Dizionario Biblico
Pompeo nel 63 a.C. annette la Palestina all’impero romano dando luogo a una forte penetrazione della sua moneta. L’unità monetaria era il denaro d’argento. I sottomultipli erano: quadrante; asse = 4 quadranti; denaro = 16 assi (Mt 20:1-141); 2 denari (Lc 7:41-43; 10:30-372); 4 denari; 1 aureo = 25 denari; 4 aurei = 100 denari (Mt 18:23-333); 240 aurei = 6000 denari.
Matteo 20:1 «Il regno dei cieli è simile a un padron di casa, il quale, sul far del giorno, uscì a prendere a giornata degli uomini per lavorare la sua vigna. 20:2 Si accordò con i lavoratori per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. 20:3Uscì di nuovo verso l'ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati, 20:4 e disse loro: "Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che sarà giusto". Ed essi andarono. 20:5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. 20:6 Uscito verso l'undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?" 20:7 Essi gli dissero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".20:8 Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi". 20:9 Allora vennero quelli dell'undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno. 20:10 Venuti i primi, pensavano di ricever di più; ma ebbero anch'essi un denaro per ciascuno. 20:11 Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: 20:12 "Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo". 20:13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? 20:14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te.
Luca 7:41 «Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. 7:42 E poiché non avevano di che pagare condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?» 7:43 Simone rispose: «Ritengo sia colui al quale ha condonato di più». Gesù gli disse: «Hai giudicato rettamente». Luca 10:30 Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 10:31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada; e lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 10:32 Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. 10:33 Ma un samaritano che era in viaggio, passandogli accanto, lo vide e ne ebbe pietà; 10:34 avvicinatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. 10:35 Il giorno dopo, presi due denari, li diede all'oste e gli disse: "Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno". 10:36 Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?» 10:37 Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa».
Matteo 18:23 Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. 18:24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. 18:25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 18:26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". 18:27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 18:28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: "Paga quello che devi!" 18:29 Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti pagherò". 18:30 Ma l'altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. 18:31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. 18:32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perché tu me ne supplicasti; 18:33 non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?"
Il monismo è un concetto filosofico e teologico che accentra in un unico principio ontologico tutte le molteplicità apparenti delle esperienze dell’essere nella realtà. È un concetto tipico delle filosofie orientali (specie induismo e buddismo) che ricusa ogni concezione pluralistica. Sostanzialmente si suddivide in tre branchie: 1) il materialismo (tutto ciò che è un processo fisico è realtà); 2) l’idealismo (solo l’aspetto mentale è realtà), 3) il monismo neutro (racchiude l’aspetto fisico e mentale in una non meglio identificata forma di energia). Il filosofo tedesco Christian Wolff (1679 – 1754), pur basandosi sugli enunciati del filosofo greco Parmenide di Elea (V sec. a.C.), ne è l’autore più significativo. Per il cristianesimo, il monismo non rende possibile la distinzione tra Creatore e creazione (Ge capp. 1 e 21), tra corpo e anima, tra spirito e materia (Ge 2:72) e, anche se vi sono aspetti positivi nell’idealismo*, il tutto si risolve in una netta eresia.
Genesi 1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra. 1:2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. 1:3 Dio disse: «Sia luce!» E luce fu. 1:4 Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre. 1:5 Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno. 1:6 Poi Dio disse: «Vi sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque». 1:7 Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. E così fu. 1:8 Dio chiamò la distesa «cielo». Fu sera, poi fu mattina: secondo giorno. 1:9 Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo e appaia l'asciutto». E così fu. 1:10 Dio chiamò l'asciutto «terra», e chiamò la raccolta delle acque «mari». Dio vide che questo era buono. 1:11 Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra». E così fu. 1:12 La terra produsse della vegetazione, delle erbe che facevano seme secondo la loro specie e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie. Dio vide che questo era buono. 1:13 Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno. 1:14 Poi Dio disse: «Vi siano delle luci nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; siano dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni; 1:15 facciano luce nella distesa dei cieli per illuminare la terra». E così fu. 1:16 Dio fece le due grandi luci: la luce maggiore per presiedere al giorno e la luce minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle. 1:17 Dio le mise nella distesa dei cieli per illuminare la terra, 1:18 per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. Dio vide che questo era buono. 1:19 Fu sera, poi fu mattina: quarto giorno. 1:20 Poi Dio disse: «Producano le acque in abbondanza esseri viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del cielo». 1:21 Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono. 1:22 Dio li benedisse dicendo: «Crescete, moltiplicatevi e riempite le acque dei mari, e si moltiplichino gli uccelli sulla terra». 1:23 Fu sera, poi fu mattina: quinto giorno. 1:24 Poi Dio disse: «Produca la terra animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie». E così fu. 1:25 Dio fece gli animali selvatici della terra secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie e tutti i rettili della terra secondo le loro specie. Dio vide che questo era buono. 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 1:27 Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 1:28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra». 1:29 Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, e ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento. 1:30 A ogni animale della terra, a ogni uccello del cielo e a tutto ciò che si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento». E così fu. 1:31 Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno. Genesi 2:1 Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro. 2:2 Il settimo giorno, Dio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. 2:3 Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l'opera che aveva creata e fatta. 2:4 Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati. Nel giorno che Dio il SIGNORE fece la terra e i cieli, 2:5 non c'era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché Dio il SIGNORE non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo; 2:6 ma un vapore saliva dalla terra e bagnava tutta la superficie del suolo. 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente. 2:8 Dio il SIGNORE piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. 2:9 Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 2:10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e di là si divideva in quattro bracci. 2:11 Il nome del primo è Pison, ed è quello che circonda tutto il paese di Avila, dove c'è l'oro; 2:12 e l'oro di quel paese è puro; qui si trovano pure il bdellio e l'ònice. 2:13 Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che circonda tutto il paese di Cus. 2:14 Il nome del terzo fiume è Chiddechel, ed è quello che scorre a Oriente dell'Assiria. Il quarto fiume è l'Eufrate. 2:15 Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 2:16 Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 2:17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai». 2:18 Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui». 2:19 Dio il SIGNORE, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all'uomo per vedere come li avrebbe chiamati, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l'uomo gli avrebbe dato. 2:20 L'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui. 2:21 Allora Dio il SIGNORE fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa. 2:22 Dio il SIGNORE, con la costola che aveva tolta all'uomo, formò una donna e la condusse all'uomo. 2:23 L'uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo». 2:24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne. 2:25 L'uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna.
Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.
Per i cattolici il concetto di uomo nel linguaggio biblico non evidenzia assolutamente la presenza di due o tre sostanze ma semplicemente di un’unità. “… una unità di anima e corpo” … così profonda da giungere a considerare l'anima come la “forma” del corpo, deducendo che materia e spirito non sono due, bensì un’unica natura (dal Catechismo della Chiesa Cattolica 1992, par. 365). Ciò è intuibile leggendo (Ge 2:71) in cui i tre significati di vita, anima e corpo sono armonizzati insieme. Anche se Paolo presenta una visione tricotomica dell’uomo (Ro 7:24 corpo2); (1 Co 15:44 anima3) e (Ro 5:5 spirito4), nella sua descrizione antropologica non è mai del tutto costante, infatti, egli lo individua il toto solo nell’azione santificante di Dio (1 Te 5:13; 2 Te 3:135).
Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.
Romani 7:24 Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?
1Corinzi 15:44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale.
Romani 5:5 Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.
1Tessalonicesi 5:13 e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi. 2Tessalonicesi 3:13 Quanto a voi, fratelli, non vi stancate di fare il bene.
Dottrina cristologica eretica del V secolo sostenuta dal monaco Eutiche che sosteneva esserci, in Cristo la sola natura divina (mónç phýsis) (Gv1:1; Ro 9:5; Cl 2:9; Lc 1:351) poiché quella umana (Da 7:13; Mt 16:27-28; Mt 26:642) era stata, dalla stessa, assorbita. Non annientata ma trasformata. Tale dottrina fu condannata nel concilio di Calcedonia del 451 d.C.
Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Romani 9:5 ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen! Colossesi 2:9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; Luca 1:35 L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio.
Daniele 7:13 Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figlio d'uomo; egli giunse fino al vegliardo e fu fatto avvicinare a lui; Matteo 16:27 Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua. 16:28 In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno». Matteo 26:64 Gesù gli rispose: «Tu l'hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo».
Religione fondata sul credo, per fede, dell’esistenza di un unico Dio. Il V.T. rimarca spesso e con forza questa unicità (Es 20:1-3; De 6:3-6; 32:39-401). Un Dio creatore ed eterno (2 R 19:15; Is 40:282) che pone una contropartita per raggiungere la completezza del rapporto (De 6:6-93). Il N.T. ribadisce il concetto ed estende questa unicità anche a Cristo (Mt 4:10; Mc 12:29-33; Gv 17:3; Ro 3:30; 1 Co 8:3-6; Ga 3:20; Ef 4:4-7; 1 Ti 1:17; 2:5; Gm 2:19; Gd 254).
Esodo 20:1 Allora Dio pronunziò tutte queste parole: 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 20:3 Non avere altri dèi oltre a me. Deuteronomio 6:3 Ascoltali dunque, Israele, e abbi cura di metterli in pratica, affinché venga a te del bene e vi moltiplichiate grandemente nel paese dove scorrono il latte e il miele, come il SIGNORE, il Dio dei tuoi padri, ti ha detto. 6:4Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l'unico SIGNORE. 6:5 Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze. 6:6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; Deuteronomio 32:39 Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e nessuno può liberare dalla mia mano. 32:40 Sì, io alzo la mia mano al cielo e dico: "Com'è vero che io vivo in eterno,
2Re 19:15 Ezechia pregò davanti al SIGNORE dicendo: «SIGNORE, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. Isaia 40:28 Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile.
Deuteronomio 6:6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; 6:7 li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 6:8 Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi 6:9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città.
Matteo 4:10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto"». Marco 12:29 Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore: 12:30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua". 12:31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». 12:32Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; 12:33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come sé stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Giovanni 17:3 Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. Romani 3:30 poiché c'è un solo Dio, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l'incirconciso ugualmente per mezzo della fede. 1Corinzi 8:3 ma se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui. 8:4 Quanto dunque al mangiar carni sacrificate agli idoli, sappiamo che l'idolo non è nulla nel mondo, e che non c'è che un Dio solo. 8:5 Poiché, sebbene vi siano cosiddetti dèi, sia in cielo sia in terra, come infatti ci sono molti dèi e signori, 8:6 tuttavia per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo. Galati 3:20 Ora, un mediatore non è mediatore di uno solo; Dio invece è uno solo. Efesini 4:4 Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. 4:5 V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, 4:6 un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti. 4:7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. 1Timoteo 1:17 Al Re eterno, immortale, invisibile, all'unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen. 1Timoteo 2:5 Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, Giacomo 2:19 Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. Giuda 25 al Dio unico, nostro Salvatore per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potere prima di tutti i tempi, ora e per tutti i secoli. Amen
Il Monotelismo o eresia di Sergio 1°, patriarca di Costantinopoli (dal 610 al 638) sosteneva che, in Cristo, vi fossero presenti sì le due nature, divina e umana, ma che fossero guidate da un’unica volontà (quella divina), poiché qualora fosse stata presente una “libera volontà umana”, questa avrebbe potuto, con il “libero arbitrio”, generare un peccato di ribellione. I concili di Efeso (431) e Costantinopoli (553) tacciarono di eresia tale idea in quanto stabilirono che Cristo fosse immune dalla perfidia umana escludendo, perciò, ogni contrasto di volontà. In pratica: negare in Cristo la volontà umana, lo avrebbe reso imperfetto e la Sua opera redentrice non più libera, accettata e vissuta come tale nella sua drammaticità (1 Co 6:20; Mt 20:28; Gv 10:181).
1Corinzi 6:20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo. Matteo 20:28 … appunto come il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». Giovanni 10:18 Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio».
Movimento cristiano eretico sorto in Asia minore nella seconda metà del II secolo per opera di Montano, un ex sacerdote della Frigia che aveva la pretesa di sollecitare la chiesa a ricercare una spiritualità più selettiva. Convinto di possedere l’illuminazione dello Spirito Santo, si accompagnava alle profetesse, Priscilla e Massimilla elargendo predizioni concernenti la parusia*. La convinzione della superiorità profetica rispetto all’autorità vescovile, e l’esuberanza femminile, lo estromisero dalla chiesa ufficiale. Il movimento si esaurì dopo le condanne imperiali de IV e V secolo.
Sono gli appartenenti alla “Chiesa di Gesù Cristo dei santi dell’ultimo giorno” sorta nel 1830 nella città di Fayette (N.Y.) dalle “rivelazioni divine” ricevute da J. Smith (1805-1844). In seguito alla decisa ostilità riscontrata da parte della popolazione, gli adepti si spostarono nello stato dell’Utah ove fondarono Salt Lake City. Reinterpretano le dottrine bibliche attraverso il loro fondatore nel “Libro di Mormon”. Credono in una Trinità corporea (distinzione sostanziale tra Padre e Figlio), praticano la poligamia e attendono la restaurazione di Sion in America ove, Cristo risorto, predicò.
Per essere figli di Dio senza biasimo, è necessario operare nel massimo rispetto (1 Co 10:10; Fl 2:141) sapendo che questo peccato oltre ad irritarLo (Nu 14:11; De 9:7-8, 222) ne pone in dubbio la credibilità (Es 17:5-73), il Suo popolo è chiamato (Is 29:23-244) a rifuggirne le conseguenze (Is 30:1; Nu 11:1-3; 14:27-335) proprio perché le passioni e l’irrazionalità ne sono la fonte (Gd 16; La 3:396). Neppure i più fidati ne furono esenti (Es 5:22-23; Nu 12:1-2; 1 Re 19:4; Gb 3:1; Gr 20:14-18; Gn 4:8-9; Mc 14:3-5; Gv 6:60-617).
1Corinzi 10:10 Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore. Filippesi 2:14 Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute,
Numeri 14:11 e il SIGNORE disse a Mosè: «Fino a quando mi disprezzerà questo popolo? Fino a quando non avranno fede in me dopo tutti i miracoli che ho fatti in mezzo a loro? Deuteronomio 9:7 Ricòrdati, non dimenticare come hai provocato all'ira il SIGNORE, il tuo Dio, nel deserto. Dal giorno che uscisti dal paese d'Egitto, fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al SIGNORE. 9:8 Anche a Oreb provocaste all'ira il SIGNORE; il SIGNORE si adirò contro di voi, al punto da volervi distruggere. Deuteronomio 9:22 Anche a Tabeera, a Massa e a Chibrot-Attaava voi irritaste il SIGNORE.
Esodo 17:5 Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Mettiti di fronte al popolo e prendi con te alcuni degli anziani d'Israele; prendi anche in mano il bastone col quale hai percosso il Fiume e va'. 17:6 Ecco io starò là davanti a te, sulla roccia che è in Oreb; tu colpirai la roccia: ne scaturirà dell'acqua e il popolo berrà». Mosè fece così in presenza degli anziani d'Israele, 17:7e a quel luogo mise il nome di Massa e Meriba a causa della protesta dei figli d'Israele, e perché avevano tentato il SIGNORE, dicendo: «Il SIGNORE è in mezzo a noi, sì o no?»
Isaia 29:23 Poiché quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l'opera delle mie mani, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe, e temeranno grandemente il Dio d'Israele; 29:24 i traviati di spirito impareranno la saggezza e i mormoratori accetteranno l'istruzione».
Isaia 30:1 Guai, dice il SIGNORE, ai figli ribelli che formano dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio spirito, per accumulare peccato su peccato; Numeri 11:1 Or il popolo cominciò a mormorare in modo irriverente alle orecchie del SIGNORE. Come il SIGNORE li udì, la sua ira si accese, il fuoco del SIGNORE divampò in mezzo a loro e divorò l'estremità dell'accampamento. 11:2 Allora il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il SIGNORE, e il fuoco si spense. 11:3 Quel luogo fu chiamato Tabera, perché il fuoco del SIGNORE aveva divampato in mezzo a loro. Numeri 14:27 «Fino a quando sopporterò questa malvagia comunità che mormora contro di me? Io ho udito i mormorii che i figli d'Israele fanno contro di me. 14:28 Di' loro: "Com'è vero che io vivo, dice il SIGNORE, io vi farò quello che ho sentito dire da voi. 14:29 I vostri cadaveri cadranno in questo deserto; e voi tutti, quanti siete, di cui si è fatto il censimento, dall'età di vent'anni in su, e che avete mormorato contro di me, 14:30 non entrerete di certo nel paese nel quale giurai di farvi abitare; salvo Caleb, figlio di Gefunne, e Giosuè, figlio di Nun. 14:31 I vostri bambini, di cui avete detto che sarebbero preda dei nemici, quelli farò entrare; ed essi conosceranno il paese che voi avete disprezzato. 14:32 Ma quanto a voi, i vostri cadaveri cadranno in questo deserto. 14:33 I vostri figli andranno pascendo le greggi nel deserto per quarant'anni e porteranno la pena delle vostre infedeltà, finché i vostri cadaveri non siano consumati nel deserto.
Giuda 16 Sono dei mormoratori, degli scontenti; camminano secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce cose incredibilmente gonfie, e circondano d'ammirazione le persone per interesse. Lamentazioni 3:39 Perché si rammarica la creatura vivente? L'uomo vive malgrado i suoi peccati!
Esodo 5:22 Allora Mosè tornò dal SIGNORE e disse: «Signore, perché hai fatto del male a questo popolo? Perché dunque mi hai mandato? 5:23 Infatti, da quando sono andato dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha maltrattato questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo». Numeri 12:1 Maria e Aaronne parlarono contro Mosè a causa della moglie cusita che aveva presa; poiché aveva sposato una Cusita. 12:2 E dissero: «Il SIGNORE ha parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?» E il SIGNORE lo udì. 1Re 19:4 ma egli s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a mettersi seduto sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: «Basta! Prendi la mia vita, o SIGNORE, poiché io non valgo più dei miei padri!» Giobbe 3:1 Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita. Geremia 20:14 Maledetto sia il giorno che io nacqui! Il giorno che mia madre mi partorì non sia benedetto! 20:15Maledetto sia l'uomo che portò a mio padre la notizia: «Ti è nato un maschio», e lo colmò di gioia! 20:16 Sia quell'uomo come le città che il SIGNORE ha distrutte senza pentirsene! Oda egli grida al mattino e clamori di guerra a mezzogiorno.20:17 Perché non sono morto quando ero ancora nel grembo materno? Così mia madre sarebbe stata la mia tomba e la sua gravidanza senza fine. 20:18 Perché sono uscito dal grembo materno per vedere tormento e dolore, per finire i miei giorni nella vergogna? Genesi 4:8 Un giorno Caino parlava con suo fratello Abele e, trovandosi nei campi, Caino si avventò contro Abele, suo fratello, e l'uccise. 4:9 Il SIGNORE disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?» Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?» Marco 14:3 Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l'alabastro, gli versò l'olio sul capo. 14:4 Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: «Perché si è fatto questo spreco d'olio? 14:5 Si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari, e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei. Giovanni 6:60 Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?» 6:61Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro: «Questo vi scandalizza?
Questa è la logica e inevitabile conseguenza di una vita spesa all’insegna di una ribellione tanto nefasta quanto inutile nei confronti di Dio (Ro 1:26; 6:161). È Lui stesso che ne decreta l’adempimento (Gb 36:17; Gm 4:122) e a motivo della Sua giustizia, non potrebbe fare diversamente (De 32:4; Gb 37:233). È evidente che, essendo chiamati a rispondere delle nostre azioni e trovati colpevoli (Ec 3:17; Ro 2:54), la mercede non può essere che questa (Gr 32:19: Ro 6:235): “Andate via da me …(Mt 25:416)!
Romani 1:26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; Romani 6:16 Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?
Giobbe 36:17 Ma, se giudichi le vie di Dio come fanno gli empi, il suo giudizio e la sua sentenza ti piomberanno addosso. Giacomo 4:12 Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo?
Deuteronomio 32:4 Egli è la rocca, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto. Giobbe 37:23 l'Onnipotente noi non lo possiamo scoprire. Egli è grande in forza, in equità, in perfetta giustizia; egli non opprime nessuno.
Ecclesiaste 3:17 e ho detto in cuor mio: «Dio giudicherà il giusto e l'empio poiché c'è un tempo per il giudizio di qualsiasi azione e, nel luogo fissato, sarà giudicata ogni opera». Romani 2:5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.
Geremia 32:19 tu sei grande in pensieri e potente in opere; hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per rendere a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni; Romani 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
Matteo 25:41 Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!