Dizionario Biblico

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Salmi, suddivisione, autori e tipi, 2

La tradizione ebraica, al pari del Pentateuco, li raggruppa e suddivide in cinque parti: a) da 1 a 41; b) da 42 a 72; c) da 73 a 89; d) da 90 a 106; e) da 107 a 150. Secondo il Testo Masoretico (T.M.), la numerazione effettiva varia leggermente da quella usata nella versione greca della Septuaginta. Quest’ultima raggruppa i Salmi 9 e 10 del Testo Masoretico (versione ebraica della Bibbia) formando il Sl 9. Lo stesso fa con i Sl 114 -115, trasformandoli nel Sl 113. Divide, invece, il Sl 116 in 114 – 115 e il Sl 147 in 146 – 147. Tante possono essere le ripartizioni per contenuto, proprio perché presentano più aspetti ma, sommariamente si analizzano tre grandi gruppi: a) inni di lode; b) suppliche e lamentazioni c) ringraziamenti. Ulteriori sottogruppi particolari completano la suddivisione.

Salterio, libro

Il salterio, oltre che strumento musicale, è il libro che raccoglie i 150 Salmi usati dal popolo ebraico nelle loro liturgie. Vedi Salmi, libro dei (inni di lode*) in tutte le sue varianti

Salterio, strumento (dal latino psalteriu(m) - cantare accompagnandosi con la cetra)

Il salterio è uno strumento musicale a dieci corde simile alla cetra, usato per accompagnare i cantori (Sl 33:1; 92:3; 144:91). La sua origine pare risalga al V secolo a.C., (Ne 12:272) anche se alcuni lo ritengono molto più antico e il cui uso era alquanto comune nella cultura Medio Orientale. Il kinnor, specie di liuto a 10 corde (Ge 4:213) e il dulcimer con un numero di corde variabili in base alla grandezza erano le forme più comuni. Nel tempo, il salterio ha dato origine a molte varianti: alla cetra trapezoidale con due file di corde sui lati suonata a pizzico; alla cetra triangolare suonata con l’archetto; e al salterio a percussione il cui suono si otteneva con l’uso di particolari martelletti ricoperti di pelle.

Salmi 33:1 Esultate, o giusti, nel SIGNORE; la lode s'addice agli uomini retti. 33:2 Celebrate il SIGNORE con la cetra; salmeggiate a lui con il saltèrio a dieci corde. Salmi 92:2 proclamare al mattino la tua bontà, e la tua fedeltà ogni notte, 92:3 sulla lira a dieci corde e sulla cetra, con la melodia dell'arpa! Salmi 144:9 O Dio, ti canterò un nuovo cantico; sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te,

Neemia 12:27 Per l'inaugurazione delle mura di Gerusalemme si mandarono a cercare i Leviti da tutti i luoghi dove si trovavano, per farli venire a Gerusalemme allo scopo di fare l'inaugurazione con gioia, con lodi e canti e suono di cembali, saltèri e cetre.

Genesi 4:21 Il nome di suo fratello era Iubal, che fu il padre di tutti quelli che suonano la cetra e il flauto.

Salute (dal latino salûte(m) - salute)

La salute è uno stato di benessere fisico e psichico dell’organismo prodotto dall’armonia funzionale dei vari organi e apparati. A tutti gli effetti è un dono del cielo (Is 53:4-5; Mt 8:16-17; 1 Pt 2:241) e come tale richiede, per preservarla, un adeguato stile di vita che bandisca ogni tipo di eccesso. Salute, malattia e guarigione, formano un trinomio in un certo senso inscindibile, proprio perché direttamente contemplati nel mandato divino (Mt 10:82) in visione dell’annuncio del Regno di Dio (Mc 16:17-183). La guarigione, quindi il ristabilimento della salute, è un frutto della fede (Gm 5:14-164).

Isaia 53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! 53:5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti. Matteo 8:16 Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati, 8:17 affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: «Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie». 1Pietro 2:24 … egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti.

Matteo 10:8 Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Marco 16:17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; 16:18 prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno».

Giacomo 5:14 C'è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore: 5:15 la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati. 5:16 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia.

Saluto (dal latino salutare - augurare salute)

Fin dai tempi più antichi il saluto è visto come un segno di rispetto, d’amicizia, d’intimità, un rendere onore all’ospite, all’interlocutore, al corrispondente, al fratello in Cristo (Mt 10:11-13; Lc 1:40-44; Ro 16:3-161; â–º16:21-23; 1 Co 16:20-21; Fl 4:21-22; Co 4:10-18; 2 Ti 4:21; Tt 3:15; Eb 13:242). Visti i tempi difficili, l’augurio di pace e benedizione era l’auspicio più gradito e scambiato (Ru 2:4; 1 Sa 15:13; 25:5-6; 2 Te 3:16-173) rafforzato da inchini, baci e abbracci (Ge 33:3-4; 45:14-15; Mt 2:11;  28:9; Lc 7:37-484; â–º8:41; 15:20; Ro 16:16; 2 Co 13:11-12; 1 Te 5:26; 1 Pt 5:145).

Matteo 10:11 In qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi se vi sia là qualcuno degno di ospitarvi, e abitate da lui finché partirete. 10:12 Quando entrerete nella casa, salutate. 10:13 Se quella casa ne è degna, venga la vostra pace su di essa; se invece non ne è degna, la vostra pace torni a voi. Luca 1:40 ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. 1:41 Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, 1:42 e ad alta voce esclamò: «Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! 1:43 Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? 1:44 Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo. Romani 16:3 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù, 16:4 i quali hanno rischiato la vita per me; a loro non io soltanto sono grato, ma anche tutte le chiese delle nazioni. 16:5 Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell'Asia per Cristo. 16:6 Salutate Maria, che si è molto affaticata per voi.16:7 Salutate Andronico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia, i quali si sono segnalati fra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. 16:8 Salutate Ampliato, che mi è caro nel Signore. 16:9 Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio caro Stachi. 16:10 Salutate Apelle, che ha dato buona prova in Cristo. Salutate quelli di casa Aristobulo.16:11 Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli di casa Narcisso che sono nel Signore. 16:12 Salutate Trifena e Trifosa, che si affaticano nel Signore. Salutate la cara Perside che si è affaticata molto nel Signore. 16:13 Salutate Rufo, l'eletto nel Signore e sua madre, che è anche mia. 16:14 Salutate Asincrito, Flegonte, Erme, Patroba, Erma, e i fratelli che sono con loro. 16:15 Salutate Filologo e Giulia, Nereo e sua sorella, Olimpa e tutti i santi che sono con loro. 16:16Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutte le chiese di Cristo vi salutano.

Romani 16:21 Timoteo, mio collaboratore, vi saluta e vi salutano anche Lucio, Giasone e Sosipatro, miei parenti. 16:22Io, Terzio, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. 16:23 Gaio, che ospita me e tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il tesoriere della città e il fratello Quarto vi salutano. 1Corinzi 16:20 Tutti i fratelli vi salutano. Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. 16:21 Il saluto è di mia propria mano: di me, Paolo. Filippesi 4:21 Salutate ognuno dei santi in Cristo Gesù. 4:22 I fratelli che sono con me vi salutano. Tutti i santi vi salutano e specialmente quelli della casa di Cesare. Colossesi 4:10 Vi salutano Aristarco, mio compagno di prigionia, Marco, il cugino di Barnaba (a proposito del quale avete ricevuto istruzioni; se viene da voi, accoglietelo), 4:11 e Gesù, detto Giusto. Questi provengono dai circoncisi, e sono gli unici che collaborano con me per il regno di Dio, e che mi sono stati di conforto. 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini fatti, completamente disposti a far la volontà di Dio. 4:13 Infatti gli rendo testimonianza che si dà molta pena per voi, per quelli di Laodicea e per quelli di Ierapoli. 4:14 Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema. 4:15 Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua. 4:16 Quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e leggete anche voi quella che vi sarà mandata da Laodicea. 4:17 Dite ad Archippo: «Bada al servizio che hai ricevuto nel Signore, per compierlo bene». 4:18 Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi. 2Timoteo 4:21 Cerca di venire prima dell'inverno. Ti salutano Eubulo, Pudente, Lino, Claudia e tutti i fratelli. Tito 3:15 Tutti quelli che sono con me ti salutano. Saluta quelli che ci amano nella fede. La grazia sia con tutti voi! Ebrei 13:24 Salutate tutti i vostri conduttori e tutti i santi. Quelli d'Italia vi salutano.

Rut 2:4 Ed ecco che Boaz giunse da Betlemme, e disse ai mietitori: «Il SIGNORE sia con voi!» E quelli gli risposero: «Il SIGNORE ti benedica!» 1Samuele 15:13 Samuele andò da Saul; e Saul gli disse: «Il SIGNORE ti benedica! Ho eseguito l'ordine del SIGNORE». 1Samuele 25:5 gli mandò dieci giovani, ai quali disse: «Salite a Carmel, andate da Nabal, salutatelo a nome mio, 25:6 e dite così: "Salute! Pace a te, pace alla tua casa e pace a tutto quello che ti appartiene! 2Tessalonicesi 3:16 Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi.3:17 Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo; questo serve di segno in ogni mia lettera; è così che scrivo.

Genesi 33:3 Egli stesso passò davanti a loro, e si inchinò fino a terra sette volte, finché si fu avvicinato a suo fratello.33:4 Ed Esaù gli corse incontro, l'abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero. Genesi 45:14 Poi si gettò al collo di Beniamino, suo fratello, e pianse; e Beniamino pianse sul collo di lui. 45:15 Baciò pure tutti i suoi fratelli, piangendo. Dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui. Matteo 2:11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. Matteo 28:9 Quand'ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono. Luca 7:37 Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; 7:38 e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio. 7:39 Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: «Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice». 7:40 E Gesù, rispondendo gli disse: «Simone, ho qualcosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di' pure». 7:41 «Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. 7:42 E poiché non avevano di che pagare condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?» 7:43 Simone rispose: «Ritengo sia colui al quale ha condonato di più». Gesù gli disse: «Hai giudicato rettamente». 7:44 E, voltatosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non mi hai dato dell'acqua per i piedi; ma lei mi ha rigato i piedi di lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 7:45 Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. 7:46 Tu non mi hai versato l'olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 7:47 Perciò, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama». 7:48 Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati».

Luca 8:41 Ecco venire un uomo, di nome Iairo, che era capo della sinagoga; e, gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di entrare in casa sua, Luca 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre; ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione: corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò. Romani 16:16 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutte le chiese di Cristo vi salutano. 2Corinzi 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi. 13:12 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutti i santi vi salutano. 1Tessalonicesi 5:26 Salutate tutti i fratelli con un santo bacio. 1Pietro 5:14 Salutatevi gli uni gli altri con un bacio d'amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo.

Salvezza (da salvo)    vedi: Redenzione  

Ha la sua base “nell’opera espiatoria di Cristo” (Is 53:10; Ef 1:6-9; Cl 1:19-20; Gv 3:161) che, tramite un volontario (Ro 3:42) sacrificio vicario (Le 1:4; Ga 1:43), esaustivo e perfetto (1 Gv 2:2; Ro 3:254), ha vinto sul peccato (Ro 6:23; Gv 1:29: Ro 5:85) e sulla morte (At 2:24; 1 Pt 3:18; Lc 1:796) giustificandoci (Ro 4:25; 1 Pt 2:247) davanti al Padre e per la giustizia di Dio (2 Co 5:218), ci ha offerto (Mc 10:45; Ro 5:89) il perdono dei peccati (Ef 1:7; Mt 26:28; Lc 1:77; At 2:38; 10:4310) condizionando non solo l'eternità ma anche la vita terrena (Gv 11:41-44; 1 Ti 4:8-10; Gc 5:1511). Vedi Redenzione*

Isaia 53:10 Ma piacque al SIGNORE di stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani. Efesini 1:6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 1:8 che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 1:9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, Colossesi 1:19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 1:20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli. Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

Romani 3:4 No di certo! Anzi, sia Dio riconosciuto veritiero e ogni uomo bugiardo, com'è scritto: «Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato».

Levitico 1:4 Poserà la mano sulla testa dell'olocausto, e il SIGNORE lo accetterà come espiazione. Galati 1:4 che ha dato sé stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre,

1Giovanni 2:2 Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. Romani 3:25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato,

Romani 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. Giovanni 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! Romani 5:8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

Atti 2:24 ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. 1Pietro 3:18 Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito. Luca 1:79 per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace».

Romani 4:25 il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. 1Pietro 2:24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati.

2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

Marco 10:45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». Romani 5:8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

Efesini 1:7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, Matteo 26:28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. Luca 1:77 per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, Atti 2:38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Atti 10:43 Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome».

Giovanni 11:41 Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. 11:42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato». 11:43 Detto questo, gridò ad alta voce: «Lazzaro, vieni fuori!» 11:44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti da fasce, e il viso coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». 1Timoteo 4:8 perché l'esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura. 4:9 Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata   Giacomo 5:15 la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati.

Samaritani (dall’ebraico Shamenim - custodi della legge)

I Samaritani erano gli abitanti della Samaria, situata nella Palestina centrale (Lc 17:11-191). Con la deportazione e l’introduzione di colonie assire nel 722 a.C. (2 Re 17:6, 23; 18:112), anche il residuo della popolazione si diede all’idolatria (2 Re 17:27-343). Giosia cercò di porvi rimedio (2 Cr 34:1-7)4). L’editto di Ciro (538 a.C.) consentì il rientro dei deportati, per effettuare la ricostruzione del tempio e delle mura (terminate nel 444 a.C.) ma, tra le due parti, si creò una vera contrapposizione (Ne 4:1-20; Lc 9:52-53; Gv 4:95). Pur aspettando anch’essi il Messia (terreno) (Gv 4:256) accettavano e praticavano il solo Pentateuco: la Torah.

Lc 17:11 Nel recarsi a Gerusalemme, Gesù passava sui confini della Samaria e della Galilea. 17:12 Come entrava in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, i quali si fermarono lontano da lui, 17:13 e alzarono la voce, dicendo: «Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!» 17:14 Vedutili, egli disse loro: «Andate a mostrarvi ai sacerdoti». E, mentre andavano, furono purificati. 17:15 Uno di loro vedendo che era purificato, tornò indietro, glorificando Dio ad alta voce; 17:16 e si gettò ai piedi di Gesù con la faccia a terra, ringraziandolo. Or questo era un Samaritano. 17:17 Gesù, rispondendo, disse: «I dieci non sono stati tutti purificati? Dove sono gli altri nove? 17:18 Non si è trovato nessuno che sia tornato per dare gloria a Dio tranne questo straniero?»

2Re 17:6 Nel nono anno di Osea il re d'Assiria prese Samaria; deportò gli Israeliti in Assiria, e li collocò in Ala e sull'Abor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi. 2Re 17:23 … finché il SIGNORE mandò via Israele dalla sua presenza, come aveva predetto per bocca di tutti i profeti suoi servi; e Israele fu deportato dal suo paese in Assiria, dov'è rimasto fino a oggi. 2Re 18:11Il re d'Assiria trasportò gli Israeliti in Assiria, e li collocò in Ala e sull'Abor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi

2Re 17:27 Allora il re d'Assiria diede quest'ordine: «Fate tornare laggiù uno dei sacerdoti che avete deportato di là; vada a stabilirsi in quel luogo, e insegni loro il modo di servire il Dio del paese». 17:28 Così uno dei sacerdoti che erano stati deportati dalla Samaria venne a stabilirsi a Betel, e insegnò loro come dovevano temere il SIGNORE. 17:29 Tuttavia ogni popolazione si fece i propri dèi nelle città dove abitava, e li mise nei templi degli alti luoghi che i Samaritani avevano costruiti. 17:30 Quelli provenienti da Babilonia fecero Succot-Benot; quelli provenienti da Cuta fecero Nergal; quelli provenienti da Camat fecero Asima; 17:31 quelli provenienti da Avva fecero Nibaz e Tartac; e quelli provenienti da Sefarvaim bruciavano i loro figli in onore di Adrammelec, e di Anammelec, divinità di Sefarvaim. 17:32 Temevano anche il SIGNORE; e si fecero dei sacerdoti per gli alti luoghi scegliendoli tra di loro, i quali offrivano per loro dei sacrifici nei templi degli alti luoghi. 17:33 Così temevano il SIGNORE, e servivano al tempo stesso i loro dèi, secondo le usanze delle regioni da cui erano stati deportati in Samaria. 17:34 Anche oggi essi continuano a seguire le loro antiche abitudini: non temono il SIGNORE, e non si conformano né alle loro leggi e ai loro precetti, né alla legge e ai comandamenti che il SIGNORE prescrisse ai figli di Giacobbe, da lui chiamato Israele,

2Cronache 34:1 Giosia aveva otto anni quando cominciò a regnare, e regnò trentun anni a Gerusalemme. 34:2 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, e camminò per le vie di Davide suo padre senza scostarsene né a destra né a sinistra. 34:3 L'ottavo anno del suo regno, mentre era ancora ragazzo, cominciò a cercare il Dio di Davide suo padre; e il dodicesimo anno cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi, dagli idoli di Astarte, dalle immagini scolpite e dalle immagini fuse. 34:4 In sua presenza furono demoliti gli altari dei Baali e abbattute le colonne solari che c'erano sopra; e frantumò gli idoli di Astarte, le immagini scolpite e le statue; e le ridusse in polvere, che sparse sulle tombe di quelli che avevano offerto loro dei sacrifici; 34:5 bruciò le ossa dei sacerdoti sui loro altari, e così purificò Giuda e Gerusalemme. 34:6 Lo stesso fece nelle città di Manasse, di Efraim, di Simeone, e fino a Neftali: dappertutto, in mezzo alle loro rovine, 34:7 demolì gli altari, frantumò e ridusse in polvere gli idoli di Astarte e le immagini scolpite, abbatté tutte le colonne solari in tutto il paese d'Israele, e tornò a Gerusalemme.

Neemia 4:1 «Quando Samballat udì che noi costruivamo le mura, si adirò, s'indignò moltissimo, si fece beffe dei Giudei, 4:2 e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: "Che fanno questi Giudei indeboliti? Li lasceremo fare? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno forse rivivere delle pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?" 4:3 Tobia l'Ammonita, che gli stava accanto, disse: "Costruiscano pure! Se una volpe ci salta sopra, farà crollare il loro muro di pietra!" 4:4 Ascolta, o Dio nostro, come siamo disprezzati! Fa' che i loro oltraggi ricadano sul loro capo ed esponili al disprezzo in un paese di deportazione! 4:5 Non perdonare la loro colpa, e non sia cancellato davanti a te il loro peccato; poiché hanno provocato la tua ira in presenza dei costruttori. 4:6 Noi dunque ricostruimmo le mura, che furono dappertutto innalzate fino a metà altezza; e il popolo aveva preso a cuore il lavoro. 4:7 Ma quando Samballat, Tobia, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdodei udirono che la riparazione delle mura di Gerusalemme progrediva, e che le brecce cominciavano a chiudersi, si indignarono moltissimo, 4:8 e tutti quanti assieme si accordarono di venire ad attaccare Gerusalemme e a crearvi del disordine. 4:9 Allora noi pregammo il nostro Dio e mettemmo delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi. 4:10 Quelli di Giuda dicevano: "Le forze vengono meno ai portatori di pesi, e le macerie sono molte; noi non riusciremo a costruire le mura!" 4:11 I nostri avversari dicevano: "Essi non sapranno e non vedranno nulla, finché non saremo piombati in mezzo a loro; allora li uccideremo, e faremo cessare i lavori". 4:12 I Giudei però, che risiedevano vicino a loro, vennero dieci volte a riferirci questo, da tutti i luoghi da cui provenivano. 4:13 Allora io disposi il popolo per famiglie, con le loro spade, le loro lance, i loro archi, nelle parti più basse del posto, dietro le mura, allo scoperto. 4:14 Dopo aver bene esaminato ogni cosa, mi alzai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: "Non li temete! Ricordatevi del Signore, grande e tremendo. Combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e figlie, per le vostre mogli e le vostre case!" 4:15 Quando i nostri nemici si accorsero che eravamo al corrente dei loro piani, Dio rese vano il loro progetto, e noi tutti tornammo alle mura, ognuno al suo lavoro. 4:16 Da quel giorno, la metà dei miei giovani lavorava, e l'altra metà stava armata di lance, di scudi, di archi e di corazze; e i capi stavano dietro a tutto il popolo di Giuda. 4:17 Quelli che costruivano le mura e quelli che portavano o caricavano i pesi, con una mano lavoravano, e con l'altra tenevano la loro arma. 4:18 E ognuno dei costruttori, durante il lavoro, portava la spada cinta ai fianchi. Il trombettiere stava accanto a me. 4:19 Io dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: "L'opera è grande ed estesa, e noi siamo sparsi sulle mura, e distanti l'uno dall'altro. 4:20 Dovunque udrete il suono della tromba, là radunatevi con noi; il nostro Dio combatterà per noi". Luca 9:52 Mandò davanti a sé dei messaggeri, i quali, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani per preparargli un alloggio. 9:53 Ma quelli non lo ricevettero perché era diretto verso Gerusalemme Giovanni 4:9 La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani

Giovanni 4:25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa».

Samuele, primo libro di (Samuele = udito o esaudito da Dio)

La preghiera d’intercessione è l’elemento base di questo scritto e ne riscontriamo l’esaudimento in diverse situazioni, specie della vita di Samuele (1:1-2411:25-28 7:1-1428:19-22; 12:18-253). In un certo senso possiamo dire che la sovranità di Dio, anche se concessa a malincuore (12:12, 174), è delegata alla nazione tramite la stirpe davidica (12:135). Qui si narrano debolezze (13:9-14; 18:7-16) e doti (17:45-47; 24:11-13; 26:16-177) dei primi due re, sappiamo però che sacrifici e offerte a Dio, a nulla servono se a essi non vi si associa l’obbedienza, infatti, la ribellione e l’ostinatezza inquinano e distruggono quanto di buono è fatto (15:1-4, 7-9, 14-19, 22-238)

1Samuele 1:1 C'era un uomo di Ramataim-Sofim, della regione montuosa di Efraim, che si chiamava Elcana, figlio di Ieroam, figlio di Eliù, figlio di Toù, figlio di Suf, efraimita. 1:2 Aveva due mogli: una di nome Anna e l'altra di nome Peninna. Peninna aveva dei figli, ma Anna non ne aveva. 1:3 Quest'uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorare il SIGNORE degli eserciti e offrirgli dei sacrifici a Silo; e là c'erano i due figli di Eli, Ofni e Fineas, sacerdoti del SIGNORE. 1:4 Nel giorno in cui Elcana offrì il sacrificio diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figli e a tutte le figlie di lei le loro parti; 1:5 ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché il SIGNORE l'avesse fatta sterile. 1:6 La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il SIGNORE l'aveva fatta sterile. 1:7 Così avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa del SIGNORE, Peninna la mortificava a quel modo; perciò lei piangeva e non mangiava più. 1:8 Elcana, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Per te io non valgo forse più di dieci figli? 1:9 Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Silo, Anna si alzò. Il sacerdote Eli stava in quell'ora seduto sulla sua sedia all'entrata del tempio del SIGNORE. 1:10 Lei aveva l'anima piena di amarezza e pregò il SIGNORE dirottamente. 1:11 Fece un voto e disse: «O SIGNORE degli eserciti, se hai riguardo all'afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al SIGNORE per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa». 1:12 La sua preghiera davanti al SIGNORE si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei. 1:13 Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca 1:14 e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va' a smaltire il tuo vino!» 1:15 Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al SIGNORE. 1:16 Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l'eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora». 1:17 Ed Eli replicò: «Va' in pace e il Dio d'Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!» 1:18 Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Così la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu più quello di prima. 1:19 L'indomani lei e suo marito si alzarono di buon'ora e si prostrarono davanti al SIGNORE; poi partirono e ritornarono a casa loro, a Rama. Elcana si unì ad Anna, sua moglie, e il SIGNORE si ricordò di lei. 1:20 Nel corso dell'anno, Anna concepì e partorì un figlio, che chiamò Samuele; perché disse, l'ho chiesto al SIGNORE. 1:21 E quell'uomo, Elcana, salì con tutta la sua famiglia per andare a offrire al SIGNORE il sacrificio annuo e a sciogliere il suo voto. 1:22 Ma Anna non salì, perché disse a suo marito: «Io non salirò finché il bambino non sia divezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti al SIGNORE e rimanga là per sempre». 1:23 Elcana, suo marito, le rispose: «Fa' come ti sembra bene; rimani finché tu lo abbia divezzato, purché il SIGNORE adempia la sua parola!» Così la donna rimase a casa, e allattò suo figlio fino al momento di divezzarlo. 1:24 Quando lo ebbe divezzato, lo condusse con sé e prese tre torelli, un efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa del SIGNORE a Silo. Il bambino era ancora molto piccolo.

1:25 Elcana e Anna sacrificarono il torello e condussero il bambino a Eli. 1:26 Anna gli disse: «Mio signore! com'è vero che tu vivi, o mio signore, io sono quella donna che stava qui vicina a te, a pregare il SIGNORE. 1:27 Pregai per avere questo bambino; il SIGNORE mi ha concesso quel che io gli avevo domandato. 1:28 Perciò anch'io lo dono al SIGNORE; finché vivrà, egli sarà donato al SIGNORE». E si prostrò là davanti al SIGNORE. 1Samuele 7:1 Quelli di Chiriat-Iearim vennero a prendere l'arca del SIGNORE; la portarono in casa di Abinadab, sulla collina, e consacrarono suo figlio Eleazar, perché custodisse l'arca del SIGNORE. 7:2 Dal giorno che l'arca era stata collocata a Chiriat-Iearim era passato molto tempo; vent'anni erano trascorsi e tutta la casa d'Israele alzò lamenti verso il SIGNORE. 7:3 Allora Samuele parlò a tutta la casa d'Israele, e disse: «Se davvero tornate al SIGNORE con tutto il vostro cuore, togliete di mezzo a voi gli dèi stranieri e gli idoli di Astarte, volgete risolutamente il vostro cuore verso il SIGNORE e servite lui, lui solo. Allora egli vi libererà dalle mani dei Filistei». 7:4 Così i figli d'Israele tolsero via gli idoli di Baal e di Astarte, e servirono il SIGNORE soltanto. 7:5 Poi Samuele disse: «Radunate tutto Israele a Mispa, e io pregherò il SIGNORE per voi». 7:6 Ed essi si radunarono a Mispa, attinsero dell'acqua, la sparsero davanti al SIGNORE, digiunarono quel giorno e dissero: «Abbiamo peccato contro il SIGNORE». E Samuele fu giudice dei figli d'Israele a Mispa. 7:7 I Filistei seppero che i figli d'Israele si erano radunati a Mispa, e i loro prìncipi salirono contro Israele. I figli d'Israele lo seppero, ebbero paura dei Filistei 7:8 e dissero a Samuele: «Non cessare di pregare per noi il SIGNORE, il nostro Dio, affinché ci liberi dalle mani dei Filistei. 7:9 Samuele prese un agnello da latte e l'offrì intero in olocausto al SIGNORE; e gridò al SIGNORE per Israele, e il SIGNORE l'esaudì. 7:10 Mentre Samuele offriva l'olocausto, i Filistei si avvicinarono per assalire Israele; ma il SIGNORE in quel giorno fece rimbombare dei tuoni con gran fragore contro i Filistei e li mise in rotta, tanto che essi furono sconfitti davanti a Israele. 7:11 Gli uomini d'Israele uscirono da Mispa, inseguirono i Filistei e li batterono fin sotto Bet-Car. 7:12 Allora Samuele prese una pietra, la pose tra Mispa e Sen, e la chiamò Eben-Ezer, e disse: «Fin qui il SIGNORE ci ha soccorsi». 7:13 I Filistei furono umiliati e non tornarono più a invadere il territorio d'Israele; e la mano del SIGNORE fu contro i Filistei per tutto il tempo di Samuele. 7:14 Le città che i Filistei avevano prese a Israele tornarono a Israele, da Ecron fino a Gat. Israele liberò il loro territorio dalle mani dei Filistei. Ci fu pace anche fra Israele e gli Amorei.

1Samuele 8:19 Il popolo rifiutò di dare ascolto alle parole di Samuele e disse: «No! Ci sarà un re su di noi; 8:20 anche noi saremo come tutte le nazioni; il nostro re amministrerà la giustizia in mezzo a noi, marcerà alla nostra testa e condurrà le nostre guerre». 8:21 Samuele, udite tutte le parole del popolo, le riferì al SIGNORE, 8:22 e il SIGNORE disse a Samuele: «Da' ascolto alla loro voce e fa' regnare su di loro un re». Samuele disse agli uomini d'Israele: «Ognuno ritorni alla sua città». 1Samuele 12:18 Allora Samuele invocò il SIGNORE e quel giorno il SIGNORE mandò tuoni e pioggia; e tutto il popolo ebbe gran timore del SIGNORE e di Samuele. 12:19 Tutto il popolo disse a Samuele: «Prega il SIGNORE, il tuo Dio, per i tuoi servi, affinché non moriamo; poiché a tutti gli altri nostri peccati abbiamo aggiunto il torto di chiedere per noi un re». 12:20 Samuele rispose al popolo: «Non temete; è vero, voi avete fatto tutto questo male; tuttavia non allontanatevi dal SIGNORE, ma servitelo con tutto il vostro cuore; 12:21 non ve ne allontanate, perché andreste dietro a cose vane, che non possono giovare né liberare, perché sono cose vane. 12:22 Infatti il SIGNORE, per amore del suo grande nome, non abbandonerà il suo popolo, poiché è piaciuto al SIGNORE di fare di voi il suo popolo. 12:23 Quanto a me, lungi da me il peccare contro il SIGNORE cessando di pregare per voi! Anzi, io vi mostrerò la buona e diritta via. 12:24 Solo temete il SIGNORE e servitelo fedelmente, con tutto il vostro cuore; considerate infatti le cose grandi che egli ha fatte per voi! 12:25 Ma se continuate ad agire malvagiamente, perirete voi e il vostro re».

1Samuele 12:12 Ma quando udiste che Naas, re dei figli di Ammon, marciava contro di voi, mi diceste: «No, deve regnare su di noi un re», mentre il SIGNORE, il vostro Dio, era il vostro re. 1Samuele 12:17 Non siamo forse al tempo della mietitura del grano? Io invocherò il SIGNORE ed egli manderà tuoni e pioggia affinché sappiate e vediate quanto è grande agli occhi del SIGNORE il male che avete fatto chiedendo per voi un re».

1Samuele 12:13 Ecco dunque il re che vi siete scelto, che avete chiesto; il SIGNORE ha costituito un re su di voi.

1Samuele 13:9 Allora Saul disse: «Portatemi l'olocausto e i sacrifici di riconoscenza»; e offrì l'olocausto. 13:10 Aveva appena finito di offrire l'olocausto, che arrivò Samuele; Saul gli uscì incontro per salutarlo. 13:11 Ma Samuele gli disse: «Che hai fatto?» Saul rispose: «Siccome vedevo che il popolo si disperdeva e mi abbandonava, che tu non giungevi nel giorno stabilito e che i Filistei erano radunati a Micmas, mi sono detto: 13:12 "Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal e io non ho ancora implorato il SIGNORE!" Così mi sono fatto forza e ho offerto l'olocausto». 13:13 Allora Samuele disse a Saul: «Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che il SIGNORE, il tuo Dio, ti aveva dato. Il SIGNORE avrebbe stabilito il tuo regno sopra Israele per sempre. 13:14 Ora invece il tuo regno non durerà. Il SIGNORE si è cercato un uomo secondo il suo cuore, e il SIGNORE l'ha destinato a essere principe del suo popolo, poiché tu non hai osservato quello che il SIGNORE t'aveva ordinato». 1Samuele 18:7 le donne, danzando, si rispondevano a vicenda e dicevano: «Saul ha ucciso i suoi mille,e Davide i suoi diecimila». 18:8 Saul ne fu molto irritato; quelle parole gli dispiacquero e disse: «Ne danno diecimila a Davide e a me non ne danno che mille! Non gli manca altro che il regno!» 18:9 E Saul, da quel giorno in poi, guardò Davide di mal occhio. 18:10 Il giorno dopo, un cattivo spirito, permesso da Dio, si impossessò di Saul che era come fuori di sé in mezzo alla casa, mentre Davide sonava l'arpa, come faceva tutti i giorni. Saul aveva in mano la sua lancia 18:11 e la scagliò, dicendo: «Inchioderò Davide al muro!» Ma Davide schivò il colpo per due volte.

1Samuele 17:45 Allora Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni verso di me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo verso di te nel nome del SIGNORE degli eserciti, del Dio delle schiere d'Israele che tu hai insultate. 17:46 Oggi il SIGNORE ti darà nelle mie mani e io ti abbatterò; ti taglierò la testa, e darò oggi stesso i cadaveri dell'esercito dei Filistei in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra; così tutta la terra riconoscerà che c'è un Dio in Israele, 17:47 e tutta questa moltitudine riconoscerà che il SIGNORE non ha bisogno di spada né di lancia per salvare; poiché l'esito della battaglia dipende dal SIGNORE ed egli vi darà nelle nostre mani». 1Samuele 24:11 Ecco, in questo giorno tu vedi con i tuoi occhi che oggi il SIGNORE ti aveva dato nelle mie mani in quella caverna; qualcuno mi disse di ucciderti, ma io ti ho risparmiato e ho detto: Non metterò le mani addosso al mio signore, perché egli è l'unto del SIGNORE. 24:12 Ora, padre mio, guarda qui nella mia mano il lembo del tuo mantello. Se ti ho tagliato il lembo del mantello e non ti ho ucciso, puoi da questo vedere chiaramente che non c'è nella mia condotta malvagità né ribellione e che io non ho peccato contro di te, mentre tu mi tendi insidie per togliermi la vita! 24:13 Il SIGNORE sia giudice fra me e te e il SIGNORE mi vendichi di te; ma io non ti metterò le mani addosso. 1Samuele 26:16 Ciò che hai fatto non sta bene. Com'è vero che il SIGNORE vive, meritate la morte voi che non avete fatto buona guardia al vostro re, all'unto del SIGNORE! Ora guarda dov'è la lancia del re e dov'è la brocca dell'acqua che stava vicino alla sua testa!» 26:17 Saul riconobbe la voce di Davide e disse: «È questa la tua voce, figlio mio Davide?» Davide rispose: «È la mia voce, o re, mio signore!»

1Samuele 15:1 Samuele disse a Saul: «Il SIGNORE mandò me per ungerti re del suo popolo, d'Israele; ascolta dunque quel che ti dice il SIGNORE. 15:2 Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Io ricordo ciò che Amalec fece a Israele quando gli si oppose nel viaggio mentre saliva dall'Egitto. 15:3 Ora va', sconfiggi Amalec, vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene; non lo risparmiare, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini"». 15:4 Saul dunque convocò il popolo e ne fece la rassegna a Telaim: erano duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda. 1Samuele 15:7 Saul sconfisse gli Amalechiti da Avila fino a Sur, che sta di fronte all'Egitto; 15:8 prese vivo Agag, re degli Amalechiti, e votò allo sterminio tutto il popolo, passandolo a fil di spada. 15:9 Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio delle pecore, dei buoi, gli animali della seconda figliatura, gli agnelli e tutto quel che c'era di buono; non vollero votarli allo sterminio, ma votarono allo sterminio ogni cosa senza valore e inutile. 1Samuele 15:14 Samuele disse: «Che cos'è dunque questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi e questo muggire di buoi che sento?» 15:15 Saul rispose: «Sono bestie condotte dal paese degli Amalechiti; perché il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e dei buoi per farne dei sacrifici al SIGNORE, al tuo Dio; il resto, però, l'abbiamo votato allo sterminio». 15:16 Allora Samuele disse a Saul: «Basta! Io ti annunzierò quel che il SIGNORE mi ha detto stanotte». Saul gli disse: «Parla». 15:17 Samuele disse: «Non è forse vero che quando ti consideravi piccolo sei diventato capo delle tribù d'Israele, e il SIGNORE ti ha unto re d'Israele? 15:18 Il SIGNORE ti aveva affidato una missione, dicendo: "Va', vota allo sterminio quei peccatori degli Amalechiti, e fa' loro guerra finché siano sterminati". 15:19 Perché dunque non hai ubbidito alla voce del SIGNORE? Perché ti sei gettato sul bottino e hai fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE?» 1Samuele 15:22 Samuele disse: «Il SIGNORE gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l'ubbidire alla sua voce? No, l'ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale più che il grasso dei montoni; 15:23 infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza è come l'adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch'egli ti rigetta come re».

Samuele, secondo libro di (Samuele = udito o esaudito da Dio)

Questo libro ci fa scoprire la portata spirituale ed etica di Davide (2:1; 5:12; 6:1-5; 9:1-131), i suoi successi in battaglia (2:12-17; 5:17-20; 8:1-6, 13-142; ►10:15-19; 12:29; 21:15-223), le sue colpevoli debolezze (11:2-5, 14-174), il suo pentimento (12:13-14, 205) e relativo castigo (12:9-126). Davide riconosce il perdono ricevuto e dal suo cuore sgorga un magnifico canto di riconoscenza (22:1-307; ►31-518). Nella certezza del perdono rende gloria a Dio (23:1:49) ricorda che la sua casa è portatrice di una meravigliosa promessa (7:12-16; 23:510).

2Samuele 2:1 Dopo questo, Davide consultò il SIGNORE, e disse: «Devo salire in qualcuna delle città di Giuda?» Il SIGNORE gli rispose: «Sali». Davide chiese: «Dove devo andare?» Il SIGNORE rispose: «A Ebron». 2Samuele 5:12 Allora Davide riconobbe che il SIGNORE lo stabiliva saldamente come re d'Israele e rendeva grande il suo regno per amore del suo popolo Israele. 2Samuele 6:1 Davide riunì di nuovo tutti gli uomini scelti d'Israele, in numero di trentamila. 6:2 Poi si alzò, e con tutto il popolo che era con lui partì da Baalè di Giuda per trasportare di là l'arca di Dio, sulla quale è invocato il Nome, il nome del SIGNORE degli eserciti, che siede sopra essa tra i cherubini. 6:3 Misero l'arca di Dio sopra un carro nuovo e la portarono via dalla casa di Abinadab, che era sul colle; Uzza e Aio, figli di Abinadab, conducevano il carro nuovo 6:4 con l'arca di Dio, e Aio precedeva l'arca. 6:5 Davide e tutta la casa d'Israele sonavano davanti al SIGNORE ogni sorta di strumenti di legno di cipresso, e cetre, saltèri, timpani, sistri e cembali. 2Samuele 9:1 Davide disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?» 9:2 C'era un servo della casa di Saul, di nome Siba, che fu fatto venire da Davide. Il re gli chiese: «Sei tu Siba?» Egli rispose: «Servo tuo». 9:3 Il re gli disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul al quale io possa far del bene per amore di Dio?» Siba rispose al re: «C'è ancora un figlio di Gionatan, storpio dei piedi». 9:4 Il re gli disse: «Dov'è?» Siba rispose al re: «È a Lodebar in casa di Machir, figlio di Ammiel». 9:5 Allora il re lo mandò a prendere in casa di Machir, figlio di Ammiel, a Lodebar. 9:6 E Mefiboset, figlio di Gionatan, figlio di Saul, andò da Davide, si gettò con la faccia a terra e si prostrò davanti a lui. Davide disse: «Mefiboset!» Egli rispose: «Ecco il tuo servo!» 9:7 Davide gli disse: «Non temere, perché io non mancherò di trattarti con bontà per amore di Gionatan tuo padre, ti restituirò tutte le terre di Saul tuo nonno e tu mangerai sempre alla mia mensa». 9:8 Mefiboset s'inchinò profondamente e disse: «Che cos'è il tuo servo, perché tu ti degni di guardare un cane morto come sono io?» 9:9 Allora il re chiamò Siba, servo di Saul e gli disse: «Tutto quello che apparteneva a Saul e a tutta la sua casa io lo do al figlio del tuo signore. 9:10 Tu dunque, con i tuoi figli e con i tuoi servi, coltiverai per lui le terre e gli porterai il raccolto, perché il figlio del tuo signore abbia pane da mangiare; Mefiboset, figlio del tuo signore, mangerà sempre alla mia mensa». Siba aveva quindici figli e venti servi. 9:11 Siba disse al re: «Il tuo servo farà tutto quello che il re mio signore ordina al suo servo». Mefiboset mangiò alla mensa di Davide come uno dei figli del re. 9:12 Mefiboset aveva un figlioletto chiamato Mica; tutti quelli che stavano in casa di Siba erano servi di Mefiboset. 9:13 Mefiboset abitava a Gerusalemme perché mangiava sempre alla mensa del re. Era zoppo di entrambi i piedi.

2Samuele 2:12 Abner, figlio di Ner, e la gente di Is-Boset, figlio di Saul, uscirono da Maanaim per marciare verso Gabaon. 2:13 Ioab, figlio di Seruia, e la gente di Davide si misero anch'essi in marcia. Si incontrarono presso lo stagno di Gabaon e si fermarono gli uni da un lato dello stagno, gli altri dalla parte opposta. 2:14 Allora Abner disse a Ioab: «Vengano dei giovani e si affrontino con la spada in nostra presenza!» E Ioab rispose: «Vadano pure!» 2:15 Quelli dunque si mossero e si fecero avanti in numero uguale: dodici per Beniamino e per Is-Boset, figlio di Saul, e dodici della gente di Davide. 2:16 Ciascuno di essi, preso l'avversario per la testa, gli piantò la spada nel fianco; così caddero tutti insieme. Perciò quel luogo, che è vicino a Gabaon, fu chiamato Chelcat-Asurim. 2:17 In quel giorno vi fu una violenta battaglia, nella quale Abner, con la gente d'Israele, fu sconfitto dalla gente di Davide. 2Samuele 5:17 Quando i Filistei udirono che Davide era stato unto re d'Israele, salirono tutti a cercarlo. Davide lo seppe e scese alla fortezza. 5:18 I Filistei giunsero e si sparsero nella valle dei Refaim. 5:19 Allora Davide consultò il SIGNORE, e disse: «Devo salire contro i Filistei? Me li darai nelle mani?» Il SIGNORE rispose a Davide: «Sali; perché certamente ti darò i Filistei nelle mani». 5:20 Davide dunque si recò a Baal-Perasim, dove li sconfisse ed esclamò: «Il SIGNORE ha disperso i miei nemici davanti a me come si disperde l'acqua». Perciò chiamò quel luogo Baal-Perasim. 2Samuele 8:1 Dopo queste cose, Davide sconfisse i Filistei, li umiliò e tolse loro la supremazia che avevano. 8:2 Sconfisse pure i Moabiti: e, fattili stendere per terra, li misurò con una corda; ne misurò due corde per metterli a morte e una corda intera per lasciarli in vita. I Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide. 8:3 Davide sconfisse anche Adadezer, figlio di Reob, re di Soba, mentre andava a ristabilire il suo dominio sul fiume Eufrate. 8:4 Davide gli prese millesettecento cavalieri e ventimila fanti; tagliò i garretti a tutti i cavalli da tiro, ma risparmiò dei cavalli per cento carri. 8:5 Quando i Siri di Damasco vennero per soccorrere Adadezer, re di Soba, Davide ne uccise ventiduemila. 8:6 Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria di Damasco e i Siri divennero sudditi e tributari di Davide. Il SIGNORE rendeva Davide vittorioso dovunque egli andava. 2Samuele 8:13 Al ritorno dalla sua vittoria sui Siri, Davide si acquistò ancora fama sconfiggendo nella valle del Sale diciottomila Idumei. 8:14 Pose delle guarnigioni in Idumea; ne mise per tutta l'Idumea e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide e il SIGNORE rendeva Davide vittorioso dovunque egli andava.

2Samuele 10:15 I Siri, vedendosi sconfitti da Israele, si riunirono in massa. 10:16 Adadezer mandò a chiamare i Siri che abitavano dall'altra parte del fiume e quelli giunsero a Chelam, guidati da Sobac, capo dell'esercito di Adadezer. 10:17 Il fatto fu riferito a Davide, che radunò tutto Israele, passò il Giordano e giunse a Chelam. I Siri presero posizione di fronte a Davide e cominciarono la battaglia. 10:18 Ma i Siri fuggirono davanti a Israele e Davide uccise ai Siri gli uomini di settecento carri, quarantamila cavalieri, e colpì pure Sobac, capo del loro esercito, che morì là. 10:19 Quando tutti i re vassalli di Adadezer si videro sconfitti da Israele, fecero pace con Israele, e furono a lui soggetti. I Siri non osarono più andare in aiuto ai figli di Ammon. 2Samuele 12:29 Davide radunò tutto il popolo, si mosse verso Rabba, l'assalì, la prese; 2Samuele 21:15 Ci fu di nuovo guerra tra i Filistei e gli Israeliti. E Davide scese con la sua gente a combattere contro i Filistei. Davide era stanco 21:16 e Isbi-Benob, uno dei discendenti di Rafa, che aveva una lancia di rame del peso di trecento sicli e portava un'armatura nuova, manifestò il proposito di uccidere Davide; 21:17 ma Abisai, il figlio di Seruia, venne in soccorso al re, colpì il Filisteo e lo uccise. Allora la gente di Davide gli fece questo giuramento: «Tu non uscirai più con noi a combattere ed eviterai che si spenga la lampada d'Israele». 21:18 Dopo questo ci fu un'altra battaglia con i Filistei, a Gob; allora Sibecai il Cusatita uccise Saf, uno dei discendenti di Rafa. 21:19 Ci fu di nuovo battaglia con i Filistei a Gob; ed Elcanam, figlio di Iaare-Oreghim di Betlemme, uccise Goliat di Gat, che aveva una lancia robusta come un subbio da tessitore. 21:20 Ci fu un'altra battaglia a Gat, dove si trovò un uomo di grande statura, che aveva sei dita in ciascuna mano e in ciascun piede, in tutto ventiquattro dita, e che era egli pure dei discendenti di Rafa. 21:21 Egli insultò Israele, e Gionatan, figlio di Simea, fratello di Davide, l'uccise. 21:22 Questi quattro uomini erano nati a Gat, della stirpe di Rafa. Essi perirono per mano di Davide e per mano della sua gente.

2Samuele 11:2 Una sera Davide, alzatosi dal suo letto, si mise a passeggiare sulla terrazza del palazzo reale; dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno. La donna era bellissima. 11:3 Davide mandò a chiedere chi fosse la donna. Gli dissero: «È Bat-Sceba, figlia di Eliam, moglie di Uria, l'Ittita.» 11:4 Davide mandò a prenderla; lei venne da lui ed egli si unì a lei, che si era purificata dalla sua impurità; poi lei tornò a casa sua. 11:5 La donna rimase incinta e lo fece sapere a Davide dicendo: «Sono incinta». 2Samuele 11:14 La mattina seguente, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mezzo d'Uria. 11:15 Nella lettera aveva scritto così: «Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia». 11:16 Ioab dunque, assediando la città, pose Uria nel luogo dove sapeva che il nemico aveva degli uomini valorosi. 11:17 Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; parecchi del popolo, della gente di Davide, caddero e perì anche Uria l'Ittita.

2Samuele 12:13 Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il SIGNORE». Natan rispose a Davide: «Il SIGNORE ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai. 12:14 Tuttavia, siccome facendo così tu hai dato ai nemici del SIGNORE ampia occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa sua. 2Samuele 12:20 Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si unse e si cambiò le vesti; poi andò nella casa del SIGNORE e vi si prostrò; tornato a casa sua, chiese che gli portassero da mangiare e mangiò.

2Samuele 12:9 Perché dunque hai disprezzato la parola del SIGNORE, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai fatto uccidere Uria, l'Ittita, hai preso per te sua moglie e hai ucciso lui con la spada dei figli di Ammon. 12:10 Ora dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, perché tu mi hai disprezzato e hai preso per te la moglie di Uria, l'Ittita". 12:11 Così dice il SIGNORE: "Ecco, io farò venire addosso a te delle sciagure dall'interno della tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che si unirà a loro alla luce di questo sole; 12:12 poiché tu lo hai fatto in segreto; ma io farò questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole"».

2Samuele 22:1 Davide rivolse al SIGNORE le parole di questo canto quando il SIGNORE lo liberò dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Egli disse: 22:2 «Il SIGNORE è la mia ròcca, la mia fortezza, il mio liberatore; 22:3 il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza! 22:4 Io invocai il SIGNORE che è degno di ogni lode e fui salvato dai miei nemici. 22:5 Le onde della morte mi avevano circondato e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato. 22:6 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte mi avevano sorpreso. 22:7 nella mia angoscia invocai il SIGNORE, gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio. Il mio grido giunse ai suoi orecchi. 22:8 Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate, perché egli era colmo di sdegno. 22:9 Un fumo saliva dalle sue narici; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca, e ne venivano fuori carboni accesi. 22:10 Egli abbassò i cieli e discese, avendo sotto i piedi una densa caligine. 22:11 Cavalcava un cherubino e volava; appariva sulle ali del vento. 22:12 Delle tenebre s'era fatto una tenda, s'era circondato di masse d'acqua e di dense nubi. 22:13 Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano carboni accesi. 22:14 Il SIGNORE tonò dai cieli. L'Altissimo fece udire la sua voce. 22:15 Scagliò frecce e disperse i nemici; lanciò folgori e li mise in rotta. 22:16 Allora apparve il fondo del mare, e le fondamenta del mondo furono scoperte dal rimprovero del SIGNORE, al soffio del vento delle sue narici. 22:17 Egli tese dall'alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque. 22:18 Mi liberò dal mio potente nemico, e da quelli che mi odiavano; perché erano più forti di me. 22:19 Essi mi erano piombati addosso nel giorno della mia calamità, ma il SIGNORE fu il mio sostegno. 22:20 Egli mi trasse fuori al largo, mi liberò perché mi gradisce. 22:21 Il SIGNORE mi ha ricompensato secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani, 22:22 perché ho osservato le vie del SIGNORE e non mi sono empiamente sviato dal mio Dio. 22:23 Infatti ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me, e non mi sono allontanato dai suoi precetti. 22:24 Sono stato integro verso di lui e mi sono guardato dalla mia iniquità. 22:25 Perciò il SIGNORE mi ha ripagato secondo la mia giustizia, secondo la mia purezza davanti a lui. 22:26 Tu ti mostri leale verso chi è leale, integro verso l'uomo integro; 22:27 Ti mostri puro con il puro e ti mostri astuto con il perverso; 22:28 tu salvi la gente afflitta, ma il tuo sguardo si ferma sugli alteri, per abbassarli. 22:29 Sì, tu sei la mia lampada, o SIGNORE, e il SIGNORE illumina le mie tenebre. 22:30 Con te io assalgo i bastioni, con il mio Dio salgo sulle mura.

ma egli non ha risposto. 22:43 Io li ho tritati come polvere della terra, li ho pestati, calpestati, come il fango delle strade. 22:44 Tu mi hai liberato dal mio popolo in rivolta, mi hai conservato capo di nazioni; un popolo che non conoscevo mi è stato sottomesso. 22:45 I figli degli stranieri mi hanno reso omaggio, al solo udire parlare di me, mi hanno ubbidito. 22:46 I figli degli stranieri si son persi d'animo, sono usciti tremanti dai loro nascondigli. 22:47 Viva il SIGNORE! Sia benedetta la mia Ròcca! Sia esaltato Dio, la ròcca della mia salvezza, 22:48 il Dio che fa la mia vendetta e mi sottomette i popoli, 22:49 che mi libera dai miei nemici. Sì, tu m'innalzi sopra i miei avversari, mi salvi dall'uomo violento. 22:50 Perciò, o SIGNORE, ti loderò tra le nazioni e salmeggerò al tuo nome. 22:51 Grandi liberazioni egli accorda al suo re e usa bontà verso il suo unto, verso Davide e la sua discendenza per sempre».

2Samuele 23:1 Queste sono le ultime parole di Davide: «Parola di Davide, figlio d'Isai, parola dell'uomo che fu elevato ad alta dignità, dell'unto del Dio di Giacobbe, del dolce cantore d'Israele: 23:2 lo spirito del SIGNORE ha parlato per mio mezzo e la sua parola è stata sulle mie labbra. 23:3 Il Dio d'Israele ha parlato, la Ròcca d'Israele mi ha detto: "Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio, 23:4 è come la luce mattutina quando il sole si alza in un mattino senza nuvole e con il suo splendore, dopo la pioggia, fa spuntare l'erbetta dalla terra".

2Samuele 7:12 Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua discendenza, il figlio che sarà uscito da te, e stabilirò saldamente il suo regno. 7:13 Egli costruirà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. 7:14 Io sarò per lui un padre ed egli mi sarà figlio; e, se fa del male, lo castigherò con vergate da uomini e con colpi da figli di uomini, 7:15 ma la mia grazia non si ritirerà da lui, come si è ritirata da Saul, che io ho rimosso davanti a te. 7:16 La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te e il tuo trono sarà reso stabile per sempre"». 2Samuele 23:5 Non è così della mia casa davanti a Dio? Poich'egli ha stabilito con me un patto eterno, ben regolato in ogni punto e perfettamente sicuro. Non farà egli germogliare la mia completa salvezza e tutto ciò che io bramo?

Sancta Santorun (dall’ebraico Qodesh ha - Qodashim – il Santo dei Santi)

Questa era l’area più santa sia dell’intero tabernacolo, sia del tepio. Il solo ad averne accesso era il Sommo Sacerdote, assicurato a una fune in caso di malore, nel giorno dello Yom Kippur o “giorno dell’espiazione” (Es 30:10: Le 23:27-31; 25:9; Nu 29:7-111), in cui pronunciava il nome impronunciabile: “YHWH”. Questo locale era separato dal resto da pesanti tendaggi violacei che, letteralmente si squarciarono nel momento in cui Cristo morì. Nel luogo santissimo del primo tempio vi si conservavano cimeli preziosi (Eb 9:4-52) su diretto ordine del Signore.

Esodo 30:10 Una volta all'anno Aaronne farà l'espiazione sui corni di esso; con il sangue del sacrificio di espiazione per il peccato vi farà sopra l'espiazione una volta all'anno, di generazione in generazione. Sarà cosa santissima, sacra al SIGNORE». Levitico 23:27 «Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno delle espiazioni; avrete una santa convocazione, vi umilierete e offrirete al SIGNORE dei sacrifici consumati dal fuoco. 23:28 In quel giorno non farete nessun lavoro; poiché è un giorno di espiazione, destinato a fare espiazione per voi davanti al SIGNORE, che è il vostro Dio. 23:29 Poiché, ogni persona che non si umilierà in quel giorno, sarà tolta via dalla sua gente. 23:30 Ogni persona che farà in quel giorno un lavoro qualsiasi, io la distruggerò dal mezzo del suo popolo. 23:31 Non farete nessun lavoro. È una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 25:9 Poi, il decimo giorno del settimo mese farai squillare la tromba; il giorno delle espiazioni farete squillare la tromba per tutto il paese. Numeri 29:7 «"Il decimo giorno di questo settimo mese avrete una santa convocazione e vi umilierete; non farete nessun lavoro, 29:8 e offrirete, come olocausto di profumo soave al SIGNORE, un toro, un montone, sette agnelli dell'anno, che siano senza difetti, 29:9 e, come oblazione, del fior di farina intrisa d'olio: tre decimi per il toro, due decimi per il montone, 29:10 un decimo per ciascuno dei sette agnelli, 29:11 e un capro come sacrificio per il peccato, oltre al sacrificio espiatorio, l'olocausto quotidiano con la sua oblazione e la sua libazione.

Ebrei 9:4 Conteneva un incensiere d'oro, l'arca del patto tutta ricoperta d'oro, nella quale c'erano un vaso d'oro contenente la manna, la verga di Aaronne che era fiorita e le tavole del patto. 9:5 E sopra l'arca c'erano i cherubini della gloria che coprivano con le ali il propiziatorio. Di queste cose non possiamo parlare ora dettagliatamente.




 
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