Dizionario Biblico
I pesci sono animali acquatici (Es 7:18; Is 50:2; Ez 47:101) appartenenti alla classe dei vertebrati eterotermi (animali a sangue freddo) con corpo coperto di squame, pinne per la locomozione e branchie per respirare l'ossigeno disciolto nell'acqua. La Bibbia ci dice che sono stati creati da Dio (Ge 1:20-212) e divisi in puri (Le 11:93) e impuri (Le 11:10-114). Ne era vietato il culto pena la punizione divina (Es 20:45). Simboleggiano la Chiesa visibile e il giudizio finale (Mt 13:48-496) e l'incertezza del futuro per l'uomo (Ec 9:11-127).
Esodo 7:18 E i pesci che sono nel Fiume moriranno, e il Fiume sarà inquinato, e gli Egiziani avranno disgusto a bere l'acqua del Fiume'”. Isaia 50:2 Perché, quando io sono venuto, non si è trovato nessuno? Perché, quando ho chiamato, nessuno ha risposto? La mia mano è forse troppo corta per redimere? oppure non ho io la forza per liberare? Ecco, con la mia minaccia io prosciugo il mare, riduco i fiumi in deserto; il loro pesce diventa fetido per mancanza di acqua e muore di sete. Ezechiele 47:10 Dei pescatori staranno sulle rive del mare; da En-Ghedi fino a En-Eglaim si stenderanno le reti; vi sarà del pesce di diverse specie come il pesce del Mar Grande, e in grande abbondanza.
Genesi 1:20 Poi Dio disse: “Producano le acque animali viventi in abbondanza, e volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del cielo”. 21 E Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie. E Dio vide che questo era buono.
Levitico 11:9 Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutti quelli che sono nell'acqua. Mangerete tutto ciò che ha pinne e squame nelle acque, tanto nei mari quanto nei fiumi.
Levitico 11:10 Ma tutto ciò che non ha né pinne né squame, tanto nei mari quanto nei fiumi, fra tutto ciò che si muove nelle acque e tutto ciò che vive nelle acque, sarà un abominio per voi. 11 Sarà per voi un abominio; non mangerete la loro carne, e avrete in abominio i loro corpi morti.
Esodo 20:4 Non farti scultura, né alcuna immagine delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra;
Matteo 13:48 quando è piena, i pescatori la traggono a riva e, postisi a sedere, raccolgono il buono in vasi e buttano via quello che non vale nulla. 49 Così avverrà alla fine dell'età presente. Verranno gli angeli, toglieranno i malvagi di mezzo ai giusti
Ecclesiaste 9:11 La sapienza è spesso più utile agli altri che a chi la possiede11 Io mi sono messo a considerare che, sotto il sole, per correre non basta essere agili, né basta per combattere essere valorosi, né essere saggi per avere del pane, né essere intelligenti per avere delle ricchezze, né essere abili per ottenere favore; poiché tutti dipendono dal tempo e dalle circostanze. 12 Poiché l'uomo non conosce la sua ora; come i pesci che sono presi nella rete fatale, e come gli uccelli che sono colti nel laccio, così i figli degli uomini sono presi nel laccio al tempo dell'avversità, quando essa piomba su di loro improvvisa.
Al pari di Pietro, Gesù chiamò i discepoli a essere pescatori di uomini (Mt 4:18-22; Mc 1:16-20; Lc 5:161). Ecco tre miracoli correlati: 1) - Gesù, trovandosi a insegnare a Betsaida, alla presenza di una grande folla, a pochi giorni dalla Pasqua, mosso a compassione per la moltitudine, volle dare un prezioso insegnamento ai suoi discepoli per il loro futuro ministero. Alla sua dipartita avrebbero, loro stessi, dovuto nutrire le persone con del cibo spirituale la cui fonte sarebbe stato Gesù medesimo (Mt 14:17-21; 15:342).
Matteo 4:18 Camminando lungo il mare della Galilea, egli vide due fratelli, Simone detto Pietro e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. 19 E disse loro: “Venite dietro a me e vi farò pescatori d'uomini”. 20 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 21 Passato oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca con Zebedeo, loro padre, rassettavano le reti, e li chiamò. 22 Essi, lasciata subito la barca e il padre loro, lo seguirono. Marco 1:16 Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, il fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E Gesù disse loro: 17 “Seguitemi e io farò di voi dei pescatori d'uomini”. 18 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 19 Poi, spintosi un po' più oltre, vide Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello; anch'essi in barca rassettavano le reti; 20 subito li chiamò ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui. Luca 5:16 Ma egli si ritirava nei luoghi deserti e pregava.
Matteo 14:17 Essi gli risposero: “Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci”. 18 Ed egli disse: “Portatemeli qua”. 19 Avendo ordinato alla folla di accomodarsi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alla folla. 20 Tutti mangiarono e furono sazi e si portarono via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene. 21 E quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre le donne e i fanciulli. Matteo 15:34 E Gesù chiese loro: “Quanti pani avete?”; essi risposero: “Sette e pochi pescetti”.
Confusi e incerti sul loro futuro per gli accadimenti relativi alla morte e resurrezione di Gesù, i discepoli si recarono a pescare sul mar di Galilea, altrimenti chiamato anche mar di Tiberiade. Al mattino successivo, dopo una notte di pesca infruttuosa, ritornando verso riva scorsero una figura (Gesù) che li invitò a gettare le reti dal lato opposto della barca (Gv 21:1-111). Il pescato, ben 153 pesci, per poco non rompeva le reti. Molteplici e allegoriche le interpretazioni. La lezione spirituale che si può trarre sta nel fatto che, operando secondo le istruzioni di Dio vi si può ottenere una grande benedizione.
Giovanni 21:1 Gesù appare in riva al mar di Galilea1 Dopo queste cose, Gesù si fece vedere di nuovo ai discepoli presso il mar di Tiberiade e si fece vedere in questa maniera.2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: “Io vado a pescare”. Essi gli dissero: “Anche noi veniamo con te”. Uscirono e salirono nella barca; ma quella notte non presero nulla. 4 Quando era già mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: “Figlioli, avete voi del pesce?”, essi gli risposero: “No”. 6 Ed egli disse loro: “Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete”. Essi dunque la gettarono e non potevano più tirarla su per il gran numero dei pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “È il Signore!”. Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse il camiciotto, perché era nudo, e si gettò nel mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), traendo la rete con i pesci.9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su e del pane. 10 Gesù disse loro: “Portate qua dei pesci che avete presi ora”. 11 Simon Pietro quindi montò nella barca, tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò.
Non meno istruttivo l'episodio del pagamento del tributo per il tempio. Gesù e i discepoli ritornati a Capernaum incontrarono gli esattori delle tasse che li invitarono a pagare il dovuto. Pur ritenendosi esenti perché figli di re, Gesù ordino a Pietro di recarsi a pescare e con lo statere, equivalente a quattro dramme, trovato in bocca al pesce, pagare il tributo (Mt 17:271) per legge dovuto per entrambi. Con questo, Gesù dimostrò la sua sottomissione alle autorità preposte al governo
Matteo 17:27 Ma, per non scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verrà su; aprigli la bocca e troverai uno statere. Prendilo e dallo loro per me e per te”.
Almeno fino all'editto dell'imperatore Teodosio (Spagna 347 – Milano 395) emanato nel 380 d.C. molteplici furono le persecuzioni per cui i cristiani furono, in un certo senso, costretti, a “mimetizzarsi” con consuetudine pagane per non essere scoperti. Adottarono così, la figura del pesce: due mezzi archi incrociati contenenti il lemma greco “ichthys” come acronimo di Iesus CHristòs THeu Yios Soter = Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, ideato dal vescovo di Serapoli Abercio (… - 167) e riportato sul suo cippo funebre.
Qualcuno ebbe a dire che nulla è più coinvolgente di un malizioso e intrigante pettegolezzo specie quando chi ne è l’oggetto, c’è particolarmente noto o si trova nelle immediate vicinanze e, stando a quanto afferma Paolo, in questo, le donne sembrerebbero maestre (1 Ti 5:131). Nonostante gli inviti ad astenerci (Pr 10:10; Ef 4:31; Co 3:8; 1 Ti 5:14; 1 Pt 2:12), spesso sottovalutiamo questo modo d’agire e non ci rendiamo conto che la maldicenza nasce dalla malizia del cuore umano (Mt 15:193) ed è l’ingresso che porta all’empietà (3 Gv 104). Ricordiamo, quindi, che sebbene possa sembrarci un “dolce miele”, ciò non sfugge al giusto occhio di Dio (Sl 7:14-165).
1Timoteo 5:13 Inoltre imparano anche a essere oziose, andando attorno per le case; e non soltanto a essere oziose, ma anche pettegole e curiose, parlando di cose delle quali non si deve parlare.
Proverbi 10:10 Chi ammicca con l'occhio causa dolore e chi ha le labbra stolte va in rovina. Efesini 4:31 Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Colossesi 3:8 Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene. 1Timoteo 5:14 Voglio dunque che le vedove giovani si risposino, abbiano figli, governino la casa, non diano agli avversari alcuna occasione di maldicenza; 1Pietro 2:1 Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza,
Matteo 15:19 Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.
3Giovanni 10 Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, sparlando contro di noi con parole maligne; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuori dalla chiesa.
Salmi 7:14 Ecco, il malvagio è in doglie per produrre iniquità. Egli ha concepito malizia e partorisce menzogna. 7:15 Ha scavato una fossa e l'ha fatta profonda, ma è caduto nella fossa che ha preparata. 7:16 La sua malizia gli ripiomberà sul capo, la sua violenza gli ricadrà sulla testa.
Il pettorale, noto anche come hoshen, in ebraico, era una parte importante dell'abbigliamento usato dal Sommo Sacerdote nel compimento delle sue funzioni (Es 28:41). Era fatto con le offerte del popolo (Es 35:92) ed era tessuto con lino pregiato, intrecciato con fili d'oro e lana tinta con colori blu, viola e rosso scarlatto (Es 28:15; 39:83). La sua esecuzione era responsabilità di Bezalel figlio di Cur e Ooliab figlio di Aisamac, due dei personaggi rivestiti di saggezza e sapienza dal Signore per i lavori di costruzione del Santuario (Es 31:2-64). Il pettorale era di forma quadrata (c.a. 27 cm. di lato) e portava incastonate una serie di pietre preziose disposte in quattro file e, su ogni pietra, era inciso il nome di una delle 12 tribù d'Israele (Es 28:17-21; 30:10,145).
Esodo 28:4 Questi sono i paramenti che faranno: un pettorale, un efod, un manto, una tunica lavorata a maglia, un turbante e una cintura. Faranno dunque dei paramenti sacri per Aaronne tuo fratello e per i suoi figli, affinché esercitino l'ufficio di sacerdoti;
Esodo 35:9… pietre di onice, pietre da incastonare per l'efod e per il pettorale.
Esodo 28:15 Farai pure il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato; lo farai come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto. Esodo 39:8 Poi si fece il pettorale, artisticamente lavorato come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto.
Esodo 31:2 figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda; 3 e l'ho riempito dello Spirito di Dio, di abilità, di intelligenza e di conoscenza per ogni sorta di lavori, 4 per concepire opere d'arte, per lavorare l'oro, l'argento e il bronzo, 5 per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori. 6 Ed ecco, gli ho dato come compagno Ooliab, figlio di Aisamac, della tribù di Dan; e ho messo sapienza nella mente di tutti gli uomini abili, perché possano fare tutto quello che ti ho ordinato:
Esodo 28:17 E vi incastonerai una serie di pietre: quattro ordini di pietre; nel primo ordine sarà un sardonio, un topazio e uno smeraldo; 18 nel secondo ordine, un rubino, uno zaffiro, un calcedonio; 19 nel terzo ordine, un opale, un'agata, un'ametista; 20 nel quarto ordine, un crisolito, un'onice e un diaspro. Queste pietre saranno incassate nei loro castoni d'oro. 21 E le pietre corrisponderanno ai nomi dei figli d'Israele, e saranno dodici, secondo i loro nomi; saranno incise come dei sigilli, ciascuna con il nome di una delle tribù d'Israele. Esodo 30:10 Aaronne farà una volta all'anno l'espiazione sui corni di esso; con il sangue del sacrificio di espiazione per il peccato vi farà l'espiazione una volta l'anno, di generazione in generazione. Sarà cosa san-tissima, sacra all'Eterno”. Esodo 30:14 Ognuno che sarà compreso nel censimento, dai vent'anni in su, darà questa offerta all'Eterno.
Il pettorale era solidamente unito all'efod, la veste sacerdotale, mediante quattro catenelle d'oro di cui due attraversavano due anelli d'oro posti agli angoli del pettorale, quindi alle spalline dell'efod. Le altre due, invece, venivano fissate, previo passaggio in altri due anelli d'oro, alla cintura (Es 28:22-28; 39:15-211). Il pettorale era confezionato in maniera doppia, per cui si presentava come una sorta di tasca nella quale erano riposti l'Urim e il Thummim, due pietre incastonate nell'argento, che servivano per interpretare la volontà di Dio su ciò che era aldilà della conoscenza umana (Es 28:30; Le 8:82).
Esodo 28:22 Farai pure sul pettorale delle catenelle d'oro puro, intrecciate come dei cordoni. 23 Poi farai sul pettorale due anelli d'oro, e metterai i due anelli alle due estremità del pettorale. 24 Fisserai i due cordoni d'oro ai due anelli alle estremità del pettorale; 25 e attaccherai gli altri due capi dei due cordoni ai due castoni, e li metterai sulle due spalline dell'efod, davanti. 26 E farai due anelli d'oro, e li metterai alle altre due estremità del pettorale, sull'orlo interiore rivolto verso l'efod. 27 Farai due altri anelli d'oro, e li metterai alle due spalline dell'efod, in basso, davanti, vicino al punto dove avviene la giuntura, sopra la cintura artistica dell'efod. 28 E si fisserà il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, affinché il pettorale sia al di sopra della cintura artistica dell'efod, e non si possa staccare dall'efod. Esodo 39:15 Fecero pure sul pettorale delle catenelle d'oro puro, intrecciate come dei cordoni. 16 E fecero due castoni d'oro e due anelli d'oro, e misero i due anelli alle due estremità del pettorale. 17 E fissarono i due cordoni d'oro ai due anelli alle estremità del pettorale; 18 e attaccarono gli altri due capi dei due cordoni d'oro ai due castoni, e li misero sulle due spalline dell'efod, sul davanti. 19 Fecero anche due anelli d'oro e li misero alle altre due estremità del pettorale, sull'orlo interiore rivolto verso l'efod. 20 E fecero altri due anelli d'oro, e li misero alle due spalline dell'efod, in basso, sul davanti, vicino al punto dove avveniva la giuntura, al di sopra della cintura artistica dell'efod. 21 E attaccarono il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, affinché il pettorale fosse al di sopra della banda artisticamente la-vorata dell'efod, e non si potesse staccare dall'efod; come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
Esodo 28:30 Metterai sul pettorale del giudizio l'Urim e il Tummim; e staranno sul cuore di Aaronne quando egli si presenterà davanti all'Eterno. Così Aaronne porterà il giudizio dei figli d'Israele sul suo cuore, davanti all'Eterno, per sempre. Levitico 8:8 Gli mise pure il pettorale, e sul pettorale pose l'Urim e il Tummim.
Il pettorale era portato dal Sommo Sacerdote come simbolo di rappresentanza per il popolo d'Israele durante le funzioni sacre (Es 28:29; Is 49:161). Il pettorale era simbolo del giusto giudizio di Cristo, cioè colui che, rivestito della corazza della giustizia ha l'autorità di portare la redenzione nel mondo (Is 59:172). Il riferimento non è alla giustificazione ottenuta nel momento della conversione, bensì alla giustizia santificante esercitata dal credente (Ef 6:143). Simile alla corazza che protegge gli organi vitali del soldato, è ciò che compiono la fede nei confronti dello spirito e l'amore cristiano verso il prossimo, infatti, chi ama Dio non può non amare le persone con cui interagisce (1 Te 5:84).
Esodo 28:29 Così Aaronne porterà i nomi dei figli d'Israele incisi nel pettorale del giudizio, sul suo cuore, quando entrerà nel santuario, per conservarne sempre il ricordo davanti all'Eterno. Isaia 49:16 Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura stanno sempre davanti ai miei occhi.
Isaia 59:17 … egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un manto.
Efesini 6:14 State dunque saldi, avendo preso la verità a cintura dei fianchi, essendovi rivestiti della corazza della giustizia
1 Tessalonicesi 5:8 … ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza.
Con questo termine si esprime l’affetto personale (Gv 20:2; 21.171), tra fratelli e sorelle, per esempio, l’amicizia (Gv 11:3, 362), l’amore filiale, l’amore che si può avere per l’umanità, l’amore che una moglie offre al marito e ai figli, un amore che incoraggia ad amare (Tt 2:43), etc. Bisogna, però, affermare che tale sentimento può sussistere solo se contraccambiato. Da questo termine deriva il nome della città di Filadelfia (Ap 3:74) il cui significato è “amore fraterno”, situata nella Lidia a 50 Km dalla città di Sardi (Ap 3:1, 45)
Giovanni 20:2 Allora corse verso Simon Pietro e l'altro discepolo che Gesù amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo». Giovanni 21:17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore.
Giovanni 11:3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». Giovanni 11:36 Perciò i Giudei dicevano: «Guarda come l'amava!»
Tito 2:4 per incoraggiare le giovani ad amare i mariti, ad amare i figli,
Apocalisse 3:7 «All'angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre:
Apocalisse 3:1 «All'angelo della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere: tu hai fama di vivere ma sei morto. 3:4 Tuttavia a Sardi ci sono alcuni che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno con me in bianche vesti, perché ne sono degni.