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Assedio (dal latino obsidium da obsidere - star seduto davanti)

L’assedio è quell’articolata operazione bellica messa in atto da un esercito appostato attorno a una città o luogo fortificato (2 Cr 26:151) per impadronirsene con la forza. Nell’antichità tali operazioni erano comuni con esiti particolarmente sanguinosi per entrambe le parti. Anche Israele, pur se per motivi di sopravvivenza e preservazione etnica religiosa, attuò tali pratiche. Sugli sconfitti, solitamente, si infieriva (Gc 1:6-72) votandoli allo sterminio senza alcuna misericordia (Gs 6:21; 8:24-25; 10:22-26; Gc 8:21; 2 Sa 8:2; 2 Re 15:163) o, nel migliore dei casi, alla schiavitù mentre le città o gli accampamenti dei vinti erano dedicati al saccheggio e all’incendio (Gs 6:24; 8:284).

Assemblea d'Israele (dal francese assemblèe - assemblea)

All'assemblea d'Israele, direttamente stabilita da Dio (De 4:5-141) partecipavano tutte le persone delle dodici tribù (Ro 9:42), purché circoncise (Ge 17:10-143). Sotto la leadership di Mosè, coadiuvato dagli anziani, e dai vari capi e rappresentanti, decidevano la gestione degli affari comunitari e della giustizia alla luce della Legge. Tutti i componenti dovevano conoscere le leggi di Dio (Le 10:114) e praticarle (De 6:125). Potevano sottrarsi solo in caso di impurità (Es 23:176) o perché estromessi per gravi infrazioni (Nu 15:30-31; 19:207) o da specifiche situazioni (Es 12:48; De 23:1-4; Ez 44:7,98). L'Assemblea è considerata un tipo della Chiesa di Cristo (Ga 4:24-26; Eb 12:239).

Assenzio (dal greco apsínthion)

L'assenzio è una pianta erbacea perenne della famiglia delle composite. É aromatica e molto amara, tipica delle valli alpine. Si presenta con foglie pelose e fiori gialli riuniti in capolini usati in distilleria per l'estrazione della absintina, un principio amaro dalle proprietà stimolanti e antipiretiche. Contiene un olio essenziale: l'absintolo, molto velenoso. Da questa pianta si ricava l'omonimo liquore a fortissima gradazione alcolica. Nella Bibbia è citato per il suo sapore particolarmente amaro (De 29:171), paragonandolo, figuratamente, alla grande amarezza derivante da un castigo (Gr 9:15; La 3:152) o a ciò che la disobbedienza e l'ingiustizia producono (Am 5:73). Giovanni, nel libro dell'Apocalisse, lo identifica con la stella ardente e devastatrice che, cadendo sulla terra, devasterà, avvelenandole, un terzo delle acque trasformandole in assenzio (Ap 8:10-114).

Assioma (dal greco axio­ma - dignità)

Principio epistemologico che, proprio per la sua evidenza, non ha bisogno d’essere dimostrato, per cui può essere assunto come premessa veritiera per un punto di partenza, un ragionamento o una teoria. Per il cristianesimo, ecco tre tra gli assiomi più eccellenti: “La Bibbia è la parola di Dio!” (2 Ti 3:16-171); “Senza fede è impossibile piacere a Dio!” (Ro 8:82); “La salvezza è per grazia!” (Ef 2:8-103). Ulteriori e non certo meno importanti, possono essere: (Sl 19:1; Mt 7:12; Gv 14:6, 9; Ro 1:18-20; 8:17; 2 Co 5:10; Eb 11:1; 2 Pt 1:20-214) e tantissimi altri. Tra questi i cinque “sola”: 1) “Sola Scriptura” – La Bibbia è l’unica e indiscussa autorità (2 Ti 3:14-17; Ro 10:14-175); 2) “Sola Fide” – Giustificati solo per fede a opera di Cristo (Lc 18:42; At 13:38-39; Ro 3:27-306); 3) “Sola Gratia” – La salvezza è un dono immeritato (Ef 2:8; Gv 1:16-17; Ro 5:157); 4) “Solus Christus” – La salvezza avviene solo attraverso Cristo (Gv 14:15-17; At 4:12; 1 Ti 2:5-68); 5) “Soli Deo Gloria” – La gloria appartiene unicamente a Dio (Co 1:19-20; Ap 4:9-11; Fl 2:9-119).

Assiri (dal greco Assyrioi - Assiri)

Gli Assiri erano un’antica e feroce popolazione guerriera pur se dedita alla pastorizia che occupava, pare, fin dal III millennio a.C. la parte settentrionale della Mesopotamia. Sembra non avessero un’origine ben specifica ma fossero una mescolanza di vari popoli. Adoravano il dio Assur, artefice del destino e protettore dell’omonima città che era la capitale del regno. La loro scrittura era di tipo cuneiforme. A causa della scarsità di risorse fecero della guerra la loro fonte di ricchezza. Avversarono fortemente gli Ebrei e nel 722/1 a.C. dopo un assedio di 3 anni, espugnarono la città di Samaria e ne deportarono la popolazione in Mesopotamia (2 Re17:4-61). Tra il 620/612 a.C., con la distruzione di Ninive (So 2:13; Na 1:1-22), il loro impero svanì per mano dei Medi e dei Babilonesi.

Astinenza (dal latino abstiněntia(m) da ǎbstinens - astinente)    vedi: Castita  Purezza  Continenza  Verginità    

L’astinenza è il volontario proposito di rinunciare temporaneamente o definitivamente ad alcuni piaceri dei sensi per precetti* o rituali divini, religiosi o igienici. La castità*, l’austerità di vita e il digiuno* sono le forme più comuni. L’ascetismo (ascesi cristiana*), non solo nel cristianesimo, è stata una delle molle scatenanti. La Chiesa cattolica ne dà specifico comando in alcuni giorni e periodi dell’anno. A tal proposito la Parola non comanda il digiuno* ma lo consiglia prima di prendere importanti decisioni (At 13:2-3; 14:231). È perentoria, invece nel condannare ogni forma di peccato che riguardi la sfera sessuale (fornicazione*) (1 Co 6:18-20; 1 Te 4:32) perché esclude dal Cielo e sull’astensione dal sangue (Ge 9:4; At 15:20,293). Vedi Castità*, Purezza*, Verginità*, Continenza*

Atarassia (dal greco ataraxia comp. di a privativo e táraxis - turbamento)

L’atarassia, sinonimo di serenità di spirito o quiete assoluta, è l’ideale etico degli scettici (scetticismo*) e degli epicurei* consistente nella ricerca e nel raggiungimento dell’imperturbabilità dell’anima attraverso il controllo delle passioni tramite la ragione*. Qualora fosse troppo marcata, in medicina, può essere la spia di un deficit di affettività e d’interazione con quanto circonda il soggetto, al punto da spalancare le porte alla schizofrenia*. La Parola, pur affermando che il cuore dell’uomo è malvagio (Ge 8:211) e che è dal suo interno che esce ciò che contamina (Mc 7:21-232), ci offre la possibilità di un rinnovamento (Rm 12:23) lasciandoci plasmare dalla mente di Cristo (1 Co 2:164). Ecco, perciò, giustificata l’affermazione del Signore (Sl 37:45).

Ateismo (da ateo)

Dottrina fondata sulla totale negazione dell’esistenza di Dio. È basata su argomentazioni quali: l’impossibilità di una dimostrazione razionale di un essere divino in una società pervasa dall’egoismo, dalla prevaricazione, dal dolore e dalla sofferenza. Per K. Marx (1818 – 83) Dio è una struttura creata ad arte per controllare i deboli; per l’evoluzionista C. Darwin (1809 – 82), assolutamente superfluo; come negazione logica del reale per G. Hegel (1770 – 1831) e F. Nietzsche (1844 – 1900) per il quale: “Dio è morto!”.

Atti degli apostoli

È la continuazione del vangelo di Luca e pare scritto prima del 70 d.C.. Decisamente apologetico è considerato “l’inizio della dispensazione dello Spirito Santo” (1:8; 2:1-41). Riporta gli accadimenti della chiesa primitiva, specie quelli riferiti a Pietro (2:14-402; 3:1-263; 4:5-12; 5:14-18; 8:9-254; 9:36-415) e Paolo (14:8-18;19:10-126); lo sviluppo (2:41-42, 47; 4:4, 31-37; 6:7; 16:57) e la persecuzione della chiesa (4:1-4, 17-22; 6:8-158). Nei suoi tre viaggi missionari Paolo tocca tutta la parte orientale del Mediterraneo, giungendo, infine, prigioniero a Roma (28:16, 30-319). Di notevole importanza la conferenza di Gerusalemme (15:5-3010; 21:18-2611).

Attributi della chiesa (dal latino attributu(m) - attributo)

La chiesa è la comunione dei credenti che professano la vera fede. Tre sono le sue più importanti caratteristiche: 1) l’unità nel corpo di Cristo (Gv 10:16; 17:20-21; Ef 4:41); 2) la santità dei membri in Cristo (Ef 1:6; 1 Pt 2:92); 3) l’universalità intesa soprattutto nel tempo e nei luoghi (chiesa invisibile) (Sl 2:8; Ap 7:93). A questi si associano altrettanti segni esteriori: 1) predicazione della Parola (1 Gv 4:1-3; 2 Gv 94); 2) amministrazione dei sacramenti (Mt 28:19; At 2:42; 1 Co 11:23-305); 3) esercizio della disciplina (Mt 18:18; 1 Co 5:1-5, 13; 14:33, 40; Ap 2:14-15, 206): (chiesa visibile).




 
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