Dizionario Biblico

Lista dei lemmi per iniziale:   A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   X   Y   Z   W  
  Cerca lemma
   
Talento dono (dal latino talentu(m))

È considerato un’inclinazione naturale a ben svolgere un determinato compito derivante non tanto dall’impegno umano quanto al pari di un dono elargito da Dio, mediato dall’intelligenza, dalla conoscenza e dalla sapienza (Es 31:1-6; 2 Cr 2:6-7; Mt 25:15; 1 Co 14:12; 2 Co 3:5; 2Ti 2:241). Nella Chiesa ogni talento deve essere volto al servizio e all’edificazione della stessa (At 8:20; At 11:17, 1 Co 1:5, 7; 1Co 12:112).

Esodo 31:1 Il SIGNORE parlò ancora a Mosè, dicendo: 31:2 «Vedi, io ho chiamato per nome Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda; 31:3 l'ho riempito dello Spirito di Dio, per dargli sapienza, intelligenza e conoscenza per ogni sorta di lavori, 31:4 per concepire opere d'arte, per lavorare l'oro, l'argento e il rame, 31:5 per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori. 31:6 Ed ecco, gli ho dato per aiutante Ooliab, figlio di Aisamac, della tribù di Dan; ho messo sapienza nella mente di tutti gli uomini abili, perché possano fare tutto quello che ti ho ordinato: 2Cronache 2:6 Ma chi sarà tanto capace da costruirgli una casa, se i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerlo? E chi sono io per costruirgli una casa, anche soltanto per bruciarvi dei profumi davanti a lui? 2:7 Mandami dunque un uomo abile a lavorare l'oro, l'argento, il rame, il ferro, la porpora, lo scarlatto, il violaceo, che sappia fare ogni sorta di lavori d'intaglio, collaborando con gli artisti che sono presso di me in Giuda e a Gerusalemme, e che Davide mio padre aveva preparati. Matteo 25:15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. 1Corinzi 14:12 Così anche voi, poiché siete desiderosi di capacità spirituali, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa. 2Corinzi 3:5 Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da Dio. 2Timoteo 2:24 Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente.

Atti 8:20 Ma Pietro gli disse: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. Atti 11:17 Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato anche a noi che abbiamo creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?» 1Corinzi 1:5 perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola e di ogni conoscenza, 1Corinzi 1:7 in modo che non mancate di alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. 1Corinzi 12:11 ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

Talento, unità di peso e moneta (dal greco talanton - talento)

1) Unità di peso greca equivalente a 50 – 60 mine secondo la località (circa 36.000 gr. per Sumeri e Babilonesi) 2) Unità di peso romana equivalente a 32.716 gr. 3) Unità di peso dell’Attica equivalente a 26.200 gr. di argento. 4) Moneta in uso nell’antica Grecia e in Palestina. In quest’ultima località era ancorato al siclo del tempio e valeva 3.000 sicli = pari a 34.200 gr. (Es 25:39; 2Cr 36:1-3; Mt 25:14-29; Ap 16:211). 5) Il talento d’oro usato come moneta di grande scambio, equivaleva al peso di una persona in oro, quindi di estrema variabilità. 

Esodo 25:39 Per fare il candelabro con tutti questi suoi utensili si impiegherà un talento d'oro puro. 2Cronache 36:1 Allora il popolo del paese prese Ioacaz, figlio di Giosia, e lo fece re a Gerusalemme, al posto di suo padre. 36:2 Ioacaz aveva ventitré anni quando cominciò a regnare, e regnò tre mesi a Gerusalemme. 36:3 Il re d'Egitto lo depose a Gerusalemme, e gravò il paese di un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro. Matteo 25:14 «Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. 25:15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. 25:16 Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. 25:17 Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. 25:18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone. 25:19 Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro. 25:20 Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque". 25:21 Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". 25:22 Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". 25:23 Il suo padrone gli disse: "Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". 25:24 Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo, e disse: "Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25:25 ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo". 25:26 Il suo padrone gli rispose: "Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 25:27 dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l'interesse. 25:28 Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. 25:29 Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. Apocalisse 16:21 E cadde dal cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un talento; gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un terribile flagello.

Talmud (dall’ ebraico lamad– insegnare, insegnamento)

Importante testo dell’ebraismo contenente la Mishnah* e la Ghemara*. In esso vi erano contenute tutte le tradizioni giudaiche dell’A.T. riguardanti la parte religiosa, civile, giuridica e anche medica. Vi sono, inoltre, inserite il Midrash*, una raccolta delle interpretazioni rabbiniche riguardanti la legge mosaica, le Halâkoth*, regole comportamentali di culto e diritto e la Haggadà*, libere interpretazioni del Pentateuco. Due sono le edizioni: quella di Gerusalemme e quella Babilonese, la più importante, scritta in ebraico (la Mishnah) e in aramaico ebraico (la Ghemara) tra il IV e V secolo d.C.

Tamerice (dall\'ebraico tamaris – tamerice)
La tamerice o tamarisco è una pianta della famiglia delle tamaricaceae. Nota anche con il nome di cedro salato; abbondava nel Sinai, specie nelle zone di Edom e Moab. Raggiunge i 30 m. di altezza e il secolo d'età. Predilige i terreni salati ed è resistente alla siccità. In primavera si veste di una nube di piccole e bellissime foglie color rosa che, trasudando per eliminare il sale in eccesso, sembrano brillare. La Bibbia ci dice che Abramo ne piantò una (Ge 21:331) e che Saul sedeva sotto una di esse quando scopri il rientro di Davide (1 Sa 22:62) ed è proprio alla sua ombra che Saul fu sepolto assieme ai suoi figli (1 Sa 31:11-13; 1 Cr 10:11-123).

Genesi 21:33 Abraamo piantò un tamarindo a Beer-Sceba, e lì invocò il nome dell'Eterno, l'Iddio dell'eternità.

1Samuele 22:6 Saul seppe che Davide e gli uomini che erano con lui erano stati scoperti. Saul si trovava allora a Ghibea, seduto sotto la tamerice che è sull'altura; aveva in mano la lancia, e tutti i suoi servi gli stavano intorno.

1Samuele 31:11 Ma quando gli abitanti di Iabes di Galaad udirono quello che i Filistei avevano fatto a Saul, 12 tutti gli uomini valorosi si alzarono, camminarono tutta la notte, tolsero dalle mura di Bet-San il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli, tornarono a Iabes e là li bruciarono. 13 Poi presero le loro ossa, le seppellirono sotto la tamerice di Iabes, e digiunarono per sette giorni. 1Cronache 10:11 Tutta la gente di Iabes di Galaad udì tutto quello che i Filistei avevano fatto a Saul, 12 e tutti gli uomini valorosi si alzarono, presero il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli, e li portarono a Iabes; seppellirono le loro ossa sotto alla tamerice di Iabes, e digiunarono per sette giorni.

Tammuz: 4° mese: dalla seconda metà giugno alla prima metà luglio

Si raccolgono i frutti; matura l’uva. Eventi: nel 586 a.C. il nono giorno del quarto mese, le mura di Gerusalemme sono abbattute (2 R 25:3-4; Gr 39:21), in memoria si proclama il digiuno (Za 8:192). Alla fine del mese di Tamuz inizia la ricostruzione delle mura di Gerusalemme (Ne 3:1; Gr 31:383).

2Re 25:3 Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella città; e non c'era più pane per il popolo del paese.25:4 Allora venne fatta una breccia nelle mura della città. Tutta la gente di guerra fuggì, di notte, per la via della porta fra le due mura, in prossimità del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la città da ogni parte; e il re prese la via della pianura; Geremia 39:2 L'undicesimo anno di Sedechia, il quarto mese, il nono giorno, una breccia fu fatta nella città,

Zaccaria 8:19 «Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Il digiuno del quarto, il digiuno del quinto, il digiuno del settimo e il digiuno del decimo mese diventeranno per la casa di Giuda una gioia, un gaudio, feste d'esultanza; amate dunque la verità e la pace"».

Neemia 3:1 Eliasib, sommo sacerdote, si mise al lavoro con i suoi fratelli sacerdoti e insieme costruirono la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che consacrarono, e fino alla torre di Cananeel. Geremia 31:38 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «che questa città sarà ricostruita in onore del SIGNORE, dalla torre di Cananeel alla porta dell'Angolo».

Taoismo

Il taoismo, presente in Cina, è una religione soteriologica (vedi soteriologia)* il cui concetto centrale è articolato nel “dao” (la via). Privo di veri e propri testi sacri, trae la sua impronta dalla natura e dalla società di cui, contrariamente al confucianesimo, guarda agli aspetti negativi, individuando nel “tao” (la giusta via), ciò che ha originato e sostiene ogni cosa esprimendosi nei principi dello yin (nero, oscuro) e dello yang (bianco, luce), considerando, però, “l’io” sempre il “centro” pur rimanendo un pellegrino del mondo.

Targum (parola aramaica che significa traduzione)

Il Targum è la versione della bibbia ebraica in lingua aramaica con un ricco ampliamento di commenti rispetto alla redazione originale specie per quanto riguarda i libri profetici.

Tavole della legge

Le tavole della legge sono due lastre di pietra su cui Dio, con il Suo dito (De 5:221), incise i 10 comandamenti. Questo decalogo (10 parole), è la base della Sua legge. (Es 20:2-172) e (De 5;6-213). Leggendo il testo delle due tavole si può benissimo notare che, pur se simili nella sostanza, sono diversi nell’espressione. Bisogna tener presente che nell’originale (non le pietre scomparse con l’arca), non v’è alcuna numerazione, né interpunzione o capoverso, cose inserite solo nel 2° millennio d.C. per favorire una miglior comprensione. In pratica è l’alleanza che Dio stipula con il Suo popolo (De 5:2:44), che si intimorì alla visione di tale gloria (De 5:24-275), suscitando il beneplacito divino (De 5:28-336).

Deuteronomio 5:22 Queste parole pronunciò il SIGNORE parlando a tutta la vostra assemblea, sul monte, dal fuoco, dalla nuvola, dall'oscurità, con voce forte, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e me le diede.

Esodo 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 20:3 Non avere altri dèi oltre a me. 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 20:6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. 20:7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano. 20:8 Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 20:9 Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 20:10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 20:11 poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato. 20:12 Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà. 20:13 Non uccidere. 20:14 Non commettere adulterio. 20:15 Non rubare. 20:16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 20:17 Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».

Deuteronomio 5:6 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 5:7 Non avere altri dèi oltre a me. 5:8 Non farti scultura, immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5:9 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 5:10 e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. 5:11 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano, poiché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano. 5:12 Osserva il giorno del riposo per santificarlo, come il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha comandato. 5:13 Lavora sei giorni, e fa' tutto il tuo lavoro, 5:14 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bue, né il tuo asino, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città, affinché il tuo servo e la tua serva si riposino come te. 5:15 Ricòrdati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e con braccio steso; perciò il SIGNORE, il tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del riposo. 5:16 Onora tuo padre e tua madre, come il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha ordinato, affinché i tuoi giorni siano prolungati e affinché venga a te del bene sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà. 5:17 Non uccidere. 5:18 Non commettere adulterio. 5:19 Non rubare. 5:20 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 5:21 Non desiderare la moglie del tuo prossimo; non bramare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».

Deuteronomio 5:2 Il SIGNORE, il nostro Dio, stabilì con noi un patto in Oreb. 5:3 Il SIGNORE non stabilì questo patto con i nostri padri, ma con noi, che siamo qui oggi tutti quanti in vita. 5:4 Il SIGNORE vi parlò faccia a faccia sul monte, dal fuoco.

Deuteronomio 5:24 e diceste: «Ecco, il SIGNORE, il nostro Dio, ci ha fatto vedere la sua gloria e la sua maestà e noi abbiamo udito la sua voce dal fuoco; oggi abbiamo visto che Dio ha parlato con l'uomo e l'uomo è rimasto vivo. 5:25 Ma ora perché dovremmo morire? Questo gran fuoco ci consumerà; noi moriremo se continuiamo a udire la voce del SIGNORE, il nostro Dio. 5:26 Poiché qual è il mortale, chiunque egli sia, che abbia udito come noi la voce del Dio vivente parlare dal fuoco e sia rimasto vivo? 5:27 Avvicìnati tu e ascolta tutto ciò che il SIGNORE, il nostro Dio, dirà; poi ci riferirai tutto ciò che il SIGNORE, il nostro Dio, ti avrà detto, e noi l'ascolteremo e lo faremo.

Deuteronomio 5:28 Il SIGNORE udì le vostre parole, mentre mi parlavate; e il SIGNORE mi disse: «Io ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolto; tutto quello che hanno detto sta bene. 5:29 Oh, avessero sempre un simile cuore da temermi e da osservare tutti i miei comandamenti, affinché venga del bene a loro e ai loro figli per sempre! 5:30 Va' e di' loro: "Tornate alle vostre tende. 5:31 Tu invece resta qui con me e io ti dirò tutti i comandamenti, tutte le leggi e le prescrizioni che insegnerai loro, perché le mettano in pratica nel paese che io do loro in possesso". 5:32 Abbiate dunque cura di fare ciò che il SIGNORE, il vostro Dio, vi ha comandato; non ve ne sviate né a destra né a sinistra; 5:33 camminate in tutto e per tutto per la via che il SIGNORE, il vostro Dio, vi ha prescritta, affinché viviate e siate felici e prolunghiate i vostri giorni nel paese che voi possederete».

Tebeth: 10° mese: dalla seconda metà dicembre alla prima metà gennaio

Freddo: è inverno. Maturano le arance e le ultime greggi rientrano negli ovili. Feste: il 25 di Tebeth ricorre la festa della dedicazione. Gesù vi presenzia (Gv 10:22-231). Eventi: Ester è condotta alla presenza di Assuero  e incoronata (Et 2:15-182) al posto della regina Vasti  che si era rifiutata di presentarsi al re (Et 1:12-173).

Giovanni 10:22 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno, 10:23 e Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.

Ester 2:15 Quando venne il turno di Ester - la figlia di Abiail, zio di Mardocheo che l'aveva adottata come figlia - di andare dal re, lei non domandò altro che quello che le fu indicato da Egai, eunuco del re, guardiano delle donne. Ester si guadagnava il favore di tutti quelli che la vedevano. 2:16 Ester fu dunque condotta in presenza del re Assuero nella reggia il decimo mese, che è il mese di Tebet, il settimo anno del regno di lui. 2:17 Il re amò Ester più di tutte le altre donne, e lei trovò grazia e favore agli occhi di lui più di tutte le altre vergini. Egli le pose in testa la corona reale e la fece regina al posto di Vasti. 2:18 Poi, per tutti i suoi prìncipi e i suoi servitori, il re fece un gran convito in onore di Ester; concesse uno sgravio alle provincie, e fece doni con munificenza regale

Ester 1:12 Ma quando gli eunuchi riferirono l'ordine del re alla regina Vasti, lei rifiutò di venire. Il re ne fu irritatissimo, e l'ira divampò in lui. 1:13 Allora il re interrogò i saggi che avevano la conoscenza dei tempi, poiché gli affari del re si trattavano così in presenza di quanti conoscevano la legge e il diritto. 1:14 I più vicini a lui erano Carsena, Setar, Admata, Tarsis, Meres, Marsena e Memucan, sette prìncipi di Persia e di Media che vedevano la faccia del re e occupavano i primi posti nel regno. 1:15 Il re chiese: «In base alla legge, che cosa si deve fare alla regina Vasti che non ha voluto eseguire l'ordine datole dal re Assuero per mezzo degli eunuchi?» 1:16 Memucan rispose in presenza del re e dei prìncipi: «La regina Vasti ha mancato non solo verso il re, ma anche verso tutti i prìncipi e tutti i popoli che sono in tutte le provincie del re Assuero. 1:17 Infatti quello che la regina ha fatto lo verranno a sapere tutte le donne e ciò le spingerà a disprezzare i loro mariti; poiché esse diranno: "Il re Assuero aveva ordinato che si conducesse in sua presenza la regina Vasti, ma lei non è andata".

Teismo (dal greco theòs, dio)

È la posizione filosofica che presuppone l'esistenza di uno o più dei e di realtà trascendenti l'uomo, che funge da base per ogni altro ragionamento (p.e. la natura dell’uomo e il significato della vita). Questo credo non propone in sé un’identità particolare del dio esistente (o degli dei, il teista, infatti, può essere panteista), né gli dà necessariamente un nome, ma qualcuno c’è!




 
ADIUdine© 2022
Powered by w3.css