Dizionario Biblico
La santa audacia è una virtù essenziale per il credente (Pr 28:11) che lo spinge a compier appieno, nonostante le difficoltà, i desideri più arditi di Dio, consci che siano la sua volontà. L'esempio più consono e rappresentato da Cristo (Gv 7:262): La sua origine nasce da una incondizionata fiducia e fedeltà a Dio (Is 50:7; 1 Ti 3:133), da un santo timore della sua santità (At 4:19; 5:294) e da un efficace rapporto di preghiera con lui (Ef 3:12; Eb 4:165). La Parola ci propone molteplici esortazioni a ricercarla (Gs 1:7; 2 Cr 19:11; Gr 1:8; Ez 3:96), specie con fervide richieste (At 4:29; Ef 6:19-207).
Proverbi 28:1 L'empio fugge senza che nessuno lo perseguiti, ma il giusto se ne sta sicuro come un leone.
Giovanni 7:26 Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo?
Isaia 50:7 Ma il Signore, l'Eterno, mi ha soccorso; perciò non sono stato confuso; perciò ho reso la mia faccia dura come una pietra e so che non sarò svergognato. 1 Timoteo 3:13 Perché quelli che hanno svolto bene il servizio di diaconi si acquistano un buon grado e una grande franchezza nella fede che è in Cristo Gesù
Atti 4:19 Ma Pietro e Giovanni, rispondendo, dissero loro: “Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio. Atti 5:29 Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: “Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.
Efesini 3:12 … nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui. Ebrei 4:16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per essere soccorsi al momento opportuno.
Giosuè 1:7 Solo sii forte e molto coraggioso, avendo cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha dato; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. 2 Cronache 19:11 Il sommo sacerdote Amaria vi sarà preposto per tutti gli affari che riguardano l'Eterno; e Zebadia, figlio di Ismaele, capo della casa di Giuda, per tutti gli affari che riguardano il re; e avete a vostra disposizione dei Leviti, come magistrati. Fatevi coraggio, mettetevi all'opera, e l'Eterno sia con l'uomo one-sto!”. Geremia 1:8 Non li temere, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno”. Ezechiele 3:9 … io rendo la tua fronte come un diamante, più dura della selce; non li temere, non ti sgo-mentare davanti a loro, perché sono una casa ribelle”.
Atti 4:29 Adesso, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servitori di annunciare la tua parola con ogni franchezza, Efesini 6:19 e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero dell'evangelo, 20 per il quale io sono ambasciatore in catene, e affinché l'annunci francamente, co-me conviene che ne parli.
La santa audacia è primaria per i ministri di Dio e deve essere dimostrata con una fedele dedizione alle anime affidate (2 Co 7:4; 10:11), una predicazione franca e senza scrupoli (At 4:29; Ef 6:19,202), riprendendo decisamente il peccato (Is 58:1; Mi 3:83) e senza tema per l'opposizione (At 13:46; 1 Te 2:24). La Bibbia ci offre molti esempi, eccone alcuni: l'intercessione di Abramo in favore, non solo dei giusti, ma anche per gli empi di Sodoma (Ge 18:22-225), L'audacia di Giacobbe che lottò con Dio bramando una benedizione (Ge 32:24-296). L'intercessione di Mosè per perdonare Aaronne e il popolo colpevoli d'idolatria (Es 32:31-32; 33:187).
2 Corinzi 7:4 Grande è la franchezza che uso con voi; molto ho da vantarmi di voi; sono ripieno di consolazione e trabocco di gioia in tutta la nostra afflizione. 2 Corinzi 10:1 Io poi, Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io, che quando sono pre-sente fra voi sono umile, ma quando sono assente sono ardito verso di voi,
Atti 4:29 Adesso, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servitori di annunciare la tua parola con ogni franchezza, Efesini 6:19 … e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchez-za il mistero dell'evangelo, Efesini 6:20 … per il quale io sono ambasciatore in catene, e affinché l'annunci francamente, come convie-ne che ne parli.
Isaia 58:1 “Grida a squarciagola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba; dichiara al mio popolo le sue trasgressioni e alla casa di Giacobbe i suoi peccati! Michea 3:8 Ma, quanto a me, io sono pieno di forza, dello Spirito dell'Eterno, di giustizia e di coraggio, per far conoscere a Giacobbe la sua trasgressione e a Israele il suo peccato
Atti 13:46 Allora Paolo e Barnaba dissero loro francamente: “Era necessario che a voi per primi si annunciasse la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci volgiamo ai Gentili. 1 Tessalonicesi 2:2 … anzi, sebbene avessimo prima patito e fossimo stati oltraggiati, come sapete, a Fi-lippi, abbiamo trovato il coraggio nel nostro Dio per annunciarvi l'evangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
Genesi 18:22 E quegli uomini, partiti di là, si avviarono verso Sodoma; ma Abraamo rimase ancora davanti all'Eterno.
Genesi 32:24 Giacobbe rimase solo, e un uomo lottò con lui fino all'apparire dell'alba. 25 E quando quest'uomo vide che non lo poteva vincere, gli toccò la giuntura dell'anca; e la giuntura dell'anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. 26 L'uomo disse: “Lasciami andare, perché spunta l'alba”. E Giacobbe: “Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!”. 27 E l'altro gli disse: “Qual è il tuo nome?”, egli rispose: “Giacobbe”. 28 E quello disse: “Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, poiché tu hai lottato con Dio e con gli uomini, e hai vinto”. 29 Giacobbe allora gli disse: “Ti prego, palesami il tuo nome”. E quello rispose: “Perché chiedi il mio nome?”.
Esodo 32:31 Mosè dunque tornò all'Eterno e disse: “Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato, e si è fatto un dio d'oro; 32 tuttavia, perdona ora il loro peccato! Se no, ti prego, cancellami dal tuo libro che hai scritto!”. Esodo 33:18 Mosè disse: “Ti prego, fammi vedere la tua gloria!”.
Una santa audacia è quella dimostrata da Aaronne che si presentò al popolo, colpito dal flagello dell'ira di Dio, con solo un turibolo fumante d'incenso intercedendo in preghiera per l'espiazione (Nu 16:47-481). L'audacia di Davide che con solo l'ausilio di una fionda e cinque pietre sconfisse e uccise il gigante Golia (1 Sa 17:452). L'audacia di Elia che osò presentarsi al re Acab per annunciare la pioggia imminente (1 Re 18:15,183). L'estrema fiducia di Neemia che si rifiutò di rifugiarsi nel tempio per non dissacrarlo e pregò Dio di ricordarsi dei suoi nemici (Ne 6:114).
Numeri 16:47 E Aaronne prese il turibolo, come Mosè aveva detto; corse in mezzo all'assemblea, ed ecco che la piaga era già cominciata fra il popolo; mise l'incenso nel turibolo e fece l'espiazione per il popolo. 48 E si fermò tra i morti e i vivi, e la piaga fu arrestata.
1 Samuele 17:45 Allora Davide rispose al Filisteo: “Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo a te nel nome dell'Eterno degli eserciti, dell'Iddio delle schiere d'Israele che tu hai insultato.
1 Re 18:15 Ed Elia rispose: “Com'è vero che vive l'Eterno degli eserciti di cui sono servo, oggi mi presenterò ad Acab”. 1 Re 18:18 Elia rispose: “Non sono io che metto sottosopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti dell'Eterno, e tu sei andato dietro ai Baali.
Neemia 6:11 Ma io risposi: “Un uomo come me può darsi alla fuga? Un uomo come me potrebbe entrare nel tempio e vivere? No, io non vi entrerò”.
L'audacia dimostrata da Shadrac e i suoi due compagni di contrapporsi al grande re Nabuccodonosor proclamando che il loro Dio gli era superiore e aveva il potere di liberarli (Da 3:16-181). La fiducia in Dio da parte di Daniele che, nonostante conoscesse il decreto di Dario di rendere a lui solo qualunque tipo di supplica per trenta giorni, pena la fossa dei leoni, continuò a rivolgersi al suo Dio dando motivo di denuncia ai suoi detrattori (Da 6:102). L'audacia di Giuseppe d'Arimatea nel presentarsi a Pilato per reclamare il corpo di Gesù (Mc 15:433).
Daniele 3:16 Sadrac, Mesac e Abed-nego risposero al re, dicendo: “O Nabucodonosor, noi non abbiamo bisogno di darti risposta in merito a questo. 17 Ecco, il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di liberarci e ci libererà dalla fornace del fuoco ardente e dalla tua mano, o re. 18 Ma anche se non lo facesse, sappi, o re, che noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai fatto erigere”.
Daniele 6:10 Quando Daniele seppe che il decreto era firmato, entrò in casa sua e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio, come era solito fare anche prima.
Marco 15:43 … venne Giuseppe d'Arimatea, consigliere onorato, il quale anche lui aspettava il Regno di Dio e, fattosi coraggio, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù.
L'audacia e la fermezza di Pietro sono da considerarli notevoli. Condotto davanti al sinedrio, essendo ripieno di Spirito Santo, difese il miracolo della guarigione di un infermo compiuto nel nome di Gesù Cristo. Questi, in effetti, è la pietra che i costruttori avevano rifiutata e che ora era divenuta la pietra angolare, cioè il Signore risorto (At 4:8-131). L'audacia di Stefano che rinfacciò a Israele la sua continua opposizione ai piani di Dio e ai suoi uomini (At 7:512). Non da meno fu quella di Paolo, vista la sua provenienza, che predicava con franchezza nel nome di Gesù il Signore (At 9:27,29; 19:83); quella dello stesso Barnaba (At 14:34) e di Apollo (At 18:265).
Atti 4:8 Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: “Capi del popolo e anziani, 9 se oggi siamo interrogati riguardo a un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com'è che quest'uomo è stato guarito, 10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che ciò è stato fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti; è grazie a lui che quest'uomo compare guarito in vostra presenza. 11 Egli è 'la pietra che è stata rigettata da voi costruttori, ed è diventata la pietra angolare'. 12 In nessun altro è la salvezza, poiché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati”. 13 Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano popolani senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù
Atti 7:51 Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi contrastate sempre lo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi
Atti 9:27 Allora Barnaba, presolo con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, lungo la strada, aveva visto il Signore e il Signore gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato con franchezza nel nome di Gesù. Atti 9:29 … discorreva pure e discuteva con gli Ellenisti, ma questi cercavano di ucciderlo. Atti 19:8 Poi entrò nella sinagoga e qui parlò con molta franchezza per tre mesi, discorrendo con parole persuasive delle cose relative al regno di Dio.
Atti 14:3 Tuttavia rimasero là per molto tempo, predicando con franchezza e fiduciosi nel Signore, il quale rendeva testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che per mano loro si facessero segni e prodigi.
Atti 18:26 Egli cominciò pure a parlare francamente nella sinagoga. Ma Priscilla e Aquila, uditolo, lo presero con loro e gli esposero più accuratamente la via di Dio.
L’autocontrollo è la padronanza delle proprie azioni, reazioni e sentimenti. Per il cristiano è una qualità essenziale (2 Pt 1:5-71), infatti, la Parola dice che chi ne è privo è come una città senza difese (Pr 25:282) mentre chi ne fa uno stile di vita potrà dominare il proprio carattere e fronteggiare i problemi della vita (Pr 16:323). La Bibbia afferma che questa qualità, unita all’amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà e mansuetudine, è uno dei nove frutti dello Spirito Santo (Ga 5:224), sostenuti, sempre, da uno spirito di forza e d’amore (2 Ti 1:75). Combatte e vince i desideri della carne (1 Co 6:12-136) e il potere distruttivo della maldicenza e della falsità (Gm 3:2; Sl 34:137) che portano sempre alla rovina (Pr 13:38). Vedi Ordine*, Disciplina*, Precetti*
2Pietro 1:5 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; 1:6 alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; 1:7 alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore.
Proverbi 25:28 L'uomo che non ha autocontrollo, è una città smantellata, priva di mura.
Proverbi 16:32 Chi è lento all'ira vale più del prode guerriero; chi ha autocontrollo vale più di chi espugna città.
Galati 5: 22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo;
2Timoteo 1:7 Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d'amore e di autocontrollo.
1Corinzi 6:12 Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla. 6:13 Le vivande sono per il ventre, e il ventre è per le vivande; ma Dio distruggerà queste e quello. Il corpo però non è per la fornicazione, ma è per il Signore, e il Signore è per il corpo;
Giacomo 3:2 poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo Salmi 34:13 Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra da parole bugiarde.
Proverbi 13:3 Chi sorveglia la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina.
Si raccolgono i frutti: fichi e noci; prima vendemmia; maturano le prime olive. Eventi: Il primo giorno di Av muore Aaronne sul monte Or (Nu 33:381), Eleazar è investito al posto del padre (Nu 20:262). Il quinto giorno visione e missione di Ezechiele (Ez cap.1-253 â–ºEz 25-28; Cap. 24 â–ºCap. 3:155â–º 16-276). Nel 586 a.C. il settimo giorno, Nabucodonosor giunge a Gerusalemme (2 R 25:8-107) e il decimo, il capitano Nebuzaradan la distrugge (Gr 52:128); in memoria si proclama il digiuno (Za 8:199).
Numeri 33:38 E il sacerdote Aaronne salì sul monte Or per ordine del SIGNORE e lì morì, quarant'anni dopo l'uscita dei figli d'Israele dal paese d'Egitto, il quinto mese, il primo giorno del mese.
Numeri 20:26 Spoglia Aaronne dei suoi paramenti e rivestine Eleazar suo figlio; qui Aaronne morrà e si ricongiungerà ai suoi padri».
Ezechiele 1:1 Il trentesimo anno, il quinto giorno del quarto mese, mentre mi trovavo presso il fiume Chebar, fra i deportati, i cieli si aprirono, e io ebbi delle visioni divine. 1:2 Il quinto giorno del mese (era il quinto anno della deportazione del re Ioiachin), 1:3 la parola del SIGNORE fu rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, presso il fiume Chebar; in quel luogo la mano del SIGNORE fu sopra di lui. 1:4 Io guardai, ed ecco venire dal settentrione un vento tempestoso, una grossa nuvola con un fuoco folgorante e uno splendore intorno a essa; nel centro vi era come un bagliore di metallo in mezzo al fuoco. 1:5 Nel centro appariva la forma di quattro esseri viventi; e questo era l'aspetto loro: avevano aspetto umano. 1:6 Ognuno di essi aveva quattro facce e quattro ali. 1:7 I loro piedi erano diritti, e la pianta dei loro piedi era come la pianta del piede di un vitello; e brillavano come il bagliore del rame lucente. 1:8 Avevano mani d'uomo sotto le ali, ai loro quattro lati; tutti e quattro avevano le loro facce e le loro ali. 1:9 Le loro ali si univano l'una all'altra; camminando, non si voltavano; ognuno camminava diritto davanti a sé. 1:10 Quanto all'aspetto delle loro facce, essi avevano tutti una faccia d'uomo, tutti e quattro una faccia di leone a destra, tutti e quattro una faccia di bue a sinistra, e tutti e quattro una faccia d'aquila. 1:11 Le loro facce e le loro ali erano separate nella parte superiore; ognuno aveva due ali che s'univano a quelle dell'altro, e due che coprivano loro il corpo. 1:12 Camminavano ognuno diritto davanti a sé; andavano dove lo spirito li faceva andare, e, camminando, non si voltavano. 1:13 L'aspetto di quegli esseri viventi era come di carboni incandescenti, come di fiaccole; quel fuoco circolava in mezzo agli esseri viventi, era un fuoco scintillante, e dal fuoco uscivano dei lampi. 1:14 Le creature viventi correvano in tutte le direzioni, simili al fulmine. 1:15 Mentre guardavo gli esseri viventi, ecco una ruota in terra, presso ciascuno di essi, verso le loro quattro facce. 1:16 L'aspetto delle ruote era come il bagliore del crisolito; tutte e quattro si somigliavano; il loro aspetto e la loro struttura erano come se una ruota fosse in mezzo a un'altra ruota. 1:17 Quando si movevano, andavano tutte e quattro dal proprio lato, e, andando, non si voltavano. 1:18 I loro cerchi erano alti e imponenti; i cerchi di tutte e quattro erano pieni d'occhi tutt'intorno. 1:19 Quando gli esseri viventi camminavano, le ruote si movevano accanto a loro; quando gli esseri viventi si alzavano su da terra, si alzavano anche le ruote. 1:20 Dovunque lo spirito voleva andare, andavano anch'esse; le ruote si alzavano accanto a quelli, perché lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote. 1:21 Quando quelli camminavano, anche le ruote si movevano; quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; e quando quelli si alzavano su dalla terra, anche queste si alzavano accanto a essi, perché lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote. 1:22 Sopra le teste degli esseri viventi c'era come una volta d'un bagliore come di cristallo di ammirevole splendore, e si estendeva su in alto, sopra le loro teste. 1:23 Sotto la volta le loro ali erano diritte, l'una verso l'altra; ciascuno ne aveva due che coprivano il corpo. 1:24 Quando camminavano, io sentivo il rumore delle loro ali, come il rumore delle grandi acque, come la voce dell'Onnipotente: un rumore di gran tumulto, come il rumore di un accampamento; quando si fermavano, abbassavano le loro ali; 1:25 si udiva un rumore che veniva dall'alto, dalla volta che era sopra le loro teste.
Ezechiele 1:26 Al di sopra della volta che era sopra le loro teste, c'era come una pietra di zaffiro, che pareva un trono; e su questa specie di trono appariva come la figura di un uomo, che vi stava seduto sopra, su in alto. 1:27 Vidi pure come un bagliore di metallo, come del fuoco, che lo circondava tutto intorno dalla sembianza dei suoi fianchi in su; e dalla sembianza dei suoi fianchi in giù vidi come del fuoco, come uno splendore tutto attorno a lui. 1:28 Qual è l'aspetto dell'arco che è nella nuvola in un giorno di pioggia, tal era l'aspetto di quello splendore che lo circondava. Era un'apparizione dell'immagine della gloria del SIGNORE. A quella vista caddi sulla mia faccia, e udii la voce di uno che parlava. Ezechiele 2:1 Mi disse: «Figlio d'uomo, àlzati in piedi, io ti parlerò». 2:2 Mentre egli mi parlava, lo spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi; io udii colui che mi parlava. 2:3 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a nazioni ribelli, che si sono ribellate a me; essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno. 2:4 A questi figli dalla faccia dura e dal cuore ostinato io ti mando. Tu dirai loro: "Così parla il Signore, DIO". 2:5 Sia che ti ascoltino o non ti ascoltino, poiché sono una casa ribelle, essi sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro. 2:6 Tu, figlio d'uomo, non aver paura di loro, né delle loro parole, poiché tu stai in mezzo a ortiche e spine, abiti fra gli scorpioni; non aver paura delle loro parole, non ti sgomentare davanti a loro, poiché sono una famiglia di ribelli. 2:7 Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ti ascoltino o non ti ascoltino, poiché sono ribelli. 2:8 Tu, figlio d'uomo, ascolta ciò che ti dico; non essere ribelle come questa famiglia di ribelli; apri la bocca e mangia ciò che ti do». 2:9 Io guardai, ed ecco una mano stava stesa verso di me, la quale teneva il rotolo di un libro; 2:10 lo srotolò davanti a me; era scritto di dentro e di fuori, e conteneva lamentazioni, gemiti e guai.
Ezechiele 3:1 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, mangia ciò che trovi; mangia questo rotolo, e va' e parla alla casa d'Israele». 3:2 Io aprii la bocca, ed egli mi fece mangiare quel rotolo. 3:3 Mi disse: «Figlio d'uomo, nùtriti il ventre e riempiti le viscere di questo rotolo che ti do». Io lo mangiai, e in bocca mi fu dolce come del miele. 3:4 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, va', recati alla casa d'Israele, e riferisci loro le mie parole; 3:5 poiché tu sei mandato, non a un popolo dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, ma alla casa d'Israele; 3:6 non a molti popoli dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, di cui tu non capisca le parole. Certo, se io ti mandassi a loro, essi ti darebbero ascolto; 3:7 ma la casa d'Israele non ti vorrà ascoltare, perché non vogliono ascoltare me; poiché tutta la casa d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato. 3:8 Ecco io rendo dura la tua faccia, perché tu possa opporla alla faccia loro; rendo dura la tua fronte, perché tu possa opporla alla fronte loro; 3:9 io rendo la tua fronte come un diamante, più dura della selce; non li temere, non ti sgomentare davanti a loro, perché sono una casa ribelle». 3:10 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che io ti dirò, e ascoltale con le tue orecchie. 3:11 Va' dai figli del tuo popolo che sono in esilio, parla loro, e di' loro: "Così parla DIO, il Signore," sia che ti ascoltino o non ti ascoltino». 3:12 Lo spirito mi portò in alto, e io udii dietro a me il suono d'un gran fragore che diceva: «Benedetta sia la gloria del SIGNORE dal suo luogo!» 3:13 Udii pure il rumore delle ali degli esseri viventi che battevano l'una contro l'altra, il rumore delle ruote accanto a essi, e il suono di un gran fragore. 3:14 Lo spirito mi portò in alto e mi condusse via; io andai, pieno di amarezza nello sdegno del mio spirito; la mano del SIGNORE era forte su di me. 3:15 Giunsi da quelli che erano deportati a Tel-Abib presso il fiume Chebar, e mi fermai dove essi abitavano; e là abitai sette giorni, triste e silenzioso, in mezzo a loro. 3:16 Dopo sette giorni, la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini:
Ezechiele 3:17 «Figlio d'uomo, io ti ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele; quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia. 3:18 Quando io dirò all'empio: "Certo morirai!" se tu non l'avverti, e non parli per avvertire quell'empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell'empio morirà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 3:19 Ma, se tu avverti l'empio, ed egli non si ritira dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 3:20 Quando un giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morirà, perché tu non l'avrai avvertito; morirà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 3:21 Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perché è stato avvertito, e tu avrai salvato te stesso». 3:22 In quel luogo la mano del SIGNORE fu sopra di me, ed egli mi disse: «Àlzati, va' nella pianura, e là io parlerò con te». 3:23 Io dunque mi alzai, uscii nella pianura, ed ecco che là c'era la gloria del SIGNORE, gloria simile a quella che avevo vista presso il fiume Chebar; e caddi faccia a terra. 3:24 Ma lo spirito entrò in me; mi fece alzare in piedi, e il SIGNORE mi parlò e mi disse: «Va', chiuditi in casa tua! 3:25 A te, figlio d'uomo, ecco, ti saranno messe addosso delle corde, con esse sarai legato, e tu non andrai in mezzo a loro. 3:26 Io farò in modo che la lingua ti si attacchi al palato, perché tu rimanga muto e tu non possa esser per essi uno che li riprende; perché sono una casa ribelle. 3:27 Ma quando io ti parlerò, ti aprirò la bocca, e tu dirai loro: "Così parla DIO, il Signore." Chi ascolta, ascolti; chi non vuole ascoltare non ascolti; poiché sono una casa ribelle.
2Re 25:8 Il settimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, funzionario del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme, 25:9 bruciò il tempio del SIGNORE e il palazzo del re, e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, tutte le case dei grandi personaggi. 25:10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capitano della guardia, abbatté tutte le mura di Gerusalemme.
Geremia 52:12 Il decimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme,
Zaccaria 8:19 «Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Il digiuno del quarto, il digiuno del quinto, il digiuno del settimo e il digiuno del decimo mese diventeranno per la casa di Giuda una gioia, un gaudio, feste d'esultanza; amate dunque la verità e la pace"».
Setta religiosa (seguaci di W. Miller (1782 – 1849) sorto (1846) in seguito alla conferenza di Albany (1845) e chiesa autonoma dal 1863. Il nome deriva dalla loro rigida osservanza del sabato come giorno festivo. Credono nella resurrezione dei giusti prima del millennio e degli ingiusti alla fine, dopo la “seconda venuta” di Gesù che istituirà la “patria dei santi del Signore”. Non sono da includere nell’evangelicalismo per il loro ricorso alla Legge mosaica.
Era pane, non lievitato, che gli Ebrei consumavano durante la settimana pasquale, su espresso ordine divino (Es 12:15-201). Per Israele, adempiere questa richiesta, era importante, al punto da avvalorarla come festività (Es 23:15; 34:18; 2 Cr 30:13; Ed 6:22; Mt 26:17; Mc 14:122) perché era “il pane della fretta” (Es 12:83). Ha avuto un ruolo in molte ritualità: nella consacrazione di Aronne e dei suoi figli (Le 8:2, 264), nella legge del nazireato (Nu 6:15-175) e in varie offerte (Es 29:236). Nel N.T. i santi sono chiamati a celebrare la Pasqua non con pane azzimo, bensì con “gli azzimi della sincerità e della verità” (1 Co 5:87).
Esodo 12:15 Per sette giorni mangerete pani azzimi. Fin dal primo giorno toglierete ogni lievito dalle vostre case; perché, chiunque mangerà pane lievitato, dal primo giorno fino al settimo, sarà tolto via da Israele. 12:16 Il primo giorno avrete una riunione sacra, e un'altra il settimo giorno. Non si faccia nessun lavoro in quei giorni; si prepari soltanto quello che è necessario a ciascuno per mangiare, e non altro. 12:17 Osservate dunque la festa degli Azzimi; poiché in quello stesso giorno io avrò fatto uscire le vostre schiere dal paese d'Egitto; osservate dunque quel giorno di età in età, come un'istituzione perenne. 12:18 Mangiate pani azzimi dalla sera del quattordicesimo giorno del mese, fino alla sera del ventunesimo giorno. 12:19 Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà qualcosa di lievitato, sarà tolto via dalla comunità d'Israele, sia egli straniero o nativo del paese. 12:20 Non mangiate nulla di lievitato; dovunque abiterete, mangerete pani azzimi"».
Esodo 23:15 Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come te l'ho ordinato, al tempo stabilito del mese di Abib, perché in quel mese tu uscisti dal paese d'Egitto. Nessuno si presenterà davanti a me a mani vuote. Esodo 34:18 «Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni, al tempo fissato del mese di Abib, mangerai pane azzimo, come ti ho ordinato; poiché nel mese di Abib tu sei uscito dall'Egitto. 2 Cronache 30:13 Un gran popolo si riunì a Gerusalemme per celebrare la festa degli Azzimi, il secondo mese: fu un'assemblea immensa. Esdra 6:22 Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perché il SIGNORE li aveva rallegrati, e aveva piegato in loro favore il cuore del re di Assiria in modo da fortificare le loro mani nell'opera della casa di Dio, Dio d'Israele. Matteo 26:17 Il primo giorno degli azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo la cena pasquale?» Marco 14:12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena pasquale?»
Esodo 12:8 Se ne mangi la carne in quella notte; la si mangi arrostita al fuoco, con pane azzimo e con erbe amare.
Levitico 8:2 «Prendi Aaronne e i suoi figli con lui, i paramenti, l'olio dell'unzione, il toro del sacrificio espiatorio, i due montoni e il paniere dei pani azzimi; Levitico 8:26 dal paniere dei pani azzimi, che era davanti al SIGNORE, prese una focaccia senza lievito, una focaccia di pasta intrisa d'olio e una galletta, e le pose sulle parti grasse e sulla coscia destra.
Numeri 6:15 un paniere di pani azzimi fatti con fior di farina, di focacce intrise d'olio, di gallette azzime unte d'olio, insieme con l'oblazione e le libazioni relative. 6:16 Il sacerdote presenterà quelle cose davanti al SIGNORE, offrirà il suo sacrificio per il peccato e il suo olocausto; 6:17 offrirà il montone come sacrificio di riconoscenza al SIGNORE, con il paniere dei pani azzimi; il sacerdote offrirà pure l'oblazione e la libazione.
Esodo 29:23 prenderai anche un pane, una focaccia all'olio e una galletta dal paniere degli azzimi che è davanti al SIGNORE;
1Corinzi 5:8 Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.
Intorno al 2000 a.C. i Babilonesi (accadico-semiti) invasero e occuparono i fertili territori dei Sumeri ed estesero il loro dominio dalla Mesopotamia a Nord, ai monti di Elam a Est, dal Golfo persico a Sud al deserto d’Arabia a Ovest. La loro religione (politeista) annoverava, oltre a dei minori, il dio Marduk (padre di tutti), Ishtar (la grande madre) e Nabu (figlio di Marduk e protettore degli uomini). Usavano una scrittura cuneiforme e praticavano la legge del taglione (codice di Ammurabi XVII sec. a.C. ca.). La loro capitale era Babilonia (città ricca di splendide meraviglie come i giardini pensili). Le prime menzioni bibliche si hanno in Ge 10:8-10; 11:1-111. Molteplici furono gli scontri con Israele (2 Re 24:10-172); (2 Re 25:1-123); etc. e, altresì, molte la profezie contro Babilonia (Is 13:1-94); (Gr 50:1-95); (Gr 50: 29-406); (Gr 51:1-87); (Gr 51:33-44; 58:648); (Da 5:1-99); (Da 5:17-3010) etc.
Genesi 10:8-10 Cus generò Nimrod, che cominciò a essere potente sulla terra. 10:9 Egli fu un potente cacciatore davanti al SIGNORE; perciò si dice: «Come Nimrod, potente cacciatore davanti al SIGNORE». 10:10 Il principio del suo regno fu Babel, Erec, Accad e Calne nel paese di Scinear. Genesi 11:1 Tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. 11:2 Dirigendosi verso l'Oriente, gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Scinear, e là si stanziarono. 11:3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamo dei mattoni cotti con il fuoco!» Essi adoperarono mattoni anziché pietre, e bitume invece di calce. 11:4 Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo; acquistiamoci fama, affinché non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra». 11:5 Il SIGNORE discese per vedere la città e la torre che i figli degli uomini costruivano. 11:6 Il SIGNORE disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è il principio del loro lavoro; ora nulla impedirà loro di condurre a termine ciò che intendono fare. 11:7 Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio, perché l'uno non capisca la lingua dell'altro!» 11:8 Così il SIGNORE li disperse di là su tutta la faccia della terra ed essi cessarono di costruire la città. 11:9 Perciò a questa fu dato il nome di Babel, perché là il SIGNORE confuse la lingua di tutta la terra e di là li disperse su tutta la faccia della terra.
2 Re 24:10 In quel tempo, i guerrieri di Nabucodonosor, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la città fu assediata. 24:11 Nabucodonosor, re di Babilonia, giunse davanti alla città mentre la sua gente la stava assediando. 24:12 Allora Ioiachin, re di Giuda, si presentò al re di Babilonia con sua madre, i suoi servi, i suoi capi e i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l'ottavo anno del suo regno. 24:13 Come il SIGNORE aveva predetto, portò via di là tutti i tesori della casa del SIGNORE e i tesori del palazzo del re, e spezzò tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatti per il tempio del SIGNORE. 24:14 E deportò tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila, e tutti i falegnami e i fabbri; non vi rimase che la parte più povera della popolazione del paese. 24:15 E condusse Ioiachin a Babilonia; e deportò da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi, i notabili del paese, 24:16 tutti i guerrieri, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e adatta alla guerra. Il re di Babilonia li deportò a Babilonia. 24:17 Il re di Babilonia fece re al posto di Ioiachin, Mattania, zio di lui al quale cambiò il nome chiamandolo Sedechia.
2Re 25:1 L'anno nono del regno di Sedechia, il decimo giorno del decimo mese, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; si accampò di fronte a essa, e le costruì attorno delle trincee. 25:2 La città fu assediata fino all'undicesimo anno del re Sedechia. 25:3 Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella città; e non c'era più pane per il popolo del paese 25:4 Allora venne fatta una breccia nelle mura della città. Tutta la gente di guerra fuggì, di notte, per la via della porta fra le due mura, in prossimità del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la città da ogni parte; e il re prese la via della pianura; 25:5 ma l'esercito dei Caldei lo inseguì, lo raggiunse nella pianura di Gerico, e tutto l'esercito di lui si disperse e l'abbandonò. 25:6 Allora i Caldei presero il re, e lo condussero al re di Babilonia a Ribla, dove fu pronunziata la sentenza contro di lui. 25:7 I figli di Sedechia furono uccisi in sua presenza; poi cavarono gli occhi a Sedechia; lo incatenarono con una doppia catena di bronzo, e lo portarono a Babilonia. 25:8 Il settimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, funzionario del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme, 25:9 bruciò il tempio del SIGNORE e il palazzo del re, e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, tutte le case 25:10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capitano della guardia, abbatté tutte le mura di Gerusalemme. 25:11 Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò i superstiti che erano rimasti nella città, i fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia, e il resto della popolazione 25:12 Il capitano della guardia non lasciò che alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.
saia 13:1 Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figlio di Amots.13:2 Sopra un nudo monte, innalzate un vessillo, chiamateli a gran voce, fate segno con la mano, ed entrino nelle porte dei prìncipi! 13:3 Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. 13:4 Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate: il SIGNORE degli eserciti passa in rivista l'esercito che va a combattere. 13:5 Vengono da un paese lontano, dall'estremità dei cieli, il SIGNORE e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutto il paese. 13:6 Urlate, poiché il giorno del SIGNORE è vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente. 13:7 Perciò, tutte le mani diventano fiacche, ogni cuor d'uomo viene meno. 13:8 Sono colti da spavento, sono presi da spasimi e da doglie; si contorcono come donna che partorisce, si guardano l'un l'altro sbigottiti, le loro facce sono facce di fuoco. 13:9 Ecco il giorno del SIGNORE giunge: giorno crudele, d'indignazione e d'ira furente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori.
Geremia 50:1 Ecco la parola che il SIGNORE pronunziò riguardo a Babilonia, riguardo al paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia: 50:2 «Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera, proclamatelo, non tenetelo nascosto! Dite: "Babilonia è presa! Bel è coperto di vergogna, Merodac è infranto! Le sue immagini sono coperte di vergogna; i suoi idoli, infranti!"50:3 Infatti dal settentrione marcia contro di lei una nazione che ne ridurrà il paese in un deserto e non vi sarà più nessuno che abiti in lei; uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno.50:4 In quei giorni, in quel tempo», dice il SIGNORE, «i figli d'Israele e i figli di Giuda torneranno insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il SIGNORE, il loro Dio.50:5 Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d'essa, e diranno: "Venite, unitevi al SIGNORE con un patto eterno, che non si dimentichi più!"50:6 Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le avevano sviate sui monti dell'infedeltà; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il luogo del loro riposo. 50:7 Tutti quelli che le trovavano, le divoravano; i loro nemici dicevano: "Noi non siamo colpevoli, poiché essi hanno peccato contro il SIGNORE! Territorio di giustizia e speranza dei loro padri è il SIGNORE". 50:8 Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei, siate come dei capri davanti al gregge! 50:9 Poiché, ecco, io suscito e faccio marciare contro Babilonia una moltitudine di grandi nazioni dal paese del settentrione; esse si schiereranno contro di lei e da quel lato sarà conquistata. Le loro frecce sono come quelle di un valente arciere; nessuna di esse ritorna a vuoto.
Geremia 50:29 Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tirano d'arco; accampatevi contro di lei tutto intorno, nessuno ne scampi; rendetele secondo le sue opere, fate interamente a lei come essa ha fatto; poiché essa è stata arrogante contro il SIGNORE, contro il Santo d'Israele. 50:30 Perciò i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice il SIGNORE. 50:31 «Eccomi a te, o arrogante», dice il Signore, DIO degli eserciti «poiché il tuo giorno è giunto, il tempo della tua punizione. 50:32 L'arrogante vacillerà, cadrà, e non vi sarà chi lo rialzi; io appiccherò il fuoco alle sue città, esso divorerà tutti i suoi dintorni». 50:33 Così parla il SIGNORE degli eserciti: «I figli d'Israele e i figli di Giuda sono oppressi insieme; tutti quelli che li hanno deportati li tengono e rifiutano di lasciarli andare. 50:34 Il loro vendicatore è forte; si chiama SIGNORE degli eserciti; certo egli difenderà la loro causa, dando riposo alla terra e gettando lo scompiglio fra gli abitanti di Babilonia. 50:35 La spada è sospesa sopra i Caldei», dice il SIGNORE, «sopra gli abitanti di Babilonia, sui suoi capi e saggi. la spada è sospesa sopra i suoi prodi, che saranno atterriti; 50:37 La spada è sospesa sopra i suoi cavalli, i suoi carri, sopra tutta l'accozzaglia di gente che è in mezzo a lei, la quale diventerà come tante donne; la spada è sospesa sopra i suoi tesori, che saranno saccheggiati. 50:38 La siccità è sospesa sopra le sue acque, che saranno prosciugate; poiché è un paese d'immagini scolpite, vanno in delirio per quegli spauracchi dei loro idoli. 50:39 Perciò gli animali del deserto, con gli sciacalli, l'abiteranno, e vi si stabiliranno gli struzzi; nessuno vi abiterà più per sempre, non sarà più popolata di generazione in generazione. 50:40 Come avvenne quando Dio distrusse Sodoma, Gomorra, e le città circostanti», dice il SIGNORE, «nessuno più vi abiterà, non vi risiederà più nessun figlio d'uomo.
Geremia 51:1 Così parla il SIGNORE: «Ecco, io faccio levare contro Babilonia e contro gli abitanti di questo paese, che è il cuore dei miei nemici, un vento distruttore; 51:2 mando contro Babilonia degli stranieri che la ventileranno, e vuoteranno il suo paese; poiché, nel giorno della calamità, piomberanno su di lei da tutte le parti. 51:3 Tenda l'arciere il suo arco contro chi tende l'arco e contro chi si erge fieramente nella sua corazza! Non risparmiate i suoi giovani, votate allo sterminio tutto il suo esercito! 51:4 Cadano uccisi nel paese dei Caldei, crivellati di ferite per le vie di Babilonia! 51:5 Infatti Israele e Giuda non sono abbandonati dal loro Dio, il SIGNORE degli eserciti; il paese dei Caldei è pieno di colpe contro il Santo d'Israele. 51:6 Fuggite di mezzo a Babilonia, salvi ognuno la sua vita, guardate di non perire per l'iniquità di lei! Poiché questo è il tempo della vendetta del SIGNORE; egli le dà la sua retribuzione. 51:7 Babilonia era nelle mani del SIGNORE una coppa d'oro, che ubriacava tutta la terra; le nazioni hanno bevuto il suo vino, perciò le nazioni sono divenute deliranti. 51:8 All'improvviso, Babilonia è caduta, è frantumata. Alzate su di lei alti lamenti, prendete del balsamo per il suo dolore; forse guarirà!
Geremia 51:33 Poiché così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: «La figlia di Babilonia è come un'aia al tempo in cui la si trebbia; ancora un poco, e verrà per lei il tempo della mietitura». 51:34 Nabucodonosor, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati, ci ha posti là come un vaso vuoto; ci ha inghiottiti come un dragone; ha riempito il suo ventre con le nostre delizie, ci ha cacciati via. Geremia 51:58 Così parla il SIGNORE degli eserciti: «Le larghe mura di Babilonia saranno spianate al suolo, le sue alte porte saranno incendiate; così i popoli avranno lavorato per nulla, le nazioni si saranno stancate per il fuoco». 51:59 Ordine dato dal profeta Geremia a Seraia, figlio di Neria, figlio di Maaseia, quando si recò a Babilonia con Sedechia, re di Giuda, il quarto anno del regno di Sedechia. Seraia era responsabile delle soste. 51:60 Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, cioè tutte queste parole che sono scritte riguardo a Babilonia. 51:61 Geremia disse a Seraia: «Quando sarai arrivato a Babilonia, avrai cura di leggere tutte queste parole, 51:62 e dirai: "O SIGNORE, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, al punto che non sarebbe stato più abitato né da uomo, né da bestia, e che sarebbe stato ridotto in una desolazione perenne". 51:63 Quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all'Eufrate, 51:64 e dirai: "Così affonderà Babilonia, e non si rialzerà più, a causa del male che io faccio venire su di lei; cadrà esausta"». Fin qui, le parole di Geremia.
Daniele 5:1 Il re Baldassar fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi e bevve vino in loro presenza. 5:2 Mentre stava assaporando il vino, Baldassar ordinò che portassero i vasi d'oro e d'argento che Nabucodonosor, suo padre, aveva preso dal tempio di Gerusalemme, perché il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere. 5:3 Allora furono portati i vasi d'oro che erano stati presi nel tempio, nella casa di Dio, che era in Gerusalemme; il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere. 5:4 Bevvero il vino e lodarono gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. 5:5 In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere, di fronte al candeliere, sull'intonaco della parete del palazzo reale. Il re vide quel pezzo di mano che scriveva. 5:6 Allora il re cambiò colore e i suoi pensieri lo spaventarono; le giunture dei suoi fianchi si rilassarono e le sue ginocchia cominciarono a sbattere l'una contro l'altra. 5:7 A voce alta il re gridò che si facessero entrare gli incantatori, i Caldei e gli astrologi, e il re disse ai saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà questo scritto e me ne darà l'interpretazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà terzo nel governo del regno». 5:8 Allora entrarono tutti i saggi del re; ma non furono capaci di leggere lo scritto né di darne l'interpretazione al re. 5:9 Allora il re Baldassar fu preso da grande spavento, cambiò colore e i suoi grandi furono costernati.
aniele 5:17 Allora Daniele rispose al re e disse: «Serba i tuoi doni per te e dà a un altro le tue ricompense! Tuttavia io leggerò lo scritto al re e gliene darò l'interpretazione. 5:18 O re, il Dio altissimo aveva dato regno, grandezza, gloria e maestà a tuo padre Nabucodonosor. 5:19 Per questa grandezza che Dio gli aveva dato, le genti di ogni popolo, nazione e lingua temevano e tremavano alla sua presenza. Egli faceva morire chi voleva, lasciava in vita chi voleva; innalzava chi voleva, abbassava chi voleva. 5:20 Ma quando il suo cuore divenne orgoglioso e il suo spirito s'indurì fino a diventare tracotante, il re fu deposto dal suo trono e gli fu tolta la sua gloria; 5:21 fu scacciato di mezzo agli uomini e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie. Abitò con gli asini selvatici, gli fu dato da mangiare erba come ai buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finché non riconobbe che il regno degli uomini appartiene al Dio altissimo, il quale vi stabilisce sopra chi vuole. 5:22 E tu, Baldassar, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, benché tu sapessi tutto questo, 5:23 ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo. Ti sono stati portati i vasi della casa di Dio e in essi avete bevuto tu, i tuoi grandi, le tue mogli e le tue concubine; tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e dal quale dipendono tutte le tue vie. 5:24 Perciò egli ha mandato quel pezzo di mano che ha tracciato quello scritto. 5:25 Ecco le parole che sono state scritte: Mené, Mené, Téchel, U-Parsin. 5:26 Questa è l'interpretazione delle parole: Mené, Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine; 5:27 Téchel, tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante. 5:28 Perès, il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani». 5:29 Allora, per ordine di Baldassar, Daniele fu vestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d'oro e fu proclamato terzo nel governo del regno. 5:30 In quella stessa notte Baldassar, re dei Caldei, fu ucciso 5:31 e Dario il Medo ricevette il regno all'età di sessantadue anni.