Dizionario Biblico
Ecco alcune difficoltà che potrebbero essere pietre d’inciampo o, perlomeno, parole dure per chi desidera avvicinarsi al Vangelo: a) – in primo luogo la fede stessa che deve essere, non più grande, ma umile e giusta (Lc 17:6-101); b) – il perdono senza limiti delle offese (Mt 18:21-222); c) – il giusto utilizzo dei beni materiali per acquisire tesori nei cieli (Mt 19:20-243); d) – l’evitare il giudizio per non essere giudicati (Mt 7:1-54); e) – gravità dello scandalo, specie dei bambini (Mt 18:6-95); l’umiltà nel servizio (Mc 9:356); f) – prevalenza dell’amore per il discepolato su quello per la vita personale (Lc 14:267); g) - imporsi sulla propria carne per seguire Gesù (Mt 11:128); h) - invito alla testimonianza del Vangelo senza temere le conseguenze (Lc 12:4-99); etc.
Luca 17:6 Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: "Sràdicati e trapiàntati nel mare", e vi ubbidirebbe. 17:7 «Se uno di voi ha un servo che ara o bada alle pecore, gli dirà forse, quando quello torna a casa dai campi: "Vieni subito a metterti a tavola"? 17:8 Non gli dirà invece: "Preparami la cena, rimbòccati le vesti e servimi finché io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu"? 17:9 Si ritiene forse obbligato verso quel servo perché ha fatto quello che gli era stato comandato? 17:10 Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: "Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare"».
Matteo 18:21 Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 18:22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Matteo 19:20 E il giovane a lui: «Tutte queste cose le ho osservate; che mi manca ancora?» 19:21 Gesù gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi». 19:22 Ma il giovane, udita questa parola, se ne andò rattristato, perché aveva molti beni. 19:23 E Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico in verità che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 19:24 E ripeto: è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio».
Matteo 7:1 «Non giudicate, affinché non siate giudicati; 7:2 perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi. 7:3 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? 7:4 O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell'occhio tuo? 7:5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.
Matteo 18:6 Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare. 18:7 Guai al mondo a causa degli scandali! perché è necessario che avvengano degli scandali; ma guai all'uomo per cui lo scandalo avviene! 18:8 Se la tua mano o il tuo piede ti fanno cadere in peccato, tagliali e gettali via da te; meglio è per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. 18:9 Se il tuo occhio ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; meglio è per te entrare nella vita con un occhio solo, che aver due occhi ed essere gettato nella geenna del fuoco.
Marco 9:35 Allora, sedutosi, chiamò i dodici e disse loro: «Se qualcuno vuol essere il priLuca 14:26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. mo, sarà l'ultimo di tutti e il servitore di tutti».
Luca 14:26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo.
Matteo 11:12 Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono.
Luca 12:4 Ma a voi, che siete miei amici, io dico: non temete quelli che uccidono il corpo ma, oltre a questo, non possono fare di più. 12:5 Io vi mostrerò chi dovete temere. Temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella geenna. Sì, vi dico, temete lui. 12:6 Cinque passeri non si vendono per due soldi? Eppure non uno di essi è dimenticato davanti a Dio; 12:7 anzi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi valete più di molti passeri. 12:8 Or io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo riconoscerà lui davanti agli angeli di Dio; 12:9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Per quanti amano e desiderano fare la volontà di Dio non esistono vere e proprie pietre d’inciampo in quanto la Sua promessa è quanto mai chiara (Sl 119:1651). Come credenti corriamo una corsa che ci porta ad ambire un premio (1 Co 9:242), in questo giustamente stimolati dalla Parola (1 Co 9:25-27; Mt 24:133). Al pari degli atleti, però, possiamo inciampare (Gm 3:24) è vero, ma l’importante è rimettersi immediatamente in piedi e riprendere la corsa (1 Re 8:46-50; Pr 24:165) poiché quando il pentimento è sincero, Dio non permette la disfatta (Is 41:9-106), è infatti, più che possibile evitarla (Is 55:77) e la Parola ce lo conferma (Sl 86:58). Corriamo, perciò, in vista di quel premio (2 Ti 4:7-89), al fine di fare nostra l’esclamazione di Paolo (Gm 1:1210).
Salmi 119:165 Grande pace hanno quelli che amano la tua legge e non c'è nulla che possa farli cadere.
1Corinzi 9:24 Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo.
1Corinzi 9:25 Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. 9:26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l'aria; 9:27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato. Matteo 24:13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato
Giacomo 3:2 … poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo
1Re 8:46 Quando peccheranno contro di te, poiché non c'è uomo che non pecchi, e ti sarai sdegnato contro di loro e li avrai abbandonati in balìa del nemico che li deporterà in un paese ostile, lontano o vicino, 8:47 se, nel paese dove saranno schiavi, rientrano in se stessi, se tornano a te e ti rivolgono suppliche, nel paese di quelli che li hanno deportati, e dicono: "Abbiamo peccato, abbiamo agito da empi, siamo stati malvagi"; 8:48 se tornano a te con tutto il cuore e con tutta l'anima nel paese dei loro nemici, che li hanno deportati, e ti pregano rivolti al loro paese, il paese che tu desti ai loro padri, alla città che tu hai scelta e alla casa che io ho costruita al tuo nome, 8:49 esaudisci dal cielo, dal luogo della tua dimora, le loro preghiere e le loro suppliche, e rendi loro giustizia. 8:50 Perdona al tuo popolo, che ha peccato contro di te, tutte le trasgressioni di cui si è reso colpevole verso di te, e muovi a pietà per essi quelli che li hanno deportati, affinché abbiano misericordia di loro; Proverbi 24:16 Perché il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi sono travolti dalla sventura.
Isaia 41:9 … tu che ho preso dalle estremità della terra, che ho chiamato dalle parti più remote di essa, a cui ho detto: "Tu sei il mio servo", ti ho scelto e non ti ho rigettato. 41:10 Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia.
Isaia 55:7 Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare.
Salmi 86:5 Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e misericordioso verso quanti t'invocano.
2Timoteo 4:7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. 8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.
Giacomo 1:12 Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.
Anche nei tempi biblici le pietre preziose erano tenute in gran conto. Gli Ebrei le impiegarono nella costruzione del Tempio (2 Cr 3:61) e in particolar modo nei paramenti sacerdotali: efod (Es 28:9-122); pettorale del giudizio (Es 39:10-143). A ciascuna delle 12 tribù d’Israele ne era associata una: smeraldo x Ruben; topazio x Simeone; corniola x Levi; berillio x Giuda; lapislazzulo x Dan; granato x Neftali; ametista x Gad; agata x Asher; giacinto x Issacar; diaspro x Zabulon; onice x Giuseppe e crisolito x Beniamino) (Es 28:17-214). I primi cristiani, nelle catacombe, ne raffigurarono alcune ai doni dello Spirito Santo (diamante – fortezza; zaffiro - saggezza; rubino – devozione; topazio – conoscenza; smeraldo – comprensione; ametista – buon consiglio; calcedonio – timor di Dio). In definitiva ogni pietra aveva il suo significato.
2Cronache 3:6 Rivestì questa casa di pietre preziose, per ornamento; e l'oro era di quello di Parvaim.
Esodo 28:9 Prenderai due pietre d'ònice e vi inciderai sopra i nomi dei figli d'Israele: 28:10 sei nomi sopra una pietra, gli altri sei nomi sopra la seconda pietra, in ordine di nascita. 28:11 Inciderai su queste due pietre i nomi dei figli d'Israele come fa un incisore quando incide un sigillo; le farai incastonare in montature d'oro. 28:12 Metterai le due pietre sulle spalline dell'efod. Quelle pietre saranno un memoriale per i figli d'Israele; e Aaronne porterà i loro nomi davanti al SIGNORE sulle sue due spalle, come memoriale.
Esodo 39:10 E vi incastonarono quattro file di pietre; nella prima fila c'era un sardonio, un topazio e uno smeraldo; 39:11 nella seconda fila, un rubino, uno zaffiro e un calcedonio; 39:12 nella terza fila, un'opale, un'agata e un'ametista; 39:13 nella quarta fila, un crisolito, un ònice e un diaspro. Queste pietre erano incastonate nelle loro montature d'oro. 39:14 Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli d'Israele, ed erano dodici, secondo i loro nomi; erano incise come dei sigilli; ciascuna con il nome di una delle dodici tribù.
Esodo 28:17 V'incastonerai una serie di pietre: quattro file di pietre; nella prima fila ci sarà un sardonio, un topazio e uno smeraldo; 28:18 nella seconda fila, un rubino, uno zaffiro, un calcedonio; 28:19 nella terza fila, un'opale, un'agata, un'ametista; 28:20 nella quarta fila, un crisolito, un ònice e un diaspro. Queste pietre saranno incastonate nelle loro montature d'oro. 28:21 Le pietre corrisponderanno ai nomi dei figli d'Israele, saranno dodici, secondo i loro nomi; saranno incise come dei sigilli, ciascuna con il nome di una delle tribù d'Israele.
Questa prima epistola, scritta da Pietro (1:1; 5:11), probabilmente da Roma nel 64 d.C., è rivolta alle chiese dell’Asia minore soggette a persecuzione. Il suo scopo è d’incoraggiamento per la sofferenza cui sono soggette ponendo Cristo come pietra di paragone (3:13-22; 4:1-2, 12-192) e d’insegnamento in adempimento al mandato di Gesù (Gv 21:15-173) . Ricorda che la salvezza richiede una vita pura (1:22-254) che mira a Cristo (2:1-85), che postula santità e disponibilità (2:9-176), restando ligi ai doveri familiari (2:18-25; 3:1-137). Esorta le guide, i giovani e gli anziani all’obbedienza e all’umiltà senza sottovalutare il nemico (5:1-98).
1Pietro 1:1 Pietro, apostolo di Gesù Cristo, agli eletti che vivono come forestieri dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell'Asia e nella Bitinia, 1Pietro 5:1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata:
1Pietro 3:13 Chi vi farà del male, se siete zelanti nel bene? 3:14 Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate; 3:15 ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori. Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. 3:16 Ma fatelo con mansuetudine e rispetto, e avendo la coscienza pulita; affinché quando sparlano di voi, rimangano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. 3:17 Infatti è meglio che soffriate per aver fatto il bene, se tale è la volontà di Dio, che per aver fatto il male. 3:18 Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito. 3:19 E in esso andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere, 3:20 che una volta furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, al tempo di Noè, mentre si preparava l'arca, nella quale poche anime, cioè otto, furono salvate attraverso l'acqua. 3:21 Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma l'impegno di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo, 3:22 che, asceso al cielo, sta alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti. 1Pietro 4:1 Poiché dunque Cristo ha sofferto nella carne, anche voi armatevi dello stesso pensiero, che, cioè, colui che ha sofferto nella carne rinuncia al peccato, 4:2 per consacrare il tempo che gli resta da vivere nella carne, non più alle passioni degli uomini, ma alla volontà di Dio. 1Pietro 4:12 Carissimi, non vi stupite per l'incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 4:13 Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché anche al momento della rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 4:14 Se siete insultati per il nome di Cristo, beati voi! Perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su di voi. 4:15 Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida, o ladro, o malfattore, o perché si immischia nei fatti altrui; 4:16 ma se uno soffre come cristiano, non se ne vergogni, anzi glorifichi Dio, portando questo nome. 4:17 Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Dio? 4:18 E se il giusto è salvato a stento, dove finiranno l'empio e il peccatore? 4:19 Perciò anche quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, affidino le anime loro al fedele Creatore, facendo il bene.
Giovanni 21:15 Quand'ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 21:16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 21:17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore.
1Pietro 1:22 Avendo purificato le anime vostre con l'ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi intensamente a vicenda di vero cuore, 1:23 perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio. 1:24 Infatti, «ogni carne è come l'erba, e ogni sua gloria come il fiore dell'erba. L'erba diventa secca e il fiore cade; 1:25 ma la parola del Signore rimane in eterno». E questa è la parola che vi è stata annunziata.
1Pietro 2:1 Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza, 2:2 come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza, 2:3 se davvero avete gustato che il Signore è buono. 2:4 Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, 2:5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. 2:6 Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso». 2:7 Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare, 2:8 pietra d'inciampo e sasso di ostacolo». Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati.
1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; 2:10 voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia. 2:11 Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l'assalto contro l'anima, 2:12 avendo una buona condotta fra gli stranieri, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà. 2:13 Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano; 2:14 ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dar lode a quelli che fanno il bene. 2:15 Perché questa è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca all'ignoranza degli uomini stolti. 2:16 Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio. 2:17 Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re.
1Pietro 2:18 Domestici, siate con ogni timore sottomessi ai vostri padroni; non solo ai buoni e ragionevoli, ma anche a quelli che sono difficili. 2:19 Perché è una grazia se qualcuno sopporta, per motivo di coscienza dinanzi a Dio, sofferenze che si subiscono ingiustamente. 2:20 Infatti, che vanto c'è se voi sopportate pazientemente quando siete malmenati per le vostre mancanze? Ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio. 2:21 Infatti a questo siete stati chiamati, poiché anche Cristo ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio, perché seguiate le sue orme. 2:22 «Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno». 2:23 Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente; 2:24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati. 2:25 Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime. 1Pietro 3:1 Anche voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti perché, se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati, senza parola, dalla condotta delle loro mogli, 3:2 quando avranno considerato la vostra condotta casta e rispettosa. 3:3 Il vostro ornamento non sia quello esteriore, che consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti, 3:4 ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore. 3:5 Così infatti si ornavano una volta le sante donne che speravano in Dio, restando sottomesse ai loro mariti, 3:6 come Sara che obbediva ad Abraamo, chiamandolo signore; della quale voi siete diventate figlie facendo il bene senza lasciarvi turbare da nessuna paura. 3:7 Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch'esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite. 3:8 Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili; 3:9 non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione. 3:10 Infatti: «Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra dal dire il falso; 3:11 fugga il male e faccia il bene; cerchi la pace e la persegua; 3:12 perché gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alle loro preghiere; ma la faccia del Signore è contro quelli che fanno il male». 3:13 Chi vi farà del male, se siete zelanti nel bene?
1Pietro 5:1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 5:2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 5:3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. 5:4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce. 5:5 Così anche voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. E tutti rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili. 5:6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo; 5:7 gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, gira come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 5:9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.
Anche questa seconda epistola di Pietro, particolarmente intensa, pare scritta da Roma agli stessi destinatari, ma ciò avviene tra l’anno 67-68 d.C.. L’argomento su cui verte è il modo con cui fronteggiare, tramite la Parola di Dio, l’influenza dei falsi insegnamenti (2:1-31) e della rilassatezza dei costumi (2:10-222). Rammenta loro la certezza delle promesse divine (3:1-73), l’imminente ritorno di Cristo (3:8-104) e la speranza di chi attende fedelmente il Suo ritorno (3:11-145). In chiusura cita e avvalora l’operato di Paolo nell’Asia minore (3:15-166) esortando ciascun credente a vigilare e crescere nella grazia (3:17-187).
2Pietro 2:1 Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. 2:2 Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. 2:3 Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all'opera e la loro rovina non si farà aspettare.
2Pietro 2:10 e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l'autorità. Audaci, arroganti, non hanno orrore di dir male delle dignità; 2:11 mentre gli angeli, benché superiori a loro per forza e potenza, non portano contro quelle, davanti al Signore, alcun giudizio ingiurioso. 2:12 Ma costoro, come bestie prive di ragione, destinate per natura a essere catturate e distrutte, dicono male di ciò che ignorano, e periranno nella propria corruzione, 2:13 ricevendo il castigo come salario della loro iniquità. Essi trovano il loro piacere nel gozzovigliare in pieno giorno; sono macchie e vergogne; godono dei loro inganni mentre partecipano ai vostri banchetti. 2:14 Hanno occhi pieni d'adulterio e non possono smetter di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; sono figli di maledizione! 2:15 Lasciata la strada diritta, si sono smarriti seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amò un salario di iniquità, 2:16 ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un'asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta. 2:17 Costoro sono fonti senz'acqua e nuvole sospinte dal vento; a loro è riservata la caligine delle tenebre. 2:18 Con discorsi pomposi e vuoti adescano, mediante i desideri della carne e le dissolutezze, quelli che si erano appena allontanati da coloro che vivono nell'errore; 2:19 promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto. 2:20 Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. 2:21 Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. 2:22 È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango».
2Pietro 3:1 Carissimi, questa è già la seconda lettera che vi scrivo; e in entrambe io tengo desta la vostra mente sincera facendo appello alla vostra memoria, 3:2 perché vi ricordiate le parole già dette dai santi profeti, e il comandamento del Signore e Salvatore trasmessovi dai vostri apostoli. 3:3 Sappiate questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo i propri desideri peccaminosi 3:4 e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione». 3:5 Ma costoro dimenticano volontariamente che nel passato, per effetto della parola di Dio, esistettero dei cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua; 3:6 e che, per queste stesse cause, il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì; 3:7 mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.
2Pietro 3:8 Ma voi, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno. 3:9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento. 3:10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.
2Pietro 3:11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, 3:12 mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno! 3:13 Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia. 3:14 Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace;
2Pietro 3:15 e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; 3:16 e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture.
2Pietro 3:17 Voi dunque, carissimi, sapendo già queste cose, state in guardia per non essere trascinati dall'errore degli scellerati e scadere così dalla vostra fermezza; 3:18 ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen.
Gran brutta cosa è la pigrizia, fonte di molti guai (Pr 10:4; 19:15: Ec 10:181). La Parola non è parca di consigli (Pr 6:6-112), similitudini (Pr 10:26; 15:19; 26:143), costatazioni Pr 12:27; 13:4; 18:9; 19:24; 20:4; 21:25; 24:30-34; 26:164) e scuse addotte (Pr 22:135). Può diventare un problema spirituale quando ci vantiamo di conoscere Dio ma a causa del nostro legalismo e della nostra indolenza neppure ci avviciniamo a Lui ed Egli punisce la nostra insensibilità (Is 29:9-10; Ro 11:7-86).
Proverbi 10:4 Chi lavora con mano pigra impoverisce, ma la mano laboriosa fa arricchire. Proverbi 19:15 La pigrizia fa cadere nel torpore, e la persona indolente patirà la fame. Ecclesiaste 10:18 Per la pigrizia sprofonda il soffitto; per la rilassatezza delle mani piove in casa.
Proverbi 6:6 Va', pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio! 6:7 Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone; 6:8 prepara il suo nutrimento nell'estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura. 6:9 Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno? 6:10 Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... 6:11 La tua povertà verrà come un ladro, la tua miseria, come un uomo armato.
Proverbi 10:26 Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi, così è il pigro per chi lo manda. Proverbi 15:19 La via del pigro è come una siepe di spine, ma il sentiero degli uomini retti è piano. Proverbi 26:14 Come la porta si volge sui cardini, così il pigro sul suo letto.
Proverbi 12:27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma l'operosità è per l'uomo un tesoro prezioso. Proverbi 13:4 Il pigro desidera, e non ha nulla, ma l'operoso sarà pienamente soddisfatto. Proverbi 18:9 Anche colui che è sfaticato nel suo lavoro è fratello del dissipatore. Proverbi 19:24 Il pigro tuffa la mano nel piatto e non fa neppure tanto da portarla alla bocca. Proverbi 20:4 Il pigro non ara a causa del freddo; alla raccolta verrà a cercare, ma non ci sarà nulla. Proverbi 21:25 I desideri del pigro lo uccidono, perché le sue mani rifiutano di lavorare. Proverbi 24:30 Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell'uomo privo di senno; 24:31 ed ecco le spine vi crescevano dappertutto, i rovi ne coprivano il suolo, e il muro di cinta era in rovina. 24:32 Considerai la cosa e mi posi a riflettere; me da quel che vidi trassi una lezione: 24:33 dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... 24:34 e la tua povertà verrà come un ladro e la tua miseria, come un uomo armato. Proverbi 26:16 Il pigro si crede più saggio di sette uomini che danno risposte sensate.
Proverbi 22:13 Il pigro dice: «Là fuori c'è un leone; sarò ucciso per la strada».
Isaia 29:9 Stupitevi pure...sarete stupiti! Chiudete pure gli occhi...diventerete ciechi! Costoro sono ubriachi, ma non di vino; barcollano, ma non per bevande alcoliche. 29:10 È il SIGNORE che ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi, i profeti, ha velato i vostri capi, i veggenti. Romani 11:7 Che dunque? Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti; e gli altri sono stati induriti, 11:8 com'è scritto: «Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchie per non udire, fino a questo giorno».
Har haBáit, il monte del tempio, si trova nel centro storico di Gerusalemme. Su di esso Salomone edificò il primo Tempio (960 a.C.). Distrutto dalle armate di conquista babilonesi (586 a.C.), fu riedificato dagli esuli della deportazione (515 a.C.) e ristrutturato da Erode il Grande (20 a.C.), infine distrutto nel 70 d.C. dai romani. L’intera area è chiamata “spianata delle moschee”. Ai tempi di Gesù, il pinnacolo del tempio era la parte più alta, dalla quale i sacerdoti suonavano lo shofar. Del pinnacolo non si conosce l’esatta ubicazione. Le uniche indicazioni lo situano a angolo con un muro verso sud che delimitava l’abitazione di Erode, e un muro verso est costituito dal portico di Salomone. Proprio lì avvenne la seconda tentazione per Gesù (Mt 4:5-61).
Matteo 4:5 Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, 4:6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra"».
Per gli gnostici valentiniani designava la perfezione divina. Nel mondo sia religioso che pagano indicava la perfezione del mondo intelligibile contrapposto alla limitatezza del mondo sensibile. L’intelletto come anima del mondo e l’imperfezione della materia come suo opposto; Cristo come salvatore incarnato che rivela e media. L’apostolo Paolo usa più volte questo termine (Ro 13:10; 15:29; Ef 1:22-23; 3:14-15; 4:13; Co 2:91) per definirne la ricchezza, le benedizioni e la pienezza dei tempi (Ga 4:4; Ef 1:102).
Romani 13:10 L'amore non fa nessun male al prossimo; l'amore quindi è l'adempimento della legge. Romani 15:29 e so che, venendo da voi, verrò con la pienezza delle benedizioni di Cristo Efesini 1:22 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, 1:23 che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti. Efesini 3:14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 3:15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, Efesini 4:13 fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; Colossesi 2:9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità;
Galati 4:4 ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, Efesini 1:10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra.
Oggi, a causa del rifiuto del dogmatismo portato dal pensiero moderno e della difficile convivenza creata dall’inarrestabile spinta della “globalizzazione”, il pluralismo religioso è visto, ormai, come il paradigma inevitabile dell’espressione religiosa futura. Esso punta a una teologia inter-religiosa che propone il superamento posto dalle differenze dottrinali e interpretative, presenti nelle singole religioni, puntando più sulla comprensione reciproca che sulla dottrina. Questo, ovviamente, costringerebbe sullo stesso piano tutte le “verità” espresse dalle varie parti. Come reagirebbe l’apostolo Paolo se fosse ancora qui (2 Co 6:14-18; 11:41)? Il suo opposto è stato il monismo*.
2 Corinzi 6:14 Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? 6:15 E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? 6:16 E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo». 6:17 «Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'impuro; e io vi accoglierò». 6:18 E «sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente». 2 Corinzi 11:4 Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri.
La scienza che studia la Persona dello Spirito Santo, che esamina la Sua posizione trinitaria specifica, la sua deità e il rapporto con le altre due Persone nell’AT e nel NT, la Sua opera consiste: nella rigenerazione, santificazione, battesimo nello Spirito Santo e i relativi doni che distribuisce.