. sulla pienezza delle due nature di Gesù, per deduzione (ampiamente confutabile) anche l’estensione di tale titolo: Gesù Cristo è Dio. Maria diede alla luce Gesù, quindi, essendo Gesù Dio, Maria è la madre di Dio. Il mondo evangelico rispetta il ruolo di Maria ma la considera, unicamente, madre di Gesù uomo.

Timore di Dio (dal latino timore(m) – da timore – temere)

Viverlo da figli integri (Mt 18:31), oltre che richiesto dalle Scritture (Sl 22:23; 1 Pt 2:172), è conseguenza diretta (Sl 2:11; Pr 15:163) di chi ricerca e vive la purezza in Cristo (2 Co 7:14). Preserva dal peccato (Es 20:205); è espressione del favore di Dio (2 S 23:1-36), prova del discernimento della Sua Parola (Pr 2:1-97) e, tramite la correzione, ci rende partecipi della Sua santità (Eb 12:4-118). Praticarlo, oltre che benedetti (Sl 112:1; 115:11-139), ci rende accetti al Padre (Sl 147:11; Lc 1:50; At 10:34-3610), ma guai a chi lo ignora (Pr 1:28-32; Ro 3:14-1811) o, peggio, lo sprezza (Sl 36:1212).

Matteo 18:3 «In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

Salmi 22:23 O voi che temete il SIGNORE, lodatelo! Voi tutti, discendenti di Giacobbe, glorificatelo, temetelo voi tutti, stirpe d'Israele! 1Pietro 2:17 Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re.

Salmi 2:11 Servite il SIGNORE con timore, e gioite con tremore. Proverbi 15:16 Meglio poco con il timore del SIGNORE, che gran tesoro con turbamento

2Corinzi 7:1 Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio.

Esodo 20:20 Mosè disse al popolo: «Non temete, Dio è venuto per mettervi alla prova, perché ci sia in voi timore di Dio, e così non pecchiate».

2Samuele 23:1 Queste sono le ultime parole di Davide: «Parola di Davide, figlio d'Isai, parola dell'uomo che fu elevato ad alta dignità, dell'unto del Dio di Giacobbe, del dolce cantore d'Israele: 23:2 lo spirito del SIGNORE ha parlato per mio mezzo e la sua parola è stata sulle mie labbra. 23:3 Il Dio d'Israele ha parlato, la Ròcca d'Israele mi ha detto: "Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio,

Proverbi 2:1 Figlio mio, se ricevi le mie parole e serbi con cura i miei comandamenti, 2:2 prestando orecchio alla saggezza e inclinando il cuore all'intelligenza; 2:3 sì, se chiami il discernimento e rivolgi la tua voce all'intelligenza, 2:4 se la cerchi come l'argento e ti dai a scavarla come un tesoro, 2:5 allora comprenderai il timore del SIGNORE e troverai la scienza di Dio. 2:6 Il SIGNORE infatti dà la saggezza; dalla sua bocca provengono la scienza e l'intelligenza. 2:7 Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano nell'integrità, 2:8 allo scopo di proteggere i sentieri della giustizia e di custodire la via dei suoi fedeli. 2:9 Allora comprenderai la giustizia, l'equità, la rettitudine, tutte le vie del bene.

Ebrei 12:4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato, 12:5 e avete dimenticato l'esortazione rivolta a voi come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; 12:6 perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli». 12:7Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga?12:8 Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. 12:9Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita? 12:10 Essi infatti ci correggevano per pochi giorni come sembrava loro opportuno; ma egli lo fa per il nostro bene, affinché siamo partecipi della sua santità. 12:11 È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recar gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.

Salmi 112:1  Alleluia. Beato l'uomo che teme il SIGNORE e trova grande gioia nei suoi comandamenti. Salmi 115:11 Voi che temete il SIGNORE, confidate nel SIGNORE! Egli è il loro aiuto e il loro scudo. 115:12 Il SIGNORE si è ricordato di noi; egli benedirà, sì, benedirà la casa d'Israele, benedirà la casa d'Aaronne, 115:13 benedirà quelli che temono il SIGNORE, piccoli e grandi.

-Salmi 147:11 Il SIGNORE si compiace di quelli che lo temono, di quelli che sperano nella sua bontà. Luca 1:50 e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono. Atti 10:34 Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali; 10:35 ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito. 10:36 Questa è la parola ch'egli ha diretta ai figli d'Israele, portando il lieto messaggio di pace per mezzo di Gesù Cristo. Egli è il Signore di tutti.

Proverbi 1:28 Allora mi chiameranno, ma io non risponderò; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno. 1:29Poiché hanno odiato la scienza, non hanno scelto il timore del SIGNORE, 1:30 non hanno voluto sapere i miei consigli e hanno disprezzato ogni mia riprensione, 1:31 si pasceranno del frutto della loro condotta, e saranno saziati dei loro propri consigli. 1:32 Infatti il pervertimento degli insensati li uccide e lo sviarsi degli stolti li fa perire; Romani 3:14 «La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza». 3:15 «I loro piedi sono veloci a spargere il sangue.3:16 Rovina e calamità sono sul loro cammino 3:17 e non conoscono la via della pace». 3:18 «Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi».

Salmi 36:12 Ecco, quelli che fanno il male sono caduti; sono atterrati, e non possono risorgere.

Timoteo, prima lettera a

Paolo indirizza, forse dalla Macedonia, questa missiva a Timoteo, suo figlio spirituale (1:21), intorno all’anno 63-66 d.C.. L’apostolo ben conosce questo giovane (1:18-19; 4: 142) perché gli è stato fedele compagno d’opera (Ro 16:21; 1 Co 16:10-11; Fl 2:19-22; 1 Te 3:23). Ora è tempo che questa esperienza sia resa disponibile al servizio pastorale (1: 3-4; 3:14-15; 4:11; 6:1-24). Lo esorta a combattere le false dottrine (1:3-11; 6:3-5, 20-215) ponendosi come esempio (1:12-166). Lo invita a una vita di preghiera (2:1-77) ricordandogli le doti del servo di Dio (3:1-13; 4:6-7, 12-168 ; 5:1-229) e il pericolo delle ricchezze (6:9-12, 1710).

1Timoteo 1:2 a Timoteo, mio legittimo figlio nella fede: grazia, misericordia, pace, da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro Signore.

1Timoteo 1:18 Ti affido questo incarico, Timoteo, figlio mio, in armonia con le profezie che sono state in precedenza fatte a tuo riguardo, perché tu combatta in virtù di esse la buona battaglia, 1:19 conservando la fede e una buona coscienza; alla quale alcuni hanno rinunziato, e così, hanno fatto naufragio quanto alla fede. 1Timoteo 4:14 Non trascurare il carisma che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all'imposizione delle mani dal collegio degli anziani.

Romani 16:21 Timoteo, mio collaboratore, vi saluta e vi salutano anche Lucio, Giasone e Sosipatro, miei parenti. 1Corinzi 16:10 Ora se viene Timoteo, guardate che stia fra voi senza timore, perché lavora nell'opera del Signore come faccio anch'io. 16:11 Nessuno dunque lo disprezzi; ma fatelo proseguire in pace, perché venga da me; poiché io l'aspetto con i fratelli. Filippesi 2:19 Ora spero nel Signore Gesù di mandarvi presto Timoteo per essere io pure incoraggiato nel ricevere vostre notizie. 2:20 Infatti non ho nessuno di animo pari al suo che abbia sinceramente a cuore quel che vi concerne. 2:21 Poiché tutti cercano i loro propri interessi, e non quelli di Cristo Gesù. 2:22 Voi sapete che egli ha dato buona prova di sé, perché ha servito con me la causa del vangelo, come un figlio con il proprio padre. 1Tessalonicesi 3:2 e mandammo Timoteo, nostro fratello e servitore di Dio nella predicazione del vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede,

1Timoteo 1:3 Ti ripeto l'esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse 1:4 e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede. 1Timoteo 3:14 Ti scrivo queste cose sperando di venir presto da te, 3:15 affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. 1Timoteo 4:11 Ordina queste cose e insegnale. 1Timoteo 6:1 Tutti quelli che sono sotto il giogo della schiavitù, stimino i loro padroni degni di ogni onore, perché il nome di Dio e la dottrina non vengano bestemmiati. 6:2 Quelli che hanno padroni credenti, non li disprezzino perché sono fratelli, ma li servano con maggiore impegno, perché quelli che beneficiano del loro servizio sono fedeli e amati. Insegna queste cose e raccomandale.

1Timoteo 1:3 Ti ripeto l'esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse 1:4 e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede. 1:5 Lo scopo di questo incarico è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. 1:6 Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso. 1:7 Vogliono essere dottori della legge ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza. 1:8 Noi sappiamo che la legge è buona, se uno ne fa un uso legittimo; 1:9 sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gl'irreligiosi, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, 1:10 per i fornicatori, per i sodomiti, per i mercanti di schiavi, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, 1:11 secondo il vangelo della gloria del beato Dio, che egli mi ha affidato. 1Timoteo 6:3 Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è conforme alla pietà, 6:4 è un orgoglioso e non sa nulla; ma si fissa su questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contese, maldicenza, cattivi sospetti, 6:5 acerbe discussioni di persone corrotte di mente e prive della verità, le quali considerano la pietà come una fonte di guadagno. 1Timoteo 6:20 O Timoteo, custodisci il deposito; evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza; 6:21 alcuni di quelli che la professano si sono allontanati dalla fede. La grazia sia con voi.

1Timoteo 1:12 Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me, 1:13 che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità; 1:14 e la grazia del Signore nostro è sovrabbondata con la fede e con l'amore che è in Cristo Gesù. 1:15 Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. 1:16 Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesù Cristo dimostrasse in me, per primo, tutta la sua pazienza, e io servissi di esempio a quanti in seguito avrebbero creduto in lui per avere vita eterna.

1Timoteo 2:1 Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, 2:2 per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. 2:3 Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 2:6 che ha dato sé stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo, 2:7 e della quale io fui costituito predicatore e apostolo (io dico il vero, non mento), per istruire gli stranieri nella fede e nella verità.

1Timoteo 3:1 Certa è quest'affermazione: se uno aspira all'incarico di vescovo, desidera un'attività lodevole. 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, 3:3 non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, 3:4 che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi 3:5 (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?), 3:6 che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo. 3:7 Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo. 3:8 Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; 3:9 uomini che custodiscano il mistero della fede in una coscienza pura. 3:10 Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili. 3:11 Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. 3:12 I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie. 3:13 Perché quelli che hanno svolto bene il compito di diaconi, si acquistano un grado onorabile e una grande franchezza nella fede che è in Cristo Gesù. 1Timoteo 4:6 Esponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon servitore di Cristo Gesù, nutrito con le parole della fede e della buona dottrina che hai imparata. 4:7 Ma rifiuta le favole profane e da vecchie; esèrcitati invece alla pietà, 1Timoteo 4:12 Nessuno disprezzi la tua giovane età; ma sii di esempio ai credenti, nel parlare, nel comportamento, nell'amore, nella fede, nella purezza. 4:13 Àpplicati, finché io venga, alla lettura, all'esortazione, all'insegnamento. 4:14 Non trascurare il carisma che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all'imposizione delle mani dal collegio degli anziani. 4:15 Òccupati di queste cose e dèdicati interamente ad esse perché il tuo progresso sia manifesto a tutti. 4:16 Bada a te stesso e all'insegnamento; persevera in queste cose perché, facendo così, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.

1Timoteo 5:1 Non riprendere con asprezza l'uomo anziano, ma esortalo come si esorta un padre; i giovani, come fratelli; 5:2 le donne anziane, come madri; le giovani, come sorelle, in tutta purezza. 5:3 Onora le vedove che sono veramente vedove. 5:4 Ma se una vedova ha figli o nipoti, imparino essi per primi a fare il loro dovere verso la propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, perché questo è gradito davanti a Dio. 5:5 La vedova che è veramente tale e sola al mondo, ha posto la sua speranza in Dio, e persevera in suppliche e preghiere notte e giorno; 5:6 ma quella che si abbandona ai piaceri, benché viva, è morta. 5:7 Anche queste cose ordina, perché siano irreprensibili. 5:8 Se uno non provvede ai suoi, e in primo luogo a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore di un incredulo. 5:9 La vedova sia iscritta nel catalogo quando abbia non meno di sessant'anni, quando è stata moglie di un solo marito, 5:10 quando è conosciuta per le sue opere buone: per aver allevato figli, esercitato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, soccorso gli afflitti, concorso a ogni opera buona. 5:11 Ma rifiuta le vedove più giovani, perché, quando vengono afferrate dal desiderio, abbandonato Cristo, vogliono risposarsi, 5:12 rendendosi colpevoli perché hanno abbandonato l'impegno precedente. 5:13 Inoltre imparano anche a essere oziose, andando attorno per le case; e non soltanto a essere oziose, ma anche pettegole e curiose, parlando di cose delle quali non si deve parlare. 5:14 Voglio dunque che le vedove giovani si risposino, abbiano figli, governino la casa, non diano agli avversari alcuna occasione di maldicenza; 5:15 infatti già alcune si sono sviate per andare dietro a Satana. 5:16 Se qualche credente ha con sé delle vedove, le soccorra. Non ne sia gravata la chiesa, perché possa soccorrere quelle che sono veramente vedove. 5:17 Gli anziani che tengono bene la presidenza, siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento; 5:18 infatti la Scrittura dice: «Non mettere la museruola al bue che trebbia»; e: «L'operaio è degno del suo salario». 5:19 Non ricevere accuse contro un anziano, se non vi sono due o tre testimoni. 5:20 Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore. 5:21 Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste cose senza pregiudizi, e di non fare nulla con parzialità. 5:22 Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro.

1Timoteo 6:9 Invece quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni, di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione. 6:10 Infatti l'amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori. 6:11 Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose, e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l'amore, la costanza e la mansuetudine. 6:12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale hai fatto quella bella confessione di fede in presenza di molti testimoni. 1Timoteo 6:17 Ai ricchi in questo mondo ordina di non essere d'animo orgoglioso, di non riporre la loro speranza nell'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che ci fornisce abbondantemente di ogni cosa perché ne godiamo;

Timoteo, seconda lettera a

Questa epistola, dal contesto molto personale, pare scritta durante la seconda prigionia di Paolo a Roma (1:81) nell’anno 67 d.C., poco prima della sua decapitazione. L’apostolo, abbandonato da molti (1:152) e ormai prossimo alla fine (4:6-83), brama la presenza del suo amato “figlio in fede” (1:2-4; 4:9, 214). L’intera missiva è volta a incoraggiare il giovane nel suo ministero nella città di Efeso (2:1-265; 3:10-176). Lo mette in guardia contro la corruzione futura (3:1-97) ribadendo l’importanza della fedeltà a Dio e alla diffusione della Parola (4:1-58). Rende grazie al Signore perché, nonostante la solitudine, si sente forte e pronto a presentarsi a Lui (4:17-189).

2Timoteo 1:8 Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me, suo carcerato; ma soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di Dio.

2Timoteo 1:8 Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me, suo carcerato; ma soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di Dio.

2Timoteo 4:6 Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia partenza è giunto. 4:7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. 4:8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.

2Timoteo 1:2 a Timoteo, mio caro figlio, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro Signore. 1:3 Ringrazio Dio, che servo come già i miei antenati con pura coscienza, ricordandomi regolarmente di te nelle mie preghiere giorno e notte; 1:4 ripenso alle tue lacrime e desidero intensamente vederti per essere riempito di gioia. 2Timoteo 4:9 Cerca di venir presto da me, 2Timoteo 4:21 Cerca di venire prima dell'inverno. Ti salutano Eubulo, Pudente, Lino, Claudia e tutti i fratelli.

2Timoteo 2:1 Tu dunque, figlio mio, fortìficati nella grazia che è in Cristo Gesù, 2:2 e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri. 2:3 Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. 2:4 Uno che va alla guerra non s'immischia in faccende della vita civile, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. 2:5 Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non ha lottato secondo le regole. 2:6 Il lavoratore che fatica dev'essere il primo ad avere la sua parte dei frutti. 2:7 Considera quel che dico, perché il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa. 2:8 Ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, della stirpe di Davide, secondo il mio vangelo, 2:9 per il quale io soffro fino ad essere incatenato come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata. 2:10 Ecco perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch'essi conseguano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. 2:11 Certa è quest'affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo; 2:12 se abbiamo costanza, con lui anche regneremo; 2:13 se lo rinnegheremo anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare sé stesso. 2:14 Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta. 2:15 Sfòrzati di presentarti davanti a Dio come un uomo fidato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che dispensi rettamente la parola della verità. 2:16 Ma evita le chiacchiere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell'empietà 2:17 e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e Fileto, 2:18 uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. 2:19 Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e «Si ritragga dall'iniquità chiunque pronunzia il nome del Signore». 2:20 In una grande casa non ci sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile. 2:21 Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona. 2:22 Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l'amore, la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro. 2:23 Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese. 2:24 Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente. 2:25 Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità, 2:26 in modo che, rientrati in sé stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.

2Timoteo 3:10 Tu invece hai seguito da vicino il mio insegnamento, la mia condotta, i miei propositi, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia costanza, 3:11 le mie persecuzioni, le mie sofferenze, quello che mi accadde ad Antiochia, a Iconio e a Listra. Sai quali persecuzioni ho sopportate; e il Signore mi ha liberato da tutte. 3:12 Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. 3:13 Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo ingannati. 3:14 Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, 3:15 e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 3:17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

2Timoteo 3:1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 3:2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3:3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 3:4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 3:5 aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati! 3:6 Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni, 3:7 le quali cercano sempre d'imparare e non possono mai giungere alla conoscenza della verità. 3:8 E come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta, che non hanno dato buona prova quanto alla fede. 3:9 Ma non andranno più oltre, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come fu quella di quegli uomini.

2Timoteo 4:1 Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: 4:2 predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. 4:3 Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, 4:4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. 4:5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio.

2Timoteo 4:17 Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio il messaggio fosse proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e sono stato liberato dalle fauci del leone. 4:18 Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.




 
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