Dizionario Biblico
Di origine aristotelica (filosofia prima), trovò in Andronico di Rodi (I secolo a.C.) il suo primo critico editore. Potremmo definire questo lemma in più modi: 1) La scienza che studia l’essere in quanto tale e le proprietà che l’accompagnano. 2) La ricerca del fondamento ultimo delle cose e il loro principio universale. 3) La scienza delle cause prime. In definitiva: la ricerca della verità. Essa verte su argomenti quali l’esistenza di Dio; l’immortalità dell’anima; l’essere in sé; l’origine e il senso del cosmo, la trascendenza e l’immanenza di Dio; etc. Tutte domande che hanno turbato il sonno dell’uomo fin dall’antichità e che tuttora creano partigiani sulle sponde opposte. Sorge però spontanea una domanda: “Ma dov’è questa agognata verità se non è ricercata con la luce della fede?”.
Il trasferimento della relazione fra un oggetto o persona e un altro allo scopo di spiegare meglio una caratteristica del primo, ad esempio: “la nave solca il mare. Dicendo: “l’uomo è una volpe”, rappresentiamo una metafora, diversamente, affermando che: “l’uomo è come una volpe”, raffiguriamo una similitudine. Una metafora, in effetti, è una similitudine ridotta a poche parole. ‘… il campo è il mondo … il buon seme sono i figli del Regno, le zizzanie sono i figli del maligno (Mt 13:37-381).
Matteo 13:37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo; 13:38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno;
Molte religioni e credenze filosofiche ammettono la metempsicosi. Questo pensiero riconosce la trasmigrazione dell’anima (eterna) a ogni morte del corpo, di cui è prigioniera, in un altro corpo (può avere anche una forma animale, vegetale o minerale) finché non ottiene la definitiva liberazione da ogni vincolo con la materia. Vedi anche orfico, mito*.
Movimento di risveglio evangelico nato dall’anglicanesimo del XVIII secolo su iniziativa dei ministri anglicani John Wesley (1703-1791), del fratello Charles (1707-1788) e di George Whitefield. Considerati dissenzienti, furono allontanati dal clero anglicano. Probabilmente il nome trae origine dalla metodicità imposta al loro modo di vivere. Davano la massima importanza alla presenza intrinseca dello Spirito Santo (Gv 3:4-8; 1 Co 3:161), alla preghiera (Ro 8:26-27; Gm 5:162), allo sviluppo attivo della compassione (Sl 112:53) e della carità (Mt 22:394).
Giovanni 3:4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 3:5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 3:6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 3:7Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". 3:8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». 1Corinzi 3:16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?
Romani 8:26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; 8:27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio. Giacomo 5:16 Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia.
Salmi 112:5 Felice l'uomo che ha compassione, dà in prestito e amministra i suoi affari con giustizia,
Matteo 22:39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso".
La metonimia è una figura retorica che consiste nella sostituzione di un termine (causa - contenente) che ha una relazione di concordanza con il primo (effetto - contenuto) in modo da effettuare un trasferimento di significato. Un esempio lo troviamo in Gr 3:191: “Io avevo detto: «Quale posto ti darò tra i miei figli? Che paese delizioso ti darò? La più bella eredità delle nazioni!" Avevo detto: "Tu mi chiamerai: - Padre mio!- E non smetterai di seguirmi» e in 1 Co 10:162: “Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è forse partecipazione con il corpo di Cristo?”.
Geremia 3:19 Io avevo detto: "Quale posto ti darò tra i miei figli? Che paese delizioso ti darò? La più bella eredità delle nazioni!" Avevo detto: "Tu mi chiamerai: «Padre mio!» E non smetterai di seguirmi".
1 Corinzi 10:16 Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo?
Il metro, in poesia, è la combinazione di più sillabe che costituiscono la misura del verso. Per quanto si sia a lungo dibattuto, sia nei primi secoli, sia nel medioevo, da eminentissimi padri della chiesa, non si è ancora giunti a una conformità sulle caratteristiche del metro ebraico. Questo, infatti, diversamente da quello latino, greco e italiano contemporaneo, pare accentrarsi, in ogni emistichio (metà verso), più sulla successione degli accenti che sul numero delle sillabe.
Originario di Moresheth, località giudea tra Gerusalemme e Gat, durante i regni di Jotham, Achaz ed Ezechia - VIII secolo a.C. - profetizza la distruzione di entrambi i regni (1:1-6; Gr 26:181). Al pari di Isaia e Osea (Is 1:1; Os 1:12), suoi contemporanei, si scaglia contro l’idolatria (1:5-73), la stregoneria (5:11-144), i soprusi, violenze, disonestà (2:1-2, 8-9; 6:10-135), la dissolutezza di quanti occupano posizioni di responsabilità (3:1-126), in definitiva, contro l’imperante infamia (7:2-77). Giuda è colpevole quanto Israele, nondimeno offre una speranza (2:12; 4:7; 5:6-7; 7:18-198). Profetizza l’avvento e il regno del Messia (4:1-7; 5:1-39).
Michea 1:1 Parola del SIGNORE, rivolta a Michea, il Morastita, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme. 1:2 Ascoltate, o popoli tutti! Presta attenzione, o terra, con tutto quello che è in te! Il Signore, DIO, sia testimone contro di voi, il Signore dal suo tempio santo. 1:3 Infatti, ecco, il SIGNORE esce dal suo luogo, scende, cammina sulle alture della terra. 1:4 I monti si sciolgono sotto di lui e le valli si liquefanno come cera davanti al fuoco, come acqua che cola sopra un pendìo. 1:5 Tutto questo a causa della trasgressione di Giacobbe e dei peccati della casa d'Israele. Qual è la trasgressione di Giacobbe? Non è forse Samaria? Quali sono gli alti luoghi di Giuda? Non sono forse Gerusalemme? 1:6 «Perciò io farò di Samaria un mucchio di pietre nella campagna, un luogo da piantarci le vigne; ne farò rotolare le pietre giù nella valle, ne metterò allo scoperto le fondamenta. Geremia 26:18 «Michea, il Morasita, profetizzò ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda in questi termini: "Così dice il SIGNORE degli eserciti: Sion sarà arata come un campo, Gerusalemme diventerà un mucchio di macerie, e la montagna del tempio, un'altura boscosa".
Isaia 1:1 Visione che Isaia, figlio di Amots, ebbe riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Osea 1:1 Parola del SIGNORE rivolta a Osea, figlio di Beeri, al tempo di Uzzia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d'Israele.
Michea 1:5 Tutto questo a causa della trasgressione di Giacobbe e dei peccati della casa d'Israele. Qual è la trasgressione di Giacobbe? Non è forse Samaria? Quali sono gli alti luoghi di Giuda? Non sono forse Gerusalemme? 1:6 «Perciò io farò di Samaria un mucchio di pietre nella campagna, un luogo da piantarci le vigne; ne farò rotolare le pietre giù nella valle, ne metterò allo scoperto le fondamenta. 1:7 Tutte le sue immagini scolpite saranno infrante, tutte le sue offerte agli idoli saranno arse con il fuoco, io ridurrò tutti i suoi idoli in desolazione, perché sono offerte raccolte come salario di prostituzione e torneranno a essere salario di prostituzione».
Michea 5:11 eliminerò dalla tua mano i sortilegi e tu non avrai più indovini; 5:12 frantumerò in mezzo a te le tue immagini scolpite e le tue statue e tu non ti prostrerai più davanti all'opera delle tue mani. 5:13 Io estirperò in mezzo a te i tuoi idoli di Astarte, distruggerò le tue città 5:14 e farò vendetta, con ira e furore, delle nazioni che non avranno dato ascolto».
Michea 2:1 Guai a quelli che meditano l'iniquità e tramano il male sui loro letti, per eseguirlo allo spuntar del giorno, quando ne hanno il potere in mano! 2:2 Desiderano dei campi, e se ne impadroniscono; delle case, e se le prendono; così opprimono l'uomo e la sua casa, l'individuo e la sua proprietà. Michea 2:8 Ma da tempo il mio popolo è trattato da nemico; voi strappate il mantello dalla veste a quelli che passano tranquilli, che tornano dalla guerra. 2:9 Voi scacciate le donne del mio popolo dalle case che sono a loro care; voi togliete per sempre la mia gloria ai loro figli. Michea 6:10 Ci sono ancora, nella casa dell'empio, tesori illecitamente acquistati, e l'efa scarso, che è cosa abominevole? 6:11 Sarei io puro se tollerassi bilance false e il sacchetto dei pesi falsi? 6:12 I ricchi della città sono pieni di violenza, i suoi abitanti affermano il falso e la loro lingua non è che inganno nella loro bocca. 6:13 Perciò anch'io ti colpirò, ti produrrò gravi ferite e ti devasterò a causa dei tuoi peccati.
Michea 3:1 Io dissi: «Ascoltate, vi prego, o capi di Giacobbe, e voi funzionari della casa d'Israele. Non spetta a voi conoscere ciò che è giusto? 3:2 Ma voi odiate il bene e amate il male, scorticate il mio popolo e gli strappate la carne dalle ossa. 3:3 Essi divorano la carne del mio popolo, gli strappano la pelle di dosso, gli spezzano le ossa; lo fanno a pezzi come ciò che si mette nella casseruola, come carne da mettere nella pentola». 3:4 Allora grideranno al SIGNORE, ma egli non risponderà loro; in quei giorni, egli nasconderà loro la sua faccia, perché le loro azioni sono state malvagie. 3:5 Così parla il SIGNORE riguardo ai profeti che sviano il mio popolo e che gridano: «Pace!» quando i loro denti hanno qualcosa da mangiare, ma dichiarano la guerra santa contro chi non mette nulla nella loro bocca. 3:6 «Perciò si farà notte per voi e non avrete più visioni; si farà buio e non avrete più divinazioni; il sole tramonterà su questi profeti e il giorno si oscurerà per loro. 3:7 I veggenti saranno coperti di vergogna, e gli indovini arrossiranno; tutti si copriranno la barba, perché non vi sarà risposta da Dio». 3:8 Ma, quanto a me, io sono pieno di forza, dello spirito del SIGNORE, di giustizia e di coraggio, per far conoscere a Giacobbe la sua trasgressione e a Israele il suo peccato. 3:9 Ascoltate, vi prego, o capi della casa di Giacobbe, e voi guide della casa d'Israele, che detestate ciò che è giusto e pervertite tutto ciò che è retto, 3:10 che costruite Sion con il sangue e Gerusalemme con l'ingiustizia! 3:11 I suoi capi giudicano per ottenere regali, i suoi sacerdoti insegnano per un profitto, i suoi profeti fanno predizioni per denaro, e tuttavia si appoggiano al SIGNORE e dicono: «Il SIGNORE non è forse in mezzo a noi? Non ci verrà addosso nessun male!» 3:12 Perciò, per causa vostra, Sion sarà arata come un campo, Gerusalemme diventerà un mucchio di rovine, e il monte del tempio un'altura boscosa.
Michea 7:2 L'uomo pio è scomparso dalla terra; non c'è più gente retta fra gli uomini; tutti stanno in agguato per spargere il sangue, ognuno dà la caccia con la rete a suo fratello. 7:3 Le loro mani sono pronte al male, per farlo con ogni cura; il principe ha delle pretese, il giudice si lascia corrompere, il potente manifesta la sua ingordigia e ordiscono così le loro trame. 7:4 Il migliore di loro è simile a un rovo; il più retto è peggiore di una siepe di spine. Il giorno annunziato dalle tue sentinelle, il giorno della tua punizione viene; allora saranno nella costernazione. 7:5 Non fidatevi del compagno, non riponete fiducia nell'amico intimo; sorveglia la porta della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto. 7:6 Perché il figlio offende il padre, la figlia insorge contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici di ciascuno sono quelli di casa sua. 7:7 Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà.
Michea 2:12 «Io ti radunerò, o Giacobbe, ti radunerò tutto quanto! Certo io raccoglierò il resto d'Israele; io li farò venire assieme come pecore in un ovile; come un gregge in mezzo al pascolo; il luogo sarà pieno di gente. Michea 4:7 Di quelle zoppe io farò un resto che sussisterà; di quelle scacciate lontano, una nazione potente. Il SIGNORE regnerà su di loro, sul monte Sion, da allora e per sempre. Michea 5:6 Il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come una rugiada che viene dal SIGNORE, come una pioggia sull'erba, che non aspettano ordine d'uomo e non dipendono dai figli degli uomini. 5:7 Il resto di Giacobbe sarà fra le nazioni, in mezzo a molti popoli, come un leone tra gli animali della foresta, come un leoncello fra le greggi di pecore, che, quando passa, calpesta e sbrana, e nessuno può liberare. Michea 7:18 Quale Dio è come te, che perdoni l'iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia. 7:19 Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati.
Michea 4:1 Ma negli ultimi tempi, il monte della casa del SIGNORE sarà posto in cima ai monti e si eleverà al di sopra delle colline e i popoli affluiranno ad esso. 4:2 Verranno molte nazioni e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli c'insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri!» Poiché da Sion uscirà la legge, da Gerusalemme la parola del SIGNORE. 4:3 Egli sarà giudice fra molti popoli, arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fabbricheranno vòmeri, dalle loro lance, ròncole una nazione non alzerà più la spada contro l'altra e non impareranno più la guerra. 4:4 Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi; poiché la bocca del SIGNORE degli eserciti ha parlato. 4:5 Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome del SIGNORE, nostro Dio, per sempre. 4:6 «Quel giorno», dice il SIGNORE, «io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle che erano state scacciate e quelle che io avevo trattato duramente. 4:7 Di quelle zoppe io farò un resto che sussisterà; di quelle scacciate lontano, una nazione potente. Il SIGNORE regnerà su di loro, sul monte Sion, da allora e per sempre. Michea 5:1 «Ma da te, o Betlemme, Efrata, sebbene tra le più piccole città principali di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni. 5:2 Perciò egli li darà in mano ai loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d'Israele». 5:3 Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del SIGNORE, con la maestà del nome del SIGNORE, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all'estremità della terra.
Metodo di esegesi biblica tipica della letteratura rabbinica dei primi dodici secoli che ha origine nello studio e nell’applicazione della Torah (legge). Concerne l’analisi e l’applicazione più sottile delle norme bibliche. È estesa anche alle opere narrative collaterali (racconti, tradizioni storiche o leggendarie di fatti o personaggi biblici) specie accademiche o omiletiche. Elementi di tale esegesi sono presenti anche nel N.T. (parabole, spiegazioni morali e messianiche).