Dizionario Biblico

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Preghiere e suppliche (dal latino precârius - precario)

Pur sembrando simili, la Bibbia le distingue proprio perché hanno specificità diverse (Sl 86:6; 143:1; Fl 4:6; Eb 5:71). La preghiera, generalmente, prende forma nella disponibilità che un cuore, sotto la guida dello Spirito Santo, intende esprimere, per fede, a Dio (2 Ti 1:3; 1 Pt 3:72). La supplica, invece, è qualcosa di più intimo e profondo che esprime un bisogno (proprio o altrui) riconosciuto che sfocia attraverso la preghiera solo se sostenuto da un intimo rapporto con Lui che genera una confidanza totalmente dipendente (2 Sa 12:16; Sl 28:2, 63).

Salmi 86:6 Porgi orecchio, SIGNORE, alla mia preghiera e sii attento alla voce delle mie suppliche. Salmi 143:1 SIGNORE, ascolta la mia preghiera, porgi orecchio alle mie suppliche; nella tua fedeltà e nella tua giustizia, rispondimi, Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti Ebrei 5:7 Nei giorni della sua carne, con alte grida e con lacrime egli offrì preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà

2Timoteo 1:3 Ringrazio Dio, che servo come già i miei antenati con pura coscienza, ricordandomi regolarmente di te nelle mie preghiere giorno e notte 1Pietro 3:7 Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch'esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.

2Samuele 12:16 Davide quindi rivolse suppliche a Dio per il bambino e digiunò; poi venne e passò la notte disteso per terra. Salmi 28:2 Ascolta la voce delle mie suppliche quando grido a te, quando alzo le mani verso la tua santa dimora. Salmi 28:6 Benedetto sia il SIGNORE, poiché ha udito la voce delle mie suppliche.

Pregiudizio (dal latino praeiudiciu(m) composto da prae - pre e iudicium - giudizio )

Il pregiudizio è la formulazione di un’opinione, generalmente negativa, espressa prima di conoscere i fatti o le persone, fondata su convinzioni o luoghi comuni non obiettivi. Purtroppo il pregiudizio è un cancro che mina nel profondo la reciproca fiducia e i danni che causa possono essere veramente gravi, alle volte irreversibili, specie per la facilità con cui si diffondono le notizie oggi. Può colpire su qualunque fronte: religione, etnia, cultura, politica e sistema in generale. La Parola ci ordina di giudicare senza riguardi (De 1:17; Le 19:15; Pr 24:2312) e pregiudizi (1 Ti 5:21). Vieta di farlo secondo l’apparenza (Gv 7:2434) o prima del tempo (1 Co 4:5). Curiosità - A. Einstein disse: “È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”.

Deuteronomio 1:17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; e le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le ascolterò». Levitico 19:15 Non commetterete iniquità nel giudicare; non avrai riguardo alla persona del povero, né tributerai speciale onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Proverbi 24:23 Anche queste sono massime dei saggi. Non è bene, in giudizio, avere riguardi personali.

1 Timoteo 5:21 Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste cose senza pregiudizi, e di non fare nulla con parzialità.

Giovanni 7:24 Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia».

1 Corinzi 4:5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Pregiudizio razziale (dal latino praeiudiciu(m) comp di prae - pre e iudicium - giudizio)

In questi momenti di globalizzazione è un problema estremamente scottante ma non per questo nuovo. Anche ai tempi di Gesù esisteva il pregiudizio razziale. Tra Giudei e Samaritani*, infatti, non correva buon sangue e la Parola ce ne fornisce alcuni esempi (Lc 9:52-53; Gv 4:91). Gli Ebrei non gradivano molto le relazioni con gli stranieri (At 10:28; 11:2; Ga 2:122), che a loro volta ricambiavano la cortesia (At 19:333), fin dall’antichità (Ge 43:324). Eppure vi erano delle precise leggi mosaiche che equiparavano lo straniero all’ebreo (Es 21:21; Le 19:33-34; Nu 15:15-165), tant’è che era una delle condizioni per continuare ad abitare la terra ereditata dai padri (Gr 7:66). Grazie a Dio però, l’avvento della “Buona Novella” ha sradicato tale concezione (At 10:9-16, 28-29, 34-36, 44-487).

Luca 9:52 Mandò davanti a sé dei messaggeri, i quali, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani per preparargli un alloggio. 9:53 Ma quelli non lo ricevettero perché era diretto verso Gerusalemme Giovanni 4:9 La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani

Atti 10:28 … disse loro: «Voi sapete come non sia lecito a un Giudeo aver relazioni con uno straniero o entrare in casa sua; ma Dio mi ha mostrato che nessun uomo deve essere ritenuto impuro o contaminato Atti 11:2 E quando Pietro salì a Gerusalemme, i credenti circoncisi lo contestavano Galati 2:12 Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi.

Atti 19:33 Dalla folla fecero uscire Alessandro, che i Giudei spingevano avanti. E Alessandro, fatto cenno con la mano, voleva tenere un discorso di difesa davanti al popolo.

Genesi 43:32 Fu dunque portato il cibo per lui a parte, per loro a parte e per gli Egiziani che mangiavano con loro a parte; perché gli Egiziani non possono mangiare con gli Ebrei; per gli Egiziani è cosa abominevole

Esodo 21:21 ma se sopravvivono un giorno o due, non sarà punito, perché sono denaro suo. Levitico 19:33 Quando qualche straniero abiterà con voi nel vostro paese, non gli farete torto. 19:34 Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Io sono il SIGNORE vostro Dio. Numeri 15:15 Vi sarà una sola legge per tutta la comunità, per voi e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; come siete voi, così sarà lo straniero davanti al SIGNORE. 15:16 Ci sarà una stessa legge e uno stesso diritto per voi e per lo straniero che soggiorna da voi"».

Geremia 7:6 … se non opprimete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargete sangue innocente in questo luogo, e non andate per vostra sciagura dietro ad altri dèi,

Atti 10:9 Il giorno seguente, mentre quelli erano in viaggio e si avvicinavano alla città, Pietro salì sulla terrazza, verso l'ora sesta, per pregare. 10:10 Ebbe però fame e desiderava prender cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. 10:11 Vide il cielo aperto, e scenderne un oggetto simile a una gran tovaglia, che, tenuta per i quattro angoli, veniva calata a terra. 10:12 In essa c'era ogni sorta di quadrupedi, rettili della terra e uccelli del cielo. 10:13 E una voce gli disse: «Àlzati, Pietro; ammazza e mangia». 10:14 Ma Pietro rispose: «No assolutamente, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato». 10:15 E la voce parlò una seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure». 10:16 Questo avvenne per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu ritirato in cielo. Atti 10.28 … disse loro: «Voi sapete come non sia lecito a un Giudeo aver relazioni con uno straniero o entrare in casa sua; ma Dio mi ha mostrato che nessun uomo deve essere ritenuto impuro o contaminato. 10:29 Perciò, essendo stato chiamato, sono venuto senza fare obiezioni. Ora vi chiedo: qual è il motivo per cui mi avete mandato a chiamare?» Atti 10:34 Allora Pietro, cominciando a parlare, disse: «In verità comprendo che Dio non ha riguardi personali; 10:35 ma che in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente gli è gradito. 10:36 Questa è la parola ch'egli ha diretta ai figli d'Israele, portando il lieto messaggio di pace per mezzo di Gesù Cristo. Egli è il Signore di tutti Atti 10:44 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. 10:45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, 10:46 perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio. 10:47 Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» 10:48 E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.

Premeditazione (dal latino praemeditatiōne(m) dal verbo praemědǐtāri - premeditare )

La premeditazione è l’atto di concepire un’idea, darle forma nella mente e pianificarla a lungo prima di porla in atto. Nel computo di eventuali responsabilità, questa elaborazione rappresenta un’aggravante della pena (Es 21:14; Nu 35:20-211). La Parola afferma che il cuore dell’uomo è ingannevole (Gr 17:9)2, infatti, l’empio premedita il male (Sl 7:14; 10:7-10; 64:5-63), trama inganni (Gb 15:35; Sl 83:34), concupisce (Gm 1:155), adesca (2 Ti 3:1-6; 2 Pt 2:146), imbroglia (De 25:13-167) e persiste nel peccare (1 Gv 3:88). Gli esempi non mancano (Ge 37:20; 27:41; Mc 11:189). I credenti, invece, non hanno bisogno di farvi ricorso per difendersi (Mc 13:11; Lc 21:14-1510).

Esodo 21:14 Se qualcuno insidia e uccide il suo prossimo con premeditazione, tu lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire. Numeri 35:20 Se uno dà una spinta a un altro per odio, o gli getta contro qualcosa con premeditazione, in modo che quello muoia, 35:21 o lo colpisce per inimicizia con la mano, in modo che quello muoia, colui che ha colpito dovrà essere punito con la morte: è un omicida; il vendicatore del sangue ucciderà l'omicida quando lo incontrerà.

Geremia 17:9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?

Salmi 7:14 Ecco, il malvagio è in doglie per produrre iniquità. Egli ha concepito malizia e partorisce menzogna. Salmi 10:7 La sua bocca è piena di maledizione, di frodi e di violenza; sotto la sua lingua c'è malizia e iniquità. 10:8 Egli sta in agguato nei villaggi; uccide l'innocente in luoghi nascosti; i suoi occhi spiano il misero. 10:9 Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana; sta in agguato per sorprendere il misero; egli sorprende lo sventurato trascinandolo nella sua rete. Salmi 64:5 S'incoraggiano a vicenda in un'impresa malvagia; si accordano per camuffare tranelli; e dicono: «Chi se ne accorgerà?» 64:6 Meditano pensieri malvagi e dicono: «Abbiamo attuato il nostro piano». I sentimenti e il cuore dell'uomo sono un abisso.

Giobbe 15:35 L'empio concepisce malizia e partorisce rovina; egli prepara l'inganno». Salmi 83:3 Tramano insidie contro il tuo popolo e congiurano contro quelli che tu proteggi.

Giacomo 1:15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.

2 Timoteo 3:1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 3:2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3:3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 3:4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 3:5 aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati! 3:6 Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni, 2 Pietro 2:14 Hanno occhi pieni d'adulterio e non possono smetter di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; sono figli di maledizione!

Deuteronomio 25:13 Non avrai nella tua borsa due pesi, uno grande e uno piccolo. 25:14 Non avrai in casa due misure, una grande e una piccola. 25:15 Terrai pesi esatti e giusti, terrai misure esatte e giuste, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà. 25:16 Poiché il SIGNORE, il tuo Dio, detesta chiunque fa quelle cose e commette iniquità.

1 Giovanni 3:8 Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.

Genesi 37:20 Forza, uccidiamolo e gettiamolo in una di queste cisterne; diremo poi che una bestia feroce l'ha divorato e vedremo che ne sarà dei suoi sogni». Genesi 27:41 Esaù odiava Giacobbe, a causa della benedizione datagli da suo padre, e disse in cuor suo: «I giorni del lutto di mio padre si avvicinano, allora ucciderò mio fratello Giacobbe». Marco 11:18 I capi dei sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire. Infatti avevano paura di lui, perché tutta la folla era piena d'ammirazione per il suo insegnamento.

Marco 13:11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell'ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. Luca 21:14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa, 21:15 perché io vi darò una parola e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non potranno opporsi né contraddire.

Preoccupazione (dal latino praeoccupatione(m) - da praeoccupatus - preoccupato)    vedi: Difficoltà  Ostacolo   Problema  Ansietà  

Una massima, derivata dal libro dei Proverbi, cita: “Meglio un tozzo di pane rinsecchito in pace che un banchetto condito da mille preoccupazioni!” (Pr 15:16-171). Le apprensioni, infatti, possono abbattere l’uomo (Pr 12:252). La Parola ci pone in guardia contro l’eccessiva ansietà per le cose materiali (Mt 6:25-34; Lc 10:40-42; 12:22-31; 31:343) e contro il timore delle prove (Mt 10:17-20; Mc 13:11; Lc 12:11-124). Nelle difficoltà non bisogna temere ma affidarsi al Signore (At 27:295), ringraziando e glorificando (Fl 4:6; 1 Pt 3:14-156), infatti, l’uomo che confida in Lui non si preoccupa (Gr 17:87) e quando il turbamento prevale, il Suo conforto solleva l’anima (Sl 94:198). Sosteniamo i nostri conduttori per le difficoltà che incontrano ogni giorno (Gv 15:20-21; 1 Co 7:32-349). Vedi Difficoltà*, Ostacolo*, Problema*, Problema*, Ansietà*

Proverbi 15:16 Meglio poco con il timore del SIGNORE, che gran tesoro con turbamento. 15:17 Meglio un piatto d'erbe, dov'è l'amore, che un bue ingrassato, dov'è l'odio.

Proverbi 12:25 La sofferenza del cuore abbatte l'uomo, ma la parola buona lo rallegra.

Matteo 6:25 «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? 6:26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 6:27 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? 6:28 E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; 6:29 eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. 6:30 Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? 6:31 Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" 6:32 Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. 6:33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. 6:34 Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Luca 10:40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 10:41 Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. 10:42 Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta». Luca 12:22 Poi disse ai suoi discepoli: «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vita vostra, di quel che mangerete, né per il corpo, di che vi vestirete; 12:23 poiché la vita è più del nutrimento e il corpo più del vestito. 12:24 Osservate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. E voi, quanto più degli uccelli valete! 12:25 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? 12:26 Se dunque non potete fare nemmeno ciò che è minimo, perché vi affannate per il resto? 12:27 Guardate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu mai vestito come uno di loro. 12:28 Or se Dio riveste così l'erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, gente di poca fede! 12:29 Anche voi non state a cercare che cosa mangerete e che cosa berrete, e non state in ansia! 12:30 Perché è la gente del mondo che ricerca tutte queste cose; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. 12:31 Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in più. Luca 21:34 Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio;

Matteo 10:17 Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 10:18 e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. 10:19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso vi sarà dato ciò che dovrete dire. 10:20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Marco 13:11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell'ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. Luca 12:11 Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi del come e del che risponderete a vostra difesa, o di quello che direte; 12:12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento stesso quello che dovrete dire».

Atti 27:29 Temendo allora di urtare contro gli scogli, gettarono da poppa quattro àncore, aspettando con ansia che si facesse giorno.

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti 1 Pietro 3:14 Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate; 3:15 ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni.

Geremia 17:8 Egli è come un albero piantato vicino all'acqua, che distende le sue radici lungo il fiume; non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell'anno della siccità non è in affanno e non cessa di portar frutto».

Salmi 94:19 Quand'ero turbato da grandi preoccupazioni, il tuo conforto ha alleviato l'anima mia.

Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 15:21 Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 1 Corinzi 7:32 Vorrei che foste senza preoccupazioni. Chi non è sposato si dà pensiero delle cose del Signore, di come potrebbe piacere al Signore; 7:33 ma colui che è sposato si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere alla moglie 7:34 e i suoi interessi sono divisi. La donna senza marito o vergine si dà pensiero delle cose del Signore, per essere consacrata a lui nel corpo e nello spirito; mentre la sposata si dà pensiero delle cose del mondo, come potrebbe piacere al marito.

Presbitero (dal greco presbýteros - sacerdote)

I presbiteri erano anziani che cnducevano le prime comunità cristiane. Loro compito era ministrare il culto, annunciare la Parola di Dio e curare i bisogni spirituali della chiesa locale. Il loro grado è assimilabile a quello di pastore o vescovo. La chiesa cattolica li considera come ordine a sé ma sottomessi a quello vescovile. L’apostolo Paolo pone delle chiare indicazioni sui requisiti richiesti per tale servizio (1 Ti 3:1-12; Tt 1:5-91) e Pietro ne stigmatizza l’importanza come esempio per la comunità (1 Pt 5:1-42).

1Timoteo 3:1 Certa è quest'affermazione: se uno aspira all'incarico di vescovo, desidera un'attività lodevole. 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, 3:3 non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, 3:4 che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi 3:5 (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?), 3:6 che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo. 3:7 Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo. 3:8 Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; 3:9 uomini che custodiscano il mistero della fede in una coscienza pura. 3:10 Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili. 3:11 Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. 3:12 I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie. Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni, 1:6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. 1:7 Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, 1:8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, 1:9 attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.

1Pietro 5:1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 5:2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 5:3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. 5:4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

Prescrizione (dal latino praescriptiône(m) – da praescrîptus - prescritto )

L’A.T. traboccava di prescrizioni, riti e tabù che regolavano ogni aspetto della vita quotidiana. Con le sue 613 disposizioni, l’ordinamento era tale da renderne, in sostanza, impossibile l’osservanza per cui scadeva fino al punto di giungere a “… filtrare il moscerino ma ingoiare un cammello” (Mt 23:241). La parte più conosciuta è racchiusa nei dieci comandamenti (Es 20:1-172) che siamo chiamati a osservare (De 11:13) e trasmettere (Es 12:24; De 32:464). La legge, che non è riuscita a generare la perfezione che si proponeva, è stata sostituita da un sacerdozio che accosta l’uomo a Dio (Eb 7:15-195), al punto che la morte di Cristo la rende “inoperante” per i credenti (Ef 2:15-166). Attenzione, però, perché Dio ci mette alla prova per accertare l’osservanza dei suoi statuti (Gc 3:47)!

Matteo 23:24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello.

Esodo 20:1 Allora Dio pronunziò tutte queste parole: 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 20:3 Non avere altri dèi oltre a me. 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 20:6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. 20:7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano. 20:8 Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 20:9 Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 20:10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 20:11 poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato. 20:12 Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà. 20:13 Non uccidere. 20:14 Non commettere adulterio. 20:15 Non rubare. 20:16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 20:17 Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».

Deuteronomio 11:1 Ama dunque il SIGNORE, il tuo Dio, e osserva sempre quello che ti dice di osservare: le sue leggi, le sue prescrizioni e i suoi comandamenti.

Esodo 12:24 Osservate dunque questo come un'istituzione perenne per voi e per i vostri figli. Deuteronomio 32:46 «Prendete a cuore tutte le parole che oggi pronunzio solennemente davanti a voi. Le prescriverete ai vostri figli, affinché abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge.

Ebrei 7:15 E la cosa è ancor più evidente quando sorge, a somiglianza di Melchisedec, un altro sacerdote 7:16 che diventa tale non per disposizione di una legge dalle prescrizioni carnali, ma in virtù della potenza di una vita indistruttibile; 7:17 perché gli è resa questa testimonianza: «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec». 7:18 Così, qui vi è l'abrogazione del comandamento precedente a motivo della sua debolezza e inutilità 7:19 (infatti la legge non ha portato nulla alla perfezione); ma vi è altresì l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio.

Efesini 2:15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in sé stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 2:16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia.

Giudici 3:4 Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova, per vedere se Israele avrebbe ubbidito ai comandamenti che il SIGNORE aveva dato ai loro padri per mezzo di Mosè.

Presentazione dei bambini (derivato di presentare; dal tardo latino praesentazione(m) - presentare )    vedi: Poedobattesimo  

In campo evangelico la presentazione di un neonato, al Signore, non è, assolutamente, un rito sacramentale, si tratta solo di una consuetudine e non una specifica dottrina, infatti, non equivale al battesimo, forma esclusivamente riservata agli adulti che, con un atto di fede, hanno accettato e confessato Cristo come loro personale Salvatore. Volendo, anche se ciò non costituisce fatto probante, nella Bibbia, possiamo trovare alcuni riferimenti: la presentazione, secondo il voto espresso da Anna, del piccolo Samuele appena divezzato (1 Sa 1:22-241); quella di Gesù al Tempio in adempimento della legge mosaica (Lc 2:21-242) e, non meno importante, l’imposizione delle mani fatta da Gesù ai bambini casualmente presenti (Mt 19:13-153). Vedi paedobattesimo*

1 Samuele 1:22 Ma Anna non salì, perché disse a suo marito: «Io non salirò finché il bambino non sia divezzato; allora lo condurrò, perché sia presentato davanti al SIGNORE e rimanga là per sempre». 1:23 Elcana, suo marito, le rispose: «Fa' come ti sembra bene; rimani finché tu lo abbia divezzato, purché il SIGNORE adempia la sua parola!» Così la donna rimase a casa, e allattò suo figlio fino al momento di divezzarlo. 1:24 Quando lo ebbe divezzato, lo condusse con sé e prese tre torelli, un efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa del SIGNORE a Silo. Il bambino era ancora molto piccolo.

Luca 2:21 Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu messo il nome di Gesù, che gli era stato dato dall'angelo prima che egli fosse concepito. 2:22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 2:23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; 2:24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi.

Matteo 19:13 Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. 19:14 Ma Gesù disse: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». 19:15 E, imposte loro le mani, se ne andò via di là.

Preservazione divina (derivato di preservare)

La preservazione divina è il modo con cui Dio, autore d’ogni cosa (De 10:14; 1 Cr 29:11; Sl 89:11-12; 5:5; Ap 4:111), mantiene in essere l’intera opera Sua la cui esistenza trova espressione non per moto proprio, ma solo nella Sua potenza (Sl 136:25; 145:15; Ne 9:6; At 17:28; Co 1:17: Eb 1:32). La creazione, per Lui, è stata un’opera liberamente voluta, manifestazione della Sua gloria, e per Suo diletto; tutto, infatti, è stato chiamato a esistere senza il minimo sforzo: “… Dio creò …” (Ge 1:1, 21, 273) e con la Sua divina provvidenza la conserva (2 Pt 3:74) in attesa del giorno del giudizio (2 Pt 3:105).

Deuteronomio 10:14 Ecco, al SIGNORE tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e tutto ciò che essa contiene; 1Cronache 29:11 A te, SIGNORE, la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo! A te, SIGNORE, il regno; a te, che t'innalzi come sovrano al di sopra di tutte le cose! Salmi 89:11 I cieli son tuoi, tua pure è la terra; tu hai fondato il mondo e tutto ciò che è in esso. 89:12 Hai stabilito il settentrione e il mezzogiorno; il Tabor e l'Ermon mandano grida di gioia al tuo nome. Salmi 95:5 Suo è il mare, perch'egli l'ha fatto, e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta. Apocalisse 4:11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono».

Salmi 136:25 Colui che dà il cibo a ogni creatura, perché la sua bontà dura in eterno. Salmi 145:15 Gli occhi di tutti sono rivolti a te, e tu dai loro il cibo a suo tempo. Neemia 9:6 Tu, tu solo sei il SIGNORE! Tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto ciò che è sopra di essa, i mari e tutto ciò che è in essi, e tu fai vivere tutte queste cose, e l'esercito dei cieli ti adora. Atti 17:28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". Colossesi 1:17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. Ebrei 1:3 Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.

Genesi 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra. Genesi 1:21 Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono. Genesi 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.

2Pietro 3:7 … mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.

2Pietro 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.

Presunzione (dal latino praesumptione(m) da praesumptus – presento)

La presunzione è generata da un cuore contaminato (Mc 7:20-231) ed è gemella dell’orgoglio, dell’immodestia e della pretesa di parlare nel nome di Dio (Pr 12:15; Is 65:5; Lc 18:11-12; Ap 3:17; De 18:222). Il credente è chiamato a vigilare pregando di non esserne coinvolto (Sl 19:12-143). È evidente che chi non si cura di conoscere il Signore (Ro 1:28-324), incorre nella fine dei presuntuosi (De 17:12; 18:20; Nu 15:30-31; Ap 3:15-16; 18:7-85) servendo, così, di chiaro monito a tutti (De 17:136).

Marco 7:20 Diceva inoltre: «È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; 7:21 perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, 7:22 adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo invidioso, calunnia, superbia, stoltezza. 7:23 Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».

Proverbi 12:15 La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio. Isaia 65:5 che dice: "Fatti in là, non ti avvicinare perché io sono più santo di te. Cose simili sono per me come un fumo nel naso, un fuoco che arde da mattina a sera. Luca 18:11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: "O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. 18:12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo". Apocalisse 3:17 Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. Deuteronomio 18:12 perché il SIGNORE detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te.

Salmi 19:12 Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. 19:13 Trattieni inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa' che non prendano il sopravvento su di me; allora sarò integro e puro da grandi trasgressioni.19:14 Siano gradite le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore in tua presenza, o SIGNORE, mia Ròcca e mio redentore!

Romani 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 1:29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 1:30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 1:31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 1:32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

Deuteronomio 17:12 L'uomo che avrà la presunzione di non dare ascolto al sacerdote che sta là per servire il SIGNORE, il tuo Dio, o al giudice, quell'uomo morirà; così toglierai via il male da Israele, Deuteronomio 18:20 Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome qualcosa che io non gli ho comandato di dire o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta sarà messo a morte». Numeri 15:30 Ma la persona che agisce con proposito deliberato, sia nativo del paese o straniero, oltraggia il SIGNORE; quella persona sarà tolta via dal mezzo del suo popolo. 15:31 Siccome ha disprezzato la parola del SIGNORE e ha violato il suo comandamento, quella persona dovrà essere tolta via; porterà il peso della sua iniquità"». Apocalisse 3:15 Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! 3:16 Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca. Apocalisse 18:7 Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato sé stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: "Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto". 18:8 Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è Dio, il Signore che l'ha giudicata.

Deuteronomio 17:13 e tutto il popolo udrà la cosa, temerà e non agirà più con presunzione.




 
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