Dizionario Biblico
Arare significa dissodare o rivoltare la terra (Gr 4:3; Os 10:121) con l'aratro (Lc 9:622) per creare un ambiente favorevole alla coltivazione agricola. La trazione per l'aratura era fatta con una o più coppie di buoi (1 Sa 14:14; Gb 1:143) durante l'inverno (Pr 20:44). A tal proposito era fatto divieto accoppiare allo stesso giogo un bue e un asino a causa della differente resa (De 22:105). Normalmente l'aratura era eseguita dai servi (Is 61:5; Lc 17:76) o dal proprietario stesso (1 Re 19:197). L'arare è simbolo di ravvedimento e risveglio (Gr 4:38), di pace e prosperità (Is 2:4; Mi 4:39), del lavoro dei ministri (1 Co 9:1010) e della costanza nel servizio (Lc 9:6211).
Geremia 4:3 Poiché così parla l'Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme: “Dissodatevi un campo nuovo, e non seminate fra le spine! Osea 10:12 Seminate secondo giustizia, raccogliete secondo misericordia, dissodatevi un campo nuovo! Poiché è tempo di cercare l'Eterno, finché egli venga e spanda su di voi la pioggia della giustizia.
Luca 9:62 Ma Gesù gli disse: “Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi riguardi indietro, è adatto al regno di Dio”.
1 Samuele 14:14 In questa prima disfatta, inflitta da Gionatan e dal suo scudiero, caddero circa venti uomini, sullo spazio di circa mezzo iugero di terra. Giobbe 1:14 “I buoi stavano arando e le asine pascolavano lì vicino,
Proverbi 20:4 Il pigro non ara a causa del freddo; alla raccolta verrà a cercare, ma non ci sarà nulla.
Deuteronomio 22:10 Non lavorerai con un bue e un asino aggiogati assieme.
Isaia 61:5 Degli stranieri staranno là a pascolare le vostre greggi, i figli dello straniero saranno i vostri agricoltori e i vostri viticoltori. Luca 17:7 “Se uno di voi ha un servo che ara o bada alle pecore, quando quello torna a casa dai campi, gli dirà: 'Vieni presto a metterti a tavola'?
1 Re 19:19 Elia partì di là e trovò Eliseo, figlio di Safat, il quale arava, avendo dodici paia di buoi davanti a sé; ed egli stesso guidava il dodicesimo paio. Elia, avvicinatosi a lui, gli gettò addosso il suo mantello.
Geremia 4:3 Poiché così parla l'Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme: “Dissodatevi un campo nuovo, e non seminate fra le spine!
Isaia 2:4 Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l'arbitro fra molti popoli; essi, con le loro spade, costruiranno vomeri di aratro e, con le loro lance, falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra e non impareranno più la guerra. Michea 4:3 Egli sarà giudice fra molti popoli e arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fab-bricheranno vomeri, delle loro lance, falci; una nazione non alzerà più la spada contro l'altra e non impare-ranno più la guerra.
1 Corinzi 9:10 O non dice così proprio per noi? Certo, per noi fu scritto così, perché chi ara deve arare con speranza e chi trebbia il grano deve trebbiarlo con la speranza d'averne la sua parte.
Luca 9:62 Ma Gesù gli disse: “Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi riguardi indietro, è adatto al regno di Dio”.
L’arbitrio è la facoltà di giudicare e porre liberamente in atto le proprie scelte, addossandosi, eticamente, la completa responsabilità dei propri atti. In campo religioso ciò presuppone l’estraneità del potere divino, senza per questo, scadere nella predestinazione o nel fatalismo. Biblicamente, il primo e più eclatante esempio di libero arbitrio lo incontriamo nel libro della Genesi (Ge 3:61). Paolo, nella lettera ai Romani, in un certo senso, ne definisce i limiti (Ro 7:18-202). Calvino (1509-1564) e Lutero (1483-1546), ne negano con decisione l’esistenza abbracciando la predestinazione* (Ro 8:29-30; Ef 1:5, 113) entrando, così, in contrapposizione con il pensiero di Erasmo da Rotterdam (1466/69-1536).
Genesi 3:6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
Romani 7:18 Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. 7:19 Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio. 7:20 Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me.
Romani 8:29 Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 8:30 e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati. Efesini 1:5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, Efesini 1:11 In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà,
L’arbitro può essere una persona degna di fiducia o anche un semplice cittadino, cui sono state affidate funzioni di mediatore e giudice inappellabile, investito dalle parti, con l’incarico di definire e risolvere, al di sopra dei singoli interessi, controversie e dispute insorte tra due o più contendenti. Il solo esempio che troviamo nella Bibbia è il lamento di Giobbe per non poter far pesare la consapevolezza della sua innocenza davanti a Dio, con tale ausilio (Gb 9:231).
Giobbe 9:23 Se un flagello, a un tratto, semina la morte, egli ride dello sgomento degli innocenti.
L’arca dell’alleanza o arca del patto era una cassa in legno d’acacia fatta costruire da Mosè nel deserto secondo le direttive del Signore (Es 25:10-221). Rappresentava la presenza dell’Eterno (Nu 7:892) tra il Suo popolo. In essa vi erano custodite le tavole della legge (Es 31:18: De 10:3-53), un vaso di manna (Es 16:33-344), la verga di Aronne (Nu 17:105) e il libro della legge scritto da Mosè (De 31:24-276). La sua cura era affidata ai Leviti (Nu 3:30-327) Precedeva il popolo in ogni occasione importante (Nu 10:33-36; Gs 4:9-11; 6:1-208) nel primo tempio era posta nel luogo santissimo (1 Re 8:1-99). Se ne perse traccia per sempre con la distruzione di Gerusalemme da parte degli Assiri (856 a.C.).
Esodo 25:10 «Faranno dunque un'arca di legno d'acacia; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo, la sua larghezza di un cubito e mezzo e la sua altezza di un cubito e mezzo. 25:11 La rivestirai d'oro puro; la rivestirai così, sia dentro che fuori; le farai al di sopra una ghirlanda d'oro, che giri intorno. 25:12 Fonderai per essa quattro anelli d'oro, che metterai ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato. 25:13 Farai anche delle stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. 25:14 Farai passare le stanghe negli anelli ai lati dell'arca, perché servono a portarla. 25:15 Le stanghe rimarranno negli anelli dell'arca e non ne saranno sfilate. 25:16 Poi metterai nell'arca la testimonianza che ti darò. 25:17 Farai anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza sarà di due cubiti e mezzo e la sua larghezza di un cubito e mezzo. 25:18 Farai due cherubini d'oro; li farai lavorati al martello, alle due estremità del propiziatorio; 25:19 fa' un cherubino per una delle estremità e un cherubino per l'altra; farete in modo che questi cherubini escano dal propiziatorio alle due estremità. 25:20 I cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; avranno la faccia rivolta l'uno verso l'altro; le facce dei cherubini saranno rivolte verso il propiziatorio. 25:21 Metterai il propiziatorio in alto, sopra l'arca; e nell'arca metterai la testimonianza che ti darò. 25:22 Lì io mi incontrerò con te; dal propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull'arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d'Israele.
Numeri 7:89 E quando Mosè entrava nella tenda di convegno per parlare con il SIGNORE, udiva la voce che gli parlava dall'alto del propiziatorio che è sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; e il SIGNORE gli parlava.
Esodo 31:18 Quando il SIGNORE ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte con il dito di Dio. Deuteronomio 10:3 Io feci allora un'arca di legno d'acacia, e tagliai due tavole di pietra come le prime; poi salii sul monte, tenendo le due tavole in mano. 10:4 Il SIGNORE scrisse su quelle due tavole ciò che era stato scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che il SIGNORE aveva pronunziato per voi sul monte, parlando dal fuoco, il giorno dell'assemblea. E il SIGNORE me le diede. 10:5 Allora mi voltai e scesi dal monte; misi le tavole nell'arca che avevo fatta, e sono lì, come il SIGNORE mi aveva ordinato.
Esodo 16:33 E Mosè disse ad Aaronne: «Prendi un vaso, mettici dentro un omer di manna, e deponilo davanti al SIGNORE, perché sia conservato per i vostri discendenti». 16:34 Secondo l'ordine che il SIGNORE aveva dato a Mosè, Aaronne lo depose davanti alla Testimonianza, perché fosse conservato.
Numeri 17:10 Il SIGNORE disse a Mosè: «Riporta la verga di Aaronne davanti alla testimonianza, perché sia conservata come un segno ai ribelli; e tu ponga fine ai loro mormorii contro di me, ed essi non muoiano».
Deuteronomio 31:24 Quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte quante le parole di questa legge, 31:25 diede quest'ordine ai Leviti che portavano l'arca del patto del SIGNORE: 31:26 «Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all'arca del patto del SIGNORE vostro Dio; e lì rimanga come testimonianza contro di te; 31:27 perché io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi, mentre sono ancora vivente tra di voi, siete stati ribelli contro il SIGNORE; quanto più lo sarete dopo la mia morte!
Numeri 3:30 Il capo della famiglia dei Cheatiti era Elisafan, figlio di Uzziel. 3:31 Alle loro cure erano affidati l'arca, la tavola, il candelabro, gli altari e gli utensili del santuario con i quali si fa il servizio, il velo e tutto ciò che si riferisce al servizio del santuario. 3:32 Il primo dei capi dei Leviti era Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne; egli aveva la sorveglianza di quelli che erano incaricati della cura del santuario.
Numeri10:33 Così partirono dal monte del SIGNORE e fecero tre giornate di cammino; l'arca del patto del SIGNORE andava davanti a loro durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di riposo. 10:34 E la nuvola del SIGNORE era su di loro, durante il giorno, quando spostavano l'accampamento. 10:35 Quando l'arca partiva, Mosè diceva: «Sorgi, o SIGNORE, e siano dispersi i tuoi nemici, e fuggano davanti alla tua presenza quelli che ti odiano!» 10:36 E quando si posava, diceva: «Torna, o SIGNORE, alle miriadi di migliaia d'Israele!» Giosuè 4:9 Giosuè fece rizzare pure dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove si erano fermati i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca del patto, e vi sono rimaste fino ad oggi. 4:10 I sacerdoti che portavano l'arca rimasero fermi in mezzo al Giordano, finché tutto quello che il SIGNORE aveva comandato a Giosuè di dire al popolo fu eseguito, conformemente agli ordini che Mosè aveva dato a Giosuè, e il popolo si affrettò a passare. 4:11 Quando tutto il popolo ebbe concluso la traversata, passò anche l'arca del SIGNORE con i sacerdoti, in presenza del popolo.
Giosuè 6:1 Gerico era ben chiusa e barricata per paura dei figli d'Israele; nessuno ne usciva e nessuno vi entrava. 6:2 E il SIGNORE disse a Giosuè: «Vedi, io do in tua mano Gerico, il suo re, i suoi prodi guerrieri. 6:3 Voi tutti dunque, uomini di guerra, marciate intorno alla città, facendone il giro una volta. Così farai per sei giorni; 6:4 e sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe squillanti; il settimo giorno farete il giro della città sette volte, e i sacerdoti soneranno le trombe. 6:5 E avverrà che, quand'essi soneranno a distesa il corno squillante e voi udrete il suono delle trombe, tutto il popolo lancerà un gran grido, e le mura della città crolleranno, e il popolo salirà, ciascuno diritto davanti a sé». 6:6 Allora Giosuè, figlio di Nun, chiamò i sacerdoti e disse loro: «Prendete l'arca del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe squillanti davanti all'arca del SIGNORE». 6:7 Poi disse al popolo: «Andate, girate intorno alla città, e l'avanguardia preceda l'arca del SIGNORE». 6:8 Quando Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti al SIGNORE si misero in marcia sonando le trombe; e l'arca del patto del SIGNORE li seguiva. 6:9 L'avanguardia marciava davanti ai sacerdoti che sonavano le trombe, e la retroguardia seguiva l'arca; durante la marcia, i sacerdoti sonavano le trombe. 6:10 Giosuè aveva dato al popolo quest'ordine: «Non gridate, fate che non si oda neppure la vostra voce e non vi esca parola di bocca, fino al giorno che io vi dirò: "Gridate!" Allora griderete». 6:11 Così fece fare all'arca del SIGNORE il giro della città una volta; poi rientrarono nell'accampamento, e vi passarono la notte. 6:12 Giosuè si alzò la mattina presto, e i sacerdoti presero l'arca del SIGNORE. 6:13 I sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti all'arca del SIGNORE avanzavano, sonando le trombe durante la marcia. L'avanguardia li precedeva; la retroguardia seguiva l'arca del SIGNORE; e durante la marcia, i sacerdoti sonavano le trombe. 6:14 Il secondo giorno girarono intorno alla città una volta, e poi tornarono all'accampamento. Così fecero per sei giorni. 6:15 Il settimo giorno si alzarono la mattina allo spuntar dell'alba e fecero sette volte il giro della città in quella stessa maniera; soltanto in quel giorno fecero il giro della città sette volte. 6:16 La settima volta, come i sacerdoti sonarono le trombe, Giosuè disse al popolo: «Gridate! perché il SIGNORE vi ha dato la città. 6:17 E la città con tutto quel che contiene sarà consacrata al SIGNORE per essere voto di interdetto; soltanto Raab, la prostituta, avrà salva la vita: lei e tutti quelli che saranno in casa con lei, perché nascose i messaggeri che noi avevamo inviati. 6:18 E voi guardatevi bene da ciò ch'è votato all'interdetto, affinché non siate voi stessi votati allo sterminio, prendendo qualcosa d'interdetto, e non rendiate maledetto l'accampamento d'Israele, gettandovi lo scompiglio. 6:19 Ma tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro saranno consacrati al SIGNORE; entreranno nel tesoro del SIGNORE». 6:20 Il popolo dunque gridò e i sacerdoti sonarono le trombe; e quando il popolo udì il suono delle trombe lanciò un gran grido, e le mura crollarono. Il popolo salì nella città, ciascuno diritto davanti a sé, e s'impadronirono della città.
L'arco è un'arma da lancio costituita da un'asta elastica di legno, corno o rame (2 Sa 22:35; Gb 20:241) che posta in tensione da una corda che collega le estremità, scaglia una freccia (1 Cr 12:22). La Parola ci dice che l'arco, oltre che per la caccia (Ge 27:33), è un'arma usata anche in guerra (Ge 48:22; Is 7:244). Impugnato con la mano sinistra (Ez 30:35), veniva teso al massimo (2 Re 9:246). Era uno strumento usato da più popoli (1 Sa 31:2-3; 1 Cr 5:18; 12:2; 2 Cr 14:8; Gr 46:9; 49:357), Giuda non ne conosceva l'uso, ma imparò (2 Sa 1:188). Veniva donato come segno d'amicizia (1 Sa 18:49). L'arco simboleggiava la forza e la potenza (Gb 29:2010) e la lingua dei malvagi (Sl 11:2; Gb 9:311).
2 Samuele 22:35 Egli ammaestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di rame. Giobbe 20:24 Se scampa alle armi di ferro, lo trafigge l'arco di bronzo.
1 Cronache 12:2 Erano armati di arco, abili a lanciare sassi e a tirare frecce tanto con la destra quanto con la sinistra; erano della tribù di Beniamino, dei fratelli di Saul.
Genesi 27:3 Prendi ora le tue armi, la tua faretra e il tuo arco, va' fuori nei campi, prendimi un po' di cacciagione,
Genesi 48:22 E io ti do una parte di più rispetto ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e con il mio arco”. Isaia 7:24 Vi si entrerà con le frecce e con l'arco, perché tutto il paese non sarà che rovi e pruni.
Ezechiele 30:3 Poiché il giorno è vicino, è vicino il giorno dell'Eterno: giorno di nuvole, il tempo delle nazioni.
2 Re 9:24 Ma Ieu impugnò l'arco e colpì Ioram fra le spalle, in modo che la freccia gli uscì per il cuore, ed egli stramazzò nel suo carro.
1 Samuele 31:2 I Filistei inseguirono accanitamente Saul e i suoi figli e uccisero Gionatan, Abinadab e Malchisua, figli di Saul. 3 Il peso della battaglia gravò contro Saul; gli arcieri lo raggiunsero, ed egli si trovò in grande angoscia a causa degli arcieri. 1 Cronache 5:18 I figli di Ruben, i Gaditi e la mezza tribù di Manasse, che avevano degli uomini valorosi che portavano scudo e spada, tiratori d'arco e addestrati alla guerra, in numero di quarantaquattromilasette-centosessanta, adatti a combattere, 1 Cronache 12:2 Erano armati di arco, abili a lanciare sassi e a tirare frecce tanto con la destra quanto con la sinistra; erano della tribù di Beniamino, dei fratelli di Saul. 2 Cronache 14:8 Zera, l'Etiope, marciò contro di loro con un esercito di un milione di uomini e trecento carri, e avanzò fino a Maresa. Geremia 1:1 Parole di Geremia, figlio di Chilchia, uno dei sacerdoti che stavano ad Anatot, nel paese di Beniamino. Geremia 49:35 Così parla l'Eterno degli eserciti: “Ecco, io spezzo l'arco di Elam, la sua principale forza.
2 Samuele 1:18 … e ordinò che fosse insegnata ai figli di Giuda. È l'elegia dell'arco. Si trova scritta nel Libro del Giusto:
1 Samuele 18:4 Quindi Gionatan si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide; e così fece con le sue vesti, fino alla sua spada, al suo arco e alla sua cintura. Giobbe 29:20 … la mia gloria si rinnoverà sempre, e l'arco rinverdirà nella mia mano'.
Giobbe 29:20 … la mia gloria si rinnoverà sempre, e l'arco rinverdirà nella mia mano'.
Salmi 11:2 Poiché, ecco, gli empi tendono l'arco, aggiustano le loro frecce sulla corda per tirarle nell'oscurità contro i retti di cuore. Giobbe 9:3 Se all'uomo piacesse disputare con Dio, non potrebbe rispondergli su un punto fra mille.
Era il supremo tribunale di Atene. Situato su una rupe nei pressi dell’Acropoli, trattava le cause più importanti riguardanti fatti di sangue. L’apostolo Paolo lo visita nel suo secondo viaggio missionario (At 17:16-331). Elogia gli Ateniesi per aver dedicato un tempio anche al dio “sconosciuto” che egli annuncia loro identificandolo con l’Iddio “Signore del cielo e della terra”. Nel suo discorso cita quanto detto da un loro poeta: “Poiché siamo anche sua discendenza”. Alcuni lo derisero seccamente mentre altri credettero tra cui il giudice Dionisio e tal donna Damaris.
Atti 17:16 Mentre Paolo li aspettava ad Atene, lo spirito gli s'inacerbiva dentro nel vedere la città piena di idoli. 17:17 Frattanto discorreva nella sinagoga con i Giudei e con le persone pie; e sulla piazza, ogni giorno, con quelli che vi si trovavano. 17:18 E anche alcuni filosofi epicurei e stoici conversavano con lui. Alcuni dicevano: «Che cosa dice questo ciarlatano?» E altri: «Egli sembra essere un predicatore di divinità straniere»; perché annunziava Gesù e la risurrezione. 17:19 Presolo con sé, lo condussero su nell'Areòpago, dicendo: «Potremmo sapere quale sia questa nuova dottrina che tu proponi? 17:20 Poiché tu ci fai sentire cose strane. Noi vorremmo dunque sapere che cosa vogliono dire queste cose». 17:21 Or tutti gli Ateniesi e i residenti stranieri non passavano il loro tempo in altro modo che a dire o ad ascoltare novità. 17:22 E Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. 17:23 Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio. 17:24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; 17:25 e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 17:26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 17:27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 17:28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". 17:29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana. 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, 17:31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti». 17:32 Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti ascolteremo un'altra volta». 17:33 Così Paolo uscì di mezzo a loro.
Una tra le più grandi e seguite eresie cristologiche. Sorta nel IV secolo ad opera del prete alessandrino Ario (256 – 336 d.C.), negava l’uguaglianza del Figlio e del Padre, rifiutandone la natura e gli attributi divini considerando il Figlio come la più importante delle creature, cui è conferita la funzione di organo della creazione. Condannata nel concilio di Nicea (325 d.C.). (Vedi anche controversia ariana*)
È il complesso delle conoscenze filosofiche e scientifiche del pensatore greco Aristotele (Stagira 384 – Calcide 322 a.C.). Spaziavano in un’ampia gamma di materie. Con la logica scandaglia la conoscenza scientifica in generale: termini, proposizioni e deduzioni. Con la fisica, le forme di mutamento: alterazione, generazione e movimento. Con la metafisica*, l’essere in quanto tale. Dio è visto come un atto puro e la virtù è il mezzo imprescindibile. Contempla un modello di aristocrazia e democrazia
L’armatura è una protezione per la difesa individuale passiva fatta con qualunque materiale resistente e adattabile alla persona senza impedirne troppo i movimenti. Inizialmente consisteva da strati di pelli sovrapposti, strisce di cuoio e perfino parti di ossa, passando, poi, a borchie e piastre metalliche varie (rame, bronzo, ferro). Nel tempo, all’aumentare dell’efficacia offensiva cresceva quella difensiva. Generalmente era composta da un elmo a protezione del capo, una corazza per il torace e degli schinieri (protezioni) tubolari per gli arti (1 Sa 17:4-8, 38-391). Uno scudo, di forma e materiale vario, costituiva la difesa attiva.
1 Samuele 17:4 Dall'accampamento dei Filistei uscì un campione di nome Goliat, di Gat, alto sei cubiti e un palmo.17:5 Aveva in testa un elmo di bronzo, indossava una corazza a squame che pesava cinquemila sicli di bronzo, 17:6 portava delle gambiere di bronzo e un giavellotto di bronzo dietro le spalle. 17:7 L'asta della sua lancia era robusta come un subbio di tessitore, la punta della lancia pesava seicento sicli di ferro e colui che portava il suo scudo lo precedeva. 17:8 Egli dunque si fermò e, rivolto alle schiere d'Israele, gridò: «Perché uscite a schierarvi in battaglia? Non sono io il Filisteo e voi dei servi di Saul? Scegliete uno dei vostri e scenda contro di me. 1 Samuele 17:38 Saul rivestì Davide della sua armatura, gli mise in capo un elmo di bronzo e gli fece mettere la corazza. 17:39 Poi Davide cinse la spada di Saul sopra la sua armatura e cercò di camminare, perché non aveva ancora provato; allora disse a Saul: «Non posso camminare con questa armatura, non ci sono abituato». E se la tolse di dosso.
L’apostolo Paolo, rivolgendosi agli Efesini, esorta il cristiano a contrapporsi agli attacchi del nemico indossando un’armatura spirituale al fine, si badi bene, di resistere con successo e non contrattaccare vanamente (Ef 6:13-171). La croce, infatti, ci ha già dato vittoria consentendoci di poter restare saldi nella fede. Paragona la cintura (v. 142) di questa armatura alla verità che ci dà la libertà di riconoscere e rifiutare l’inganno malefico (Gv 8:443). Indossare la corazza (v. 144) significa ripudiare le opere della carne e rivestirsi della giustizia di Cristo (Ro 13:12-14: Mt 5:205) al fine di non prestare il fianco ai colpi mortali del nemico (1 Gv 5:18-206). Vedi Verità* e Giustizia*
Efesini 6:13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 6:14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 6:15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 6:16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 6:17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;
Efesini 6:14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi …
Giovanni 8:44 Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna.
… rivestitevi della corazza della giustizia;
Romani 13:12-14 La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 13:13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie; 13:14 ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri. Matteo 5:20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.